L'undicesimo capitolo della collana antologica Japan Animator Expo, nata da un'idea di Hideaki Anno, in collaborazione con Studio Khara e Dwango, per dar maggior spazio e visibilità alle idee dei giovani animatori giapponesi, è in corso di distribuzione attraverso i canali di Niko Niko.
Con questo 11° episodio i Kaiju entrano a pieno titolo in questa collana.
Il nuovo cortometraggio, intitolato Power Plant No.33, nasce dalla penna di Yasuhiro Yoshiura (Patema Inverted, Time of Eve) che ne ha anche curato la regia. Mentre il gigantesco Kaiju, protagonista del corto, è stato realizzato da Yuji Kaneko, che si è occupato anche del mechanical design, creando un mondo in cui antico e moderno si richiamano a vicenda. Kengo Saito ha realizzato il characters design, tutti uguali eppure tutti fra loro diversi. Le animazioni del cortometraggio sono state realizzate dallo Studio Rikka e dallo Studio Trigger.
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Il Kaiju N0.33, una creatura gigantesca chiamata ELEKI-MAGMA, capace di produrre energia elettrica, giace al centro della città, prigioniero di un sonno indotto, il suo corpo, la sua energia vitale, garantiscono i rifornimenti di elettricità ad una società apparentemente ricca, ma sull'orlo del collasso. L'attacco di un misterioso robot gigante, il Proto-Taitan, provocando enormi danni agli impianti elettrici ed un'improvviso accumulo di energia, risveglia il titano prigioniero. Il mostro spezza le sue catene e si lancia contro il robot. Mentre la popolazione cerca scampo nella fuga, i due colossi si scontrano in una violenta, terribile battaglia che sconvolge l'intera città. Cosa accadrà domani? Un nuovo pericoloso kaiju verrà posto sull'altare tecnologica come sacrificio vivente al futuro della città o l'uomo avrà il coraggio di incamminarsi su nuove strade?
Il filmato è una metafora, anche troppo evidente, della follia dell'uomo che indifferente a null'altro che alle proprie esigenze, incapace di vedere la crisi della società in cui vive, solo all'apparenza ricca e moderna, per cercare nuove strade di progresso, continua a spogliare la natura per soddisfare i propri bisogni primari, rifiutando di incamminarsi su altri percorsi possibili fin quando l'inevitabile disastro non lo pone di fronte a nuove scelte. Ma sarà capace di cogliere l'opportunità?
Fonti Consultate:
Anime News Network
Japan Animator Expo
Con questo 11° episodio i Kaiju entrano a pieno titolo in questa collana.
Il nuovo cortometraggio, intitolato Power Plant No.33, nasce dalla penna di Yasuhiro Yoshiura (Patema Inverted, Time of Eve) che ne ha anche curato la regia. Mentre il gigantesco Kaiju, protagonista del corto, è stato realizzato da Yuji Kaneko, che si è occupato anche del mechanical design, creando un mondo in cui antico e moderno si richiamano a vicenda. Kengo Saito ha realizzato il characters design, tutti uguali eppure tutti fra loro diversi. Le animazioni del cortometraggio sono state realizzate dallo Studio Rikka e dallo Studio Trigger.
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Il Kaiju N0.33, una creatura gigantesca chiamata ELEKI-MAGMA, capace di produrre energia elettrica, giace al centro della città, prigioniero di un sonno indotto, il suo corpo, la sua energia vitale, garantiscono i rifornimenti di elettricità ad una società apparentemente ricca, ma sull'orlo del collasso. L'attacco di un misterioso robot gigante, il Proto-Taitan, provocando enormi danni agli impianti elettrici ed un'improvviso accumulo di energia, risveglia il titano prigioniero. Il mostro spezza le sue catene e si lancia contro il robot. Mentre la popolazione cerca scampo nella fuga, i due colossi si scontrano in una violenta, terribile battaglia che sconvolge l'intera città. Cosa accadrà domani? Un nuovo pericoloso kaiju verrà posto sull'altare tecnologica come sacrificio vivente al futuro della città o l'uomo avrà il coraggio di incamminarsi su nuove strade?
Il filmato è una metafora, anche troppo evidente, della follia dell'uomo che indifferente a null'altro che alle proprie esigenze, incapace di vedere la crisi della società in cui vive, solo all'apparenza ricca e moderna, per cercare nuove strade di progresso, continua a spogliare la natura per soddisfare i propri bisogni primari, rifiutando di incamminarsi su altri percorsi possibili fin quando l'inevitabile disastro non lo pone di fronte a nuove scelte. Ma sarà capace di cogliere l'opportunità?
Fonti Consultate:
Anime News Network
Japan Animator Expo
In questo caso avrebbe avuto un doppio valore perchè come dicevo ho l'mpressione che "la città" sia una specie di Tokyo, in sedicesimo. Alcune strutture, non mi riferisco alle Torri, mi pare di averle viste.
Sul corto....ciò che mi rende perplesso è il finale, si certamente l'uomo, l'umanita ha una nuova possibilità, ma sembra quasi che la salvezza stia solo nella scelta culturale del singolo più che in una scelta della sociale.
Non e' strano, e' cosi' dai tempi del primo Mechagodzilla, quarant'anni fa. Nei veri film di Kaiju il Kaiju e' il protagonista, il robot gigante e' il nemico (non come in Pacific Rim!). E' cosi' anche in Kitaro dei cimiteri (1968), in cui Kitaro si trasforma in un Kaiju e combatte un robot gigante pilotato da un malvagio scienziato. Il corto insomma segue una lunga e condivisibile tradizione. Ricordiamo che i Kaiju c'erano prima dei robot giganti!
Micheles, non pretendere troppo da me, è giù tanto se conosco Godzilla, figuriamoci Mechagodzilla!
L'unica cosa che so è che i mostri giganti esistono prima dei robot, su questo non ci piove.
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