Il Sondaggione di AnimeClick.it

 
"Ci dispiace, ma gli ascolti raggiunti da Sword Art Online non sono così buoni da mantenere una seconda serata nel nostro palinsesto. Ci scusiamo per l'inconveniente ma la situazione è questa. Per lo stesso motivo slitta Supernatural che è stato trasferito alle 23:00"

Con questa sincera risposta sulla sua pagina Facebook lo staff di Rai4 ha risposto ai numerosi commenti di protesta ricevuti alla notizia dello spostamento a mezzanotte e mezza di quello che al momento è l'unico anime in prima visione del suo palinsesto.

Dagli anni "70, epoca in cui iniziarono ad essere trasmessi i primi cartoni "made in Japan" come Vicky il vichingo ed Heidi da mamma RAI, forse non si è davvero mai vista una tale situazione sulla televisione italiana: l'animazione giapponese sta praticamente sparendo, se si escludono quei titoli dal target definito e rivolto ai giovanissimi.

Certo ci sono stati momenti di alti e bassi. Due grandi invasioni hanno caratterizzato la memoria collettiva di molti di noi, la prima ha una sua data ben precisa: il 4 aprile 1978, la prima volta di Goldrake su Rai Due!
Da quel fatidico giorno e per molti anni a seguire non c'è stata serie nipponica che non fosse subito acquistata e portata in Italia con grande successo, riuscendo a lanciare le allora piccole tv private molte delle quali a carattere regionale.

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Poi arrivò Mediaset che dalla seconda metà degli anni Ottanta e per quasi tutti i 90 ha fatto la voce grossa con il suo contenitore per ragazzi Bim Bum Bam portando moltissimi titoli ma anche tante polemiche relative ai tagli della censura, il più delle volte piuttosto eccessivi se non ridicoli senza parlare dei nomi americanizzati e della cancellazione di molti riferimenti  alla cultura giapponese.



Baluardo della nascente cultura Otaku italiana fu a quel punto MTV, una televisione all'epoca giovane e rivoluzionaria, che il 21 ottobre 1999 varò la coraggiosa scelta di proporre titoli di animazione giapponese: quasi tutte prime visioni indirizzate ad un target più adulto rispetto alle programmazioni Mediaset, prive di censure e con l'orario fissato addirittura in prima serata: arrivò l'Anime Night e con lei titoli quali Evangelion, Cowboy Bebop, Slam Dunk e Death Note!

Poi? Poi il nulla!

Abbiamo visto sparire pian piano gli spazi dedicati all'animazione del Sol Levante da ogni tipo di palinsesto in chiaro.
Mtv smise quasi di colpo nel 2010 preferendo lasciare quello spazio a bellimbusti italo-americani e alle loro scorrerie notturne, Mediaset ha ridotto lo spazio dedicato ai ragazzi preferendo indirizzarlo verso i canali del digitale terrestre ma riducendo di molto l'acquisto di titoli nuovi come anche quasi tutti i canali Rai. Se si compra si comprano titoli adatti ai bambini o ai giovanissimi.

L'ultima nostra speranza, da appassionati, era legata a Rai4 e alle scelte del suo direttore Carlo Freccero che in questi anni sono riusciti a portare in seconda serata titoli recenti in prima visione per l'Italia.

Ora però Freccero non c'è più e gli ascolti vanno male, come più volte ci ha detto di persona Massimiliano Morelli, colui che si è occupato di scegliere le serie animate per Rai4 e grande amico di AnimeClick.it.
Lo spostamento di SAO alla mezzanotte, è inutile raccontarsi favole, suona come una sconfitta, non dovuta espressamente al titolo in sè perche anche il più apprezzato Psycho Pass purtroppo non è andato bene alla fatidica verifica auditel e in passato altri titoli, pur vendendo bene in home video, non hanno certo fatto faville in quanto ad ascolti.

A questo punto la domanda da farsi è : esiste ancora un futuro in TV per l'animazione giapponese in Italia?
Quali possono essere poi le cause che hanno causato tanti bassi ascolti nonostante un fandom allegro, numeroso e variopinto fatto da persone di ogni età come spesso vediamo a Lucca e ad altre fiere?

Come sempre il Sondaggione è una scusa per una discussione aperta e sincera qui tra noi. Nei commenti potete dire la vostra e magari ipotizzare quale possa essere il futuro....come sempre a voi la parola!

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C'è ancora un futuro in TV per l'animazione giapponese in Italia?