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Non cessa di far clamore in patria il manga shounen di Shuuzou Oshimi, Aku No Hana. Questa volta la causa non è la particolare versione animata del titolo, che ha sorpreso il popolo degli appassionati per l'uso del rotoscopio nelle animazioni, bensì un poco simpatico fatto di cronaca.
Il primo maggio, infatti, la polizia della città di Odawara nella prefettura di Kanagawa, ha annunciato di aver individuato e posto in stato di fermo una coppia di ragazze quattordicenni per atti vandalici ad una locale scuola media.

I fatti risalivano al 4 febbraio. Le ragazze avevano fatto irruzione verso le nove di sera da una finestra al primo piano con un rastrello, procedendo poi al quarto piano, aprendo, al loro passaggio, i rubinetti di tutti i bagni. Non contente hanno rovesciato le scrivanie e gettato le sedie e altri banchi fuori dalle finestre. La bravata si è conclusa con la classica scritta sulla lavagna, in questo particolare caso con il kanji che significa "morte". In totale le due "signorine" hanno causato danni per 490.000 ¥ (circa 5.000 dollari).

Secondo la polizia, una ragazza avrebbe ammesso di aver tratto ispirazione per le sue gesta da un manga che stava leggendo. Mettendo a confronto le foto dei fatti con quello di alcune pagine di Aku no Hana (vedere a inizio articolo), il pettegolezzo del web non ha avuto dubbi: sul banco degli imputati sembrerebbe esserci proprio l'opera di Shuuzou Oshimi!

La ricostruzione dei fatti da parte della tv giapponese



Fonte Consultata:
Crunchyroll