Suite PreCure The Movie: Take it back! The Miraculous Melody that Connects Hearts
Sembra una giornata come tutte le altre per le nostre quattro Pretty Cure, quando la quiete della loro mattinata viene interrotta dall'inatteso e rocambolesco arrivo sulla Terra di re Mephisto, venuto a chiedere l'aiuto delle guerriere per salvare il regno di Majorland e la consorte Aphrodite, minacciati dal perfido Howling.
Un incipit decisamente divertente, che trascina le guerriere nel più classico dei film tratti da una serie animata di successo. Il viaggio di Hibiki/Cure Melody, Kanade/Cure Rhythm, Ellen/Cure Beat e Ako/Cure Muse nel regno di Majorland non si discosta, infatti, troppo, da quella che è la serie a cui il film fa riferimento. Molto simili, infatti, i nemici, con un nebuloso Howling che prende il posto di Noise (di cui è un sottoposto e di cui vuole preparare l'arrivo, non ancora mostrato nella serie TV al momento dell'uscita nei cinema del lungometraggio), Aphrodite soggiogata come Mephisto nella storia di base e gli insulsi Major Three al posto del simpatico Trio The Minor.
Anche questo film, tratto dall'ottava serie, infatti, segue gli stessi stilemi dei film delle Pretty Cure che lo hanno preceduto, con spettacolari scontri e potenziamenti finali raggiunti grazie alla forza dei sentimenti dei personaggi che circondano le guerriere (e, di rimando, degli spettatori al cinema, che agitano gli sbrilluccicosi gadgets distribuiti in sala). Una piccola nota stonata nell'insieme, stavolta, riguarda la scelta di potenziare soltanto Cure Melody con un costume "angelico", scelta tutto sommato inutile dal momento che il nemico viene poi sconfitto dall'intero gruppo delle guerriere e non solo da lei, ma che probabilmente non voleva anticipare il finale della serie TV non ancora trasmesso sui teleschermi, dove il suddetto potenziamento sarà ottenuto da tutte e quattro le Pretty Cure.
A rendere particolarmente interessante il lungometraggio è la scelta di incentrare la vicenda su Ako, Aphrodite e Mephisto, approfondendo una delle parti più interessanti della serie TV, i sensi di colpa del sovrano per essersi fatto soggiogare da Noise e il suo tormentato rapporto con la figliola.
Re Mephisto, personaggio già divertentissimo nella serie televisiva, diventa qui, inoltre, anche una splendida fucina di gag, ancora una volta splendidamente narrate dalla voce del bravissimo Kenyuu Horiuchi. Il film, fra Mephisto, i genitori di Kanade, Otokichi, Hummy e i Fairy Tones (addetti, stavolta, al consueto siparietto introduttivo che spiega agli spettatori come usare le 'Miracle Lights', e che, narrato dalla voce di Kotono "Usagi Tsukino" Mitsuishi, diventa ancora più bello) non manca di momenti comici davvero buffi, che strapperanno più di un sorriso.
Risulta quindi essere un divertente e dolce approfondimento della buona serie televisiva, non indispensabile ma di certo molto piacevole, grazie anche a una buona realizzazione audiovisiva, che ci ripresenta la splendida colonna sonora e tutto l'ottimo cast della serie TV, con l'aggiunta di un sempre apprezzabile Tessho Genda nel ruolo del cattivone di turno.
Un incipit decisamente divertente, che trascina le guerriere nel più classico dei film tratti da una serie animata di successo. Il viaggio di Hibiki/Cure Melody, Kanade/Cure Rhythm, Ellen/Cure Beat e Ako/Cure Muse nel regno di Majorland non si discosta, infatti, troppo, da quella che è la serie a cui il film fa riferimento. Molto simili, infatti, i nemici, con un nebuloso Howling che prende il posto di Noise (di cui è un sottoposto e di cui vuole preparare l'arrivo, non ancora mostrato nella serie TV al momento dell'uscita nei cinema del lungometraggio), Aphrodite soggiogata come Mephisto nella storia di base e gli insulsi Major Three al posto del simpatico Trio The Minor.
Anche questo film, tratto dall'ottava serie, infatti, segue gli stessi stilemi dei film delle Pretty Cure che lo hanno preceduto, con spettacolari scontri e potenziamenti finali raggiunti grazie alla forza dei sentimenti dei personaggi che circondano le guerriere (e, di rimando, degli spettatori al cinema, che agitano gli sbrilluccicosi gadgets distribuiti in sala). Una piccola nota stonata nell'insieme, stavolta, riguarda la scelta di potenziare soltanto Cure Melody con un costume "angelico", scelta tutto sommato inutile dal momento che il nemico viene poi sconfitto dall'intero gruppo delle guerriere e non solo da lei, ma che probabilmente non voleva anticipare il finale della serie TV non ancora trasmesso sui teleschermi, dove il suddetto potenziamento sarà ottenuto da tutte e quattro le Pretty Cure.
A rendere particolarmente interessante il lungometraggio è la scelta di incentrare la vicenda su Ako, Aphrodite e Mephisto, approfondendo una delle parti più interessanti della serie TV, i sensi di colpa del sovrano per essersi fatto soggiogare da Noise e il suo tormentato rapporto con la figliola.
Re Mephisto, personaggio già divertentissimo nella serie televisiva, diventa qui, inoltre, anche una splendida fucina di gag, ancora una volta splendidamente narrate dalla voce del bravissimo Kenyuu Horiuchi. Il film, fra Mephisto, i genitori di Kanade, Otokichi, Hummy e i Fairy Tones (addetti, stavolta, al consueto siparietto introduttivo che spiega agli spettatori come usare le 'Miracle Lights', e che, narrato dalla voce di Kotono "Usagi Tsukino" Mitsuishi, diventa ancora più bello) non manca di momenti comici davvero buffi, che strapperanno più di un sorriso.
Risulta quindi essere un divertente e dolce approfondimento della buona serie televisiva, non indispensabile ma di certo molto piacevole, grazie anche a una buona realizzazione audiovisiva, che ci ripresenta la splendida colonna sonora e tutto l'ottimo cast della serie TV, con l'aggiunta di un sempre apprezzabile Tessho Genda nel ruolo del cattivone di turno.
Com'è usanza per vari filoni dell'animazione nipponica maggiormente in voga, si programma a cadenza annuale un film cinematografico. Non fanno eccezione le Pretty Cure e tra di esse non può certo farlo "Suite Precure", che ha dunque goduto di un proprio film con cui uscire nei cinema.
Solitamente i film delle Precure si risolvono in episodi speciali abbastanza slegati dalle avventure delle rispettive serie televisive. In questo relativo a Suite Precure abbiamo invece un capitolo supplementare che va a integrarsi con le vicende della storia televisiva ampliandone alcuni aspetti. In particolare vengono indagati maggiormente il personaggio di Ako/Cure Muse, i suoi familiari, e il suo ingresso nel team delle Precure. Il che è decisamente positivo, in quanto la serie principale è piuttosto deficitaria sul fronte dei personaggi. Certo, non vengono spazzati via tutti i difetti, come lo sbilanciato protagonismo di Cure Melody a fronte di una fiacca cure Rhythm, ma è già qualcosa.
Ah, c'è anche il classico espediente delle Miracle Lights, tipica usanza delle proiezioni nipponiche di questi film. Lontano da quel contesto però questo perde di significato e alla lunga annoia lo spettatore.
Ben collaudato è lo schema su cui si basa il film: c'è un malvagio (che poi è un emissario di quello visto in TV) con i suoi sgherri al seguito che porta la sua minaccia alla pacifica esistenza e di conseguenza le paladine della giustizia devono partire e andare a dargli quello che si merita. Sorprese e varie peripezie fino al risolutivo scontro finale.
Ben collegato è poi questo film alla sua serie di riferimento, da cui riprende in toto il comparto tecnico, a parte qualche miglioramento saltuario, visibile però solo in alcune sequenze d'azione. Un po' pochino in effetti, ma forse i produttori si vogliono tenere il meglio (ovvero i fondi) per i film della serie All Stars.
Quello relativo a Suite Precure è comunque il classico film delle Pretty Cure. Non uno dei più coinvolgenti probabilmente, ma dà una buona impressione per il suo fare da "espansione" a una serie TV per alcuni versi sottotono rispetto alla media del suo filone. Vedibile dopo la serie ma anche durante più o meno all'ingresso di Cure Muse nel gruppo. Riscossa.
Solitamente i film delle Precure si risolvono in episodi speciali abbastanza slegati dalle avventure delle rispettive serie televisive. In questo relativo a Suite Precure abbiamo invece un capitolo supplementare che va a integrarsi con le vicende della storia televisiva ampliandone alcuni aspetti. In particolare vengono indagati maggiormente il personaggio di Ako/Cure Muse, i suoi familiari, e il suo ingresso nel team delle Precure. Il che è decisamente positivo, in quanto la serie principale è piuttosto deficitaria sul fronte dei personaggi. Certo, non vengono spazzati via tutti i difetti, come lo sbilanciato protagonismo di Cure Melody a fronte di una fiacca cure Rhythm, ma è già qualcosa.
Ah, c'è anche il classico espediente delle Miracle Lights, tipica usanza delle proiezioni nipponiche di questi film. Lontano da quel contesto però questo perde di significato e alla lunga annoia lo spettatore.
Ben collaudato è lo schema su cui si basa il film: c'è un malvagio (che poi è un emissario di quello visto in TV) con i suoi sgherri al seguito che porta la sua minaccia alla pacifica esistenza e di conseguenza le paladine della giustizia devono partire e andare a dargli quello che si merita. Sorprese e varie peripezie fino al risolutivo scontro finale.
Ben collegato è poi questo film alla sua serie di riferimento, da cui riprende in toto il comparto tecnico, a parte qualche miglioramento saltuario, visibile però solo in alcune sequenze d'azione. Un po' pochino in effetti, ma forse i produttori si vogliono tenere il meglio (ovvero i fondi) per i film della serie All Stars.
Quello relativo a Suite Precure è comunque il classico film delle Pretty Cure. Non uno dei più coinvolgenti probabilmente, ma dà una buona impressione per il suo fare da "espansione" a una serie TV per alcuni versi sottotono rispetto alla media del suo filone. Vedibile dopo la serie ma anche durante più o meno all'ingresso di Cure Muse nel gruppo. Riscossa.