Un vecchio proverbio recita: "Dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna".
Ma a volte la grande donna non rimane dietro le quinte, nella storia di ogni paese infatti si stagliano figure femminili di enorme impatto, che attraversando difficoltà e pregiudizi, sono riuscite a realizzare il loro sogno, ad affermarsi in campi prettamente maschili e a diventare esempi per tutte le donne.
Vi presento ora dieci ritratti femminili che hanno segnato la storia del Giappone, dal 973 d.C. fino ai giorni nostri, perché ogni giorno deve essere l'8 marzo, un'occasione per ricordare quanto forte può essere il sesso debole.
 
Murasaki Shikibu (973-1025) Scrittrice
 
10 donne Murasaki
 
"Ci sono tanti tipi di donne, tanti quanti sono le donne" Genji Monogatari-Murasaki Shikibu

Murasaki Shikibu è l'autrice del celeberrimo "Genji Monogatari", quello che viene considerato da molti il primo romanzo nella storia dell'umanità.
In un'epoca in cui alle femmine era precluso lo studio del cinese classico, la lingua dei letterati, Shikibu fu fortunata in quanto il padre, uomo di larghe vedute, le permise di studiare assieme al fratello. Bambina precoce, così intelligente da nascondere le sue abilità fino all'età adulta per non provocare dissenso fra i suoi pari, scrisse il Genji fra gli anni 1000 e 1012, mentre era dama di compagnia dell'imperatrice Akiko (periodo Heian).
Raccontando la vita e le avventure del principe Genji, personaggio inventato, Shikibu poté rivelare le banalità, gli intrighi e la superficialità della vita di corte. Tradotto per la prima volta in inglese nel 1933, in un'edizione composta da sei volumi, resta ancora oggi un testo fondamentale della letteratura giapponese e non solo.

 
Masako Shirasu (7 Gennaio 1910 Nagatacho – 26 Dicembre 1998 Tokyo) Saggista ed esperta di estetica e design
 
10 donne Masako
 
"Se tutti i giorni si è circondati da cose belle, naturalmente l'occhio si abituerà alla bellezza. Così, alla fine, quando incontreremo il brutto e il gretto, lo rifiuteremo." 

Masako Shirasu iniziò a studiare il teatro Noh fin dalla tenera età di quattro anni e a quattordici fu la prima donna ad esibirsi su un palco Noh.
Dopo aver frequentato una scuola negli Stati Uniti, tornò in Giappone, si sposò e nel 1942 con il marito si trasferì in campagna per sfuggire ai bombardamenti.
E fu proprio qui, in questo ambiente, che Masako iniziò ad apprezzare le cose più semplici e austere e a diventare una sostenitrice del design essenziale e rispettoso della natura.
Sottolineò come nelle imperfezioni risiedesse la vera bellezza di un oggetto, ciò che lo rendeva unico. Si dedicò allo studio della relazione fra arte e natura, arrivando a comprendere anche il cibo come bellezza e definendo i valori di estetica e design che sopravvivono ancora oggi nell'arte giapponese.
La casa colonica dove visse con il marito, chiamata Buaiso, è ora un museo aperto al pubblico.

 
Masako Katsura (1913–1995 Tokyo) Giocatrice professionista di biliardo
 
10 donne Katsura
 
"Gli uomini vogliono battermi. Gioco contro di loro sei, sette ore al giorno. Anche se a loro non piace, gli uomini non riescono a battermi."

Masako Kastura, detta Katsy, fu l'unica donna nel 1950 a giocare in Giappone a livello professionale e la prima a partecipare ad un torneo mondiale.
Fu il marito di sua sorella maggiore, proprietario di una sala, ad insegnarle il gioco all'età di tredici anni. Nel 1958 partecipò a trenta esibizioni e l'anno dopo apparve sugli schermi delle due principali emittenti statunitensi. Si sposò con un sottufficiale dell'esercito americano e si trasferì in America. Scrisse due libri: "Introduzione al biliardo" del 1952 e "Migliorare il vostro biliardo" del 1956.
Nel 1990 tornò a vivere in Giappone con la sorella e qui morì cinque anni dopo. Conosciuta come "La First Lady del biliardo", vinse su quasi tutti gli uomini contro cui giocò.

 
Hanae Mori (8 Gennaio 1926 Shimane) Designer
 
10 donne Hanae
 
"La moda riflette la forza di un paese come nazione e il suo movimento verso il futuro." Hanae Mori in un'intervista con l' Asahi Shinbun

Hanae Mori è un'icona nell'ambito della moda. Iniziò da giovanissima, prendendo lezioni presso una scuola di sartoria locale.
Forte dei suoi studi e delle sue idee, aprì una boutique a Ginza (Tokyo) dove vendeva la sua collezione di prêt-à-porter. Grazie all'influenza di Coco Chanel, entrò nel mondo dell'Haute Couture di Parigi, dove nel 1976 inaugurò il suo atelier e venne poi nominata membro della Chambre syndicale de la Haute Couture, unica designer giapponese ad ottenere questo onore.
I suoi bozzetti sono apparsi sulla copertina di Vogue e nella sua carriera ha disegnato le divise per le assistenti di volo della Japan Airlines, per gli atleti giapponesi alle Olimpiadi di Barcellona e il kimono e l'abito da sposa per la Principessa Masako. Ha messo in commercio anche una collezione di profumi e c'è perfino una bambola Barbie con le sue fattezze! Hanae Mori poi sostiene i giovani designer attraverso la sua Fondazione omonima.

 
Sadako Ogata (16 settembre 1927 Tokyo) Diplomatica
 
10 donne Sadako
 
"Se ignoriamo la difficile situazione dei rifugiati o l'onere dei paesi che li hanno accolti, temo che pagheremo un pesante tributo a causa di nuove violenze. " Sadako Ogata durante il suo discorso di accettazione della Medaglia della Libertà, 4 luglio 1995.

Il suo curriculum è impressionante: è stata Presidente dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati dal 1991 al 2001, presente nel Consiglio esecutivo dell'UNICEF nel 1978 e nel 1979, Presidente della Japan International Cooperation Agency fino a 85 anni, da ottobre 2003 a aprile 2012. Ha vinto l'Indira Gandhi Prize e il Premio J. William Fulbright per la Comprensione Internazionale.
Nel 2001 ha accompagnato in Africa l'allora Primo Ministro Mori per la prima visita ufficiale nel continente africano di un primo ministro giapponese. Amata dal suo popolo per la sua compassione per i più vulnerabili e i meno privilegiati, è lodata e portata ad esempio da tutti per la sua dedizione ai diritti umani. Una vera fonte di ispirazione.

 
Yayoi Kusama (22 marzo 1929 Nagano) Artista
 
10 donne Yayoi
 
"Il pois ha la forma del sole, che è il simbolo dell'energia di tutto il mondo e della nostra vita, ma ha anche la forma della luna, che è simbolo di calma. Rotondo, morbido, colorato, senza senso e inconsapevole. Il pois è l'inizio del movimento ... i pois sono una via per l'infinito."

Yayoi Kusama è stata uno dei leader del movimento d'avanguardia. A vent'anni si è trasferita negli Stati Uniti e si dice che abbia influenzato artisti come Andy Warhol. Ha anche preso parte ai movimenti minimalista e femminista.
Kusama è soprattutto nota per il suo stile, caratterizzato da ricoprire ogni superficie con migliaia di pois rossi, un tema stravagante ancora oggi, che stimola la riflessione e che è diventato il suo marchio di fabbrica.
Nel 2008, una delle sue opere fu venduta ad un'asta di Christies a New York per 5,1 milioni di dollari, un record per un'artista femminile vivente. Inoltre Kusama non nasconde la sua lotta con la malattia mentale: dal 1977 vive nell'ospedale psichiatrico Seiwa, a Tokyo, per scelta personale. Dipinge quasi quotidianamente nel suo studio a Shinjuku.

 
Hibari Misora ( 29 maggio 1937 - 24 giugno 1989 Yokohama) Cantante, attrice e icona culturale
 
10 donne Hibari
 
"Come lo scorrere di un fiume, i giorni passanno uno ad uno, come scivolano gentilmente e dolcemente" Testo della famosissima canzone “Kawa no nagare no you ni

Hibari Misora è stata una delle più grandi cantanti di Enka (la canzone tradizionale popolare giapponese). La sua prima performance è stata all'età di otto anni e l'anno successivo è apparsa sul canale televisivo nazionale NHK. Due anni dopo era in tour per tutto il paese.
Misora ha registrato oltre 1.000 canzoni, tra cui "Kawa no nagare no you ni" che in un sondaggio condotto dalla NHK è stata votata come la più grande canzone giapponese di tutti i tempi da oltre 10 milioni di persone.
Misora è stata la prima donna giapponese a ricevere la Medaglia d'Onore dal governo per il suo contributo alla musica e al benessere della popolazione, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, quando con le sue canzoni ha risollevato e dato speranza a moltissimi giapponesi. Misora è morto all'età di 52 anni a seguito di una grave malattia. Nonostante la sua prematura scomparsa, i suoi dischi continuano a vendere e si calcola che fino ad oggi ne siano state comprate oltre 80 milioni di copie.

 
Sadako Sasaki (7 gennaio 1943-25 ottobre 1955 Hiroshima) Simbolo di tutte le vittime innocenti delle guerre
 
10 donne Sasaki
 
"Questo è il nostro grido. Questa è la nostra preghiera. La pace nel mondo." Le parole incise sul monumento di Sasaki nel Parco della Pace di Hiroshima.

Sadako viveva a Hiroshima a 1,6 km dal punto in cui la bomba atomica fu sganciata il 6 agosto 1945. Lei aveva due anni e sopravvisse insieme alla sua famiglia. Tuttavia, quando Sadako aveva nove anni, le venne diagnosticata la leucemia, una malattia che colpì molti bambini della zona, e che fu chiamata la malattia della A-bomb per la sua associazione con le radiazioni.
Un amico di Sadako le raccontò una leggenda: le disse che se si esprime un desiderio e si costruiscono mille origami a forma di gru, il desiderio si avvererà. Sadako iniziò diligentemente a costruire gru di carta con qualsiasi materiale a disposizione.
Ma il 25 ottobre dello stesso anno, morì senza aver realizzato il suo obiettivo. Diventò presto il simbolo di ogni vittima innocente della guerra; utilizzando i fondi raccolti dai bambini, nel maggio 1958 è stato eretto un monumento in suo onore nel Parco della Pace di Hiroshima. Ancora oggi moltissime persone fabbricano gru di carta e le lasciano accanto al suo memoriale. Una delle cose più toccanti che abbia mai visto.

 
Kimie Iwata (6 aprile 1947 Kagawa) Ex Executive Vice Presidente della Shiseido Co., Ltd.
 
10 donne Iwata
 
"Se si esaminano le motivazioni profonde di questo problema, si vede che non risiede nè nelle capacità delle donne, nè nella loro ambizione. Il vero problema è che durante la maternità le donne lasciano i loro posti di lavoro e le loro carriere si azzerano." Iwata in un'intervista con The Sydney Morning Herald esamina il motivo per cui ci sono pochissime donne in posizioni di alto livello nelle aziende giapponesi.

Iwata è delle rare donne con la carica di dirigente in Giappone: secondo il Gender Equality Bureau infatti, meno dell'uno per cento dei dirigenti di importanti aziende giapponesi sono donne e le donne manager sono nel complesso solo il 10 per cento.
Dopo la laurea presso l'Università di Tokyo nel 1971, Iwata è entrata subito a far parte del Ministero del Lavoro dove, a metà degli anni 1980, ha contribuito a creare la legge sulle Pari Opportunità di impiego. Assunta dalla Shiseido, la più grande azienda di cosmetici del Giappone e la quarta più grande del mondo, nel 2003 è diventata Corporate Officer ed Executive Vice President per quattro anni, fino al 2012.
Iwata ha sempre cercato di favorire il talento femminile all'interno della Shiseido ma si batte ancora oggi perchè le aziende giapponesi siano più women-friendly. Ha anche preso parte come Chief Representative al Working Women’s Empowerment Forum ed è membro del Gender Equality Council.

 
Chiaki Mukai (6 maggio 1952 Gunma) Chirurgo vascolare e astronauta della Jaxa (Japan Aerospace Exploration Agency)
 
10 donne Mukai

Mukai è stata la prima donna astronauta giapponese e il primo cittadino giapponese ad aver volato in ben due missioni dello Space Shuttle: uno a bordo dello shuttle "Columbia" nel 1994 e l'altro a bordo del "Discovery" nel 1998.
La D.ssa Mukai ha anche volato con il senatore americano John Glenn, 77 anni, la persona più anziana ad andare nello spazio; il loro lancio fu seguito in diretta in TV negli Stati Uniti.

Che queste persone, con le loro vite, siano d'esempio per tutti, uomini e donne, per continuare a credere e a battersi per i propri sogni.

Fonte consultata:
enrocketnews24