Chiusa in una stanza una bambina dipinge immagini di una natura colora e sorridente che appende ai muri, finestre che gli permettono di superare ogni barriera e ritrovarsi a correre in un prato. Abbracciando un albero questo magicamente rifiorisce, ma è solo un sogno. La natura è un sogno proibito per i bambini di Fukushima a più di tre anni di distanza dal disastro. A questi bambini è dedicato "Abita", il corto realizzato da Shoko Hara e Paul Brenner con le belle musiche di Lorenz Schimpf.
Filo conduttore del film una libellula, potente simbolo del mondo Giapponese come ricorda l'autrice del corto...

Shoko Hara, è una giovane studentessa giapponese presso la Film Academy Baden - Württemberg, nata nel 1988 ad Okayama ma si è trasferita in Germania dall'età di 10 anni.
Nonostante abbia avuto una scarsa considerazione dai Media Giapponesi, è stato ampiamente diffuso sul Web e presentato in diverse manifestazioni ottenendo buoni risultati di critica tra cui il premio per il miglior film di animazione all'Uranium International Film Festival di Rio de Janeiro, nel 2013 ed una Speciale Menzione al Back-up Filmfestival di Weimar nello stesso anno.
Fonte Consultata:
Globalvoicesonline
Abita from Shoko Hara on Vimeo.
Filo conduttore del film una libellula, potente simbolo del mondo Giapponese come ricorda l'autrice del corto...

"La libellula....rappresenta la speranza, l'energia, il sogno, il futuro, ed riunisce in se tutti gli elementi naturali, aria, acqua, terra e fuoco. Tutti questi elementi sono stati corrotti dal disastro di Fukushima e non hanno prospettive per il futuro. Uno stormo di libellule in Giappone è simbolo di fertilità.
Nel film la libellula rappresenta il mondo interiore del bambino che vuol essere libero in mezzo alla natura ma non può. La libellula è un simbolo molto popolare in Giappone utilizzata nelle arti, nella letteratura, nella poesia.
Nel film la libellula rappresenta il mondo interiore del bambino che vuol essere libero in mezzo alla natura ma non può. La libellula è un simbolo molto popolare in Giappone utilizzata nelle arti, nella letteratura, nella poesia.
Shoko Hara, è una giovane studentessa giapponese presso la Film Academy Baden - Württemberg, nata nel 1988 ad Okayama ma si è trasferita in Germania dall'età di 10 anni.
Nonostante abbia avuto una scarsa considerazione dai Media Giapponesi, è stato ampiamente diffuso sul Web e presentato in diverse manifestazioni ottenendo buoni risultati di critica tra cui il premio per il miglior film di animazione all'Uranium International Film Festival di Rio de Janeiro, nel 2013 ed una Speciale Menzione al Back-up Filmfestival di Weimar nello stesso anno.
Fonte Consultata:
Globalvoicesonline
Non mi stupisco che in Giappone non abbia avuto successo, dato che l'intera nazione si alimenta per 85% con la scissione dell'atomo...
@Melina
Purtroppo la speranza muore davanti alla dura realtà... I danni che sono stati fatti non danno molte speranze al futuro del nostro pianeta
A Chernobyl il cemento del reattore sta già cominciando a sgretolarsi! Lo stesso Albert Einstein ammise il suo pentimento per le scoperte che aveva fatto sull'atomo. Soltanto un nostro ex ministro insisteva che il nucleare è "sicuro"
Lo so che le mie sembrano parole facili da dire per una che non vive la situazione dal di dentro, ma se smetto di crederci anch'io che ho vissuto nella bambagia e mi è stato dato tutto dalla vita, come posso pretendere lo facciano loro? Perciò a maggior ragione crederò nel domani. Il sogno è un'illusione che non ti fa rassegnare...
Sembra che l'importante sia non avere centrali sul territorio, tanto nel caso accada qualcosa vicino ai nostri confini ci saremmo dentro anche noi.
Siamo veramente tanti su questo pianeta e i consumi notevoli, per cui o si torna alle candele e si rinuncia tutti a qualcosa o si va avanti così, fino al collasso.
Poi ci sono valide forme di energia alternativa, come il fotovoltaico, il solare termodinamico e l'energia oceanica. Anche la fusione fredda è un interessante alternativa al nucleare. Il grosso problema sono le potentissime lobby che comandano questo settore
Concludendo penso che chiunque rinuncerebbe al nucleare o al petrolio per fonti rinnovabili certe e sicure, me compreso, non sono così rimbambito da non capirlo.
Immagino che per te debbano decidere i non-poteri. Impressionante.
Riguardo alle "Lobby" giapponesi hanno nomi e cognomi ben noti....La tragedia di Fukushima più che una tragedia dell'Era Nucleare è una tragedia della corrutela e dell'egoismo di un ben individuabile - e individuato - gruppo di individui che da decenni oliano la politica - ed i media - nipponici per i quali "l'unica via" per lo sviluppo deve essere il Nucleare. Solido strumento per fare affari in ogni campo, Immobiliare anzitutto.
Individui e societa che stanno costringendo - sempre in nome dello "Sviluppo" beninteso - il Giappone a riprendere l'affidabile via, senza assolutamente sfruttare nulla delle enormi potenzialità geotermiche - off course l'Italia in questo sfruttamento è maestra nel bene e nel male - dell'arcipelago...e mettendo in un'angolino il problema di come risolvere la questione Fukushima ( il progetto decennale è un "rimandare ad altri tempi2 un problema da affrontare dal giorno dopo ).
I progetti della Tepco sul geotermico sono stati una foglia di fico.
Purtroppo, però, @Sosuke, non sono "Esigui gruppi" e come ho detto hanno dalla loro parte due potenti fattori: l'obbiettiva mancanza in Giappone, ma non solo, di media autorevoli;
La Crisi economica, e la PAURA che essa ha generato in tutto il mondo, in ogni caso...
Agita questo con il particolare scenario giapponese, dove vivono all'ombra di un'altro Super terremoto capace di annientare la stessa capitale, ed in cui abbiamo bassi tassi di natalità, e vedrai cosa ottieni..
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