A volte il caso la fa davvero da padrone. Ero appena tornato contento per la visione al cinema di Your Name. che mi arriva un messaggio del mio amico Francesco Chiatante (regista del documentario "Animeland"). In pratica Francesco mi spiega di aver trovato un blog dove viene intervistato un collaboratore di Makoto Shinkai (QUI potete leggere l'intervista originale su TokyoTiger). Ok niente di eccezionale, dico io, i collaboratori sono tanti. "Alessandro, lui è italo-giapponese e vive in Italia!" mi scrive ancora il mio amico. Stupore assoluto!
Non ho potuto evitare di cercare questo ragazzo e chiedergli una intervista.

AnimeClick.it: Ciao Leonardo, potresti presentarti agli utenti di AnimeClick.it?

Ciao ragazzi!
Per prima cosa vorrei ringraziare voi di AnimeClick e la vostra utenza, perché ho sempre usato il vostro sito come database per scovare nuovi anime da vedere.
Quindi spero di non risultare invadente se vi mando una piccola illustrazione per omaggiarvi.
Io sono Leonardo Ken Usami, ho 32 anni e sono un freelancer giapporomano, che lavora nel campo dell'animazione da una decina di anni.

Che percorso di studi hai seguito per arrivare a lavorare nel mondo dell'animazione giapponese?

Ho frequentato il liceo artistico e un corso di animazione.
Successivamente ho intrapreso la carriera di animatore prima, e addetto agli storyboard poi, lavorando per alcuni studi di Roma.
Se ricordo bene, mi sono trasferito a Tokyo alla fine del 2010 e dopo un annetto ho iniziato a lavorarci.
 


Eri intenzionato fin dall'inizio a lavorare in questo ambiente, oppure l'hai deciso solo successivamente?

Sono cresciuto leggendo Dragonball, Orange Road, Video Girl Ai ecc e fin da bambino il mio sogno era fare il fumettista e raccontare storie mie. Ricordo che i miei quaderni e i miei libri erano pieni di disegni brutti e storti.
Pensavo fosse un sogno irrealizzabile, fino a quando mi sono trovato seduto al cinema a vedere un film con delle mie tavole.
Anche se posso ritenermi soddisfatto della mia situazione attuale, non mi accontento mai, e un giorno spero di trovare l'occasione per raccontare qualcosa di mio.
 
©2016 TOHO CO., LTD. / CoMix Wave Films Inc. / KADOKAWA CORPORATION / East Japan Marketing & Communications,Inc. / AMUSE INC. / voque ting co.,ltd. / Lawson HMV Entertainment, Inc


Esattamente, in cosa consiste il tuo lavoro?

Il mio lavoro attuale consiste nel disegnare sfondi per i cartoni animati, ovvero i luoghi in cui si muovono i personaggi.
Mi arriva un layout, che può essere una foto, un disegno a mano o in 3D, e usando photoshop inizio a mettere il colore, dipingendo proprio come se fosse un quadro.
Per mantenere lo stile mi vengono dati anche dei riferimenti fatti dal direttore artistico o dal regista.

In che modo ti interfacci col resto dello staff di produzione?

Lavorativamente parlando, la persona con cui interagisco maggiormente è il direttore artistico (o chi ne fa le veci). È lui/lei che mi dà le direzioni, i riferimenti e le correzioni.
Sono le stesse persone che mi hanno insegnato il mestiere e gli devo tantissimo.
Più raramente, invece, capita di rivolgersi direttamente al regista e lì mi sale la super ansia...

Quanto ci vuole per realizzare uno sfondo? È tutto lavoro di software e Pc?

No, non è tutto lavoro di software e Pc... Il computer è solo uno strumento, il resto lo fa la mente, gli occhi e la mano. La tecnologia aiuta, ma non c'è il pulsante “disegna una città dall'alto”.
In ogni caso, posso chiedere cosa cambia, ai fini dell'opera finale, se è stata fatta al pc o a mano? È meglio un libro scritto con la macchina da scrivere o con Word?
Riflettendoci su, quasi tutti i miei colleghi sono partiti disegnando a mano senza saper usare photoshop. Io pure non l'avevo quasi mai toccato prima di lavorare per Il Giardino delle Parole.
Per quanto riguarda le tempistiche, dipende dal tipo di progetto e dal luogo che si deve disegnare.
Ovviamente un primo piano di un tavolo, comporta meno lavoro di una città dall'alto.
Diciamo che ci impiego mediamente da uno a 3-4 giorni.

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Sei un lavoratore indipendente oppure sei affiliato ad uno studio? In che modo scegli (o vieni scelto) per lavorare a qualche progetto animato?

Io sono un lavoratore indipendente, quindi lavoro per diversi studi.
Alla Comix Wave Films (lo studio di animazione di Shinkai n.d.r.) ho fatto un colloquio.
Per il resto può capitare che mi venga offerto qualche lavoro tipo da persone con cui ho lavorato e si sono trovate bene. Lì valuto principalmente il progetto.
La tendenza sarebbe quella di crescere sempre e trovare nuovi stimoli.

Nell'animazione giapponese non è raro che i disegnatori che si occupano degli sfondi o delle animazioni di base, acquisendo esperienza, vengano promossi a ruoli di maggior responsabilità, arrivando addirittura a curare la direzione delle animazioni o la regia di alcuni film. Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Questa è una bella domanda.
In effetti io ho avuto l'occasione di poter presentare un mio progetto in Giappone.
Ma presentare bene un progetto è difficile, farlo in giapponese poi non ne parliamo... L'interesse c'era pure, ma alla fine ho pensato di non essere ancora pronto, e di riprovarci dopo qualche anno.
Intanto sono tornato a Roma per meditare un po' sul da farsi.
Ho alcuni progetti in cantiere e sarebbe una bella sfida quella di iniziare a far anime stile giapponese anche qui in Italia.
La realtà però è che per produrre un cartone animato ci vogliono milioni di euro (non sto scherzando).
Sto valutando l'opzione del crowdfunding per fare un breve pilota con uno staff tutto italiano...

Recentemente hai lavorato all'ultimo film di Makoto Shinkai: puoi dirci qualcosa a riguardo?

A chi ancora non l'ha visto, posso dire che riempie il cuore e appaga gli occhi.
Fotografa in maniera esaustiva degli aspetti e dei luoghi del Giappone, che per un occidentale possono essere interessanti da vedere.
 

Com'è lavorare insieme a uno dei registi d'animazione più famosi degli ultimi anni?

Come dicevo prima, quando mi capitava di dover far vedere le mie tavole direttamente a Shinkai, avevo un'ansia terribile. Ma più per la paura di disturbarlo che per altro, perché è una persona davvero disponibile. Ha pazienza e ti spiega tutto nei minimi dettagli, in maniera semplice ed accurata.
Io posso spendere solo buone parole per Shinkai ed il suo staff. Ho imparato molto da loro e gli devo tantissimo.
 
©2016 TOHO CO., LTD. / CoMix Wave Films Inc. / KADOKAWA CORPORATION / East Japan Marketing & Communications,Inc. / AMUSE INC. / voque ting co.,ltd. / Lawson HMV Entertainment, Inc

Ho letto che sei stato interpellato per le frasi italiane in Your Name.!

Sì, non so se posso dirlo, ma diciamo che essendo italiano mi hanno chiesto consiglio... Tendo a precisare però, che gli sfondi in questione non li ho disegnati io.

Molti addetti ai lavori, interrogati al riguardo, dicono che uno degli ostacoli principali per gli europei è il riuscire ad adattarsi ai ritmi lavorativi e alla mentalità giapponese. Cosa puoi dirci secondo la tua esperienza?

Io credo che la consapevolezza di partecipare a qualcosa di importante, che ti piace, e la concentrazione delle persone che si spremono assieme a te, ti aiutano a sopperire la stanchezza e la voglia di tornare a casa.
Poi ricorda sempre che è una tua scelta, un tuo sogno, non puoi modificare un paese per adattarlo a te, ma sei tu che devi adattarti.
Al massimo, ogni tanto ritorni per prenderti una pausa, come sto facendo io ora.

Che consigli puoi dare ai giovani europei che sognano di lavorare nel mondo dell'animazione giapponese?

Di imparare il giapponese.
Spesso si è convinti che pochi mesi di studio della lingua siano sufficienti per lavorare, ma non è così. Come in Italia al lavoro si parla l'italiano, in Giappone si parla giapponese. È normale.
Quindi consiglio di considerare almeno un anno di studi della lingua, tra Italia e Giappone.
Per il resto in Giappone c'è molto mercato nel campo dell'animazione, quindi si trova facilmente lavoro. Se non si parte con la supponenza di arrivare a fare fin da subito il character design o il regista, credo che la sola passione, la voglia di imparare, e un visto bastino ed avanzino.
 
Un grazie a Leonardo per questo bellissimo omaggio che ci ha fatto!
 
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