Domenica 10 gennaio, durante l'evento Mangames svoltosi a Taranto, AnimeClick.it ha avuto il piacere di intervistare Leonardo Graziano, famoso doppiatore, voce di Naruto, Sheldon Cooper, e molti altri... Vi lasciamo al video dell'intervista e alla relativa trascrizione.
 


AnimeClick.it: Salve amici di AnimeClick.it, siamo qui con Leonardo Graziano, famoso doppiatore e voce di Naruto e Sheldon di Big Bang Theory, che molto gentilmente ci ha concesso questa intervista qui al Mangames.

Leonardo Graziano: Grazie a voi per avermi invitato, sono felicissimo, poi ho una passione smodata per AnimeClick.it perché lo seguo anche io, sono molto contento!

AC: Partiamo subito con la prima domanda, cominciando dalla tua esperienza nel mondo del doppiaggio: come è iniziato il tutto?

LG: Ho iniziato quando ero piccolo, teenager, a 13 o 14 anni con piccole commedie amatoriali. Poi ho studiato presso l’istituto formazione italiana spettacolo “Giovan Battista Dio ti aiuti” e alla fine sono approdato a teatro. Nel frattempo ero appassionato di doppiaggio e quando ero piccolo, avevo 9 anni, vidi un documentario sui doppiatori dell’epoca degli anni ’80. E mi affascinò questo documentario sulla Rai dove presentavano tutte le voci del doppiaggio italiano, e dissi a mia madre che mi sarebbe piaciuto fare questo mestiere. Con mio cugino ricordo che quando eravamo piccoli spegnevamo l’audio della televisione e doppiavamo i film in diretta, e questo gioco è diventato poi il mio lavoro perché a 19 – 20 anni, dopo aver fatto qualche esperienza teatrale, dopo aver fatto il militare conclusi gli studi, sono andato in una sala di doppiaggio, ho seguito due anni presso CTA, seguivo i grandi doppiatori della CVD, e mi sono buttato. C’è stato bisogno in una società di una battutina di un bambino che non si era presentato al turno perché quella mattina non era disponibile e mi chiesero se volessi provare a fare quella battuta. Io alla prima esperienza ho detto: “va bene ci provo”… Andò bene e da lì cominciò la mia carriera. Siamo sempre in continua evoluzione, lo dico sempre: chi si ferma è perduto.

AC: Finora hai doppiato diverse cose, telefilm, cartoni animati, ecc. Quali sono le differenze che ci sono nel doppiare ciascun genere di prodotto?

LG: Tecnicamente il cartone animato è il prodotto più difficile da doppiare. Perché i cartoni animati, per non parlare di quelli giapponesi, hanno dei ritmi che non sono umani, quindi sono più complicati tecnicamente. Bisogna dire tante parole senza respirare, perché a volte i tempi di respirazione sono molto diversi dai tempi di respirazione umana, e magari devi dire cose complicate, se parli di cartoni animati di robot ci sono cose tecniche, oppure cartoni che parlano di battaglie, duelli di carte… Possono essere abbastanza complicati. I telefilm sono complicati per un altro aspetto, perché devi essere vero, reale, e non far sentire che stai facendo doppiaggio. Quindi ogni prodotto ha la sua difficoltà. Poi con i film bisogna essere ancora più veri, devi togliere tutte le sovrastrutture delle intonazioni, soprattutto con i film, ci deve essere più realismo possibile. Questo ci viene richiesto. Quindi ogni genere ha la sua difficoltà diversa e cerchiamo di farli al meglio.

AC: C’è un personaggio o un’opera che hai doppiato a cui sei più affezionato?

LG: Me lo chiedono sempre. Io sono affezionato a tutti i personaggi che doppio, mi sembra di fare un torto ad uno scegliendone un altro. Ovviamente ci sono personaggi che faccio da più tempo, quelli più famosi sono magari quelli che mi tengono più legato, quindi Sheldon Cooper, Naruto, Bakugan… Però ci sono dei prodotti che io ho adorato, per esempio fare Baby dei “Teen Titans”, era una serie meravigliosa. Mi piace fare le sit-com come “The Big Bang Theory”, o “Derrick e Josh”, una bellissima serie che facevo per un canale satellitare, e poi ce ne sono tante altre. I cartoni animati giapponesi mi piace farli, forse sono uno dei pochi che ama farli, però adoro anche fare telefilm o film quando capita.

AC: Solitamente il lavoro del doppiatore è un lavoro fatto un po’ nell’ombra, tuttavia i doppiatori hanno una formazione attoriale, a te magari piacerebbe fare qualcosa anche in video?

LG: Me l’hanno chiesto, ma ho sempre detto di no. Mi piaceva recitare a teatro tantissimo, in video mi piace di più presentare, ogni tanto presento qualche gara di cosplay e mi diverto di più, il presentare mi dà più soddisfazione. Non nego assolutamente che se mi fosse proposto un ruolo ovviamente ben preparato potrei affrontarlo, questo sì. Però ci vuole uno studio. Lo dico sempre, studiare è la cosa principale nella nostra vita per affrontare le cose. Ognuno deve fare il proprio mestiere. Io sono nato come attore, faccio il doppiatore, ma la recitazione in presa diretta è un’altra cosa, un altro modo di muoversi, di recitare. Come il doppiaggio ovviamente, e come il teatro. Lo dico sempre a chi vuole iniziare il doppiaggio: guardate che il doppiaggio è una specializzazione del mestiere dell’attore, quindi se volete fare questo mestiere prima di tutto dovete avere una base recitativa. Quindi davanti ad una telecamera lo farei ma ci penserei bene perché mi dovrei preparare bene.

AC: Generalmente sei anche un fan dei prodotti che doppi? Segui per esempio Naruto o The Big bang theory?

LG: No, in realtà no. Non seguo “The Big Bang Theory”, non l’ho visto ancora, vedo gli spezzoni che doppiamo ma siccome ne vedo il 70 – 80% del prodotto in sala anche se poi non ricordo perché faccio tanti turni, non lo vedo spesso, perché non sono a casa. Ho dei cofanetti che mi sono sempre ripromesso di vedere ma non sono ancora riuscito a vederli. Qualche cartone animato lo vedevo, adesso un po’ meno. In realtà vedo proprio poca televisione, quando torno a casa la sera vedo altri tipi di programmi. Una passione smodata per i cartoni giapponesi ce l’ho sempre avuta, ma anche per alcune serie americane. Poi quando ero giovane mi piaceva tanto “Friends”, ho visto tante serie tv ma adesso non ho più tempo per vederle, perché quando torni a casa dopo che hai lavorato 9 ore davanti ad un microfono e uno schermo mettermi a vedere la televisione mi pesa un po’. La sera vado in palestra, ballo, faccio tutt’altro (ride).

AC: Qualche giorno fa è cominciato su Rai 4 l’anime di Fairy Tail di cui hai doppiato un personaggio, ci puoi raccontare di questa esperienza?

LG: Sì, faccio Lion Bastian, il mago del ghiaccio, che è un amico dei due protagonisti. Mi diverto molto ad essere sincero, sono felice di averlo fatto. Quando mi hanno chiamato sapevo cosa fosse “Fairy Tail” ma non sapevo la trama. Mi hanno chiamato a fare questo personaggio su parte, quindi non ho fatto provini. La direttrice ha pensato che questo personaggio potesse essere giusto per me, ed effettivamente mi sto divertendo parecchio. Tutti mi hanno detto che mi potevano mettere sul protagonista, ma io ritengo che sia stato meglio così, nel senso che innanzitutto magari avrei rischiato di fare un altro protagonista uguale a quelli che ho già fatto. E’ vero che variamo le intonazioni e il modo di costruzione del personaggio, ma poi comunque i protagonisti dei cartoni giapponesi un po’ si somigliano tutti, c’è quello un po’ più oscuro e quello più allegro… Insomma poteva essere un Naruto 2. Questo mi diverte perché era un cattivo all’inizio della serie, poi si trasforma e piano piano diventa più umano, però mantiene sempre il suo cinismo, la sua aria da bello e dannato, e mi diverte molto. E poi è un mago del ghiaccio e io sono appassionato di poteri (ride). Lo sto ancora facendo, sto finendo la serie, abbiamo fatto i primi 150 episodi credo, forse anche qualcosa in più.

AC: Perfetto, ringraziamo Leonardo Graziano per questa intervista, un saluto speciale ad AnimeClick.it?

LG: Sì, un saluto speciale ad AnimeClick.it, che è un sito che controllo spesso perché mi diverto a vedere le novità giapponesi, poi avevo già fatto un’intervista per loro, quindi grazie per questa nuova opportunità, sono felicissimo e vi ringrazio tantissimo perché portate le notizie sull’animazione in Italia con dovizia e sono molto complete le vostre schede, complimenti. Ciao e buon 2016!