Undead Murder Farce
Un titolo del genere sembra pensato apposta per attirare l'attenzione, perché parte da una premessa molto intrigante, ossia una detective-story con protagoniste delle creature soprannaturali che si muovono in un mondo dove l'esistenza di creature fantastiche è per gli uomini un dato di fatto (ma non per questo accettato). Da un soggetto del genere però la serie sa tirare fuori del materiale di qualità discontinua e lo fa in ordine decrescente, suddividendo la sua trama in tre blocchi.
Il primo blocco è anche il migliore: la protagonista Aya Rindo sfoggia la sua abilità da detective in una storia che segue, in modo non memorabile ma comunque correttamente, le regole del racconto di indagine, con tutta una serie di elementi a prima vista slegati tra loro, ma che poi nel finale troveranno il loro raccordo, e la narrazione riesce a non far capire subito chi è il colpevole. Il tutto condito da un breve ma efficace scontro col colpevole smascherato.
Col secondo blocco invece c'è un certo calo, dovuto però non tanto a difetti effettivi, quanto al non essere all'altezza del materiale narrativo. Perché in questa seconda vicenda sono inseriti molti importanti personaggi della letteratura ottocentesca, formando così un mix che potrebbe essere esplosivo, ma i modi scelti sono troppo 'normali': questi personaggi compiono il tipo di azioni che ci si aspetta da loro (con indagini, trucchi e scontri), ma sono tutte azioni che non lasciano il segno, non hanno nulla di geniale. Sono pure inseriti alcuni 'spiegoni', che anche se non inutili (perché inquadrano queste vicende secondarie in quella centrale) rallentano il ritmo, e anche uno o due momenti allunga-brodo. Tutto questo comunque non vuole dire che si tratta di un arco narrativo orribile, anzi, perché in ogni caso sa intrattenere dall'inizio alla fine. Però, visti i grossi nomi coinvolti, può essere forte la sensazione di potenziale in parte sprecato.
Il terzo blocco è quello che più risente di una qualità discontinua, perché mescola una parte di indagine (la più riuscita, come nel primo blocco) a una parte action con alcuni bei momenti ma anche trovate poco logiche, molti personaggi inutili allo sviluppo della vicenda e inseriti solo per fare più casino, un eccesso di fanservice yuri gratuito e una scelta finale della protagonista che mi è parsa moralmente alquanto discutibile.
Passando agli aspetti tecnici: animazioni e design sono di buon livello, anche se subiscono un certo calo nelle ultime puntate, la regia inserisce ogni tanto dei virtuosismi visivi pure divertenti ma fini a sé stessi, le musiche le ho trovate senza infamia e senza lode.
Riguardo i personaggi, mi hanno trasmesso tutti una certa sensazione di freddezza, come se la serie si fosse preoccupata più che altro di renderli 'cool' (per abbigliamento e atteggiamento). Per questo ho tifato per i protagonisti, solo perché erano tali e non per empatia verso le loro vicende, così come non ho provato né antipatia né fascino macabro verso gli antagonisti, pur essendo davvero cattivi (tranne uno). Neppure di introspezione si può parlare, dato che i caratteri dei personaggi sono in genere fissati già al momento della loro prima apparizione e poi tali restano nel corso della storia.
Concludendo, è un titolo in generale piacevole da guardare, però in diversi occasioni avrebbe potuto/dovuto essere migliore.
Voto: 7+
Il primo blocco è anche il migliore: la protagonista Aya Rindo sfoggia la sua abilità da detective in una storia che segue, in modo non memorabile ma comunque correttamente, le regole del racconto di indagine, con tutta una serie di elementi a prima vista slegati tra loro, ma che poi nel finale troveranno il loro raccordo, e la narrazione riesce a non far capire subito chi è il colpevole. Il tutto condito da un breve ma efficace scontro col colpevole smascherato.
Col secondo blocco invece c'è un certo calo, dovuto però non tanto a difetti effettivi, quanto al non essere all'altezza del materiale narrativo. Perché in questa seconda vicenda sono inseriti molti importanti personaggi della letteratura ottocentesca, formando così un mix che potrebbe essere esplosivo, ma i modi scelti sono troppo 'normali': questi personaggi compiono il tipo di azioni che ci si aspetta da loro (con indagini, trucchi e scontri), ma sono tutte azioni che non lasciano il segno, non hanno nulla di geniale. Sono pure inseriti alcuni 'spiegoni', che anche se non inutili (perché inquadrano queste vicende secondarie in quella centrale) rallentano il ritmo, e anche uno o due momenti allunga-brodo. Tutto questo comunque non vuole dire che si tratta di un arco narrativo orribile, anzi, perché in ogni caso sa intrattenere dall'inizio alla fine. Però, visti i grossi nomi coinvolti, può essere forte la sensazione di potenziale in parte sprecato.
Il terzo blocco è quello che più risente di una qualità discontinua, perché mescola una parte di indagine (la più riuscita, come nel primo blocco) a una parte action con alcuni bei momenti ma anche trovate poco logiche, molti personaggi inutili allo sviluppo della vicenda e inseriti solo per fare più casino, un eccesso di fanservice yuri gratuito e una scelta finale della protagonista che mi è parsa moralmente alquanto discutibile.
Passando agli aspetti tecnici: animazioni e design sono di buon livello, anche se subiscono un certo calo nelle ultime puntate, la regia inserisce ogni tanto dei virtuosismi visivi pure divertenti ma fini a sé stessi, le musiche le ho trovate senza infamia e senza lode.
Riguardo i personaggi, mi hanno trasmesso tutti una certa sensazione di freddezza, come se la serie si fosse preoccupata più che altro di renderli 'cool' (per abbigliamento e atteggiamento). Per questo ho tifato per i protagonisti, solo perché erano tali e non per empatia verso le loro vicende, così come non ho provato né antipatia né fascino macabro verso gli antagonisti, pur essendo davvero cattivi (tranne uno). Neppure di introspezione si può parlare, dato che i caratteri dei personaggi sono in genere fissati già al momento della loro prima apparizione e poi tali restano nel corso della storia.
Concludendo, è un titolo in generale piacevole da guardare, però in diversi occasioni avrebbe potuto/dovuto essere migliore.
Voto: 7+