Aoharu × Kikanju
Partirei col dire che il mio voto sarebbe stato 8, se non fosse stato per il finale così aperto.
"Aoharu x Kikanju" è un anime di dodici episodi incentrato sui survival games, molto leggero, non demenziale, con scene di combattimento serrate, dove tutti prendono questo gioco molto seriamente, permettendo anche allo spettatore di appassionarsi. La parte migliore, però, secondo me, sono i personaggi.
La protagonista, Tachibana, è una brava ragazza con un grandissimo senso della giustizia, capo del consiglio studentesco, con solo qualche piccolo difettuccio: ha l'irritante abitudine di parlare di sé in terza persona, viene sempre scambiata per un maschio data anche la propensione a vestire come tale e, infine, come si scoprirà nel corso dell'anime, ha la sete di sangue di un assassino. Quest'ultima qualità, che, se lo chiedete a me, è la parte migliore di tutto l'anime, emerge con chiarezza quando inizia a giocare ai survival games. Badate bene, non sto parlando di violenza gratuita o splatter, semplicemente la ragazza adora giocare e scovare il suo avversario, sorridendo come una psicopatica, e, data la sua forza sovrumana, dando vita a combattimenti dove tiene testa a avversari molto più forti di lei spaventandoli a morte. Conosciamo, dunque, gli altri due personaggi principali: Matsuoka, un host di bell'aspetto e seri problemi di abbandono, e Yukimura, uno scrittore di manga erotici incapace di fidarsi del prossimo. E' evidente che tutti e tre abbiano seri problemi psicologici a cui un bravo medico dovrebbe provvedere, e un medico è effettivamente presente nell'anime, peccato sia un pediatra, chiaramente bipolare, con un sorriso che mette i brividi e un sadismo fuori dall'ordinario (il mio personaggio preferito, per capirci).
Sebbene nessuno di loro sia completamente buono, allo stesso tempo, nessuno di loro è completamente cattivo: sono molto umani nei lori sentimenti e questo, unito alla caricatura dei combattimenti, delle espressioni facciali e dei comportamenti dei personaggi (supportati da un'ottima grafica) rappresenta la grande forza di questo anime.
Riassumendolo in una frase o meno: "Let's have a nice and easy time killing each other."
(Cit. Dottor Midori "MiHaFattoVenireGliIncubiPerUnaSettimana" Nagamasa)
"Aoharu x Kikanju" è un anime di dodici episodi incentrato sui survival games, molto leggero, non demenziale, con scene di combattimento serrate, dove tutti prendono questo gioco molto seriamente, permettendo anche allo spettatore di appassionarsi. La parte migliore, però, secondo me, sono i personaggi.
La protagonista, Tachibana, è una brava ragazza con un grandissimo senso della giustizia, capo del consiglio studentesco, con solo qualche piccolo difettuccio: ha l'irritante abitudine di parlare di sé in terza persona, viene sempre scambiata per un maschio data anche la propensione a vestire come tale e, infine, come si scoprirà nel corso dell'anime, ha la sete di sangue di un assassino. Quest'ultima qualità, che, se lo chiedete a me, è la parte migliore di tutto l'anime, emerge con chiarezza quando inizia a giocare ai survival games. Badate bene, non sto parlando di violenza gratuita o splatter, semplicemente la ragazza adora giocare e scovare il suo avversario, sorridendo come una psicopatica, e, data la sua forza sovrumana, dando vita a combattimenti dove tiene testa a avversari molto più forti di lei spaventandoli a morte. Conosciamo, dunque, gli altri due personaggi principali: Matsuoka, un host di bell'aspetto e seri problemi di abbandono, e Yukimura, uno scrittore di manga erotici incapace di fidarsi del prossimo. E' evidente che tutti e tre abbiano seri problemi psicologici a cui un bravo medico dovrebbe provvedere, e un medico è effettivamente presente nell'anime, peccato sia un pediatra, chiaramente bipolare, con un sorriso che mette i brividi e un sadismo fuori dall'ordinario (il mio personaggio preferito, per capirci).
Sebbene nessuno di loro sia completamente buono, allo stesso tempo, nessuno di loro è completamente cattivo: sono molto umani nei lori sentimenti e questo, unito alla caricatura dei combattimenti, delle espressioni facciali e dei comportamenti dei personaggi (supportati da un'ottima grafica) rappresenta la grande forza di questo anime.
Riassumendolo in una frase o meno: "Let's have a nice and easy time killing each other."
(Cit. Dottor Midori "MiHaFattoVenireGliIncubiPerUnaSettimana" Nagamasa)
Dopo aver finito la lista di anime da guardare, decisi di recuperarmi qualcosa...
Ho iniziato questa serie pensando "beh, sarà una cosa con fanservice yaoi o simili...", ma alla fine è cambiato tutto.
Infatti, nonostante fossi partita con qualche incertezza, potete vedere dal voto che gli ho dato di come è andata a finire.
Aoharu x Kikanjuu ha come protagonista Hotaru Tachibana, una ragazza che è costantemente travestita da ragazzo (il motivo però non viene spiegato), e, a causa di un debito da pagare, l'host Masamune Matsuoka, la costringe a giocare ai survival game, assieme a lui e al suo amico Tohru Yukimura.
Aoharu x Kikanjuu ha molti lati positivi, in primis una trama che, nonostante la sua semplicità, riesce ad appassionare, lasciandosi guardare per 12 episodi senza rallentamenti, spiegoni inutili o filler, e ciò che lo rende ancora più piacevole da guardare sono di sicuro disegni e animazioni, accompagnati da una buona colonna sonora, di cui ho particolarmente apprezzato l'opening "The bravest destiny", una di quelle sigle che non salti mai insomma.
Questo anime però, non tratta di episodi autoconclusivi in cui si combatte e si diventa più forti (come molti potrebbero pensare), ma si basa di più sull'introspezione e sulla crescita psicologica dei tre protagonisti.
SPOILER!!
All'inizio, Hotaru, gioca ai survival game controvoglia, ma l'adrenalina provata durante le partite, i compagni di squadra e i nemici sempre più forti, arrivano a creare in Hotaru una vera e propria passione per queste sfide, addirittura risvegliando in lei una seconda personalità che esce fuori durante le battaglie.
Inoltre, è anche un personaggio estremamente importante, dal momento che riuscirà a far evolvere, grazie al suo carattere forte, gli altri due ragazzi.
Abbiamo poi lo strano caso di Matsuoka (il mio personaggio preferito), che all'inizio si presenterà come il solito ragazzo bello e vivace, ma che è in realtà pessimista e insicuro, arrivando a sembrare un personaggio negativo. Assieme all'amico d'infanzia, Yukimura, decide di creare un gruppo di tre persone per il survival game: tuttavia, a causa del personaggio antagonista, Midori, il membro femminile della squadra li abbandona, dando un senso di impotenza a Matsuoka, che si sente sempre più convinto di non riuscire a proteggere le persone a lui care. In seguito a ciò, decide di non ammettere più ragazze nel gruppo, ma dopo un altro abbandono di un altro membro, Matsuoka e Yukimura si ritrovano di nuovo in due, perciò prendono in squadra Hotaru così da avere una terza persona.
In seguito ad un' ulteriore umiliazione, impartita sempre da Midori (suo ex-amico), Matsuoka si ritroverà ad odiare ancora di più se stesso, e arriva anche a odiare i survival game. Questa sua paura dell'essere abbandonato, scopriamo poi derivare dall'abbandono, in giovane età, da parte della madre. Solo grazie a Hotaru, però, avrà rimorsi sulla sua vita passata, iniziando a pensare che avrebbe potuto non lasciare andare le persona a lui care, ma semplicemente corrergli dietro, come Hotaru ha fatto con Matsuoka: quest'ultimo, era arrivato a cacciare Hotaru dalla squadra, sentendosi poi in colpa, poiché proprio lui sa quanto è orribile il sentirsi abbandonati, e ciò lo porterà ad un odio ancora più grande verso se stesso, e infine, nell'ultimo episodio, possiamo vedere tutta la sua insicurezza e un'ulteriore introspezione del suo carattere, che mi ha portato poi ad adorarlo, soprattutto per la sua umanità.
FINE SPOILER
Gli altri personaggi sono stati, purtroppo, meno caratterizzati, probabilmente anche a causa della breve durata della serie, ma li ho comunque apprezzati, come ad esempio Midori e la sua squadra, che lavorano tutti in un ospedale pediatrico, Yukimura, che sarà di grande supporto morale per Matsuoka, e Kaede, l'amica di Hotaru, che non mancherà di sostenere quest'ultima.
Tuttavia, quest'anime non manca di dare delle ottime battaglie (dopotutto è un anime d'azione), basate più sull'astuzia dei personaggi piuttosto che sulla loro effettiva forza.
L'unica pecca penso sia proprio la durata della serie (spero infatti ci sia una seconda stagione), ma per il resto, l'ho trovato tutt'altro che noioso o banale.
Aoharu x Kikanjuu l'ho trovato un'ottima sorpresa, un prodotto di qualità, un piccolo gioiellino che, seppur breve ma intenso, merita di essere visto, da amanti del genere e non.
Spero ci darete un'occhiata!
Ho iniziato questa serie pensando "beh, sarà una cosa con fanservice yaoi o simili...", ma alla fine è cambiato tutto.
Infatti, nonostante fossi partita con qualche incertezza, potete vedere dal voto che gli ho dato di come è andata a finire.
Aoharu x Kikanjuu ha come protagonista Hotaru Tachibana, una ragazza che è costantemente travestita da ragazzo (il motivo però non viene spiegato), e, a causa di un debito da pagare, l'host Masamune Matsuoka, la costringe a giocare ai survival game, assieme a lui e al suo amico Tohru Yukimura.
Aoharu x Kikanjuu ha molti lati positivi, in primis una trama che, nonostante la sua semplicità, riesce ad appassionare, lasciandosi guardare per 12 episodi senza rallentamenti, spiegoni inutili o filler, e ciò che lo rende ancora più piacevole da guardare sono di sicuro disegni e animazioni, accompagnati da una buona colonna sonora, di cui ho particolarmente apprezzato l'opening "The bravest destiny", una di quelle sigle che non salti mai insomma.
Questo anime però, non tratta di episodi autoconclusivi in cui si combatte e si diventa più forti (come molti potrebbero pensare), ma si basa di più sull'introspezione e sulla crescita psicologica dei tre protagonisti.
SPOILER!!
All'inizio, Hotaru, gioca ai survival game controvoglia, ma l'adrenalina provata durante le partite, i compagni di squadra e i nemici sempre più forti, arrivano a creare in Hotaru una vera e propria passione per queste sfide, addirittura risvegliando in lei una seconda personalità che esce fuori durante le battaglie.
Inoltre, è anche un personaggio estremamente importante, dal momento che riuscirà a far evolvere, grazie al suo carattere forte, gli altri due ragazzi.
Abbiamo poi lo strano caso di Matsuoka (il mio personaggio preferito), che all'inizio si presenterà come il solito ragazzo bello e vivace, ma che è in realtà pessimista e insicuro, arrivando a sembrare un personaggio negativo. Assieme all'amico d'infanzia, Yukimura, decide di creare un gruppo di tre persone per il survival game: tuttavia, a causa del personaggio antagonista, Midori, il membro femminile della squadra li abbandona, dando un senso di impotenza a Matsuoka, che si sente sempre più convinto di non riuscire a proteggere le persone a lui care. In seguito a ciò, decide di non ammettere più ragazze nel gruppo, ma dopo un altro abbandono di un altro membro, Matsuoka e Yukimura si ritrovano di nuovo in due, perciò prendono in squadra Hotaru così da avere una terza persona.
In seguito ad un' ulteriore umiliazione, impartita sempre da Midori (suo ex-amico), Matsuoka si ritroverà ad odiare ancora di più se stesso, e arriva anche a odiare i survival game. Questa sua paura dell'essere abbandonato, scopriamo poi derivare dall'abbandono, in giovane età, da parte della madre. Solo grazie a Hotaru, però, avrà rimorsi sulla sua vita passata, iniziando a pensare che avrebbe potuto non lasciare andare le persona a lui care, ma semplicemente corrergli dietro, come Hotaru ha fatto con Matsuoka: quest'ultimo, era arrivato a cacciare Hotaru dalla squadra, sentendosi poi in colpa, poiché proprio lui sa quanto è orribile il sentirsi abbandonati, e ciò lo porterà ad un odio ancora più grande verso se stesso, e infine, nell'ultimo episodio, possiamo vedere tutta la sua insicurezza e un'ulteriore introspezione del suo carattere, che mi ha portato poi ad adorarlo, soprattutto per la sua umanità.
FINE SPOILER
Gli altri personaggi sono stati, purtroppo, meno caratterizzati, probabilmente anche a causa della breve durata della serie, ma li ho comunque apprezzati, come ad esempio Midori e la sua squadra, che lavorano tutti in un ospedale pediatrico, Yukimura, che sarà di grande supporto morale per Matsuoka, e Kaede, l'amica di Hotaru, che non mancherà di sostenere quest'ultima.
Tuttavia, quest'anime non manca di dare delle ottime battaglie (dopotutto è un anime d'azione), basate più sull'astuzia dei personaggi piuttosto che sulla loro effettiva forza.
L'unica pecca penso sia proprio la durata della serie (spero infatti ci sia una seconda stagione), ma per il resto, l'ho trovato tutt'altro che noioso o banale.
Aoharu x Kikanjuu l'ho trovato un'ottima sorpresa, un prodotto di qualità, un piccolo gioiellino che, seppur breve ma intenso, merita di essere visto, da amanti del genere e non.
Spero ci darete un'occhiata!
Ad essere onesti non sapevo se incominciare questa serie o meno: l'idea di un anime sui survival game era piuttosto accattivante, ma come coniugarla al meglio con il piccolo fatto di essere una serie con un protagonista travestito? Nulla in contrario, ma il rischio che si trasformasse in un reverse-harem era elevato. Una fanciulla in squadra con due ragazzoni, in un mondo pieno zeppo di uomini e pistole… uhm, sì, il rischio era veramente eccessivo. Tuttavia sono rimasto molto sollevato nel constatare che tale pericolo è stato scampato con successo. Poi spiegheremo anche il perché…
La storia prende avvio con Hotaru Tachibana, il presidente del consiglio studentesco: energico, estremamente atletico, e con una forza sovrumana. Il suo senso della giustizia è assoluto, ogni malfattore deve essere punito… a qualsiasi costo. Insomma, un vero paladino. Peccato che sia una donna. O meglio, peccato no, ma qualche domanda ci sorge spontanea riguardo questo suo travestimento, anche perché, come sarà ben presto chiaro, Hotaru si percepisce come una ragazza, pensa come una ragazza e, in sporadiche situazioni, si comporta anche da ragazza.
Ma quando arrivano i survival game? Essenzialmente quando Hotaru, per punire un accompagnatore di ragazze che aveva ingannato la sua migliore amica, lo sfida a duello. Questo accetta, ma propone una sfida all'ultimo sangue (senza sangue) con tanto di pistole. Ovviamente finte, ma l'effetto risulta lo stesso esaltante. Hotaru sfodera tutta la sua grinta, distruggendo mezzo locale, ma alla fine perde contro il bello e affascinante Masamune Matsuoka, che lo obbliga a entrare nella sua squadra per poter così ripagare i danni fatti.
Qui incontrerà l'ultimo membro della squadra, nonché il più strano, Tohru Yukimura, otaku insaziabile e produttore di manga a sfondo sadomaso. Così inizia la nuova avventura di Hotaru, ma chissà come finirà.
Parto subito con l'analisi dei personaggi. Questi infatti mostrano caratteri all'apparenza semplici e lineari, ma che, in realtà, nascondono dinamiche contorte e sentimenti più che complessi. Hotaru è forse il più "semplice" del gruppo, dimenticandoci momentaneamente il fatto che si traveste da uomo (in realtà, almeno in questa serie, non verrà mai spiegato il motivo di tale scelta). Il suo forte senso della giustizia è alquanto encomiabile, ma già si vedono alcuni tratti spaventosi durante alcuni suoi incontri. Quando gioca, si scatena, liberando il demone che c'è in lui. Peccato che non si è avuto il tempo di approfondire questo suo lato nascosto.
Matsuoka è il belloccio di turno, nonché il coprotagonista. E' vero che Yukimura ha il suo stesso peso, se non lievemente maggiore, ma il tempo dedicato al primo è certamente superiore. Tutta la serie, come si scoprirà in seguito, è incentrata sul dramma semi-infantile di Matsuoka, che, di fatto, lo spingerà a cercare vendetta. Contro chi? A voi la sorpresa.
La caratterizzazione del biondone è carina, e comunque interessante, ma il vero protagonista (o comunque quello che più di tutti mi ha colpito) è Yukimura. Il suo atteggiamento ostile nei confronti di Hotaru aggiunge un po' di pepe alla vicenda, ma più di tutto il resto colpisce il grande spirito di osservazione, il suo sguardo attento e quel carattere a volta serio a volte stupido. Forse avrei preferito che quest'ultimo fosse meno presente. La volontà di rimanere nell'ombra per proteggere le spalle dell'amica, lo rende la vera star della serie, almeno per il sottoscritto.
La grafica è pressoché eccellente. I colori colpiscono per l'intensità e la forza espressiva. Disegni delicati e tonalità subito pronte ad accendersi, quando il pathos si porta su livelli superiori. Interessante anche la capacità di donare ad Hotaru una certa femminilità, sebbene vesta in modo assolutamente maschile. Il suo volto gentile, gli occhi teneri… insomma, si capisce che è una femmina, anche se non in maniera così evidente.
Le musiche sono esaltanti e rendono al meglio la foga della battaglia e la violenza di una guerra priva di sangue e proiettili veri. Buonissima la regia, che ha saputo realizzare una serie da 12 episodi completa e con un senso logico. Peccato che sia finita troppo presto.
Il finale è aperto, e di fatto il manga continua. Ciò che mi ha lasciato perplesso negli ultimi episodi, invece, è quell'accenno di sentimentalismo che si incomincia a intravedere. Niente di così esaltante, sia chiaro, ma qualcosa si muove sotto le acque torbide della storia. Forse non tutti i personaggi se ne sono accorti, ma la presenza di Hotaru inizia a colpire. Ad essere onesti non so bene cosa dire a riguardo: spero assolutamente in una seconda stagione, ma, allo stesso tempo, avrei preferito che le faccende di cuore rimanessero in sospeso. O le si mettevano fin dall'inizio, oppure era meglio lasciarle da parte. Anche perché sono sicuro che, in una battaglia tra Matsuoka e Yukimura, il mio preferito (ovvero quest'ultimo) finirà con il perdere. Ed è un peccato che vinca sempre il belloccio di turno…
Voto finale: 8
La storia prende avvio con Hotaru Tachibana, il presidente del consiglio studentesco: energico, estremamente atletico, e con una forza sovrumana. Il suo senso della giustizia è assoluto, ogni malfattore deve essere punito… a qualsiasi costo. Insomma, un vero paladino. Peccato che sia una donna. O meglio, peccato no, ma qualche domanda ci sorge spontanea riguardo questo suo travestimento, anche perché, come sarà ben presto chiaro, Hotaru si percepisce come una ragazza, pensa come una ragazza e, in sporadiche situazioni, si comporta anche da ragazza.
Ma quando arrivano i survival game? Essenzialmente quando Hotaru, per punire un accompagnatore di ragazze che aveva ingannato la sua migliore amica, lo sfida a duello. Questo accetta, ma propone una sfida all'ultimo sangue (senza sangue) con tanto di pistole. Ovviamente finte, ma l'effetto risulta lo stesso esaltante. Hotaru sfodera tutta la sua grinta, distruggendo mezzo locale, ma alla fine perde contro il bello e affascinante Masamune Matsuoka, che lo obbliga a entrare nella sua squadra per poter così ripagare i danni fatti.
Qui incontrerà l'ultimo membro della squadra, nonché il più strano, Tohru Yukimura, otaku insaziabile e produttore di manga a sfondo sadomaso. Così inizia la nuova avventura di Hotaru, ma chissà come finirà.
Parto subito con l'analisi dei personaggi. Questi infatti mostrano caratteri all'apparenza semplici e lineari, ma che, in realtà, nascondono dinamiche contorte e sentimenti più che complessi. Hotaru è forse il più "semplice" del gruppo, dimenticandoci momentaneamente il fatto che si traveste da uomo (in realtà, almeno in questa serie, non verrà mai spiegato il motivo di tale scelta). Il suo forte senso della giustizia è alquanto encomiabile, ma già si vedono alcuni tratti spaventosi durante alcuni suoi incontri. Quando gioca, si scatena, liberando il demone che c'è in lui. Peccato che non si è avuto il tempo di approfondire questo suo lato nascosto.
Matsuoka è il belloccio di turno, nonché il coprotagonista. E' vero che Yukimura ha il suo stesso peso, se non lievemente maggiore, ma il tempo dedicato al primo è certamente superiore. Tutta la serie, come si scoprirà in seguito, è incentrata sul dramma semi-infantile di Matsuoka, che, di fatto, lo spingerà a cercare vendetta. Contro chi? A voi la sorpresa.
La caratterizzazione del biondone è carina, e comunque interessante, ma il vero protagonista (o comunque quello che più di tutti mi ha colpito) è Yukimura. Il suo atteggiamento ostile nei confronti di Hotaru aggiunge un po' di pepe alla vicenda, ma più di tutto il resto colpisce il grande spirito di osservazione, il suo sguardo attento e quel carattere a volta serio a volte stupido. Forse avrei preferito che quest'ultimo fosse meno presente. La volontà di rimanere nell'ombra per proteggere le spalle dell'amica, lo rende la vera star della serie, almeno per il sottoscritto.
La grafica è pressoché eccellente. I colori colpiscono per l'intensità e la forza espressiva. Disegni delicati e tonalità subito pronte ad accendersi, quando il pathos si porta su livelli superiori. Interessante anche la capacità di donare ad Hotaru una certa femminilità, sebbene vesta in modo assolutamente maschile. Il suo volto gentile, gli occhi teneri… insomma, si capisce che è una femmina, anche se non in maniera così evidente.
Le musiche sono esaltanti e rendono al meglio la foga della battaglia e la violenza di una guerra priva di sangue e proiettili veri. Buonissima la regia, che ha saputo realizzare una serie da 12 episodi completa e con un senso logico. Peccato che sia finita troppo presto.
Il finale è aperto, e di fatto il manga continua. Ciò che mi ha lasciato perplesso negli ultimi episodi, invece, è quell'accenno di sentimentalismo che si incomincia a intravedere. Niente di così esaltante, sia chiaro, ma qualcosa si muove sotto le acque torbide della storia. Forse non tutti i personaggi se ne sono accorti, ma la presenza di Hotaru inizia a colpire. Ad essere onesti non so bene cosa dire a riguardo: spero assolutamente in una seconda stagione, ma, allo stesso tempo, avrei preferito che le faccende di cuore rimanessero in sospeso. O le si mettevano fin dall'inizio, oppure era meglio lasciarle da parte. Anche perché sono sicuro che, in una battaglia tra Matsuoka e Yukimura, il mio preferito (ovvero quest'ultimo) finirà con il perdere. Ed è un peccato che vinca sempre il belloccio di turno…
Voto finale: 8
Il motivo per il quale ho iniziato questa serie è abbastanza banale: mi piaceva il chara design di Yukimura, più che altro come era realizzato graficamente. Nonostante dopo aver letto (superficialemente) la trama, che mi ha fatto subito giugere alla conclusione che i personaggi sarebbero stati banali, lo iniziai ugualmente.
Il primo episodio inizia con l'opening che più o meno ti fa subito capire che il tema principale sono i giochi di sopravvivenza. Poi viene subito presentata la protagonista, Hotaru Tachibana - dove già nei primi minuti viene mostata, in un combattimento, la sua incredibile agilità e forza accompagnati da una regia ed effetti visivi che rendono in un modo veramente fantastico (cosa che si estende per tutti i combattimenti dell'anime e la parte d'azione). I combattimenti sono un qualcosa di fighissimo.
La trama è abbastanza interessante: Hotaru Tachibana si ritroverà trascinata nel mondo dei survival game, dove in una squada, composta da altri 2 membri, avranno come scopo quello di diventare i più forti giocatori del Giappone. Trama che va poi a perdersi nello sviluppo della storia - gli obbiettivi cambiano e poco a poco cade tutto nel banale e nel ridicolo.
I personaggi sono abbastanza stereotipati, Hotaru Tachibana è una ragazza che preferisce vestirsi da maschio, quindi viene spesso scambiata per un ragazzo. E' una cosa che non va a pesare poi realmente sulla storia, diciamo che alla fine risulta indifferente che lei sia un maschio o una femmina, se non proprio per il fatto che il team non ammette donne (per motivi che vengono spiegati più avanti nella storia), e lei essendo una travestita entra lo stesso. L'unico peso significativo che ha questa cosa poi nel complesso è nelle situazioni demenziali e di incertezze; oltretutto, pensandoci, è ridicolo il fatto che lei non riesca a dire a nessuno dei suoi compagni di essere in realtà una ragazza. Il doppiaggio può addirittura dare un po' sui nervi. Come personaggio è abbastanza semplice.
Poi abbiamo Matsuoka: un accompagnatore di ragazze. Questo avrà un ruolo fondamentale nella storia, ma al livello grafico e psicologico è abbastanza stereotipato. Poi per come si comporta nella serie risulta molto ossessionato da Midori rendendo tutto completamente irreale.
L'ultimo membro del team: Yukimura, un disegnatore di manga erotici. Avevo iniziato la serie proprio perchè mi piaceva come era reso graficamente - ero curioso di vedere come sarebbe stato poi psicologicamente, ma le mie aspettive sono state tutte deluse. Avremmo a che fare con un pervertito che al livello morale è abbastanza debole, con una caratterizzazione un po' forzata. Ma avrà un passato che lo porta a dubitare del prossimo, ma è tutto poco approfondito.
In generale il chara design è palesemente fatto per attirare il pubblico femminile, infatti ci saranno delle scene "alla shonen ai".
Parlando un po' "della squadra nemica principale da battere", abbiamo a che fare con dei personaggi piatti e banali, fatta eccezione di Midori, che è un completo sadico che soffre di una doppia personalità.
I disegni sono in generale fatti abbastanza bene, un pò meno le animazioni.
Le ambientazioni in linea di massima sono carine. La stessa opening, quando mostra la scena con l'appartamento, esibisce l'incredibile bellezza dei colori e la resa dello sfondo. Mostrando un ambiente tranquillo e pacifico, con un illuminazione bellissima. Lo stesso vale per i tramonti. La vegetazione è resa bene (essendo i giochi di sopravvivenza ambientati in boschi).
Il sonoro è fantastico, avremo una opening e una ending veramente ottime, e le OST rendono benissimo.
Il finale è molto aperto, molto probabilmente ci sarà una seconda serie, in quanto ci sono un sacco di cose da approfondire e sviluppare, oltre ad un vero e proprio finale.
In conclusione è una serie che nonostante tutto mi ha preso e che ho finito con piacere.
Il primo episodio inizia con l'opening che più o meno ti fa subito capire che il tema principale sono i giochi di sopravvivenza. Poi viene subito presentata la protagonista, Hotaru Tachibana - dove già nei primi minuti viene mostata, in un combattimento, la sua incredibile agilità e forza accompagnati da una regia ed effetti visivi che rendono in un modo veramente fantastico (cosa che si estende per tutti i combattimenti dell'anime e la parte d'azione). I combattimenti sono un qualcosa di fighissimo.
La trama è abbastanza interessante: Hotaru Tachibana si ritroverà trascinata nel mondo dei survival game, dove in una squada, composta da altri 2 membri, avranno come scopo quello di diventare i più forti giocatori del Giappone. Trama che va poi a perdersi nello sviluppo della storia - gli obbiettivi cambiano e poco a poco cade tutto nel banale e nel ridicolo.
I personaggi sono abbastanza stereotipati, Hotaru Tachibana è una ragazza che preferisce vestirsi da maschio, quindi viene spesso scambiata per un ragazzo. E' una cosa che non va a pesare poi realmente sulla storia, diciamo che alla fine risulta indifferente che lei sia un maschio o una femmina, se non proprio per il fatto che il team non ammette donne (per motivi che vengono spiegati più avanti nella storia), e lei essendo una travestita entra lo stesso. L'unico peso significativo che ha questa cosa poi nel complesso è nelle situazioni demenziali e di incertezze; oltretutto, pensandoci, è ridicolo il fatto che lei non riesca a dire a nessuno dei suoi compagni di essere in realtà una ragazza. Il doppiaggio può addirittura dare un po' sui nervi. Come personaggio è abbastanza semplice.
Poi abbiamo Matsuoka: un accompagnatore di ragazze. Questo avrà un ruolo fondamentale nella storia, ma al livello grafico e psicologico è abbastanza stereotipato. Poi per come si comporta nella serie risulta molto ossessionato da Midori rendendo tutto completamente irreale.
L'ultimo membro del team: Yukimura, un disegnatore di manga erotici. Avevo iniziato la serie proprio perchè mi piaceva come era reso graficamente - ero curioso di vedere come sarebbe stato poi psicologicamente, ma le mie aspettive sono state tutte deluse. Avremmo a che fare con un pervertito che al livello morale è abbastanza debole, con una caratterizzazione un po' forzata. Ma avrà un passato che lo porta a dubitare del prossimo, ma è tutto poco approfondito.
In generale il chara design è palesemente fatto per attirare il pubblico femminile, infatti ci saranno delle scene "alla shonen ai".
Parlando un po' "della squadra nemica principale da battere", abbiamo a che fare con dei personaggi piatti e banali, fatta eccezione di Midori, che è un completo sadico che soffre di una doppia personalità.
I disegni sono in generale fatti abbastanza bene, un pò meno le animazioni.
Le ambientazioni in linea di massima sono carine. La stessa opening, quando mostra la scena con l'appartamento, esibisce l'incredibile bellezza dei colori e la resa dello sfondo. Mostrando un ambiente tranquillo e pacifico, con un illuminazione bellissima. Lo stesso vale per i tramonti. La vegetazione è resa bene (essendo i giochi di sopravvivenza ambientati in boschi).
Il sonoro è fantastico, avremo una opening e una ending veramente ottime, e le OST rendono benissimo.
Il finale è molto aperto, molto probabilmente ci sarà una seconda serie, in quanto ci sono un sacco di cose da approfondire e sviluppare, oltre ad un vero e proprio finale.
In conclusione è una serie che nonostante tutto mi ha preso e che ho finito con piacere.
AharuxKiknajuu racconta la storia di una ragazza decisamente fuori dal comune. Hotaru Tachibana si veste da ragazzo e ha uno spiccato senso della giustizia, ed è proprio questo suo principio che la porterà a conoscere Masamune Matsuoka.
Anche lui non è proprio quello che può essere definito un ragazzo normale, infatti, svolge il lavoro di Host e la sua passione più grande sono i giochi di sopravvivenza e saranno proprio questi, che porteranno Hotaru ad essere trascinato, insieme a lui e al suo amico Yukimura, alla volta di incredibili emozionanti avventure.
Il rapporto tra Tachibana, Matsuoka e Yukimura diventerà sempre più forte e, a legarli, sarà la loro determinazione nello sconfiggere la squadra avversaria.
Azione e segreti fanno da padroni in questa serie animata, oltre al divertente genere della commedia che si miscela benissimo a tutto il resto.
Personalmente credo che l'anime sia stato ben strutturato e lo stesso vale per i personaggi ben caratterizzati. Ognuno di loro ha una personalità ben definita, sono unici nel loro genere.
Il filo conduttore che lega tutti, come già detto, è stato costruito, secondo me, in maniera magistrale, poiché, alla trama spensierata di sottofondo riguardante i giochi di sopravvivenza, si intrecciano emozioni e sentimenti di rivalsa, veri traumi da dover sconfiggere. Gli autori sono riusciti a rendere reale e drammatico qualcosa che di per se non dovrebbe esserlo.
Per questo trovo AoharuxKikanjuu una serie avvicente, c'è tutto quello che si desidererebbe trovare in una storia. Assolutamente adorabile, amozionante, avvicente e perché no, con quel tocco sentimentale che non riguarda una storia d'amore, ma quell'affetto che potrebbe legare chiunque.
Lo consiglio agli amanti del genderbander, dei giochi di sopravvivenza e a chi vuole immersersi in un'avventura ricca di colpi di scena.
Per tutti questi motivi ho dato nove come votazione, lo trovo davvero un anime completo per il suo genere.
Anche lui non è proprio quello che può essere definito un ragazzo normale, infatti, svolge il lavoro di Host e la sua passione più grande sono i giochi di sopravvivenza e saranno proprio questi, che porteranno Hotaru ad essere trascinato, insieme a lui e al suo amico Yukimura, alla volta di incredibili emozionanti avventure.
Il rapporto tra Tachibana, Matsuoka e Yukimura diventerà sempre più forte e, a legarli, sarà la loro determinazione nello sconfiggere la squadra avversaria.
Azione e segreti fanno da padroni in questa serie animata, oltre al divertente genere della commedia che si miscela benissimo a tutto il resto.
Personalmente credo che l'anime sia stato ben strutturato e lo stesso vale per i personaggi ben caratterizzati. Ognuno di loro ha una personalità ben definita, sono unici nel loro genere.
Il filo conduttore che lega tutti, come già detto, è stato costruito, secondo me, in maniera magistrale, poiché, alla trama spensierata di sottofondo riguardante i giochi di sopravvivenza, si intrecciano emozioni e sentimenti di rivalsa, veri traumi da dover sconfiggere. Gli autori sono riusciti a rendere reale e drammatico qualcosa che di per se non dovrebbe esserlo.
Per questo trovo AoharuxKikanjuu una serie avvicente, c'è tutto quello che si desidererebbe trovare in una storia. Assolutamente adorabile, amozionante, avvicente e perché no, con quel tocco sentimentale che non riguarda una storia d'amore, ma quell'affetto che potrebbe legare chiunque.
Lo consiglio agli amanti del genderbander, dei giochi di sopravvivenza e a chi vuole immersersi in un'avventura ricca di colpi di scena.
Per tutti questi motivi ho dato nove come votazione, lo trovo davvero un anime completo per il suo genere.