La storia di Suzume, l'ultimo film di Makoto Shinkai, si svolge in diverse località del Giappone: dalla prefettura di Miyazaki sull'isola di Kyushu a quella di Iwate nel Tohoku. Alcune delle località in cui si svolge la storia sono molto remote, ma alcuni fan hanno notato che in queste zone sono apparse delle porte bianche proprio come succede nel film. 
 
Le porte che si vedono nel tweet qui sopra sono posizionate nella citta di Miyako e sono comparse il 23 febbraio scorso. L'installazione ricrea le stesse atmosfere che si possono vivere nella pellicola, anche grazie al fatto che la desolazione intorno a esse è rimasta tale anche se hanno attirato un gran numero di turisti. Lo scenario riporta alla mente un senso di inquietante calma e la sensazione che qualcosa possa succedere da un momento all'altro. 

L'Associazione del turismo della città di Yamada ha piazzato alcune porte, create da un artigiano locale, il 18 febbraio. La città ha anche pubblicato una guida che racconta la storia dei posti che compaiono nel film. Nella stazione di Orikasaeki, invece, sono state collocati alcuni poster e delle statue della sedia a tre gambe e dei due gatti che appaiono nel film.
 
Il film ha in sé un invito a riflettere sul terremoto e lo tsunami del Tohoku del 2011. Lo stesso Makoto Shinkai, in varie interviste, ha parlato di come il terremoto avesse influenzato la storia del film; ha fatto anche notare come fosse teso nel promuovere il film proprio nel Tohoku e sorpreso invece quando la gente lo ha ringraziato per averlo fatto. 

Ha poi aggiunto che ci sono state persone offese dalla rappresentazione di questo evento, così vicino ai giapponesi, ma ha replicato che: "anche se è così non avrei dovuto farlo? Sono passati 12 anni ormai dal disastro, e alcune persone stanno iniziando a dimenticarlo; penso sia giusto affrontare questi argomenti sotto forma di intrattenimento e continuare a condividere quello che è successo".


Fonte consultata:
Anime News Network