Il sito SGCafe.com ha riportato nei giorni scorsi una breve intervista al regista Tomohiko Ito, che dopo il successo ottenuto l'anno scorso con Sword Art Online, sembra aver fatto centro anche nel 2013 con l'attesa trasposizione animata del manga Silver Spoon di Hiromu Arakawa, tutt'ora in corso durante il contenitore NoitaminA di Fuji TV e sottotitolato in italiano in simulcast (cioè in contemporanea con il Giappone) sul canale PopCorn TV ad opera di Dynit.
Signor Ito ci introduca questa serie: Silver Spoon. Quale può essere il suo fascino?
Questa è la storia di una classe dell'Istituto agrario Oezo, una scuola superiore situata nelle campagne dell'isola di Hokkaido, una scuola che per forza di cose non è come le altre: gli studenti si devono prendere cura di vari animali, devono produrre del cibo e partecipare a tante attività che sarebbero impensabili altrove. Questa esperienza straordinaria lo spettatore la vede attraverso gli occhi del protagonista Yugo Hachiken, un ragazzo di città che mai ha provato tali cose. Il suo punto di vista così diventa facilmente quello dello spettatore.
Quando lavorava a questa serie cosa teneva bene in mente?
L'idea era quella di far comprendere allo spettatore da dove provenisse il cibo che tutti i giorni consuma. Certo questa scelta, in taluni casi, ci ha costretto ad affrontare scene un po' impressionanti, ma penso che ne siamo usciti bene. Abbiamo cercato anche di rendere il cibo sempre piuttosto succulento.
Cosa è stato divertente e cosa invece difficile nella realizzazione di Silver Spoon.
Ammetto di essermi divertito non poco a raccogliere informazioni per la serie. Abbiamo anche mangiato tanto buon cibo per renderlo al meglio sullo schermo. Ho davvero mangiato tanto!
Le difficoltà ci sono state nella moltitudine di animali e personaggi che questa storia ha comportato. Un duro lavoro per quanto riguarda i disegni...
Qualche indiscrezione sulle prossime puntate?
Sapete tutti che il personaggio ha preso a cuore le sorti di un maialino, il momento clou di questa prima stagione riguarderà proprio lui.
Vuole dire qualcosa ai fan di Silver Spoon?
Dal momento che la serie continuerà anche a gennaio, continuate a guardarla! E supportate anche il manga! E mi raccomando non fate pellegrinaggi otaku alla scuola che abbiamo utilizzato come modello per quella della serie...
Fonte Consultata:
Sgcafè
Signor Ito ci introduca questa serie: Silver Spoon. Quale può essere il suo fascino?
Questa è la storia di una classe dell'Istituto agrario Oezo, una scuola superiore situata nelle campagne dell'isola di Hokkaido, una scuola che per forza di cose non è come le altre: gli studenti si devono prendere cura di vari animali, devono produrre del cibo e partecipare a tante attività che sarebbero impensabili altrove. Questa esperienza straordinaria lo spettatore la vede attraverso gli occhi del protagonista Yugo Hachiken, un ragazzo di città che mai ha provato tali cose. Il suo punto di vista così diventa facilmente quello dello spettatore.
Quando lavorava a questa serie cosa teneva bene in mente?
L'idea era quella di far comprendere allo spettatore da dove provenisse il cibo che tutti i giorni consuma. Certo questa scelta, in taluni casi, ci ha costretto ad affrontare scene un po' impressionanti, ma penso che ne siamo usciti bene. Abbiamo cercato anche di rendere il cibo sempre piuttosto succulento.
Cosa è stato divertente e cosa invece difficile nella realizzazione di Silver Spoon.
Ammetto di essermi divertito non poco a raccogliere informazioni per la serie. Abbiamo anche mangiato tanto buon cibo per renderlo al meglio sullo schermo. Ho davvero mangiato tanto!
Le difficoltà ci sono state nella moltitudine di animali e personaggi che questa storia ha comportato. Un duro lavoro per quanto riguarda i disegni...
Qualche indiscrezione sulle prossime puntate?
Sapete tutti che il personaggio ha preso a cuore le sorti di un maialino, il momento clou di questa prima stagione riguarderà proprio lui.
Vuole dire qualcosa ai fan di Silver Spoon?
Dal momento che la serie continuerà anche a gennaio, continuate a guardarla! E supportate anche il manga! E mi raccomando non fate pellegrinaggi otaku alla scuola che abbiamo utilizzato come modello per quella della serie...
Fonte Consultata:
Sgcafè
Per di più, potrebbe non esserci la connessione internet
Questo anime è il più interessante che abbia visto da un bel po' di tempo, quasi quasi recupero il manga...
Scherzi a parte sono contento per il continuo della serie.
Per fortuna non è un anime "moe" come K-on e Lucky star o particolarmente main stream come Haruhi ma fanno bene a scoraggiare dal farlo :
Cercherò di guardarmeli.. con molta pazienza..
Spero lo doppino in Italiano, senza fare troppe sciocchezze nella traduzione: Butadon deve rimanere Butadon e non Spezzatino, come nei sottotitoli...
Certo è che produrre anime a volte comporta anche sapersi sedere a tavola e gustare il cibo che ti presentano ahahahahahahah Voglio fare anche io questo lavoro! Quando si tratta di mangiare, roba genuina poi, non mi tiro mai indietro!
Comunque ha ragione, il fatto che la scuola sia interpretata dal punto di vista di Hachiken rende l'immedesimazione in questo mondo "alieno" per molti più semplice! XD
Comunque nel manga ci sono indizi fortissimi su quale sia la scuola di riferimento, è in Hokkaido e vi ha studiato la stessa Arakawa ! ^^
Ora che ho finito di vedere la prima serie di Gin no Saji, non vedo l'ora che arrivi gennaio per vedermi la seconda serie!!
Nel frattempo spero di trovare del tempo per leggere anche il manga (sperando mi arrivi l'unico numero mancante ) ^^
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