Galline in fuga
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Introduzione
Una piccola storia che ci ricorda quel concetto di nome "libertà" e che ci insegna che essa non viene regalata, ma che deve essere guadagnata in ogni sua forma, aspetto, sfumatura e manifestazione...
Sinossi
Gaia e le altre galline del pollaio sono stufe di dover produrre uova e di essere costantemente minacciate, intimidite e giustiziate se non lo fanno. Perciò tentano la fuga più volte, ma vengono puntualmente "beccate" e riportate nel postiglio e Gaia viene messa in isolamento. A peggiorare la situazione ci si mette il fatto che la Signora Tweedy trova un opuscolo che potrebbe fare al caso suo, cioè trasformare il pollaio in una sorta di fabbrica di pasticcio di pollo usando le galline come materia prima. La situazione sembra disperata, finché arriva dal nulla uno strano tipo, un tale Rocky Bulboa, il quale è in fuga a sua volta dal circo. Messo alle strette, Bulboa prova ad addestrare le galline per la fuga e a poco a poco, grazie al lavoro di squadra, riesce a poco a poco a convincerle che possono farcela. Arriva la notte della fuga e il nostro pollaio/gallinaio si prepara ad andarsene, ma qualche imprevisto rischia di rovinare la fuga. Le nostre galline e il gallo devono spiegare le ali in fretta e furia se vogliono tenersele strette e con ciò prendono il volo. I signori Tweedy stanno loro alle calcagna e alla fine però falliscono nell'inseguimento e vengono arrestati. A questo punto Gaia, Rocky e le altre galline possono finalmente vivere libere e in pace.
Grafica
Sull'esempio di Wallace e Gromit, "Galline in fuga" riprende la tecnica del pongo o cera per creare sia le ambientazioni che i personaggi e li anima poi con la computer grafica che fa intravedere dei movimenti un po' meccanici, ma l'effetto è sorprendente ed interessante. I colori sono naturali e ben distribuiti. I disegni sono semplicemente originali e quell'effetto meccanico serve a rendere la rigidità dell'atmosfera, dell'ambientazione e quindi anche dei personaggi stessi.
Colonna sonora
La colonna sonora è molto ridotta, cioè si sente a malapena qualche sottofondo di fiati. Il resto è una sorta di remix molto scarno, ma questo serve per alimentare e descrivere l'atmosfera di paura, tensione, terrore ed orrore che le galline provano al solo di pensiero di essere beccate in flagrante e di essere poi giustiziate perché non più capaci di deporre uova. Quindi l'assenza quasi totale di colonna sonora ci fa provare sulla pelle questa sensazione mista di paura, dolore, terrore ed orrore.
Personaggi
I personaggi sono semplici, ma nella loro semplicità sono comici, strani (le galline). Altri invece sono semplicemente sciocchi (Rocky Bulboa e Signor Tweedy), ma ugualmente divertenti ed alti sono crudeli, spietati e disumani e sono pronti a tutto pur di trarre il massimo profitto sulla pelle del prossimo (Sig.ra Tweedy). Non c'è una vera e propria maturità: tutto è messo sul livello del comico e degli equivoci in puro stile shakespeariano e a base di british humour, una sorta di parodia "comica" de "La fattoria degli animali" e di "1984" di Orwell, per rimanere in contesto britannico.
Insegnamenti e messaggi
Come precisato nell'introduzione, questa storia vuole essere un promemoria per tutti e cioè che si può e che si deve combattere per la libertà e per la propria indipendenza. Vi è anche un messaggio ambientalista/animalista che consiste in una denuncia contro l'allevamento intensivo e quindi contro l'industria alimentare la quale sfrutta e distrugge in maniera ignobile gli animali così come l'ambiente.
Giudizio finale
Un'opera quanto mai attuale, la quale ci ricorda che dovremo cambiare il nostro stile di vita votato allo spreco, alla devastazione e alla distruzione per riprenderci quel minimo di libertà e di indipendenza che sembrano star svanendo a poco a poco.
Voto: 8
Introduzione
Una piccola storia che ci ricorda quel concetto di nome "libertà" e che ci insegna che essa non viene regalata, ma che deve essere guadagnata in ogni sua forma, aspetto, sfumatura e manifestazione...
Sinossi
Gaia e le altre galline del pollaio sono stufe di dover produrre uova e di essere costantemente minacciate, intimidite e giustiziate se non lo fanno. Perciò tentano la fuga più volte, ma vengono puntualmente "beccate" e riportate nel postiglio e Gaia viene messa in isolamento. A peggiorare la situazione ci si mette il fatto che la Signora Tweedy trova un opuscolo che potrebbe fare al caso suo, cioè trasformare il pollaio in una sorta di fabbrica di pasticcio di pollo usando le galline come materia prima. La situazione sembra disperata, finché arriva dal nulla uno strano tipo, un tale Rocky Bulboa, il quale è in fuga a sua volta dal circo. Messo alle strette, Bulboa prova ad addestrare le galline per la fuga e a poco a poco, grazie al lavoro di squadra, riesce a poco a poco a convincerle che possono farcela. Arriva la notte della fuga e il nostro pollaio/gallinaio si prepara ad andarsene, ma qualche imprevisto rischia di rovinare la fuga. Le nostre galline e il gallo devono spiegare le ali in fretta e furia se vogliono tenersele strette e con ciò prendono il volo. I signori Tweedy stanno loro alle calcagna e alla fine però falliscono nell'inseguimento e vengono arrestati. A questo punto Gaia, Rocky e le altre galline possono finalmente vivere libere e in pace.
Grafica
Sull'esempio di Wallace e Gromit, "Galline in fuga" riprende la tecnica del pongo o cera per creare sia le ambientazioni che i personaggi e li anima poi con la computer grafica che fa intravedere dei movimenti un po' meccanici, ma l'effetto è sorprendente ed interessante. I colori sono naturali e ben distribuiti. I disegni sono semplicemente originali e quell'effetto meccanico serve a rendere la rigidità dell'atmosfera, dell'ambientazione e quindi anche dei personaggi stessi.
Colonna sonora
La colonna sonora è molto ridotta, cioè si sente a malapena qualche sottofondo di fiati. Il resto è una sorta di remix molto scarno, ma questo serve per alimentare e descrivere l'atmosfera di paura, tensione, terrore ed orrore che le galline provano al solo di pensiero di essere beccate in flagrante e di essere poi giustiziate perché non più capaci di deporre uova. Quindi l'assenza quasi totale di colonna sonora ci fa provare sulla pelle questa sensazione mista di paura, dolore, terrore ed orrore.
Personaggi
I personaggi sono semplici, ma nella loro semplicità sono comici, strani (le galline). Altri invece sono semplicemente sciocchi (Rocky Bulboa e Signor Tweedy), ma ugualmente divertenti ed alti sono crudeli, spietati e disumani e sono pronti a tutto pur di trarre il massimo profitto sulla pelle del prossimo (Sig.ra Tweedy). Non c'è una vera e propria maturità: tutto è messo sul livello del comico e degli equivoci in puro stile shakespeariano e a base di british humour, una sorta di parodia "comica" de "La fattoria degli animali" e di "1984" di Orwell, per rimanere in contesto britannico.
Insegnamenti e messaggi
Come precisato nell'introduzione, questa storia vuole essere un promemoria per tutti e cioè che si può e che si deve combattere per la libertà e per la propria indipendenza. Vi è anche un messaggio ambientalista/animalista che consiste in una denuncia contro l'allevamento intensivo e quindi contro l'industria alimentare la quale sfrutta e distrugge in maniera ignobile gli animali così come l'ambiente.
Giudizio finale
Un'opera quanto mai attuale, la quale ci ricorda che dovremo cambiare il nostro stile di vita votato allo spreco, alla devastazione e alla distruzione per riprenderci quel minimo di libertà e di indipendenza che sembrano star svanendo a poco a poco.
Voto: 8