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E rieccoci con la seconda parte della lunga intervista Alex Bertani, senior marketing manager di Panini Comics.
Come sempre ringraziamo sia l'editore per la sisponibilità che i lettori di AnimeClick.it per il prezioso supporto fornito inviandoci le domande da porre.
Andate QUI per leggere la prima parte dell'intervista, nel caso non l'abbiate ancoora fatto.
Buona lettura.


17- Pensate di puntare nuovamente in futuro su edizioni di tipo mini-bunko, come avvenuto per Hime-chan no ribon?
Mah… a noi non dispiacevano, ma alla fine i lettori continuano a percepirne il prezzo come troppo elevato,in realtà il costo di stampa è simile ai normali tankobon, mentre il piccolo risparmio che si ha in materia prima viene annullato dal tipo di carta (patinata) e dal numero di pagine, spesso elevato. Quindi penso che a meno di specifiche richieste dei licenzianti abbandoneremo questa strada.

18- Un titolo molto importante che state pubblicando in edizione bunko è Yawara. Rispetto ai titoli di Urasawa pubblicati in edizioni deluxe, qual è stato finora il riscontro di pubblico di Yawara?
Minore rispetto alle altre opere di Urasawa. Può darsi che anche il formato, vedi quanto appena detto, abbia influito.

19- Le sovracopertine fan sempre la loro bella figura, ma giustificano davvero un prezzo cosi alto rispetto ad un volume che ne è sprovvisto? Ad esempio Raoh in versione standard ha un prezzo di 4,50 euro; mentre l’edizione deluxe, con sola sovracopertina in più, 6,50 euro.
La differenza di prezzo non è dovuta unicamente alla sovracoperta, quanto al tipo di carta degli interni più costosa, dalla (a volte) presenza di pagine a colori e più in generale da tirature di stampa molto minori. In ogni modo come da tempo diciamo ci stiamo sempre più orientando per una politica di calmierazione dei prezzi e verso edizioni senza sovracoperta. Mi sembra che il grosso del pubblico chieda quello.

20- I volumi Planet Manga non hanno mai le pagine numerate. C’è un motivo particolare?
Si, l’inserimento dei numeri di pagina venne abbndonato per risolvere il problema delle tante pagine col disegno “al vivo” che impedivano l’inserimento del numero. E’ una cosa abbastanza metabolizzata. Posso sbagliare ma mi sembra che anche diversi nostri colleghi facciano lo stesso.

21- Riguardo ai manga attualmente in corso che nel tempo hanno ricevuto una seconda (e magari una terza) edizione, sarebbe fattibile un avvicinamento nelle uscite delle varie edizioni? Nel caso di Naruto, ad esempio, prima e seconda edizione sono al momento distanziate di una decina di numeri, con la seconda in uscita trimestralmente. Questo significa che tra le due vi è un gap temporale di alcuni anni. Si tratta forse di una tattica commerciale per spingere gli acquirenti sulla prima edizione?
No, nessuna strategia, in genere rispettiamo (più o meno si intende) i gap temporali con cui le serie sono uscite. Le serie rossa di Naruto ad es. era nata per soddisfare le ingenti richieste di prodotto correlate all’esplosione televisiva del anime, poi nel tempo si è creato un collezionismo separato. Ma dipende da caso a caso, quando le uscite dei tankobon si dilatano molto c’è un naturale effetto di avvicinamento delle edizioni (vedi i casi di Berserk, Nana, ecc …). Quest’autunno per es. in occasione dell’uscita dell’ultimo numero di Evangelion pubblicheremo sia l’edizione in sottiletta che il tankobon contemporaneamente per non sfavorire nessuno dei lettori delle due diverse serie spoilerandogli il finale in anticipo… mi sembra sia la prima volta che accade.

Intervista Planet Manga covers 3

22- Un'opera come Ohoku ha avuto il pregio di presentare un'edizione ricercata nella veste editoriale e nella scelta dei contenuti d'approfondimento, valore aggiunto all'indubbia qualità del titolo. Pensate di riservare ad altre opere - eventualmente quelle insignite di o nominate per premi prestigiosi quali il Manga Taisho o il Tezuka Osamu Cultural Price - una tale cura?
Ci piacerebbe, anche se è oggettivo che questo tipo di fumetti sono destinati ad un pubblico di nicchia non numeroso. Ooku purtroppo non ha fatto eccezione. Magari l’errore è proprio nell’aver scelto quella che tu hai definito un “edizione ricercata” che ti obbliga ad un prezzo più elevato tagliando così fuori un’ulteriore parte di pubblico. Quindi per rispondere alla tua domanda; si faremo altre cose simili, ma probabilmente in formati meno costosi. Come ho detto prima stiamo lentamente modificando le strategie e il mix dei prodotti manga per diminuire progressivamente il nostro prezzo medio. Non sono sicuro che fumetti così di valore non possano interessare ad un pubblico più vasto.

23- Già che ci siamo, affrontiamo un tema ricorrente nel mercato italiano: quanto appeal ha la pubblicazione o la riproposta di un “sequel” come Alita Last Order o La luce della luna (sequel di Proteggi la mia terra), quando la serie principale non è attualmente reperibile? Questa del preferire i sequel o titoli più recenti, ma “meno importanti”, è cosa che viene fatta un po’ da tutti gli editori. Come mai? Al lettore viene spontaneo pensare che sarebbe più logico ripubblicare prima l’esauritissima serie principale. Ah, per la cronaca, ci sono giunte tantissime mail che chiedevano di una possibile riedizione di Proteggi la mia terra.
E’ normale che si privilegi l’inedito. Il grosso dei lettori affezionati ad una serie ha già la prima serie e vuole leggere le nuove storie. La riedizione la si fa spesso sull’onda delle richieste dei lettori che ne chiedono la ristampa, sono due percorsi separati. Per es. per Ken abbiamo pubblicato contemporaneamente gli inediti e la serie classica. Chiaramente eravamo sicuri ci fosse una grande richiesta del prodotto classico. Per “Proteggi la mia terra” ho qualche dubbio in più, è una serie che ci piacerebbe molto rifare ma non è molto gettonata nelle richieste dei lettori. Vediamo.

24- Sono in molti a criticare le modalità di distribuzione degli autografi dei mangaka invitati a Lucca, ovvero il sorteggio; un metodo utilizzato solo da voi che purtroppo non assicura a chi acquista i volumi dell'autore la certezza di avere l'autografo. I lettori più maliziosi, anzi, affermano che agite così proprio per vendere più volumi. Vi andrebbe quindi di spiegare in tale sede, una volta per tutte, le vostre ragioni in merito?
Quando ci sono autori molto amati e seguiti è impossibile assicurare a chi acquista i volumi l’autografo o il disegno. In genere gli autori giapponesi danno disponibilità per un numero limitato di firme e disegni. Molto lettori non potranno comunque ottenerlo, questo è un dato. Il sorteggio è un modo per evitare le zuffe del “chi arriva prima” o le infinite attese di chi deve bivaccare per ore in fila per un autografo senza potersi godere la fiera (e senza peraltro la sicurezza di ottenerlo). Siamo consci che il nostro metodo non è perfetto ma è quello più “gestibile” che abbiamo trovato. Aggiungo che è anche il sistema condiviso con chi si occupa di sicurezza (del pubblico) perché evita situazioni che a volte in passato hanno rischiato di generare rischi. Faccio notare che per gli autori meno conosciuti spesso questo metodo NON viene utilizzato, mentre “maliziosamente” sarebbe logico pensare che sarebbero quelli i casi col maggiore interesse da parte nostra a promuovere i volumi per venderne qualcuno in più, certo più di un Obata ad esempio che già spontaneamente vende montagne di fumetti. Comunque se qualcuno vuole suggerirci sistemi alternativi e maggiormente equi siamo ben disposti ad ascoltare, la priorità è comunque non rischiare di creare situazioni di difficoltà e potenziale disagio, quando non pericolo, per il pubblico.

25- Ci son voluti un bel po’ di anni perché arrivasse in italia History's Strongest Disciple Kenichi. È stata una lunga gestazione a livello “burocratico” oppure, semplicemente, finora non ve la siete sentita di acquistarlo?
La seconda … è una serie molto lunga, alcuni di noi ci credevano molto ma se l’accoglienza fosse stata tiepida, beh, inutile negarlo il problema sarebbe stato notevole. I primi dati sono molto buoni, incrociao le dita.

26- Cos'è cambiato oggi nel mercato perché il terreno sia considerabile fertile per qusti titoli che contano molti numeri all’attivo? Ricordiamo che non siete l’unico editore che si è orientato ultimamente in tal senso.
Non è cabiato nulla, anzi tempo fa ci si poteva approcciare con qualche patema di meno, oggi il rischio di impantanarsi in operazioni ad elevato rischio è sempre più concreto e realistico.

27- Vi riportiamo così com’è arrivata la mail di un nostro lettore: “Promettete di non segare altri manga? Con Kenichi ho una paura fottuta di vedermelo interrotto dato che sono 50 e passa volumi...”.
Beh, correggetemi se sbaglio, non mi risulta che Planet Manga abbia interrotto qualche manga negli ultimi 7 o 8 anni … nonostante alcun titoli siano stati in evidente difficoltà. Contiamo di continuare così.

Intervista Planet Manga covers 4

28- Ci risulta che il manga di Natsume degli spiriti - Natsume yuujinchou in Francia sia andato male. Voi invece a Lucca 2013 avete addirittura annunciato che lo manderete in edicola. Possiamo sapere come nasce questa scelta che forse si potrebbe definire coraggiosa?
Discorso fatto anche in precedenza, la maggiore tiratura ci ha permesso di tenere un prezzo più popolare. Forse sarebbe stato più “coraggioso” proporlo a prezzo elevato.

29- M. M. Lupoi in conferenza a Lucca ha ammesso (dal minuto 44:45) come oggi, in Italia, il traino degli anime fansub abbia sostanzialmente sostutito quello degli anime una volta trasmessi nella TV generalista. A tale fenomeno sarebbe da imputare, ad esempio, il successo de L'attacco dei giganti. Questo si tradurrà per caso, in futuro, in una maggior attenzione presso quei tioli che possono già vantare una versione animata? E se il fansub venisse a mancare?
L’attenzione verso i manga che godono anche di versioni animate è sempre stata elevata, fansub o meno, era così anche in passato, all’epoca di Italia 1 e delle videocassette o dei DVD. In questo senso nulla è cambiato. Sono solo cambiate le modalità di fruizione degli anime di una parte del pubblico. Se il fansub venisse a mancare sicuramente si ridurrebbe la circolazione degli anime tra gli appassionati, diventerebbe un fenomeno ancora più di nicchia.

30- Riportiamo la domanda di un lettore che chiede alcune delucidazioni sul caso Sket Dance:
"Non credo di essere l'unico ad essersi sentito preso in giro ad aver iniziato una serie a 3,90 euro, ed esser stato costretto a interromperla dopo DUE aumenti, per un totale di 1,60 euro, pari al, vorrei ricordarlo, 41% del prezzo originale.
Posso capire che le vendite andavano male, che non era economicamente sostenibile e tutto quello che volete, ma secondo voi c'è veramente molta differenza tra sospendere una serie e aumentarne il prezzo in maniera spropositata? Non potevate limitarvi a diminuirne la tiratura, dilatarla nel tempo, dire "ops, abbiamo fatto male le previsioni!!" e basta? Io credo che sia anche e soprattutto una questione di tradire la fiducia che il cliente ripone.
Avete annunciato a Lucca un sacco di serie interessanti, ma dopo la fine che avete fatto fare a Sket Dance, un titolo molto importsante in patria, come posso tornare a fidarmi di voi e pensare "bene, inizio una nuova serie Planet più lunga di 10 volumi"?"

Chiedo scusa forse non ho capito io il suggerimento, cosa si intende con “ops, abbiamo fatto male le previsioni”? Avremmo dovuto chiuderla? Non mi sembra una scelta che il pubblico avrebbe apprezzato o capito maggiormente. Proprio come indicato dal lettore abbiamo preferito “diminiurne la tiratura” e distribuirlo solo in fumetteria, con gli inevitabili aumenti di costo di produzione. Il nostro prezzo da libreria senza sovracoperta è lo stesso ormai da tanto tempo, anche senza l’adeguamento prezzo dell’edizione edicola avvenuto l’anno scorso, oggi Sket Dance costerebbe uguale.
Capisco la critica e la delusione del lettore, però a volte certe scelte sono fatte per evitare mali peggiori come l’interruzione o un eccessiva dilatazione delle uscite che inevitalmente produce disaffezione. Abbiamo a catalogo svariate centinaia di titoli manga, quelli per cui abbiamo optato per un passaggio da edicola a fumetteria sono una manciata … non si può certo dire sia la norma o che ne abusiamo, è una politica che usiamo solo come “estrema ratio” consci delle controindicazioni.

31- Qual è la vostra politica circa i prezzi per il 2014? Ci sono rincari in vista?
No

32- Domanda problematica: Cosa pensate del "lettore di manga 2.0", ovvero quello che legge scan su internet, dice di sapere il giapponese ed è pronto a puntarvi una pistola alla tempia per ogni onorifico mancante o non al punto giusto?
Io credo che sia un confronto alla fine stimolante, anche se aspro. A volte ci ha aiutato a correggere il tiro o sistemare imprecisioni. Alcuni di loro, anche se non tutti, sono molto preparati, chissà, magari un domani diventeranno anche nostri collaboratori (alcuni hanno già fatto questo salto). Personalmente, e parlo a titolo personale, solo non amo quando le polemiche diventano pretestuose o puro sfoggio di erudizione, non dobbiamo dimenticarci che le finalità dei fumetti sono quelli di raccontare delle storie e di farci divertire, di trasmettere delle emozioni, di trasportarci in altri mondi e realtà e farci sognare. Non sono dei saggi. A volte un’interpretazione non condivisa può comunque rispettare il senso e il feeling della storia o di un singolo dialogo. Se non è così però fanno bene a criticarci, serve a tenerci più “vigili”.
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Ci aggiorniamo a breve per la terza parte dell'intervista a Planet Manga.