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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
"Tsun-dere, Tsun-dere, Tsun Tsun Tsun..." Quello che, dopo qualche episodio, diventerà il discutibile inno della città di Sakurashin è forse una delle poche qualità di un anime che, nel complesso, mi ha deluso moltissimo. Basato su un comparto grafico che ho trovato accettabile anche se non eccezionale, "Yozakura Quartet" si è dimostrato essere un polpettone indigeribile per quanto riguarda la storia narrata, che appare confusionaria, scontata nei momenti più importanti e, nel complesso, di scarsissimo interesse. Mandare giù tutti e dodici gli episodi che compongono questo titolo è stata una dimostrazione di pazienza di altissimo livello.

Facciamo un breve cenno alla trama: Sakurashin è l'unica città del pianeta basata sulla convivenza tra esseri umani e Youkai (in sostanza una specie di demoni); tale convivenza è resa possibile dalla presenza di quattro alberi senza rami né foglie ma capaci di creare una barriera impenetrabile per le minacce esterne. Su questa città vigilano cinque giovanissimi ragazzi (ma allora perché si chiama "Quartet"? Mah): tra questi spiccano la bella e decisamente tsundere Hime, che svolge le funzioni di sindaco della città, e Akina, la cui caratteristica è il potere di rispedire i demoni nella loro dimensione. La vita di questa città sembra procedere tranquilla, ma l'attacco di un potente demone riuscirà a metterla a ferro e fuoco, o meglio a rami e foglie di ciliegio, ma non spoileriamo.

Mi sono talmente annoiato nel vedere questo titolo che, devo proprio confessarlo, provo un certo fastidio perfino nel recensirlo. Qualche elemento positivo, ce l'ha senz'altro: l'inizio, ad esempio, sembrava abbastanza promettente grazie a una discreta caratterizzazione dei personaggi principali che, all'apparenza, sembravano depositari di chissà quale verità o segreto nascosto. Più aumentava il numero degli episodi, però, più ci si accorgeva che in realtà anch'essi avevano ben poco da dire. Gli altri personaggi sono poi un vero disastro: li ho trovati anonimi e privi di qualsiasi fascino, anche perché trattasi di brutti cloni di altri cloni.
Ma il vero disastro sta nella coerenza della trama: l'azione è fatta solo di rimorsi, rancori ed egoismi personali più che di motivazioni profonde e meditate. Tutto ciò a scapito della credibilità di una storia che già di per sé ho trovato di scarsissimo interesse.
Detto questo mi fermo, anche perché non so più cosa dire su un anime incapace di trasmettermi la benché minima emozione. A eccezione, come dicevo sopra, dell'inno della città: propongo di sequestrarlo e riproporlo in occasione di un anime degno di questo nome; qui è davvero sprecato.


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Disillusion

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Devo ammettere che ho trovato particolarmente interessante questo 'Yozakura Quartet', tuttavia si è dimostrato generalmente sotto le aspettative dandomi una cattiva impressione su come sia stato realizzato e mi ha dato la classica sensazione dell'"elefante che partorisce il topolino" unita ad arroganza e presunzione.

Grafica di alta qualità - 'Yozakura Quartet' è il predecessore di 'Baccano!' e 'Durarara!!' -, i disegni e l'animazione sono realizzati veramente molto bene, ma purtroppo sono le uniche cose che mi hanno colpito positivamente, infatti nel resto emergono pecche e problemi anche gravi che spingono a bocciare l'opera nel suo complesso.

La trama è interessante, l'unica città al mondo - in cui umani e demoni convivono pacificamente - è protetta da una barriera magica, ma mentre quasi tutti i demoni presenti nella città umana sono pacifici, qualcuno non approva affatto questa convivenza e cerca di distruggere questa pace. Ovviamente la città viene protetta da alcuni demoni, mezzi-demoni e umani con abilità magiche congenite e genetiche, in particolare sono quattro i personaggi incaricati alla protezione, con il supporto di altri. I nemici sono molto limitati in numero ma estremamente pericolosi e potenti.
Lo show è un alternarsi tra commedia e azione, offrendo stereotipi di personaggi discretamente curati ma poco flessibili e che finiscono con l'annoiare fin da subito e divenire prevedibili fin dalle prime battute, l'unico personaggio che si distingue veramente è l'antagonista principale, che dimostra di avere fascino da vendere.

Trovo il sonoro un po' deludente, spesso sono presenti suoni inadatti o incongruenti, come per esempio i suoni dei colpi e delle botte nei combattimenti, mancano di realisticità e credibilità, lasciandomi perplesso.
Ma le pecca più grave è la presentazione dell'opera, terribilmente brusca e quasi inesistente, non offre allo spettatore spiegazioni necessarie e fondamentali, e con lo scorrere degli episodi la cosa non si risolve, nonostante vengano mostrati alcuni flash-back dei personaggi, alcune delle cose più importanti non vengono neanche vagamente chiarite, lasciando dubbi e incomprensioni quasi ovunque.

Visionando 'Yozakura Quartet' ho avuto fin da subito la sensazione di guardare un sequel, e il problema è che di questo sequel non esiste il corrispettivo prequel (per lo meno nella versione animata della serie), ci sono rimasto male, in quanto lo show alla fine risulta non avere ne capo ne coda: difatti anche la fine mostra chiaramente che la storia non termina, lasciando in sospeso buona parte dei punti fondamentali contenuti.


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Ravenguard

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Ce l' ho fatta! Finalmente ho finito quest'anime! Non è bello iniziare una recensione così però questo è il mio stato d'animo alla fine di questa serie. Che posso dire di positivo su quest'anime? Innanzi tutto la OST non è malaccio e una sufficienza se la porta a casa, anche un po' più della sufficienza se escludiamo opening/ending e ci concentriamo sulle musiche di sottofondo. Seconda cosa questa serie dura solo 12 puntate perché se l'avessero fatta di 24 la cosa sarebbe diventata, a mio parere, straziante. L'idea di partenza, se sviluppata in tutt'altra maniera, non era male anche se non originalissima. Onestamente molto altro di positivo su questa serie io non posso dirlo, se non che a pelle mi è piaciuto il personaggio della mezzo demone fanatica di armi tedesche.

Diversi sono invece i punti che non mi hanno soddisfatto. Innanzitutto la realizzazione tecnica molto carente per un anime del 2008. Il disegno non è di mio gusto e lo trovo abbastanza piatto, il chara non è ben definito e i personaggi sono piuttosto standard quando non sono simili tra loro; non parliamo poi dei mostri che sono osceni, cose così si potevano forse accettare negli anni '80. L'animazione poi è il vero punto dolente di questa serie, con movimenti assurdi, spostamenti dove il personaggio rimane immobile mentre il paesaggio gli scorre attorno che mi riportano alla mente una delle cose peggio fatte e più odiate della prima serie di Naruto e combattimenti ripetitivi e legnosi (tenete presente che è una serie basata sul combattimento). A questo si aggiunge un uso assolutamente gratuito della computer grafica in scene dove non solo non è utile, ma addirittura dannosa per la riuscita dell'anime - mi viene in mente l'orribile tendone juventino dei saggi.

Se vogliamo poi parlare della storia, praticamente non esiste e quel poco che c'è non ha fatto altro che aumentare il mio fastidio. I personaggi sono infatti bloccati in stereotipi comportamentali e non si evolvono minimamente durante la serie, fenomeno che raggiunge l'apice nel "protagonista" maschile principale così ingessato nel suo ruolo di amico fedele da rasentare, a mio parere, la totale idiozia e che mette a rischio migliaia di persone per una cosa cosa che tanto si sa già che non riuscirà a fare. D'altronde bisogna dire che se il suddetto personaggio avesse avuto l'intelligenza di un mollusco questa serie sarebbe finita al secondo episodio, risparmiandomi altri 10 episodi di sofferenza. Infatti un altro punto di distinzione della trama di questa serie è il cattivo, un cattivo ultrapotente con tendenze suicide (infatti tenta in tutti i modi di suicidarsi spronando i difensori della città a eliminarlo, cosa che loro rifiutano testardamente di fare) e, probabilmente, una mentalità regredita a livello infantile per un trauma avvenuto centinaia di anni prima (infatti in soldoni la sua motivazione si riduce a "mi avete fatto un dispetto centinaia di anni fa e ora sono incacchiato voglio distruggere tutto"). Questo antagonista è poi aiutato da un mezzodemone che, probabilmente per non fare sfigurare il suo boss, ha motivazioni ancora più ridicole delle sue (sai, una volta quel tipo mi ha aiutato quindi mi sembra giusto ricambiare aiutandolo a distruggere il mondo).

Nel complesso della vicenda, dove si inseriscono questi e altri personaggi principali così "memorabili", fanno la loro comparsa tutta una serie di inutili personaggi secondari che probabilmente hanno come scopo quello di mascherare le deficienze della trama. Si va dalla ragazzina zombie (oramai gli zombie sono divenuti un must che non può mancare) che dovrebbe avere lo scopo di rappresentare il conflitto fra umani e demoni - ma che fallisce miseramente il suo compito proprio come fanno i personaggi centrali, i cui conflitti interiori sono così poco approfonditi e trattati in modo così superficiale da apparire risibili - a un cast di bislacche divinità il cui evidente scopo è solo quello di presentare dei personaggi basati su modelli di successo e ritenuti "fighi" - il bambino con abbigliamento casual e cappello, la suora con le spade, la bellona cosplay. A tutto questo uniamo i power-up assolutamente gratuiti e senza senso e un uso smodato di energie luminose tipo elettricità o arcobaleni e il dipinto di quest'opera è completo.

In definitiva un anime carente sotto quasi tutti i punti di vista che può avere un senso e anche un certo appeal per un pubblico fino ai 10 anni (motivo per cui non sono sceso sotto il 4), ma sconsigliato vivamente a chiunque altro.


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AmarantaKiller

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Yozakura Quartet è un anime realizzato dallo studio Nomad e tratto dall'omonimo manga shonen di Suzuhito Yasuda.
Devo ammettere di aver iniziato a guardarlo senza grandi aspettative e invece sono rimasta piacevolmente sorpresa.

Per quanto riguarda il comparto grafico, il character design e i fondali non sono eccezionali, mentre l'animazione è molto gradevole, soprattutto nelle scene di combattimento.
La storia, seppur non proprio originale, è molto ben strutturata, tanto che tutti i 12 episodi non lasciano spazio alla noia e mantengono viva la suspance fino alla fine.

Sakurashin è una città dove convivono umani e demoni, la quale è protetta da una speciale barriera e sulla cui pace e tranquillità vegliano i 5 giovani protagonisti. Essi sono: Hime, una sorta di sindaco della città, e il suo inseparabile assistente con le orecchie da felino Kyōsuke, poi Ao, Kotoha, che hanno ciascuna di loro particolari poteri, e Akina, che è l'unico umano del gruppo e che possiede il potere del "Tuning", con il quale è capace di annientare i demoni e di rispedirli nella loro dimensione. La situazione inizia a precipitare nel caos quando un potente demone, Enjin, decide di voler distruggere la barriera che protegge la città, per sbarazzarsi definitivamente degli umani e destinarla solo ai demoni. Vediamo, quindi i protagonisti impegnati nella difesa della città; ma c'è un piccolo particolare - o meglio, proprio piccolo non è - che frena in un primo momento Hime e i suoi, ma non voglio svelarlo qui.

Il profilo psicologico dei protagonisti, visto che la storia è prettamente incentrata sull'azione, non è approfondito granché, ma ci sono comunque puntate che mettono più o meno in luce alcuni aspetti del carattere dei protagonisti. L'aspetto comico è veramente limitato solo ai primi episodi e trova in generale poco spazio, mentre fanno da contraltare la difficile gestione della città e dei suoi abitanti, nonché i conflitti interiori dei protagonisti, che mettono a dura prova costantemente la loro motivazione e le loro convinzioni.

Insomma è un anime carino, abbastanza leggero, con una prevalenza di personaggi femminili coraggiosi e agguerritissimi e belle musiche. Non posso che giudicarlo positivamente e raccomandarne la visione.

J

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J

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Akina, Hime, Kotoha, and Ao sono 4 abitanti di Sakura-shin City, alleati allo scopo di difendere la pace del luogo in cui vivono.
La particolarità di questa città è che è l'unica al mondo dove demoni e umani convivono.
Hime è una super-eroina, Ao può leggere le menti, Kotoha riesce creare oggetti usando le parole.
L'unico essere umano è Akina, anche se in realtà lui è l'erede della famiglia in grado di eseguire il "Tuning", il potere capace di rispedire i demoni nel loro mondo, uccidendone la rappresentazione umana sulla terra.
Insieme cercheranno di proteggere la pace ma non sarà così facile lottare con demoni e entità soprannaturali!
Come ha scritto qualcuno è l'unione di Beck e Orange Road, e il risultato è una storia carina, forse con pochi episodi in cui svilupparsi