A Channel + Smile (OAV)
Nel 2012 lo studio Gokumi dà alla luce “A Channel + Smile”, OVA di due episodi ambientato nell’universo creato dalla mangaka Kuroda bb.
Le due puntate sono una sorta di continuazione dell’opera principale, infatti, in entrambe, vediamo le nostre protagoniste alle prese con la quotidianità di tutti i giorni: aiutano la prof. che si è fratturata un dito o pranzano in un negozio di pancake, fanno visita a Yuuko ammalata o pregano per i propri desideri il primo dell’anno al tempio.
Dunque, oltre ad avere la stessa impostazione dell’anime, l’OAV conserva intatte le sue stesse caratteristiche non proprio positive: non riesce a divertire a dovere lo spettatore né a proporre situazioni innovative e originali. Tuttavia, a dire la verità, alcune gag del primo episodio le ho trovate abbastanza simpatiche (come quella in cui Tooru non riesce più a scrivere alla lavagna perché la prof. le ha prestato il lungo camice che lei stessa le ha prestato, ad esempio). La seconda puntata, invece, è stata alquanto soporifera: le vicende a cui ho assistito (le ultime due sopracitate) sono infatti tra le più utilizzate negli anime di questo genere, e, tra l’altro, non sono nemmeno coadiuvate da validi sketch. Quindi, se dopo la visione del primo episodio ero abbastanza soddisfatta, mentre guardavo il secondo le mie speranze di imbattermi in un prodotto migliore dell’opera originale sono andate via via sfumando.
In quest’OAV, inoltre, si sono concentrati abbastanza sui personaggi secondari. Innanzitutto, hanno dato un po’ di spazio a Yutaka e Miho, anche se non in maniera spropositata, diciamo solo dieci-quindici minuti. Se questa scelta si poteva condividere, credo sia abbastanza discutibile la decisione di inserire un nuovo personaggio, ovvero la sorella di Yuuko, nell'ultimo episodio finora prodotto, senza nemmeno un dovuto approfondimento.
Anche il lato tecnico è rimasto pressoché invariato: buone animazioni, character design e sfondi realizzati accuratamente, musiche orecchiabili. Purtroppo, come al solito, le sigle e le insert song non sono un granché, e l’opening della serie principale rimane la miglior canzone finora proposta da “A Channel”.
Tirando le somme, questi due OAV non aggiungono nulla di nuovo all'opera originale e risultano peraltro inferiori. Insomma, un prodotto con un mero (ed evidente) scopo commerciale, che a mio avviso non genera quel “sorriso in più” come si era proposto da titolo. Voto: 5.
Le due puntate sono una sorta di continuazione dell’opera principale, infatti, in entrambe, vediamo le nostre protagoniste alle prese con la quotidianità di tutti i giorni: aiutano la prof. che si è fratturata un dito o pranzano in un negozio di pancake, fanno visita a Yuuko ammalata o pregano per i propri desideri il primo dell’anno al tempio.
Dunque, oltre ad avere la stessa impostazione dell’anime, l’OAV conserva intatte le sue stesse caratteristiche non proprio positive: non riesce a divertire a dovere lo spettatore né a proporre situazioni innovative e originali. Tuttavia, a dire la verità, alcune gag del primo episodio le ho trovate abbastanza simpatiche (come quella in cui Tooru non riesce più a scrivere alla lavagna perché la prof. le ha prestato il lungo camice che lei stessa le ha prestato, ad esempio). La seconda puntata, invece, è stata alquanto soporifera: le vicende a cui ho assistito (le ultime due sopracitate) sono infatti tra le più utilizzate negli anime di questo genere, e, tra l’altro, non sono nemmeno coadiuvate da validi sketch. Quindi, se dopo la visione del primo episodio ero abbastanza soddisfatta, mentre guardavo il secondo le mie speranze di imbattermi in un prodotto migliore dell’opera originale sono andate via via sfumando.
In quest’OAV, inoltre, si sono concentrati abbastanza sui personaggi secondari. Innanzitutto, hanno dato un po’ di spazio a Yutaka e Miho, anche se non in maniera spropositata, diciamo solo dieci-quindici minuti. Se questa scelta si poteva condividere, credo sia abbastanza discutibile la decisione di inserire un nuovo personaggio, ovvero la sorella di Yuuko, nell'ultimo episodio finora prodotto, senza nemmeno un dovuto approfondimento.
Anche il lato tecnico è rimasto pressoché invariato: buone animazioni, character design e sfondi realizzati accuratamente, musiche orecchiabili. Purtroppo, come al solito, le sigle e le insert song non sono un granché, e l’opening della serie principale rimane la miglior canzone finora proposta da “A Channel”.
Tirando le somme, questi due OAV non aggiungono nulla di nuovo all'opera originale e risultano peraltro inferiori. Insomma, un prodotto con un mero (ed evidente) scopo commerciale, che a mio avviso non genera quel “sorriso in più” come si era proposto da titolo. Voto: 5.