Xchange Cover Uno dei settori più fiorenti del mercato dei videogame giapponesi è quello delle visual novel, giochi principalmente per pc, ma anche per consolle casalinghe, che sono delle lunghe avventure testuali, in cui il gameplay è ridotto al minimo, e nelle quali il giocatore si limita solo leggere e ad effettuare alcune scelte chiave per arrivare ai vari finali della storia presentata.
In questo settore vanno fortissimo le visual novel per adulti, comunemente denominati “eroge” parola composta dalle abbreviazione di “erotic game”.

Uno dei giochi più conosciuti e famosi, uscito anche in inglese, è senza dubbio “Xchange”, visual novel per pc realizzata dallo studio di produzione Crowd nel lontano 1997.
La storia di “Xchange” è molto semplice ma abbastanza maliziosa ed intrigante: il nostro alter ego è Takuya Aihara, un normale studente liceale come tanti, che a scuola fa parte del club di chimica. Un giorno, mentre sta sistemando del materiale nell’aula del club, si rovescia addosso uno strano liquido. Takuya non da peso alla cosa, si ripulisce e continua la sua giornata, e alla sera va a dormire. Quando però si risveglia, si accorge di essere diventato una ragazza. Abbastanza sconvolto e shockato dalla cosa, Takuya non sa che fare ma non riesce comunque a fare a meno di guardarsi allo specchio. È diventato proprio una bella ragazza… E che male c’è se prova a toccarsi un po’? Del resto, è il suo corpo…
Da qui in avanti inizia una nuova vita per Takuya che deve vivere come una ragazza mentre cerca di trovare il modo di riacquistare la virilità perduta. Purtroppo per lui, Takuya in versione femminile riscuote grande successo presso i ragazzi e anche qualche ragazza… Vabbè, inutile continuare, il resto lo potete immaginare visto il genere di gioco.

Il gameplay è inesistente. Da buona visual novel qual è “Xchange” si limita a mostrarci molto testo da leggere, e le uniche azioni richieste al giocatore sono il dover cliccare per passare i vari dialoghi, ed effettuare le varie scelte che influenzano in modo più o meno importante la storia. Lo scopo del giocatore è ovviamente quello di raggiungere la “best ending”, ovvero il finale che permette a Takuya di tornare uomo e coronare il suo sogno d’amore. Oltre a questa c’è una “good ending”, e varie “bad ending”, quelle in cui Takuya perde la voglia di tornare uomo dopo tutto quello che gli capita, preferendo restare donna a vita. Non ci vuole molto a capire quali sono le scelte giuste da fare, è tutto abbastanza ovvio.

Xchange Screen 1

La storia si diceva più sopra non è male, funziona abbastanza bene per il genere di appartenenza, ma bisogna comunque dire che è molto semplice e parecchio banale. Il tutto si limita a Takuya che improvvisamente diventa una calamita per tutti i maschi della sua scuola, studenti e professori compresi, che se lo fanno ad ogni momento della giornata in tutti i vari luoghi classici dei manga hentai ad ambientazione scolastica: aule vuote, aula del club, aula del club di pittura con la scusa di posare nudo/a per un ritratto, il ripostiglio degli attrezzi in palestra, autobus, l’infermeria, ecc.
Insomma, niente di davvero originale e sorprendente. Il tema della trasformazione del corpo e dell’identità sessuale non è nuovo, specialmente nell’ambito di manga e anime, anche quelli di tipo hentai, tuttavia in “Xchange” non c’è nulla dal punto di vista psicologico o emotivo dei personaggi. Sostanzialmente il tutto si riduce a Takuya che è un ragazzo con il corpo di una ragazza. Takuya accetta la cosa piuttosto facilmente, e dato che i ragazzi pensano sempre al sesso, si rende conto che come ragazza può ottenere tutto molto più facilmente, sia il piacere che altri utili vantaggi, come quando ad esempio cerca di convincere un professore ad aumentargli i voti.

I personaggi non spiccano molto per carattere, e anche graficamente sono decisamente stereotipati. Oltre a Takuya, nella storia di personaggi importanti ci sono la presidentessa del club di chimica Asami Sato, ovvero la creatrice della sostanza che trasforma Takuya, Asuka, l’amica d’infanzia di Takuya di cui è da sempre innamorata, Natsumi, sorellastra di Takuya, la professoressa Keiko, la bella responsabile dell’infermiera della scuola e infine Kouji, un compagno di classe di Takuya che si innamora della sua versione femminile. È facile capire in che modo tutti avranno a che fare con Takuya.

Xchange Screen 2

Parlando del comparto grafico del gioco, anche qui, niente di nuovo per il genere. La finestra di gioco mostra uno sfondo disegnato del luogo in cui il personaggio si ritrova: scuola, casa sua, in strada, all’aperto, e su questi sfondi è presente un disegno del personaggio con cui stiamo interagendo. Quando ci sono dei dialoghi i due personaggi sono messi ai due lati dello schermo e man mano che si scorrono le frasi, cambiano i disegni dei personaggi con le varie espressioni di rabbia, sorpresa, stupore, confusione e divertimento. Quando si raggiungono delle scene più importanti compaiono delle illustrazioni a tutto schermo. Per quel che riguarda le scene di sesso, nella versione inglese del gioco i disegni sono privi della censura a mosaico presente nella versione giapponese. Per i contenuti, a parte le scene finali, quasi sempre si tratta di stupri che Takuya subisce, anche se la resistenza che fa è sempre minima because hentai. Le scene di sesso viste nella storia possono essere riviste in ogni momento nella sezione “Gallery” accessibile dal menù iniziale.

La parte audio è appena sufficiente: non è presente alcune doppiaggio, e tutte le musiche sono in versione midi. Forniscono un sottofondo musicale abbastanza fastidioso, non sono brutte ma sono molto brevi perciò finiscono sempre in loop, e con il loro sembrare suonerie di cellulare disturbano la lettura dei dialoghi. Molto probabilmente preferirete disattivarle come ho fatto io.

Xchange Screen 4

Xchange” si rivela essere un eroge molto corto e semplice. Arrivare alla fine della storia non richiede più di un ora. Ci vuole qualcosa in più per sbloccare tutti i finali, che sono sette, e tutte le scene di sesso. A velocizzare il compito, come è di norma per questo tipo di giochi è presente l’opzione che permette di skippare tutto il testo già letto nella precedente partita, permettendo di arrivare subito alle scelte in cui è possibile far cambiare il corso della storia. I salvataggi multipli poi, permettono di salvare prima delle varie scelte, facendo così evitare di dover rigiocare ogni volta il gioco dall’inizio se si effettuano scelte sbagliate. Così il gioco può essere completato tutto in circa due ore.

Più che per meriti effettivi, il gioco andrebbe giocato per la fama che ha, in quanto è stato uno dei primi prodotti di questo genere ad avere un buon successo anche fuori dal Giappone, e per conoscere storia e personaggi se si ha intenzione di giocare ai vari sequel, decisamente migliori sotto tutti gli aspetti.

Xchange Screen 3