In un paese sicuro (sicuramente al di sopra della norma) come quello giapponese è facile vedere degli atteggiamenti che magari a noi sembrerebbero abbastanza strani. Ad esempio in Giappone è davvero normale vedere oggetti molto costosi (borse firmate o addirittura laptop) usati per tenere occupato il proprio posto in qualche luogo pubblico. Quindi è abbastanza chiaro che parliamo di un popolo che mediamente vive queste situazioni con meno stress di come siamo abituati noi, probabilmente anche meno attaccati ai propri beni materiali.
Ma ultimamente sembra che le cose siano proprio cambiate. Ad esempio nelle aree rurali: le genkan (tradizionali anticamere d’ingresso che separano ambiente esterno ed interno in abitazioni o nelle strutture pubbliche) venivano considerate aperte al pubblico e chiunque, senza alcun problema, poteva gironzolare in questo spazio anche per fare quattro chiacchiere con i residenti. Beh, questa sembra storia passata, oramai l’usanza sembra esser diventata quella di chiudere tutto a chiave ed ignorare totalmente i visitatori.
Secondo un recente sondaggio condotto da Qzoo, nel quale sono state intervistate 1365 persone tra i 20 ed i 70 anni, circa 46.40 % delle persone del Giappone ha dichiarato di ignorare completamente chiunque suoni o bussi alla propria porta, rimanendo ben in silenzio in casa finché finalmente quella persona va via.
Le intervistate non lesinano spiegazioni sul loro comportamento: “Vivo da sola e ho paura” è stata senza dubbio la risposta che è stata data maggiormente dalle donne, ma anche un numero non indifferente di uomini ha dichiarato di evitare di rispondere alla porta per evitare potenziali truffatori.
La seconda risposta più gettonata è stata una semplice ammissione di quanto sia davvero troppo fastidioso alzarsi per aprire, continuamente, la porta a vari venditori porta-a-porta, i quali spesso si rivelano fastidiosi ed invadenti. Ovviamente sono tante altre le categorie non propriamente gradite dai giapponesi: gruppi religiosi e gli “NHK man” (NHK è la rete televisiva pubblica, addetti girano tra le varie abitazioni per ricordare di pagare il canone TV) sono sicuramente ben poco apprezzati, anche perché sono i più difficile da cacciare! Altri intervistati ammettono che magari controllano prima dallo spioncino o utilizzano sistemi video per esser sicuri chi ci sia dall’altro lato della porta.
Credo che nessuno di noi si possa realmente sorprendere di questi atteggiamenti, tra di noi c’è chi già fa cose simili e forse chi fa di peggio. Non penso che abbia senso nemmeno allarmarsi di questo netto cambiamento di tendenza, il mondo si evolve e quindi anche il Giappone diventa più simile all’occidente nelle sue nevrosi ed i suoi isterismi… questo non vuol dire perdere la propria identità ed i propri valori, anzi forse ora sono ben più semplici da comprendere!
Fonte Consultata:
Rocketnews24
Ma ultimamente sembra che le cose siano proprio cambiate. Ad esempio nelle aree rurali: le genkan (tradizionali anticamere d’ingresso che separano ambiente esterno ed interno in abitazioni o nelle strutture pubbliche) venivano considerate aperte al pubblico e chiunque, senza alcun problema, poteva gironzolare in questo spazio anche per fare quattro chiacchiere con i residenti. Beh, questa sembra storia passata, oramai l’usanza sembra esser diventata quella di chiudere tutto a chiave ed ignorare totalmente i visitatori.
Secondo un recente sondaggio condotto da Qzoo, nel quale sono state intervistate 1365 persone tra i 20 ed i 70 anni, circa 46.40 % delle persone del Giappone ha dichiarato di ignorare completamente chiunque suoni o bussi alla propria porta, rimanendo ben in silenzio in casa finché finalmente quella persona va via.
Le intervistate non lesinano spiegazioni sul loro comportamento: “Vivo da sola e ho paura” è stata senza dubbio la risposta che è stata data maggiormente dalle donne, ma anche un numero non indifferente di uomini ha dichiarato di evitare di rispondere alla porta per evitare potenziali truffatori.
La seconda risposta più gettonata è stata una semplice ammissione di quanto sia davvero troppo fastidioso alzarsi per aprire, continuamente, la porta a vari venditori porta-a-porta, i quali spesso si rivelano fastidiosi ed invadenti. Ovviamente sono tante altre le categorie non propriamente gradite dai giapponesi: gruppi religiosi e gli “NHK man” (NHK è la rete televisiva pubblica, addetti girano tra le varie abitazioni per ricordare di pagare il canone TV) sono sicuramente ben poco apprezzati, anche perché sono i più difficile da cacciare! Altri intervistati ammettono che magari controllano prima dallo spioncino o utilizzano sistemi video per esser sicuri chi ci sia dall’altro lato della porta.
Credo che nessuno di noi si possa realmente sorprendere di questi atteggiamenti, tra di noi c’è chi già fa cose simili e forse chi fa di peggio. Non penso che abbia senso nemmeno allarmarsi di questo netto cambiamento di tendenza, il mondo si evolve e quindi anche il Giappone diventa più simile all’occidente nelle sue nevrosi ed i suoi isterismi… questo non vuol dire perdere la propria identità ed i propri valori, anzi forse ora sono ben più semplici da comprendere!
Fonte Consultata:
Rocketnews24
Comunque li capisco e non hanno neanche tutti i torti. Non è colpa dei venditori porta-a-porta, chi fa questo lavoro secondo me lo sceglie come ultima spiaggia quindi è ovvio che hanno bisogno di soldi o non lo farebbero, però è vero che sono fastidiosi.
Inoltre dobbiamo stare attenti che le persone più anzie non aprano mai, altrimenti certa gente ti gira in tutto il condominio
In effetti ho sentito storie bruttine, accadute nel mio comune...nulla di drammatico (al massimo hanno rubato qualcosa), ma comunque abbastanza gravi da rendermi sospettoso nei confronti degli sconosciuti...
Da considerare che poi i venditori di luce e gas cercavano di convincere mia madre a cambiare gestore... Noi che abbiamo mio padre che lavorava proprio all'enel...
Poi ad esempio non riuscivo a capire com'è che nei telefilm americani avessero tutti le porte aperte
Sto sempre attenta a controllare chi è, ovviamente, ma di rado mi capita di non aprirla... A meno che non mi trovi da sola a casa, ecco. Tuttavia è molto raro che questo accada e abitando all'ultimo piano di un palazzo è difficile che venga strana gente...
Forse farei meglio a dubitare di più delle persone...
Da noi non solo non si può aprire la porta a chiunque, ma non si può nemmeno rispondere a telefono senza moderare i "sì", dato che ci sono alcune organizzazioni di truffatori che utilizzano qualsiasi affermazione positiva per stipulare contratti all'insaputa della gente!
Tutto ciò è molto triste, ma è la realtà.
Che cavolo c'entra questo XD. Poi Cristo è risorto il terzo giorno e poi asceso nuovamente.
Questa sono io! XD
cioè? cos'è che cercano?
ma sono persone bisognose o è usanza?
Quelli sono dappertutto; non mi stupirebbe affatto trovarmeli lì che mi chiedono di convertirmi mentre sono in vacanza XD .
Una cosa che davvero non faccio più è rispondere al telefono fisso. Una rottura immane quando sei spaparanzato sul divano. Che tanto se devono chiamare me al 95% mi chiamano al cellulare. Quindi risponda al telefono sono chi è interessato.
Non rispondo neppure al telefono: chi mi cerca, sa come contattarmi.
Tutti gli altri: restate nel vostro mondo, io sto bene nel mio. XD
Sono asociale, e allora? XD
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.