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Fukushima anno zero - Alle radici di un disastro annunciato 

«Volevo raccontare la realtà delle condizioni di lavoro degli operai nella centrale. Ma un bel pezzo di quel mondo è impossibile da rappresentare.» Così scriveva nel 1990 Susumu Katsumata, ricordando le sue visite agli impianti nell’area di Fukushima nel corso degli anni Ottanta. Ex studente di Fisica nucleare, durante quei viaggi ha esplorato i cantieri in costruzione e le strutture già avviate, raccogliendo appunti, interviste e immagini che sono alla base delle sue storie. «Ho scelto di usare il manga per mostrare l’orrore della radioattività» e, infatti, quella di Katsumata è una testimonianza dal teatro di una catastrofe annunciata: quella che colpirà Fukushima l’11 marzo 2011. Oltre a denunciare con lungimiranza i rischi del nucleare, queste pagine fotografano un’epoca cruciale (1969-1989) e la paralisi sociale di un’intera nazione. Infatti i personaggi al centro delle storie di Katsumata, come scrive Giulia Pompili nella sua prefazione, «non sono gli ingegneri, i funzionari: sono gli operai, perché rivelano più di chiunque altro la contraddizione di un Paese che corre per far uscire dalla povertà dei cittadini che, loro malgrado, rimangono spesso incastrati nel meccanismo». Lo stesso meccanismo che, ben prima dell’arrivo delle centrali, aveva già cancellato quel che restava del mondo dei kappa, dei tanuki e delle leggende giapponesi.

Opera:  Fukushima Anno Zero - Alle radici di un disastro annunciato
Editore: Rizzoli
Nazionalità: Italia
Data pubblicazione: 09/03/2021
Prezzo: 17,00 €

Totale voti:   2  2  0


MltMrtz

L'ho preso superficialmente pensando che fosse esclusivamente un reportage di denuncia sociale e ambientale, e invece è una raccolta di racconti con uno stile diretto, vivido, reale, fatto di tavole silenziose dove si aggirano personaggi senza riscatto.

 25/10/2021

Zero___Zone

Non un brutto volume, però……è un gekiga con storie di Kappa, Tanuki, volpi e vita quotidiana in paesini del Giappone rurale; il titolo è totalmente fuorviante, a parte i primi due capitoli non c’entra assolutamente niente né con Fukushima né col nucleare.

 22/04/2021

2247

Stupenda antologia che collega il passato al futuro con inquietante lungimiranza. Tra olocausti preconizzati, kappa frustrati e cinema all'aperto con tanuki malinconici; uno scorcio di mondo fatto di becero tecnicismo e nostalgico folklore da kakejiku.

 02/04/2021


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