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Gustavo69

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7,5
Giappone, prossimo futuro: una malattia apparentemente incurabile si diffonde tra la popolazione canina della città di Megasaki, e il sindaco della città decide di metterli tutti in quarantena perpetua su un'isola su cui vengono abbandonate tonnellate di rifiuti. La decisione sembra un male necessario e inevitabile, così 75 mila cani vengono catturati e spediti sull'isola, che poi verrà ribattezzata "isola dei cani". Un anno circa dopo, un giovane pilota si schianta sull'isola, e scopre che ci sono ancora diversi cani in vita: il suo scopo è trovare il suo cane che è stato portato anch'esso sull'isola. Incontra quindi un branco di cinque cani che gli danno man forte nella sua avventura. Nel frattempo a Megasaki qualcuno comincia a dubitare della versione ufficiale della pandemia canina: alcuni giovani sospettano che ci sia lo zampino del sindaco, che odia a morte tutti i cani, dietro alla malattia, ma mancano le prove certe. Nel frattempo anche il sindaco non se ne sta con le mani in mano, vuole risolvere il problema dei cani una volta per tutte.

È un film particolare questo, animato interamente in stop motion, tecnica molto lenta e difficile da realizzare in maniera corretta, il film in sé è una chiara allegoria della situazione americana del tempo, come la corruzione dei politici (o presunta tale) e la discriminazione ed emarginazione di coloro i quali sono oggetto di odio anche irrazionale. La deportazione dei cani malati su un'isola ricorda poi molto il progetto nazista di deportare gli ebrei sull'isola di Madagascar (progetto poi scartato perché troppo difficile da realizzare, sostituto poi da campi di concentramento nei territori tedeschi o alleati).
L'allegoria è di forte effetto, ma non sempre raggiunge lo scopo originale probabilmente, e il messaggio non arriva sempre in maniera corretta allo spettatore. D'altro canto inserire anche un personaggio ossessionato dalle teorie del complotto forse non aiuta, in un momento storico in cui si possono leggere le più strambe e strampalate teorie complottistiche online (ad esempio quelli che ritengono che il COVID-19 sia stato realizzato in laboratorio e rilasciato apposta nel mondo).

A parte tutto "L'isola dei cani" rimane un'esperienza visiva appagante, con una storia di facciata divertente ed entusiasmante. Prendendola come un'opera satirica può anche funzionare, però il film graffia ma non morde abbastanza forse. Il che è ironico considerando che i cani sono i protagonisti veri e propri della storia.