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Irene Tempesta

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Sicuramente l'annuncio di Yumiko Igarashi ospite d'onore al Palermo Comic Convention 2023 (occasione unica per incontrare un'autrice che ha fatto la storia del manga negli anni '70) mi ha spinto a rispolverare un manga che tenevo in cantina da non so quanti decenni, ancora la primissima edizione sottiletta del 1995, una delle prime edizioni Star Comics, ancora con le pagine specchiate e il prezzo in lire, fa tenerezza, ah che ricordi.... e comunque se ben conservato gode ancora di buona qualità nella stampa e nella rilegatura.
La Magic Press ne fece una riedizione più aggiornata di 4 volumi nel 2009, per chi volesse recuperarlo.

Yumiko Igarashi è nota soprattutto per il manga "Candy Candy" creato assieme a Kyoko Mizuki (in veste di scrittrice), ma anche "Georgie" divenne presto tra i suoi migliori lavori, quelli che le diedero fama a livello internazionale.

Per essere uno shoujo pubblicato nel 1982 trovo che goda di una certa freschezza narrativa; ricorda tantissimo i romanzi romantici ottocenteschi da cui sicuramente le autrici hanno tratto ispirazione, ancora una volta Igarashi lavora ai disegni, mentre stavolta è Mann Izawa alla scrittura.

I disegni dettagliatissimi delle navi nel porto con tutte le velature e il cordame tratteggiato unito alle dimore dell'alta borghesia con i loro giardini, i loro salotti, i loro abiti, creano un'atmosfera unica e suggestiva, a cavallo tra l'Australia dei primi colonizzatori del XIX secolo e l'Inghilterra vittoriana. Il tratto dei volti e dei corpi è tipico dei manga shoujo anni 70: figure longilinee e un po' caricaturali, grandi occhi luccicanti, grandi chiome vaporose... scene romantiche attorniate da fiori scintillanti... che rivelano gli standard grafici di un'epoca.

La trama per essere uno shoujo è piuttosto matura, infatti come genere lo paragonerei più a uno josei!
Inoltre è avvincente, il ritmo narrativo è ben sostenuto, non ci sono momenti morti, i colpi di scena si susseguono soprattutto nella parte finale, nessun personaggio è lì per caso o ha poca importanza, ognuno ha la sua funzione precisa, anche se la trama cade in qualche piccolo scivolone e alcune tematiche avrebbero meritato più spazio e approfondimenti.

Se amate il romanticismo questo manga fa per voi, l'amore vero e la passione sgorgano da queste pagine molto evocative, amori impossibili, dichiarazioni passionali, incesti, scene audaci, fughe disperate e scene di nudo, ma mai volgari, anzi, tutte contornate da un alone di sensualità e tanto romanticismo; ma questa è anche una trama cruda e violenta, vengono tratte tematiche forti come le morti atroci, droga, rapimenti, suicidi, abusi... il tutto ben dosato senza lasciare al lettore un momento di respiro fino all'ultima intensa pagina.

Georgie e i suoi fratelli Abel e Arthur vivono una felice infanzia stringendo un fortissimo legame nei prati pieni di sole e profumi dell'Australia, nuovissimo Continente meta di cercatori d'oro e ancora colonia penale inglese.
La madre è un po' fredda nei suoi confronti ma Georgie ha tanta vitalità, è gioiosa, solare, altruista, con voluminosi e fluttuanti boccoli biondi e un sorriso contagioso (in questo assomiglia molto a Candy); Abel, il maggiore dei fratelli è sempre stato innamorato di Georgie, il suo sguardo penetrante e deciso non lascia spazio a dubbi, dal carattere orgoglioso, un po' egocentrico,determinato, maturo, egoista e fiero, partì per qualche mese per fare il marinaio solo per non pensare a lei, cercò di trovarsi una fidanzata solo per poterla dimenticare... invano, il suo cuore non può mentire; Arthur invece è l'esatto opposto: altruista, sensibile, mette sempre i desideri degli altri davanti ai propri ma anche lui in maniera più celata è innamorato di Georgie che si scoprirà subito non essere la loro vera sorella.
Infatti presto la nostra protagonista scoprirà in modo traumatico che fu trovata con la madre morente quando era neonata nei paraggi della casa Buttman ed è figlia di un deportato inglese, il suo bracciale che riporta lo stemma della sua famiglia è l'unica cosa che ha come prova delle sue origini; dopo tale rivelazioni Abel non perde attimo per confessare il suo intenso amore alla ragazza, e non certo amore fraterno! Ma Georgie non può ricambiare quei sentimenti poiché da poco ha conosciuto un nobile, il giovane Lowell J.Grey figlio del governatore di Sidney, di cui si è innamorata e felicemente ricambiata. Da quel momento deciderà di partire per Londra alla ricerca delle sue origini e per rivedere il suo amato, che partì per l'Inghilterra giusto pochi giorni prima con la promessa di annullare il suo futuro matrimonio (già programmato dalla famiglia con la coetanea Elise) per tornare a riprenderla e presentarla come nuova fidanzata. Tagliatosi i capelli e indossando vestiti maschili Georgie si imbarcherà per un nuovo Continente vivendo molte avventure e difficoltà, tra drammi e momenti felici, incontri inattesi, scoperte sconcertanti, passioni impetuose e momenti terrificanti .
Abel rappresenta la passione irruente e travolgente (per me il meglio riuscito e il mio preferito), Arthur la sensibilità e l'altruismo, Lowell la delicatezza, la fragilità, l'eleganza.
Georgie è stata abituata a vivere in una modesta famiglia di campagna, a contatto con la natura e con il popolo si sente a suo agio molto più che tra lo sfarzo borghese, quando sarà il momento sarà una ragazza in grado di tirarsi su le maniche, di lavorare, pronta al sacrificio, e a passare da giovane adolescente a giovane donna matura, pronta a seguire i suoi sogni con determinazione.

Da questo manga fu tratto anche un anime negli anni '80 che non ho visto ma mi dicono essere pesantemente censurato, anche nel finale, quindi io personalmente non desidero vederlo preferendo l'opera integrale, autenticamente partorita dalle autrici senza edulcorazioni, ne sconsiglierei anche la visione in generale.

Attenzione: questa parte contiene spoiler

Se avete letto "Candy Candy" disegnata anch'essa da Yumiko Igarashi, noterete che le differenze sono direi abbastanza marcate, innanzitutto avviso che "Georgie" ha sicuramente toni più drammatici, scene più cruente e mi sento di dire che è anche un manga molto più maturo: dal primo volume molte scene appaiono sensuali, alcune con un vago alone di erotismo che non pare mai volgare ma amplifica quel tocco seducente e delicato.
Inoltre è indubbiamente una trama molto più romantica rispetto a "Candy" dove l'amore era per lo più platonico; in "Georgie" invece la passione è travolgente, nelle parole, nei gesti, negli sguardi; in "Candy Candy" non si vedeva pelle scoperta neppure per sbaglio, mentre in "Georgie" le scene di nudo sono abbastanza frequenti ma mai gratuite, e contornate da un'atmosfera romantica. Già dal primo volume vediamo un bacio molto appassionato che mette in crisi un matrimonio combinato!

Fine parte contenente spoiler

In sostanza ne consiglio la lettura a tutte le amanti delle trame passionali e romantiche che ricordano i romanzi ottocenteschi.

postogna04

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postogna04

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8,5
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Siamo nella seconda metà del XIX secolo in Australia. In un giorno di pioggia un contadino insieme ai due figli piccoli, Abel e Arthur, trova in un bosco una donna morente che gli chiede di salvare la sua bimba, Georgie, che sarà adottata dai Butman e avrà, come unico collegamento con le sue origini, un braccialetto.
Il Signor Butman, l’uomo che adotta Georgie, muore presto e sua moglie, Mary Butman, non accetta mai del tutto la bambina in famiglia, mentre Abel e Arthur, che Georgie crede che siano i suoi fratelli, sono sempre gentili e premurosi con lei.
Per i tre ragazzi inizia l’adolescenza e Abel, il fratello maggiore dei due, impulsivo e determinato, è disposto a tutto per conquistare Georgie e per cercare di dimenticarla parte come marinaio, ma non potendo fa ritorno a casa l’anno successivo, mentre il minore, Arthur, buono e altruista, è a sua volta, innamorato della ragazza, ma è disposto a sopprimere i suoi sentimenti pur di vederla felice e li nasconde anche al fratello data l’ammirazione che prova per lui.
Georgie fa conoscenza di Lowell J. Gray giovane ragazzo, figlio di un’importante nobile famiglia inglese e nipote del governatore, per lei é amore a prima vista, Abel sconvolto dal fatto che la “sorella” possa amare un’altro prende la decisione di rivelarle tutto, ma viene fermato da Arthur e i due arrivano alle mani, Mary, quando capisce il motivo della lite fra figli, non resiste e rivela ai due che Georgie è figlia di un deportato.
Quella stessa notte Georgie ha un incontro con Lowell che le promette di aspettare 6 mesi per annullare il matrimonio imposto con Elisa Dengering, sua attuale fidanzato e sposare Georgie.
La ragazza bionda torna a casa fantasticando su quello che crede essere per lei un felice futuro, ma sulla porta di casa ad aspettarla c’è Mary Butman che, disperata, prende in mano la situazione e rivela alla ragazza le sue origini. Una Georgie disperata fugge, non sapendo dove andare, e cade in un fiume per fortuna Arthur, che era corso a cercarla, si tuffa nel fiume rischiando la vita, riuscendo a recuperarla e la porta a casa dello Zio Kevin (un uomo saggio che è come uno zio per i giovani Butman) la temperatura di Georgie sta calando e Arthur, per salvarle la vita la scalda, col suo corpo nudo.
Anche Abel giunge e, travolto dai sentimenti che prova per la fanciulla, le confessa il suo amore; Georgie viene anche a conoscenza dell’amore che Arthur prova per lei (le viene rivelato dallo Zio Kevin): questo sconvolge la ragazza che prende la drastica decisione di partire per l’Inghilterra alla ricerca delle sue origini e di Lowell.
Per fare ciò si veste da ragazzo e riesce a imbarcarsi grazie a Jessica, una donna di facili costumi che vive in una locanda, dove lavora anche come prostituta e che ha un forte legame con Abel, a cui ha allietato molte notti. Quando Jessica scopre che Georgie è la ragazza di cui è innamorato Abel, per vendicarsi assolda un’avanzo di galera, Kenny, che si imbarcherà con Georgie per Londra al fine di ucciderla durante il tragitto.
Anche Abel decide di partire per Londra per ritrovare la sua amata, mentre il fratello minore decide di rimanere per non abbandonare la madre, ma giunto a casa il ragazzo trova la madre gravemente malata e prossima alla morte.
Anche Arthur, dopo il funerale della madre, decide di lasciare la città di Sidney alla volta di Londra, nella disperata ricerca di Abel e Georgie.
Adesso tutti sono partiti con un sogno in mente, questo viaggio verso Londra farà vivere ai nostri giovani protagonisti diverse esperienze che li aiuteranno a crescere...

“Lady Georgie” è uno Shojo romantico, storico e sociale, con molti colpi di scena e scene emozionanti, ma è anche un dramma; di cui sarà vittima soprattutto Arthur a Londra. Si tratta di un argomento forte e delicato da trattare, infatti questo manga è consigliato a un pubblico adulto.
I personaggi sono ben delineati e ognuno ha un modo diverso per rappresentare i propri sentimenti.
Lo considero un bellissimo manga in grado di emozionare: i disegni sono fantastici, l’ambientazione altrettanto, c’è molta cura dei particolari e riguardo ai personaggi; finisci per affezionarti a alcuni in particolare e, come è normale, a odiarne altri . “Lady Georgie”, come ho già detto prima, non racconta solo della storia amorosa di una ragazza e di chi sceglierà alla fine del suo percorso di maturazione, ma parla anche di problematiche dell’epoca infatti qui troverete argomenti forti come: deportazione, malattia, droga, abuso sessuale, suicidio, rapimenti, attentati e condanne a morte.
L’anime “Georgie” ispirato appunto al manga è stato molto edulcorato per renderlo adatto ad un pubblico più giovane e presenta diverse differenze.
Secondo il mio parere “Lady Georgie” è un capolavoro che merita attenzione.


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kirk

Volumi letti: 7/4 --- Voto 8
Credo che "Georgie" sia un bel manga: la grafica dei personaggi è un po’ datata, come è comprensibile per un manga del 1982, ma nel complesso è comunque piacevole. Prima però di parlare di questo manga della brava Yumiko Igarashi devo ammettere che l’ho comprato di seconda mano: dalle mie parti un manga in formato sottiletta costa al massimo 1 euro a volumetto… io l’ho pagato 10 euro tutti e sette i numeri dell’edizione Star Comics del 1994 e non mi sono accorto dei difetti perché era imbustato… di 7 numeri si sono scollate le copertine di 4 ed io li tengo in mano con attenzione perché come tutti quelli che hanno iniziato a collezionare manga negli anni novanta so cosa significa avere a che fare con problemi di questo tipo… comunque non sono pentito di averlo comprato…
La trama grosso modo presenta delle similitudini con l’anime trasmesso in TV, ma se ne discosta spesso e volentieri per dar vita ad un manga pieno di colpi di scena e decisamente più maturo: morte, droga, l’impossibilità di curarsi per povertà. Lo sfruttamento sul lavoro, la stepchild adoption e altre problematiche vengono trattate in questo breve manga.
Da leggere soprattutto se non si è amanti degli shojo non troppo sdolcinati.
La grafica è piacevole, superiore a quella dell’altra artista che andava sulla maggiore in Italia negli stessi anni, mi riferisco a Ryoko Ikeda autrice di Caro Fratello e Versailles no Bara, in effetti sono le uniche due pubblicate e per entrambe le vendite non furono gran che…
Il senso di lettura è all’occidentale; dovremo aspettare Dragon Ball per passare alla lettura alla giapponese (salvo alcuni precedenti tentativi di editori pirata…).


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Ransie Carter

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Grazie anche alle repliche di Mediaset, è quasi impossibile non conoscere l'opera di "Georgie". Come spesso mi è accaduto, ho conosciuto prima la versione animata di quella cartacea. Da piccola non ero tipo da queste storie melodrammatiche, con questi personaggi dagli occhioni enormi e brillanti, ma crescendo ho imparato ad amarne i contenuti agrodolci che spesso offrivano.

Inutile dire che dopo avere letto il manga, l'anime mi è sembrato una brutta copia, dato che la drammaticità della storia è stata alleggerita e non poco. La storia narrata in questo manga di quattro volumi, è quella di un'orfanella, Georgie, appunto. La bimba in fasce venne trovata da un contadino, il signor Eric Butman, che si imbatte nella madre della piccola, che stava fuggendo da una prigione non molto distante. Lei gli affida la piccola, e l'uomo la accoglie in casa, nonostante la moglie non fosse del tutto convinta. La coppia aveva già due figlia: Abel e Arthur. La vita della piccola trascorre serena, amata dai fratelli e dal padre, mentre la madre adottiva è sempre stata un po' distaccata, e dopo la morte del marito comincia a maltrattare un po' la figlia. Georgie però si sforza sempre di essere allegra e di darsi da fare. Ha un carattere combattivo, è dolce e buona di fondo. Il tempo passa, i ragazzi crescono, e cominciano i veri problemi. Non è solo il passato di Georgie, o per meglio dire, della sua famiglia, che bussa alla porta, ma anche i primi problemi di cuore.

Fino a qualche anno fa, come accennato, non sarei riuscita a gustarmi appieno un titolo come questo, però ho notato la cura per i disegni, al di là dei mega occhioni, i disegni sono una cosa spettacolare. Io adoro, in genere, qualsiasi opera che tratti di tempi passati, soprattutto se vengono sfruttati gli abiti con gonne ampie. La cura per i dettagli di una cosa, che per molti può essere trascurabile, come l'abbigliamento, per me è già un punto a favore.
Per la realizzazione di quest'opera sono anche stata svolte ricerche di carattere storico, e si vede, ho apprezzato sia la parte riguardante la vita in Australia che la seconda parte, quando ci spostiamo nel vecchio continente e ammiriamo le bellezze di Londra del XIX secolo.

"Georgie" non è solo commedia, romanticismo e sorrisi, Georgie è anche dramma. Quello che vedrà coinvolto soprattutto il minore dei fratelli, Arthur, non è roba da ridere. Non mancano di certo la suspense, i colpi di scena sono veramente tanti, e non mancheranno nemmeno i momenti di tensione. Rispetto all'anime ci sono molte più scene forti, non tantissime, e gli amori tormentati sono molto più vivi. Riguardo i personaggi posso dire che, a parte Lowell, il classico belloccio di buona famiglia, tutti gli altri li ho trovati davvero ben caratterizzati e interessanti. Persino Elisa ha un suo perché, capisco molti dei suoi atteggiamenti, non è solo la ragazzina viziata, io la vedo semplicemente come una ragazza innamorata che vuole difendere l'amore in cui crede e che vede in Georgie un ostacolo per la propria felicità.
Nonostante i volumi siano solo quattro, la trama è davvero molto ben delineata, ed è coinvolgente. Non c'è stato un solo momento in cui abbia pensato di mollare la lettura. Ti coinvolge al punto giusto.


 2
-Shiho-

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
La Magic Press ha riportato in Italia la storia della piccola Georgie e dei suoi fratelli, una delle opere più famose (insieme a "Candy Candy") della Igarashi. Di Yumiko Igarashi ho letto anche altre opere ("Mayme Angel", "Anna dai Capelli Rossi", "Koronde Pokkle"), e posso affermare che fra quelle che ho avuto il piacere di leggere, "Georgie" è indubbiamente quella che ho amato di più e che ho deciso di premiare con un 10.

I disegni sono molto belli: il tratto è pulito, le tavole sono ricche di dettagli, i capelli fluidi e i movimenti dei personaggi molto morbidi. Ovviamente il tratto (soprattutto i volti e lo sguardo) risultano un po' retrò visto che il manga è stato comunque disegnato negli anni '80, ma non risente minimamente dello scorrere del tempo, anzi, i disegni mantengono la loro freschezza e vitalià a più di 30 anni dalla loro realizzazione.

Trama: la Igarashi ha un evidente debole per le storie di orfanelle, ma riesce a mischiare drammi a scene spensierate, tanto da non incupire il lettore malgrado i risvolti drammatici. Non mi soffermerò sulla storia in quanto le vicende della piccola Georgie sono note al grande pubblico. La profondità dei sentimenti indagati e la perfetta armonia che lega personaggi primari e secondari rendono questa storia viva e accattivante. Impossibile non parteggiare per i buoni e soffrire o gioire insieme a loro. Ad una più attenta analisi è interessante il modo in cui è stato trattato il rapporto fra l'amore ideale e quello reale, e come il passaggio dall'uno all'altro, seppur non privo di sofferenze, non venga fatto pesare al lettore con le solite manfrine delle protagoniste degli shojo. Georgie è una protagonista energica, tanto vivace che anche nella disperazione esce sempre vittoriosa. E i personaggi maschili che la spalleggiano non sono da meno: seppur in maniera differente, tutti cercano di fronteggiare le avversità che si presentano.

Nonostante l'anime (il confronto è d'obbligo) sia più lungo e melenso, in soli 4 volumi la mangaka ha concentrato un'ottima storia, che non risente affatto del numero ridotto di volumi. Indubbiamente consiglio questo manga a tutti: ai nostalgici, agli amanti delle storie ad ambientazione storica, agli amanti degli shojo e a coloro chenon hanno mai letto nulla di Yumiko Igarashi. Assolutamente consigliato!

Gwenevere

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Gwenevere

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
Un manga alquanto triste e al tempo stesso affascinante, che ti prende sin dal primo volume. Ammetto che, inizialmente, ero indecisa se leggerlo perché io non vado molto matta per storie che hanno le tipiche caratteristiche degli anni '80 e passa. Ma, poiché avevo già letto Caro Fratello e Lady Oscar, mi ci sono voluta buttare e devo dire che non mi ha per nulla deluso. Ed è per questo motivo che metto un voto pieno a questo fumetto perché se lo meritata proprio e non sto scherzando: tutti dovrebbero leggere questa meraviglia! Sono rimasta contenta anche nel vedere che la storia inizia quando Georgie è già grande perché, se fosse iniziato come la versione animata ovvero quando lei è piccola, sarebbe stata una vera seccatura.

Dunque, spiego ora le mie considerazioni riguardo a quest'albo partendo dalla trama; quest'ultima può sembrare stereotipata perché è presente il solito triangolo amoroso ma, andando avanti con la storia, non è così. Infatti, tratta anche di temi interessanti e di fatti realmente accaduti: per questo il fumetto è ambientato durante il XIX secolo, quando l'Australia era una colonia penale; e poi, oltre a questo, parla anche della droga. E questi sono solamente due motivi per cui continuare a leggere la serie.

Per quanto riguarda la grafica, dire che è stupenda è dir poco; i disegni sono limpidi, ben curati e le proporzioni dei personaggi sono perfette. Gli sfondi sono anch'essi ben chiari e rendono molto facile la lettura che è piacevole e non stanca minimamente.

Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, infine, devo dire che mi piace molto perché qui i protagonisti non vengono per niente rappresentati in modo ridicolo come capita in altri manga shojo; tutti loro hanno un comportamento adulto e questo, si nota già dal primo volumetto, ed esso, migliora man mano che si va avanti. Per quanto riguarda le mie considerazioni personali su questo fumetto, non posso fare a meno di ripetere che è uno di quei manga di cui vale la pena comprare perché, di sicuro, non ve ne pentirete e i soldi qui non vengono per niente spesi male; anche se mi sorprende vedere che ci sia una recensione negativa. Ma comunque, i gusti son gusti.

Gwen91

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Gwen91

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
Un manga alquanto triste e al tempo stesso affascinante, che ti prende sin dal primo volume. Ammetto, inizialmente ero indecisa se leggerlo perché io non vado molto matta per storie che hanno le tipiche caratteristiche degli anni '80 e passa. Ma, poiché avevo già letto Caro Fratello e Lady Oscar, mi ci sono voluta buttare e, devo dire che non mi ha per nulla deluso; ed è per questo motivo che metto un voto pieno a questo fumetto perché se lo meritata proprio e non sto scherzando: tutti dovrebbero leggere questa meraviglia! Sono rimasta contenta anche nel vedere che la storia inizia quando Georgie è già grande perché, se fosse iniziato come la versione animata ovvero quando lei è piccola, sarebbe stata una vera seccatura.
Dunque, spiego ora le mie considerazioni riguardo a quest'albo partendo dalla trama; essa può sembrare stereotipata perché vi è presente il solito triangolo amoroso ma, andando avanti con la storia, non è così. Infatti, tratta anche di temi interessanti e di fatti realmente accaduti: per questo il fumetto è ambientato durante il XIX secolo, quando l'Australia era una colonia penale; e poi, oltre a questo, parla anche della droga. E questi sono solamente due motivi per cui continuare a leggere l'albo.
Per quanto riguarda la grafica, dire che è stupenda è dir poco; i disegni sono limpidi, ben curati e le proporzioni dei personaggi sono perfetti. Gli sfondi sono anch'essi ben chiari e rendono molto facile la lettura che è piacevole da leggere e non stanca minimamente. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, infine, devo dire che mi piace molto perché qui i protagonisti non vengono per niente rappresentati in modo ridicolo come capita in altri manga shojo; tutti loro hanno un comportamento adulto e questo, si nota già dal primo volumetto, ed esso, migliora man mano che si va avanti. Per quanto riguarda le mie considerazioni personali su questo fumetto, non posso fare a meno di ripetere che è uno di quei manga di cui vale la pena comprare perché, di sicuro, non ve ne pentirete e i soldi qui non vengono per niente spesi male anche se, mi sorprende di vedere che ci sia una recensione negativa. Ma comunque, gusti son gusti.


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Himy86

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Lady Georgie, comunemente ricordato solo come Georgie, è un manga del 1983 di Yumiko Igarashi ambientato nel XIX secolo tra l'Australia e l'Inghilterra che racconta le avventure di una ragazza che, una volta scoperto di essere stata adottata, parte alla ricerca delle proprie origini.
In Italia è stato pubblicato in tre edizioni, ma quella che posseggo io è l'edizione deluxe, in quattro volumi con sovracoperta, uscita nel 2009 ad opera della Magic Press. In questa edizione, il manga è pubblicato con il senso di lettura originale (orientale, cioè da destra verso sinistra) e molte tavole a colori, bellissime a mio parere, sia per i disegni sia per le tinte. Con il grande successo del manga, si è giunti poi alla produzione di una serie anime, che conta 45 episodi, e debutta in Italia nel 1984, su Italia 1. La sigla italiana Georgie, iniziale e finale, è cantata da Cristina D'Avena (che io adoro), ormai divenuta un vero tormentone, per non dire un evergreen.

La trama è la seguente: Georgie vive in una umile casa insieme ai suoi due fratelli, Abel ed Arthur, e alla loro madre, Mary Butman. Al contrario dell'anime, in cui i tre protagonisti sono prima dei bambini e poi crescono, divenendo adolescenti e scoprendo i loro veri sentimenti, nel manga la storia comincia che sono già dei ragazzi. Abel e Arthur, sapendo di non avere legami di sangue con Georgie, negli anni si sono entrambi innamorati di lei. La ragazza, al contrario, ancora non conoscendo la verità sulla sua identità, ritiene i due ragazzi i suoi due fratelli maggiori.
Abel, il fratello più grande, non riuscendo a soffocare il suo sentimento, decide di allontanarsi per un po' dalla famiglia, imbarcandosi come marinaio. Non riuscendo, nonostante la lontananza e il tempo trascorso, a dimenticare la sorella, dopo un anno e mezzo ritorna a casa, risoluto a confessare il suo amore a Georgie. Questo proposito lo condurrà ad un aspro litigio con il fratello minore Arthur, innamorato anch'egli della sorella adottiva, ma allo stesso tempo timoroso di rattristarla rivelandole che i Butman non sono la sua vera famiglia. Scoperti dalla madre, i due fratelli scoprono da questa un dettaglio sulla storia di Georgie: il padre della ragazza era un deportato, che aveva tentato di fuggire da un campo di prigionia con la moglie. Abel e Arthur, sconvolti dalla rivelazione della madre, si allontanano da casa. Abel, tuttavia, non demorde e decide di cercare Georgie, intenzionato comunque a farne la sua sposa.
Ignara di tutto ciò che sta accadendo, Georgie nel frattempo incontra Lowell J. Gray, un nobile, nonché nipote del governatore della città e ben presto se ne innamora. Una sera i due giovani si incontrano in una caverna, un tempo nascondiglio segreto dei 3 fratellini ai tempi passati, e qui si confessano reciprocamente i loro sentimenti. Al ritorno a casa, Georgie verrà scoperta dalla madre Mary che, disperata per la difficile situazione familiare che si è creata, sfoga su Georgie tutto il suo rancore represso e la rabbia per l'astio venutosi a creare tra Abel e Arthur. Non solo la accusa di aver messo i due ragazzi l'uno contro l'altro, ma la caccia di casa rivelandole, con disprezzo, la verità sulle sue vere origini: ora Georgie sa di non essere la figlia dei Butman, bensì la figlia di un deportato.
Georgie, a questa notizia scioccante per lei, reagisce decidendo di lasciare l'Australia, intenta a volersi ricongiungere con il suo amato Lowell e, soprattutto, speranzosa di scoprire la verità sulla sua famiglia. Fingendosi un ragazzo, si imbarca su una grande nave diretta in l'Inghilterra, non senza tanto dolore e rammarico nel lasciare la sua amata Australia, insieme alla famiglia in cui è cresciuta con tanta gioia e spensieratezza. Non appena scopre l'accaduto, Abel parte a sua volta, deciso a riportare a casa la ragazza che ama. Al contrario, Arthur torna a casa solo per assistere agli ultimi attimi di vita della madre, che muore di crepacuore. Dopo il funerale, Arthur comunica allo zio Kevin la sua imminente partenza, sempre alla volta dell'Inghilterra, alla disperata ricerca dei due fratelli.
Arrivata in Inghilterra, dopo varie ricerche, Georgie scoprirà le sue origini: la ragazza è in realtà la figlia del conte Fritz Gerald. Costui, accusato ingiustamente anni addietro di aver tramato per assassinare la regina Vittoria, cadde in disgrazia e dovette scontare molti anni di lavori forzati nella colonia penale australiana, costretto ad abbandonare la sua piccola bambina nella terra dei canguri pur di metterla in salvo dai suoi sicari. Come riusciranno Georgie e il suo ritrovato padre a dimostrare la sua innocenza? Inoltre, riusciranno Georgie e il suo amato Lowell a stare insieme, nonostante le difficoltà che si presenteranno sul loro cammino? Come andrà a finire poi con Abel e Arthur, intenzionati a riprendere con loro la ragazza che amano da tutta una vita?
Leggete questo bellissimo manga, e lo scoprirete.

Per chi ha visto prima l'anime, come me, leggere il finale del manga è stato davvero scioccante. Non avrei mai immaginato che sarebbe stato così diverso. Non saprei dire quale dei due mi sia piaciuto di più, ma forse preferisco quello dell'anime... giusto perchè non è stato così drammatico e "ingiusto" come quello originale, poi quando l'avrete letto capirete cosa intendo.
Per quanto riguarda il tratto dell'autrice Igarashi, devo dire che i suoi disegni sono davvero molto belli, anche se molto spesso esagera con uno stile troppo fiorito e pomposo per i miei gusti, ma bisogna dire che ha un'eleganza e una raffinatezza incantevoli, la sua attenzione ad ogni minimo dettaglio dei vestiti, o delle scene, per non parlare dei tratti somatici aggraziati e luminosi dei volti, non posso non dire che sono eccezionali. Le tavole, inoltre, sono elaborate in modo arioso, ben proporzionato e molto intuitivo, rendono chiara la sceneggiatura della storia narrata.

Concludo dicendo che questo manga è davvero ben fatto, originale e profondo, impossibile non apprezzarlo. A differenza degli altri shoujo degli anni 80-90, questo è molto maturo poiché tratta tematiche anche piuttosto importanti, forti. La protagonista è una ragazza allegra, gioiosa, che ama la vita e i luoghi in cui vive ma capace di essere anche molto determinata, seria e intelligente. Non è la classica insicura e sfigata che spesso ci propinano nei manga attuali, qui stiamo parlando di una ragazza, quasi donna, pronta a sacrificarsi per amore e pronta a mettere in gioco la sua vita pur di scoprire la verità. Un bel carattere forte ma sensibile, dolce, capace di far innamorare chiunque. Veramente tra le migliori protagoniste esistenti.
Avrei preferito un finale diverso, e mi riferisco al manga soprattutto... ma forse sono un'intramontabile romanticona, che ama il lieto fine sempre e comunque.
Nonostante questo, consiglio a tutti di acquistare e leggere questo capolavoro. Difficile non apprezzarne le qualità e i valori che trasmette, è un'opera squisita, fuori dagli schemi, e che merita di essere letta, senza esitazioni.
Un bell'8 lo merita tutto.


 2
Otaku4Ever19911991

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
Inizialmente, non volevo prendere questo manga perché mi sembrava troppo da bambina ma poi, riflettendoci, ho fatto coraggio e l'ho preso. Risultato? Non me ne sono affatto pentita.

<b>Trama</b>
La storia parla, in breve, di questa ragazza di nome Georgie che fu cresciuta in Australia da una famiglia "povera" e, con se, portava al polso, ovviamente fin da bambina, un braccialetto. Cosa starà a significare?

Nel manga, c'è una storia d'amore che finisce in modo tragico ed era una fine che non mi sarei mai aspettata di vedere. Ammetto che mi ha fatto piangere. In tutta sincerità, è uno dei pochi fumetti in cui io adoro la protagonista; essa è molto matura, non è capricciosa come lo sono le altre, ad esempio, in Sailor Moon. Lascia il suo primo amore per salvargli la vita, cosa che nessuno, sarebbe in grado di fare (questo, ovviamente, è una mia considerazione).

Anche a me, infine, Georgie, è un fumetto che ha segnato la mia infanzia. E, scusate per la ripetizione, non mi sono affatto pentita di averlo preso e, credo proprio che lo rileggerò.


 5
yue

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Il manga Lady Gorgie nasce dalla mente dello sceneggiatore Man Yazawa, famoso scrittore di drama e gialli dalle tinte horror per la TV giapponese, ed è illustrato dalla disegnatrice di shojo manga Yumiko Igarashi, famosa in Giappone soprattutto per aver disegnato Candy Candy e conosciuta in Italia negli anni '80 per i numerosi suoi manga adattati nelle riviste dell'epoca.
Pubblicato sulle pagine di Shoujo Comics (o Sho-comi, Shogakukan) a partire dal Marzo del 1982, viene serializzato settimanalmente fino al 1984 e raccolta in 5 volumi. La rivista pubblica storie adatte ad un pubblico di bambine e ragazzine fino ai 13 anni ma, nonostante questo tipo di target, il manga di Georgie tratta tematiche leggermente più adulte, drammatiche e cupe, ma con una freschezza che la rende godibile al tipo di pubblico a cui è indirizzata la rivista.

Il manga racconta le vicende di Georgie, biondina tutto pepe che vive in Australia del 1900, e dei suoi due fratelli: il docile e calmo Arthur e il ribelle e tenace Abel. L'avventura inizia quando Georgie incontra e si innamora del ricco Lowell, nobile Londinese e nipote del governatore di Sidney, il quale ricambia l'amore di Georgie (nonostante promesso alla nobile Elise). Ben presto Georgie scoprirà di non essere la vera sorella di Arthur ed Abel, entrambi innamorati della sorellastra, e i giorni felici sono destinati a finire con la fuga d'amore di Georgie a Londra (da Lowell) e l'inseguimento dei fratelli.

Da qui si susseguono una serie di avvenimenti dalla drammaticità sempre più marcata, dalle tematiche a tinte scure quali prigionia, droga e morte, il tutto condito da un po' di azione e qualche scena un po' spinta. Questi, accompagnato dal superbo disegno, sono il punto forte dell'opera che risulta appassionante, avvincente e intrattiene il lettore tenendolo incollato fino all'ultima pagina. I personaggi sono ottimamente caratterizzati e si vede la mano esperta di uno sceneggiatore del calibro di Man Yazawa che non fa mai agire senza motivo i suoi personaggi e non li fa mai uscire dagli schemi da lui imposti.

I disegni di Yumiko Igarashi sono di una bellezza assai rara e inusuale per i shojo manga dell'epoca. I dettagli e la cura maniacale degli sfondi, la composizione ariosa e fresca della tavola che non risulta mai lineare, ma non per questo scorrevole (differenza principale tra gli shojo manga e gli shonen dell'epoca) e gli effetti visivi creati dal tratteggio e dal puntinato rendono il tutto un'esperienza sorprendentemente pazzesca. Il diverso spessore del tratto utilizzato a seconda della situazione in corso, creano quell'atmosfera che rende quasi impossibile interrompere la lettura. La meticolosità nel riprodurre i vestiti, le pieghe, i pizzi e i merletti è a dir poco stupefacente; anche gli sfondi, spesso interni di camere barocche e sfarzose, rappresentano un punto forte del disegno, dettagliati, mai abbozzati, riescono a riempire la tavola con meraviglia (un plauso per gli assistenti della maestra Igarashi).
Lo stile dell'autrice è una via di mezzo tra la vecchia scuola anni '70 che impone tratti spessi e veloci e la morbidezza degli anni'80 risultando personale, assai gradevole e mai pesante. Con quest'opera l'autrice raggiunge l'apice della bellezza dei suoi disegni.

Insomma, ci troviamo davanti ad un manga che ha fatto storia, che è stato pubblicato in tutta Europa, da cui è stata tratta una serie animata (che è stata alleggerita nei toni e quindi da un finale diverso) e un romanzo.
Chiunque, leggendolo, riuscirà facilmente ad appassionarsi alla trama e tiferà per il ragazzo ideale per Georgie.
Una lettura consigliata e obbligatoria per i fan degli shojo vecchia scuola ma anche a tutti coloro che vogliono leggere una storia d'amore in stile feuilleton dai risvolti drammatici e inaspettati che riesce a rapire anche il più accanito lettore di shonen e senien.
Non lasciatevi influenzare dai vecchi ricordi della serie TV, non fatevi ingannare dalle altre opere dell'autrice (dove qui fortunatamente disegna e basta) non rimanete vincolati nel connubio shoujo=fiori & miele... non cadete nel mio errore con cui ho snobbato quest'opera per decenni... e buttatevi nella lettura.
Come ultima nota, consiglio di recuperare l'edizione della Magic Press (MX manga) in 4 volumi, con pagine a colori e sovra coperta ad un prezzo vantaggioso.

ladymaya

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ladymaya

Volumi letti: 7/4 --- Voto 10
Ringrazio vivamente Georgie, Abel, Lowell, Arthur...Personaggi immaginari che però hanno accompagnato la mia infanzia, che sono stati per me un valido strumento d'istruzione per quanto concerne l'apprendimento di concetti come la deportazione, la colonia penale, le differenze sociali...nonchè soprattutto un valido esempio per capire cosa sia veramente un sentimento come l'Amore, quali sacrifici si debbano compiere in virtù di esso, quante diverse sfaccettature questi può avere e in quanti diversi modi può essere vissuto..., se "alla Abel", disposto a tutto pur di conquistare Georgie, "alla Arthur", che non esita a rinunce e sofferenze pur di saperla felice, o "alla Lowell", il principe azzurro che compare all'improvviso e si mostra per lei disponibile a rinunciare a privilegi sociali nonché ad un fidanzamento impostogli per motivi d'interesse.
Alla fine chi vincerà? Non facevo altro che domandarmelo nel corso di una storia, che, dopo un inizio lineare, via via s'intricava sempre di più...
Ricordo quanto piansi di fronte alla scena incriminata di Arthur che scaldava Georgie (alla prima edizione la trasmisero e mi fece un tale effetto...),quanto mi sorpresi di fronte all'erotismo che emanava questo cartone e ai baci così intensi, quanto mi commossi dinnanzi alle sofferenze, diverse ma tutte di pari intensità, che vivevano i protagonisti (da Georgie stessa, a poco a poco sempre più vittima di stupefacenti situazioni, alla madre un po' dura ma preoccupata per i figli, da Abel che insegue questo amore che pazzamente desidera con un'incredibile determinazione, a Lowell che ama ma vede troppi ostacoli per circostanze più grandi di lui, dal dottor Skiffens al conte Gerald che la cercano disperatamente, fino al bellissimo Arthur, altruista e generoso, che di sventure ne passa forse più di tutti...
E' vero, il finale mi lasciò un po' con l'amaro in bocca, ma quando lessi quello del manga, malgrado alcuni risvolti tragici, fui felicissima, non solo perché vide premiato il mio personaggio maschile preferito (non dico chi...) ma perché, pur essendo un po' affrettato e in più punti poco credibile (ma si sa che i fumetti e i cartoni non sono mai realistici), l'ho trovato comunque ben definito, conclusivo e coerente...
Infine fatidica domanda: meglio l'anime o il manga? Decisamente il manga per la suspense che suscita e per la caratterizzazione psicologica dei personaggi, oltre che per il finale; l'anime per la prima parte, che approfondisce elementi importanti, come il rapporto con la madre, la figura mediatrice dello zio Kewin e infine la nascita dei primi turbamenti sentimentali dei due fratelli, da sempre a conoscenza della verità sulle origini di Georgie e quindi a poco a poco sempre più presi da questo Amore tanto profondo quanto impossibile.
L'ideale sarebbe stato il manga con l'aggiunta delle prime 20 puntate del cartone; ma non tutto si può avere. L'emozione che la storia, piuttosto scontata e non originalissima, ugualmente suscita, i riferimenti storici, la psicologia dei personaggi maggiori e minori, nonché gli stupendi disegni che sia nel fumetto che nel cartone raggiungono livelli altissimi di perfezione, meritano il voto massimo di 10!


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Ais Quin

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Visto che da bambina le allegre ruzzate sui prati di Georgie - da sola o in dolce compagnia - mi avevano lasciata indifferente le mie aspettative riguardo al manga non erano particolarmente elevate, ma trattandosi pur sempre di una pietra miliare del suo genere mi sono sentita in dovere di dargli una possibilità, non fosse altro per poter dire di averci provato. Ho fatto bene: lungi dall'essere soltanto un feuilleton per immagini, l'opera di Mann Izawa e Yumiko Igarashi supera brillantemente la prova del tempo, giungendo fino a noi con la stessa dirompenza con cui ha saputo imporsi, al pari di "Candy Candy", su tutti gli altri racconti di otomechikku, vale a dire le dolci e spesso sfortunatissime fanciulle di cui era satura la scena shoujo dell'epoca.

Australia, seconda metà del Diciannovesimo Secolo. Georgie è una ragazza allegra, indomita e gentile che vive nei dintorni di Sydney con la sua famiglia, a cui è molto devota nonostante la madre Mary le abbia sempre preferito i fratelli Abel e Arthur. Questi ultimi, per contro, le sono molto affezionati - troppo affezionati secondo Mary, che teme che con il passare del tempo l'ascendente che la ragazza esercita su di loro possa finire per metterli l'uno contro l'altro. Dal canto suo Georgie è completamente ignara dei turbamenti che suscita nei suoi cari, così come non sa di essere stata adottata. Abel, stanco di nascondere i suoi veri sentimenti, vorrebbe dirle la verità, mentre Arthur, pur soffrendo tanto quanto lui, si oppone perché teme che lo choc possa essere troppo grande.
La situazione cambia quando Georgie si innamora, ricambiata, dell'inglese Lowell J. Gray, giovane e aitante nipote del neo-governatore di Sydney. Dopo qualche giorno di idillio i due si lasciano con la promessa che nel giro di sei mesi il ragazzo, rotto il fidanzamento con Elise Dangering, tornerà in Australia per ricondurla con sé in Inghilterra, dove potranno finalmente coronare il loro sogno d'amore. Mary, preoccupata per come potrebbero reagire i figli, durante un teso confronto con la figliastra finisce per confessarle che è figlia di deportati.
Non potendo più tornare a quella che fino a poco tempo prima chiamava casa sua, Georgie decide di non aspettare il ritorno di Lowell e di imbarcarsi per Londra, sperando di poter trovare notizie di quel che resta della sua famiglia. Poco dopo anche Abel e Arthur, ognuno per conto proprio, giungono in suolo britannico nella speranza che alla fine lei scelga uno di loro.

Rispetto all'anime il manga sorvola sull'infanzia di Georgie, Abel e Arthur per concentrarsi sulle complesse dinamiche affettive che intercorrono successivamente tra di loro. Qualcuno potrebbe obiettare che senza la prima le seconde non sono giustificabili, ma a mio avviso i vari flashback disseminati nell'opera assolvono al compito in maniera soddisfacente e soprattutto scongiurando il rischio di capitoli filler.
L'altra differenza sostanziale riguarda il finale, senza dubbio più in linea con l'impronta melodrammatica della storia, anche se personalmente avrei da ridire sui suoi ultimissimi risvolti che ho trovato eccessivi anche per un'opera che fa della tragicità il suo tratto distintivo.

Tra sconvolgenti rivelazioni, fughe rocambolesche, complotti, malattie e traversie varie Mann Izawa dà fondo a tutti i clichés delle storie d'appendice, inanellando una disgrazia dietro l'altra come se stesse lavorando a una ghirlanda di fiori. Ci si aspetterebbe che prima o poi una simile sequela di sventure - tutte già viste e sentite nelle sedi più disparate - venga a noia, e invece grazie a una sceneggiatura dal ritmo sostenuto ma mai convulso l'attenzione del lettore rimane invariata fino alla fine.

Georgie, essendo una otomechikku, è caratterizzata in modo tale che non vi siano dubbi sulla sua purezza d'animo, fungendo così da contraltare alle altre principali figure femminili: Mary, così ossessionata dalla prospettiva che la ragazza causare la rovina della famiglia da vedere presagi dappertutto; Jessica, pronta a tutto pur di conquistare Abel; ed infine Elise, che non avendo mai dovuto lottare per ottenere ciò che crede le spetti di diritto ricorre alla cattiveria. Tuttavia sarebbe ingiusto definirla una Mary Sue (nome in codice di tutti i personaggi femminili fittizi ridicolmente idealizzati e privi di difetti), perché pur rappresentando un modello da imitare Izawa ha il buon gusto di non farci cadere la sua virtù dall'alto. Forse non ha le idee molto chiare in ambito sentimentale, ma non c'è alcuna malizia nel suo ritrovarsi fra le braccia di un ragazzo sempre diverso, poiché è genuinamente legata ad ognuno di loro.
Si ravvisa infine una certa ambiguità nel tratteggiare le personalità di Abel, Arthur e Lowell, che si riflette nel loro modo di vivere il loro amore per Georgie: il primo è vittima delle sue smanie di possesso, il secondo si tormenta perché sa che, comunque vada a finire, qualcuno a cui tiene molto finirà per soffrire, mentre il terzo è decisamente più risoluto a parole che con i fatti. Il rapporto che Georgie ha con ognuno di loro è caratterizzato da una tensione - principalmente di carattere sessuale - che nessuna delle parti in causa sa come affrontare e che, lungi dallo scemare, resta in agguato anche nei rari momenti di distensione.

Non vado matta per il tratto della Igarashi, decisamente troppo fiorito - in tutti i sensi - per i miei gusti, ma ho apprezzato molto la sua attenzione ai più piccoli dettagli di ogni scena. Le tavole, inoltre, sono costruite in modo arioso e intuitivo, nonché sempre al passo con il ritmo della sceneggiatura.

In conclusione: se state accarezzando l'idea di un'incursione nel (tragico) mondo delle otomechikku ma non sapete da dove cominciare - o se volete essere sicuri di non perdere il vostro tempo con opere di dubbia qualità - "Georgie" è il manga che non sapete ancora di stare cercando. Poco importa se questo genere narrativo non vi fa impazzire, come nel caso della sottoscritta: scoprirete che la sua freschezza sarà in grado di vincere qualsiasi vostra possibile reticenza.


 1
Mikoto

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
"Lalalalà, lalalalà lalalalà lalà lalà...Georgie che corre felice sul prato nel suo bel mondo che pare fatato..."
E chi non ricorda l'inizio della famosissima sigla italiana cantata da Cristina D'Avena dell'altrettanto famoso anime Georgie? L'anime ha segnato l'infanzia di moltissime persone, ma veniamo al manga.
La storia parte con Georgie, Abel e Arthur già adolescenti e con gli ormoni che cominciano a fermentare, quindi non si assiste alla parte dedicata all'infanzia dei tre personaggi come nell'anime. Ne consegue che soprattutto il rapporto tra Georgie e sua madre sia meno approfondito e più da soap opera. Nel corso dei vari volumi assisteremo alla crescita interiore della nostra biondina, che dovrà superare mille difficoltà e che riuscirà a lasciar andare il suo amato per amore appunto.

Georgie, bella e molto molto dolce, dovrà superare moltissimi drammi, farsi forza e riscattare sé stessa e i suoi due fratelli Abel e Arthur. Questo è infatti uno dei manga più tristi da me letti, con la protagonista più sfigata che ci possa essere, seconda solo a Candy Candy (l'autrice è la stessa). Forse l'unico personaggio più sfortunato di George è il bellissimo Arthur (eh già più sei buono più devi soffrire!). Il finale non piacerà a tutti, ma io personalmente l'ho adorato, perché finalmente la nostra protagonista si riunisce al suo unico vero amore (che non dirò per non spoilerare).

Devo ammettere che i personaggi sono ben studiati, con un carattere molto ben definito, ci appaiono più umani anche perché sanno come far funzionare la parte sopra le gambe e sotto l'addome. I disegni sono splendidi, stile anni '80, molto particolareggiati. Una cosa che mi ha colpito molto è stata la nave Lady Georgie, dove la Igarashi ci ha dimostrato le sue grandi doti di illustratrice. Degni di nota anche gli splendidi paesaggi di un'Australia ai tempi dei primi colonizzatori inglesi, fatta di boschi e aperte campagne. Georgie non è il solito shojo. C'è di tutto: sesso, droga, povertà, omosessualità, anche incesto se vogliamo, emigrazione, insomma tutte tematiche molto forti e attuali, ma ben narrate. E' questo che non rende Georgie diverso. Il voto finale è 8 e concludo consigliando questo manga agli amanti degli shojo drammatici a lieto fine ma anche a chi cerca qualcosa di passionale e coinvolgente.


 5
Turboo Stefo

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Colei che probabilmente è la madre degli shojo più famosi degli anni '80, ovvero Yumiko Igarashi, dopo aver collaborato con successo con Kyoko Mizuki in "Candy Candy" si cimenta in un nuovo lavoro a quattro mani a fianco di Man Izawa.
Nell'Australia del XIX secolo, quando era ancora una colonia penale inglese dove finivano i deportati, tre fratelli vivono felicemente la loro infanzia divertendosi e crescendo abbracciati dal calore del loro forte legame, mentre sullo sfondo si staglia una bellissima natura incontaminata baciata dal caldo sole. Crescendo però i due maschi Abel e Arthur cominciano a nutrire per la bella ed energica Georgie un sentimento che va ben oltre il normale amore per un famigliare. Oltre a questi sentimenti c'è anche un comportamento ambiguo da parte della madre che fa nascere dei sospetti sulla strana situazione familiare, ed in tutto questo si va ad aggiungere anche il primo amore della ragazza che presenta già grandi ostacoli.
In breve la giovane ragazza parte per un incredibile viaggio per fare chiarezza nei suoi sentimenti e sul passato ombroso legato ad un braccialetto, mentre intorno a lei si avvicendano sentimenti di amore ed odio.

Il primo impatto è allegro e frizzante grazie alla protagonista dal carattere solare ed energico: rappresenta la tipica "otomechikku" ovvero la protagonista dal cuore immacolata e dalla figura pura e candida che sovrastava gli Shojo degli anni '80. Lentamente questa immagine va sfumando mentre la storia prende velocemente piede, in una narrazione fin troppo serrata che non lascia agli eventi il giusto spazio per essere elaborati costruendo così uno scenario apparentemente forzato. Fortunatamente dopo questa fase iniziale l'autrice trova la giusta tensione, leggermente più tranquilla, che accompagna perfettamente la storia che tra drammi, colpi di scena e numerosi problemi va a costruire una storia ricca di mistero e intrigante che diventa sempre più vasta portando le diverse trame della vita di Georgie - la crescita personale, la ricerca dell'amore e la conoscenza dello stesso, le domande sul passato e quelle sul futuro - a intrecciarsi in diversi modi. Proseguendo le situazioni e le rivelazioni saranno sempre più dure e pesanti che vanno a infittirsi sempre più fino alla incredibile sequenza finale dove il melodramma è accompagnato da tanta suspance, riuscendo a stupire il lettore in diversi modi. Comunque dopo tanta sofferenza il finale riuscirà comunque ad essere felice, come giusta ricompensa dopo tante brutte esperienze.
Il tutto è portato avanti grazie anche alle diverse figure secondarie che si avvicendano, per lo più personaggi semplici e improntati alla commedia che servono a sistemare molteplici particolari e, soprattutto, uscire con piccole e simpatiche gag che alleggeriscono e non poco alcune sequenze.
I difetti dell'opera quindi sono da vedere sotto punti di vista personali, sia nella storia con le sue leggere forzature - nate soprattutto dalla volontà di raccontare un dramma storico e sentimentale senza inutili fronzoli - che nei comportamenti della protagonista che, alle prese con i primi battiti di cuore, potrebbe parere troppo sentimentale e melodrammatica nella sua spontaneità.

Il tratto pulito ed elegante di Yumiko Igarashi va a comporre tavole ricche ed elaborate sotto ogni aspetto. Il character design è legato agli standard dell'epoca, ciò non toglie che sia gradevole e curato, oltre che molto espressivo.
Bellissima la cura riposta nei minimi dettagli: gli abiti ricchi di pizzi e merletti in ogni strato di stoffa sono ben particolareggiati e ben diversificati tra loro, mentre non mancheranno i classi abiti più sobri del ceto povero, stesso discorso vale per le abitazioni che vanno dagli sfarzosi palazzi agli appartamenti diroccati in legno.
La cura non manca nemmeno nei ricchissimi sfondi dove l'occhio potrebbe perdersi nelle fronde australiane o nei cupi e grigi orizzonti cittadini.
La regia è gradevole, e raggiunge i picchi ovviamente nei punti più ricercati e sentimentali, alternando primi piani dalle sfumature oniriche con cornici floreali.

Il manga in Italia era arrivato grazie alla Starcomics con volumetti economici e sottili. Successivamente la Magic Press ha riproposto l'opera in quattro corposi volumi di lusso: la sovraccoperta porta in copertina e sulle bandelle delle bellissime illustrazioni dell'autrice, mentre all'interno del volume trovano posto numerose e bellissime tavole a colori in esclusiva per questa riedizione. Inoltre anche a livello di materiali - dalla rilegatura flessibile e resistente alla carta bianca di elevata grammatura - adattamento e qualità di stampa rivela di essere su altissimi livelli, per un prezzo relativamente irrisorio se si considera anche l'importanza dell'opera.

In barba all'ideologia dei manga con le protagoniste "otomechikku" e degli shojo dell'epoca, "Georgie" si rivela un'opera di rara intensità nella sua storia serrata, inaspettatamente complessa e ricca di drammi, in un continuo evolversi che permette alla dolce protagonista di maturare sotto diversi aspetti mentre il lettore rimane impressionato dai duri colpi di scena che non mancano di stupire, in una storia d'amore, forse stucchevole nella sua eccessiva drammatizzazione ma sicuramente d'impatto, che tiene incollati fino all'ultima fantastica tavola.
Una perla imperdibile per ogni appassionato di manga, ed anche chi si ricorda dell'anime visto durante l'infanzia potrebbe perdersi volentieri in questa riscoperta che porterà al vero agrodolce finale, e non quello addolcito nella serie televisiva.


 4
Magik

Volumi letti: 7/4 --- Voto 10
Georgie è un manga del 1983 di Yumiko Igarashi e rappresenta lo shoujo per eccellenza ed è considerato un capostipite di questo genere.
La biondissima Georgie viene adottata in fasce dalla famiglia Buttman, i suoi veri genitori sono dei nobili inglesi accusati di aver attentato alla vita della regina e per questo vengono deportati in Australia. La piccola Georgie cresce felice insieme ai due fratellastri Abel, impulsivo e passionale, e Arthur, timido e riflessivo, che nei confronti della sorella incominciano a provare prima un affetto profondo che poi si trasformarà in un amore morboso. La nostra eroina saputo della verità sulle sue origini dalla madre che la caccia di casa, parte per l'Inghilterra alla ricerca delle sue radici e del nobile Lowell, conosciuto poco prima, di cui si è innamorata.

Nonostante l'età del manga i disegni sono bellissimi, molto accurati, i personaggi molto espressivi con i loro occhioni giganti che sembrano uscire dalle pagine, e il tratto è molto pulito e lineare, tutto ciò fa di Yumiko Igarashi una delle migliori disegnatrici al mondo.
La storia, ripeto, nonostante l'età del manga, è molto attuale e coinvolgente, in stile soap-opera per niente ripetitivo e noioso, l'autrice ha saputo mettere insieme di tutto, amore, droga, morte, tradimenti, gelosie, suicidio, passione, intrighi, incastrandoli tra di loro creando una trama compatta che non perde mai il filo logico.

<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Un piccola considerazione va fatta sul finale dell'opera, che si chiude con la morte di Abel e il ritorno di Georgie in Australia con il figlio avuto da quest'ultimo e il ricongiungimento con Arthur. Se da una parte ha fatto storcere il naso a più di una persona, io lo considero molto realistico e in linea con la storia melodrammatica.
<b>[Fine spoiler.]</b>

Consiglio caldamente di leggere quest'opera visto anche la facilità con cui si può reperire il manga sia nella povera edizione della Star Comics, sia nella recente ristampa della Magic Press.
Il mio voto per questo manga è un bel 10 meritatissimo.

micheles

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
Chi cerca un'opera realistica non dovrebbe leggere Georgie, di Mann Izawa (storia) e Yumiko Igarashi (disegni). Georgie è il romanzesco allo stato puro: è un manga ricchissimo di sorprese, colpi di scena, tradimenti, inganni, fughe, inseguimenti, tentativi di omicidio e di suicidio, incontri inaspettati, coincidenze inverosimili e soprattutto amori impossibili. Il tutto in un'ambientazione che più romantica non si può, divisa tra l'Australia dei primi colonizzatori e l'Inghilterra vittoriana. Nessuno dei luoghi comuni del feuilletton viene trascurato: la trama principale tratta dell'amore contrastato tra un ricco nobile ed una povera orfanella. Georgie è la figlia di un deportato che si scopre poi essere di nobili origini grazie ad un braccialetto che porta con sé fin dall'infanzia (il trucco del riconoscimento era già vecchio ai tempi di Plauto). Ciò detto, Georgie è ben lungi dall'essere scontato, perché alla storia d'amore classica di Georgie e Lowell si mescolano molte storie, in particolare quelle dei fratelli adottivi Abel e Arthur, entrambi innamorati di Georgie, che vivono rocambolesche avventure quando cercano di seguirla a Londra.

L'attenzione rimane viva per tutta l'opera e per tutto il tempo il lettore si chiede se alla fine Georgie sceglierà Abel oppure Arthur, oppure nessuno dei due e si sistemerà con Lowell, anche se fin dall'inizio la loro storia sembra destinata ad un finale tragico. Il ricorso a stereotipici vecchissimi in Georgie non dà nessun fastidio ed anzi aumenta il fascino del manga perché mostra al lettore situazioni familiari che però non annoiano mai per il ritmo velocissimo dell'azione, per l'uso frequente di colpi di scena e di cambi di ambientazione. In pochissime pagine vediamo tanta di quell'azione che in un manga moderno occuperebbe decine di volumi. A questo si aggiunge una buona caratterizzazione dei personaggi che sono tutti interessanti, ognuno con la propria personalità specifica; i migliori sono i personaggi maschili, Abel, Arthur e Lowell, ma anche i personaggi femminili, quasi sempre avversari di Georgie (la madre la caccia di casa, la spasimante di Abel, Jessica, paga addirittura un killer per ucciderla, mentre la fidanzata di Lowell, Elisa, sembra addirittura una Iriza rediviva per le sue cattiverie!) hanno il loro perché e si fanno ricordare. La cosa migliore del manga è forse il disegno, di livello altissimo per un manga del 1982: mi hanno impressionato in particolar modo i disegni dettagliatissimi delle navi nel porto, con tutte la velatura e il cordame tratteggiato fin nei minimi particolari. Per non parlare degli occhi dei personaggi, che hanno fatto scuola; la parte grafica non è da certo di meno della storia, del resto si tratta di un lavoro di Yumiko Igarashi, la celebre disegnatrice di Candy Candy.

Il manga l'ho letto soltanto di recente ma conosco l'anime di Georgie da moltissimo tempo, avendolo visto ai tempi della mia adolescenza, motivo per cui ai suoi meriti indubbi si aggiunge anche il fascino della nostalgia. Rispetto all'anime il manga ha un ritmo molto più sostenuto, viene tagliata la parte iniziale sull'infanzia di Georgie e il finale è completamente diverso (il finale del manga a mio avviso è molto superiore a quello dell'anime, che ho sempre giudicato un po' debole). Si noti che per quanto si sia tentato di spacciare l'anime come un prodotto per bambini/e, è evidente che il target originale è per ragazzi/e di età più matura: infatti sia il manga che l'anime hanno un forte contenuto sessuale più o meno implicito che mi ricordo mi sorprese/colpì moltissimo all'epoca. Erano altri tempi, gli anime che accennavo il tema della sessualità erano pochissimi, ma i pochi che lo facevano (in questo momento ricordo soltanto Ninja Kamui, Lady Oscar e Baldios) lo facevano in maniera delicata e profonda. Insomma, per tutti questi motivi non posso che assegnare a Georgie un dieci pieno, essendo secondo solo a Lady Oscar nel campo dello shojo a ambientazione storica.

luna32

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luna32

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Non sono una romanticona nata, eppure non ho mai smesso di adorare questo splendido cartone/manga. Le puntate della serie TV le avrò viste migliaia di volte, così come ho letto, riletto e commentato sia le pagine manga della Neverland che quelle splendide della Magic Press.
Bè, se è vero che la storia dà un po' l'idea di una soap opera, però è molto più avvincente e, a mio giudizio, con la sua trama inverosimile ma non impossibile da verificarsi nella realtà, può anche considerarsi un "cartone/manga storico" in quanto la rappresentazione della società in epoca vittoriana è delineata con molta precisione, così come lo scontro tra la classi e la difficoltà di ognuno (vedi Lowell) di non sapersi distaccare, pur sforzandosi in tal senso per amore, dal proprio ceto sociale.
Può inoltre anche considerarsi un'opera psicologica, in cui il vero protagonista è l'amore, raffigurato gradualmente, nel corso della storia e facendo fede all'età di Georgie, nelle sue più ampie sfaccettature, da quello adolescenziale (Lowell), a quello erotico - passionale (Abel), a quello maturo, consapevole e definitivo (Arthur).

I difetti, certo, ci sono: i due differenti finali entrambi troppo affrettati - soprattutto nel manga bisognava specificare in qualche modo che ciò che accadeva nell'ultimo volume copriva un arco di tempo molto lungo, anche per non dare l'impressione che Georgie fosse una poco di buono - ed anche i personaggi, forse, un po' troppo stilizzati, troppo buoni o troppo cattivi, simili a quelli delle favole, fatta eccezione per Abel, unico fra i protagonisti ad essere rappresentato in maniera umanizzata con i suoi pregi e i suoi difetti.
Ma i disegni curatissimi, che evidenziano appieno lo stato d'animo dei protagonisti, la limpidezza delle tavole, i sentimenti dei personaggi evidenti e mai celati, seppur diversamente espressi, non possono non lasciare con il fiato sospeso.

<b>[Attenzione, paragrafo contenente spoiler!]</b>
Veniamo infine al dilemma finale: chi scegliere tra i tre bellissimi personaggi maschili? Leggendo i commenti delle altre le lettrici, mi rendo conto che andrò un po' in controtendenza, ma, pur ammirando la delicatezza di Lowell nonché il coraggio e la maggiore "umanizzazione" e verosimiglianza di Abel, ho sempre adorato Arthur, il MIO Arthur! Forse è troppo perfetto, inesistente nella realtà, ma l'unico da tenere a modello, il solo che con la tenacia, la resistenza e la perseveranza alla fine risulta il vero vincitore. Al confronto di un Lowell troppo rinunciatario e di un Abel troppo impetuoso, che quindi ne combina di guai per questo (confida il suo amore a Georgie nel momento più inopportuno tanto da farla fuggire e, nel manga, firma la sua condanna grazie all'idea maldestra di voler fare l'eroe a tutti i costi sostituendosi al fratello nelle segrete invece di scappare con gli altri), Arthur rappresenta quel giusto mezzo di equilibrio, saggezza, dolcezza; dimostra amore e coraggio nei momenti giusti, (vedi Georgie che cade nel fiume), sembra debole ma in realtà è più forte degli altri, sembra poco passionale ma in realtà è, da questo punto di vista, una bomba esplosiva. Insomma, il marito e l'uomo ideale! E, confesso, se nel manga il predestinato a restare con Georgie alla fine della storia non fosse stato lui, il mio voto sarebbe stato un po' più basso. Il mio debole per questo personaggio è infatti troppo grande!


 1
E se poi te ne penti?

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Premettendo che questo è stato il mio primo manga e in quanto tale ha un posticino speciale nel mio cuore. Col senno di poi e l'entusiasmo un po' smorzato posso ancora dire che si tratti di un gran bel manga, non un capolavoro, ma comunque molto bello. L'edizione (Magic Press) è spettacolare e le pagine a colori gli danno quel tocco che manca, il prezzo non è esagerato e i disegni decisamente belli. La storia non è banale anzi molto particolare e non scoccia nemmeno per un secondo.

<b>
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b>
Anche il finale malgrado la sua drammaticità, la morte di Abel ecc. mi è piaciuto, francamente non avrei sopportato un "tutti vissero felici e contenti", non ci sarebbe proprio stato col resto della storia.
<b>[FINE SPOILER]</b>

Un manga bello, che insieme ad altri a segnato la storia del genere shojo. A mio parere da avere assolutamente.


 3
basula

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Georgie lo abbiamo conosciuto tutti attraverso l'anime, da gli anni '80 ad oggi è stato trasmesso più volte ma non avevo mai avuto modo di leggere il manga cosa che ho potuto fare solo qualche mese fa grazie a questa nuova edizione. Edizione sicuramente ottima e spesa abbastanza contenuta visto che sono solo 4 numeri a 5.90 € l'uno.
La storia la conosciamo tutti ma presenta delle sostanziali differenze con la versione animata: la bella Georgie vive in Australia adottata dalla famiglia Buttman (o Batman come nell'anime!) con i fratellastri e la madre. La storia nel manga si innesca subito (al contrario dell'anime dove vi è un lungo prequel dell'infanzia dei tre ragazzi) e precisamente con la scoperta da parte della protagonista delle sue vere origini. La storia si svilupperà in modo abbastanza articolato ma fluidamente nell'arco di alcuni anni tra l'Australia e l'Inghilterra, con varie peripezie e colpi di scena per i nostri protagonisti.

Sicuramente il fumetto è meglio riuscito rispetto all'anime (come spesso accade), un po' perché l'adattamento italiano non è ottimale (sebbene i doppiatori siano comunque ottimi), un po' perché la storia è molto più veloce e si saltano parti dell'anime da molti ritenute inutili, ma soprattutto perché la storia cambia in certi punti ed il finale è totalmente diverso. Il finale nell'anime a mio giudizio è poco credibile e sicuramente non definitivo. Non farò spoiler ma il finale del manga è sicuramente più avvincente e commovente. Può sembrare tuttavia che la nostra Georgie (nel manga) sia come una bandiera che si sposta a secondo di come tira il vento, passando da un partner all'altro con apparente facilità, ma non dimentichiamo che se anche la narrazione è veloce l'arco di tempo coperto dalla storia è abbastanza lungo.

Aldilà della storia più o meno riuscita rispetto all'anime, il vero punto di forza sono i disegni. Tratto tipico degli anni '80, lo si potrebbe definire lo shojo per antonomasia. Con questi disegni curatissimi e delicatissimi la Igarashi da prova di essere una delle migliori autrici dell'epoca e tutt'ora fatico a trovare un'opera graficamente valida come questa.

Un evergreen che da cui non si può prescindere, consigliato soprattutto agli amanti degli shojo ma lo consiglio anche ai maschietti oltre che per il suo valore grafico anche per la storia, che comunque è resa bene e tiene in tensione fino al finale. Purtroppo manga così non ne fanno più ormai da tempo o quanto meno a me non me ne arriva notizia.
In conclusione suggerisco la lettura del manga e solo dopo la visione dell'anime (se mai ne aveste voglia di rivederlo), dato che ritengo che quest'ultimo sia nonostante le differenze complementare al primo. Soprattutto la parte dell'infanzia di Abel, Arthur e Georgie da molti snobbata. In quegli episodi definiti tanto noiosi si capisce a cosa si riferisca Georgie nel manga quando ripensa ai giorni felici trascorsi in Australia, ma forse solo un fissato/otaku può apprezzarli.

violet

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violet

Volumi letti: 7/4 --- Voto 7
Il mio voto non è un 7 proprio pieno, ed ora cerco di spiegare perché. La storia di base a mio parere è davvero bella: due fratelli così belli e così diversi entrambi innamorati della sorella, che poi sorella non è in quanto è stata trovata, anche se lei non lo sa.

I disegni, che sono quelli tipici degli anni '80 sono davvero belli a mio parere, ma la pecca di questo manga secondo me è che la storia, che poteva essere davvero bella, è stata sviluppata male. Georgie non viene caratterizzata molto bene, mentre è riuscita abbastanza la caratterizzazione di Abel e Arthur. Gli eventi si susseguono troppo velocemente e non viene approfondito lo sviluppo dei sentimenti dei personaggi.
<b>SPOILER</b>
Georgie all'inizio è innamorata di Lowell, poi come se niente fosse, così, da un volume all'altro, è innamorata di Abel. Per non parlare del finale, non solo deludente per la morte di Abel, ma anche per il fatto che l'autrice fa capire che Georgie starà insieme ad Arthur! Diciamo che l'immagine di Georgie non è che ne sia uscita rafforzata! Ecco, secondo me la storia e la psicologia dei personaggi andavano approfondite.
<b>FINE SPOILER</b>

Forse 7 volumetti erano pochi. Do 7 solo perché mi piacciono i disegni, perché i personaggi di Abel e Arthur tutto sommato sono ben riusciti, e poi perché vi sono legata affettivamente. Altrimenti darei di meno.


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missbondi

Volumi letti: 7/4 --- Voto 8
Sinceramente ho preferito l' anime al manga. Le due versioni hanno un finale completamente diverso che, a mio parere, è un fattore positivo, perché lascia la possibilità ai fan di scegliere la fine che più piace.

Innanzitutto il manga salta tutta la parte sull'infanzia di Georgie e sulla vita della famiglia in Australia. Anche se nell'anime questo pezzo a volte l'ho trovato un po' noioso, ritengo che se si voglia capire veramente la storia questa parte sia indispensabile. Infatti se non si conosce la vita che facevano i 3 fratelli, non si può capire come mai Abel e Arthur finiscono per innamorarsi di Georgie. Oppure nel manga viene trascurato il complicatissimo rapporto tra Georgie e la madre, facendo apparire quest'ultima solo come una stronza, mentre nel cartone il carattere e i pensieri materni sono analizzati molto bene.
Il manga è ambientato quasi solo a Londra e i primi 6 volumi sono praticamente uguali all'anime. Ciò che cambia nettamente è la fine, ambientata nel settimo volume, ma personalmente ho preferito l'anime, anche in questo caso.

Consiglio comunque la lettura, anche perché il finale nel cartone è stato appositamente cambiato, quello vero sarebbe infatti quello del manga. Se devo però scegliere preferisco nettamente il cartone che, a mio parere, approfondisce molto di più la storia e il carattere dei personaggi. Inoltre mi ha commosso profondamente, ed è una cosa davvero rara, quindi guardatevi prima l' anime (che è più completo) e dopo leggetevi il manga!


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Sonoko

Volumi letti: 7/4 --- Voto 3
<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler e il finale dell'opera.]</b>

Ho letto la prima edizione Star Comics in 7 volumi, non bella come la ristampa Magic Press, ma comunque dignitosa, eccetto che per la carta leggermente trasparente. Fortunatamente si è trattato di un prestito, perché così ho risparmiato i miei soldi!
Sì, perché purtroppo questo manga non mi è piaciuto per niente, sono rimasta troppo delusa: il finale dell'anime, per quanto strano ed aperto, mi è parso decisamente migliore rispetto allo scempio che ha combinato la Igarashi.
Vi spiegherò meglio le mie ragioni, anche se purtroppo per farlo adeguatamente non potrò evitare di fare grossi spoiler.

Inizialmente la versione cartacea mi sembrava migliore della serie animata, perché saltava completamente quella lunga e noiosissima parte dell'infanzia della protagonista, che nei primi anni "corre felice sul prato" e poi va alla scuola domenicale con i "fratelli"; inoltre nel manga non ci sono, ovviamente, tutte quelle censure che ci ha imposto Mediaset: la famosissima scena incriminata di Arthur che scalda Georgie, trasmessa integralmente alla prima messa in onda e presente nell'album delle figurine Panini ma poi sparita nel corso delle repliche TV, la scena completa della visita di Georgie a Lowell a Londra, che ho visto soltanto in una versione straniera (Giapponese? Spagnola? ricordo solo che Georgie veniva chiamata Barbara!) su You Tube e che ha risvolti piccanti davvero inaspettati (soprattutto perché si trattava di Lowell, non me lo sarei mai aspettato da lui!)... e se ricordo bene, col tempo avevano anche censurato il primo abbraccio di Abel e Georgie sotto la pioggia in Australia, in cui non succede niente di che! Cosa più importante per me, andando avanti coi volumetti ho visto gradualmente realizzarsi ciò in cui avevo inutilmente sperato anni fa: Georgie dimentica quel mollusco viziato di Lowell per accorgersi che il suo vero amore è Abel, il mio personaggio preferito! E la scena della prigione è splendida... È vero che Arthur viene drogato, violentato da quel damerino pervertito e poi fa quella fine, ma questo elemento drammatico nel contesto della storia ci può anche stare, anche se un po' forzatamente, se non altro per accontentare il desiderio della Igarashi (non credo c'entri Mann Izawa, questo è nel suo stile) di uccidere sempre almeno un personaggio innamorato della protagonista. È accaduto in Candy Candy, è accaduto in Tim Tim Circus, è accaduto in Mamie Angel. Pazienza, anche perché, lo confesso, Arthur non mi era nemmeno particolarmente simpatico.
Purtroppo però nelle ultime pagine ho visto ridursi quello che avrebbe potuto essere un manga splendido (anche se non perfetto) in un manga spazzatura, almeno secondo il mio modesto parere... ma non semplicemente perché di punto in bianco l'autrice si è accanita sul povero Abel (e davanti a quella terribile scena mi sono sentita esattamente come Annie Wilkes in Misery non deve morire), anche in questo caso con una fine evitabilissima, ma proprio per le ultime 3-4 pagine, in cui Georgie torna in Australia, dove constaterà la miracolosa resurrezione di Arthur, che si è ripreso giusto in tempo per accoglierla. Innanzitutto non era certo obbligatorio resuscitare qualcuno in un finale che già non ha nulla da invidiare ad una soap opera, sarebbe stato accettabile anche un finale più triste con Georgie sola col figlio. E poi a me pare che quest'ultima sorpresa che ci ha riservato l'autrice (spudoratamente dalla parte di Arthur e dei personaggi che gli somigliano fisicamente e/o caratterialmente in tutti i suoi manga...) faccia anche apparire la protagonista come una banderuola, che ha sperimentato uno alla volta tutti i suoi spasimanti!

Comunque, in considerazione dei primi meravigliosi 6 volumetti e mezzo e dello stile di disegno tipico degli anni '70-'80 che mi piace tanto, sarò di manica larga, ma non più di tanto, perché per me il finale di una storia è troppo importante e se non è di mio gusto o, come mi pare pure in questo caso, incoerente ed evitabile, non posso che giudicare male tutta l'opera: il mio voto finale è 3.


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sogno87

Volumi letti: 7/4 --- Voto 7
Sono rimasta positivamente sorpresa da quest'opera. L'ho acquistata online per un'offerta imprevista, vinta da un forte desiderio di storie e di emozioni da assaporare, e devo ammettere di essere davvero fiera del mio acquisto. Non mi aspettavo molto da Georgie: non ho mai visto l'anime, anche se lo conoscevo, e non sapevo nulla riguardo la vicenda narrata. Inoltre avevo visto qualche immagine dello stile del disegno, ma ora posso affermare che non rendeva giustizia alla capacità della mangaka. La storia di Georgie è molto avvincente, profonda, per certi versi matura e il finale dell'opera, lo ammetto, mi ha causato una vera crisi di pianto.
Quando una storia ti tocca il cuore deve per forza valere qualcosa.
Ho scoperto, però, che l'anime ha mutato proprio il finale scelto dal manga, cosa a mio avviso assolutamente errata.

<b>[Attenzione, pesanti spoiler sui finali del manga e dell'anime omonimo!]</b>
Nel manga Abel (il mio personaggio preferito) muore, ma lascia a Georgie, che ha ormai dimenticato Lowell, un figlio. Georgie torna poi in Australia col suo bambino e qui incontra con sorpresa Arthur, che credeva morto. La frase finale, che mi ha colpito molto, è "Finalmente possiamo tornare a vivere tutti e tre insieme, io Abel (suo figlio, che prende il nome del padre) e Arthur".
L'anime, invece, narra il ritorno in patria di Georgie con entrambi i fratelli, ma lascia intendere che lei continuerà ad amare Lowell nonostante tutto. Mi sembra in questo modo che si perda tutto il romanticismo finale, la sofferenza e la passione delle ultime pagine del manga, che sono anche i momenti che ho più apprezzato.
<b>[Fine spoiler.]</b>

Il disegno, devo ammetterlo, mi ha sorpreso più della storia. Non mi aspettavo assolutamente quel tratto definito e delicato, quella capacità di rendere ambienti e situazioni, quell'attenzione al particolare, sia negli sfondi che negli abiti o nelle ambientazioni.
Unica pecca: non amo particolarmente la protagonista. È un genere di ragazza troppo ingenua e sempre felice e per mio gusto sono portata ad apprezzare personaggi più complessi, che abbiano cioè qualcosa di profondo, da scoprire a poco a poco. Adoro le persone dipinte con tanti colori e Georgie credo invece che sia raffigurata con un'unica, dolcissima sfumatura di rosa.
A parte questo, consiglio vivamente quest'opera, che oltre ad essere un classico del fumetto giapponese, nasconde anche una grande capacità di emozionare.


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Maho

Volumi letti: 7/4 --- Voto 8
Questo bel classico l'ho recuperato abbastanza di recente, due anni fa se non ricordo male, nell'edizione Star Comics... ed ora ovviamente mi sto mangiando le mani perchè è stato appena pubblicata una nuova bellissima edizione da un altro editore, la Magic Press MX! Ma non me la prendo più di tanto, in fondo è l'opera in se quella che conta (lo dico per consolarmi in realtà).
Inizialmente ero dubbiosa, infatti non sapevo se la storia che avevo visto nell'anime potesse ben rendere in un fumetto di soli sette volumi (la nuova edizione ne conta meno, ma ogni volume ha più pagine rispetto alla vecchia edizione) ma, dopo averlo letto, devo dire che la storia funziona benissimo e, anzi, offre molto di più rispetto alla controparte animata e la storia, è più completa, visto che qui possiamo apprezzare il vero finale mai visto nell'anime, che invece termina prima, rivelandosi quindi, sostanzialmente inconcludente.
La storia credo la conosciamo tutti, e narra delle vicissitudini della sfortunata Georgie, che vive inizialmente felice in Australia con la sua famigliola, ma le cose son presto destinate a cambiare, e la ragazza verrà a conoscenza di una verità che la porterà ad imbarcarsi per un lungo viaggio per venire a conoscenza dei suoi veri natali. Senza scendere troppo nei particolari, l'evolversi della storia ci porterà a toccanti rivelazioni, intrighi e vicende che faranno della sofferenza il loro fulcro. Questo perchè Georgie si basa su di una storia molto drammatica e toccante, in alcuni punti addirittura tragica, e anche il finale seppur molto soddisfacente, sicuramente vi lascerà un po' di malinconia dentro... soprattutto se avete visto prima l'anime.
Il disegno è davvero qualcosa di eccezionale a parer mio, molte delle attuali autrici di manga avrebbero tanto da imparate da classici come questo. I personaggi son disegnati sempre in maniera gradevole, le chiome ed i panneggi son gradevoli e molto voluminosi, il tutto ha un tratto elegante e ordinato... insomma anche lo stile del disegno lo definirei "romantico", ed in buona sostanza molto attinente al tema trattato. Soprattutto le ambientazioni degli ultimi numeri son rese molto bene, con una bella atmosfera molto coinvolgente.

I volumi in mio possesso (Star Comics ricordo) hanno una qualità tutto sommato dignitosa, forse la carta è un po' trasparente (sinceramente non me ne intendo molto di queste cose) comunque valgono quello che costano.
Concludendo io consiglio caldamente l'acquisto di questo bello shoujo a chiunque, se poi come me avete visto ed apprezzato il cartone animato (magari da bambine) allora questo è un acquisto assolutamente obbligato, per lo meno per sapere come va a finire davvero la storia... strappalacrime.
Magari come me, dopo averlo letto, vi appassionerete anche al mondo dei manga (Georgie è stata la mai prima lettura, infatti sono una neo-lettrice di manga) poi, come si dice, l'appetito vien mangiando!


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pippy989

Volumi letti: 5/4 --- Voto 9
Il celeberrimo "Lady Georgie" di Izawa/Igarashi: questo manga, come pochi, ha un disegno molto ricco e quasi brillante. Io trovo fantastici anche solo gli occhi dei personaggi, cosi particolari e carichi di espressività, stessa cosa si nota in Candy Candy o altri. Un manga e anime di quelli leggendari perché anche le future generazioni canteranno almeno una volta la celeberrima <I>"Georgie che corre felice sui prati..."</I>, opening cantata da Cristina D'Avena in Italia.
Un capolavoro senza tempo, dalla trama un po' scioccante e ingarbugliata, dove l'amore è il filo rosso che lega la splendida Georgie, il burbero ma dolce Abel, il buono Arthur e il classico principe Lowell, nonchè tutta una serie di personaggi secondari, buoni e cattivi.
Il manga è parecchio diverso, soprattutto nella seconda parte, rispetto all'anime, in quanto quest'ultimo in Italia è stato super censurato. L'anime si conclude in un modo completamente diverso rispetto al cartaceo che, devo ammettere, mi ha emozionata molto sino alle lacrime. Il vedere un amore così struggente ma delicato mi ha commossa molto. non attribuisco un 10 perché Gerogie a mio parere perde nel corso della storia un po' di credibilità, infatti sembra la classica ragazzina a cui basta mostrare un po' di affetto per passare da un ragazzo all'altro.
Ribadisco che comunque si tratta di un'opera ottima e che merita di essere letta, per scoprire cosi chi è il vero amore della dolce lady. Da leggere, imperdibile.


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MaryAky

Volumi letti: 7/4 --- Voto 8
Davvero bello, dalla trama ai disegni che sono stupendi!
Chi è appassionato di Georgie perché ha visto l'anime, deve assolutamente leggere il manga perché è diverso, più "completo"... infatti ci sono degli avvenimenti (e storie amorose) che nell'anime non si vedono affatto. Poi Georgie è molto più dolce, aggraziata e bella rispetto all'anime.


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Hadrill

Volumi letti: 5/4 --- Voto 8
Non sono un'esperta di shojo, ma a me Georgie sembra comunque uno dei migliori del genere, sia per il tratto accurato e personale dell'autrice, sia per la trama, ricca di situazioni avvincenti e colpi di scena, che permettono alla trama di non scadere mai nel melenso, garantendo così un buon ritmo di lettura.
I punti di forza di questo manga stanno, oltre in quelli che ho già citato, nella caratterizzazione psicologica dei personaggi, non tanto della protagonista, quanto dei personaggi di contorno, e nell'accuratezza della ricostruzione storica.
Chi ha seguito l'anime noterà differenze sostanziali nella trama e soprattutto nella conclusione della vicenda, elementi che mi fanno preferire il manga alla versione animata.

YaYa92Fg

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YaYa92Fg

Volumi letti: 7/4 --- Voto 9
<b>Attenzione Spoiler</b>

Che dire... giudicarlo bellissimo è dire poco!
Una storia d'amore dove i sentimenti si riescono a percepire con molta facilità, quell'amore per cui si è disposti a tutto!
Molto diverso dall'anime, e forse anche un po' triste per quel finale, quel finale che nessuno si aspettava, ma che è comunque molto particolare e perlomeno non standard come la maggior parte degli altri.
Impossibile con questo bellissimo manga non versare una lacrimuccia, per la profondità con cui l'autrice descrive alla perfezione ogni stato d'animo, ebbene l'amore, quell'amore così profondo su cui si basa tutta la storia e che porta i personaggi a fare di tutto per confermare quel sentimento stesso.
Voto 9 e non 10 solo per il semplice fatto che avrei preferito comunque un finale diverso (preferisco, per quanto riguarda i <u>miei</u> gusti, il finale classico, il lieto fine perfetto, anche se di tanto in tanto un finale diverso dal solito non fa male a nessuno) ma comunque molto originale, e molto molto bello ugualmente, perché nella sua originalità ha creato una storia semplicemente bellissima e reale basata su quell'epoca ottocentesca!
Lo consiglio vivamente a tutti gli appassionati di storie d'amore, e che ahimè, si fanno scappare la lacrimuccia :) .


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hero

Volumi letti: 1/4 --- Voto 9
Siete dei romanticoni incalliti? Vi piace leggere manga o guardare film per poi naufragare tra le vostre stesse lacrimuccie?
Bene Georgie, o meglio Lady Georgie, è il manga che fa per voi!
Classico shojo dalla lacrima facile, Georgie presenta una storia forse non così originale fra tutti gli esempi di letteratura romantica, ma nonostante questo sicuramente piacevole. Opera che appartiene a quel filone di shojo anni 80' insieme a opere come Candy Candy e Alpen Rose accomunate tutte da quella caratterizzazione occidentale che fa tanto "storia romantica". Lady Georgie infatti è ambientato non in Europa ma bensì in Australia, ed è proprio qui che si sviluppa la storia di Georgie, una ragazzina dell'aristocrazia inglese che ritrovatasi orfana a sua insaputa, verrà accolta ancora in fasce nella famiglia di un contadino australiano. E' qui che crescerà insieme ai suoi due fratelli, Abel e Arthur, fratelli che ben presto con il passare degli anni e con lo sbocciare di quella sorellina acquisita cominceranno a provare un sentimento anomalo ma che non conosce freni... l'Amore. Entrambi si innamoreranno della sorella e ciò li porterà a dividersi ma al tempo stesso a unirsi per non perdere quella sorella, che pur non sangue dello stesso sangue, amano più di come si dovrebbe amare una sorella. Ma fra i verdi prati australiani si insinuano, come in ogni buon shojo, misteri, amori, fatalità non annunciate, ... nobili inglesi.
Questo è l'incipit di questa romantica avventura che porterà a un intreccio di trame. Con lo sfogliare delle pagine vedremo una Georgie che cresce, che si innamora e che scopre pian piano la verità sulla sua infanzia e sulla sua vera famiglia che gli è stata strappata in tenera età.
Insomma una trama che non ha nulla da invidiare a Candy Candy, Alpen Rose o Lady Oscar, pervasa da tutte quelle disgrazie e incomprensioni che stanno alla base di ogni buon shojo ma anche di tutto quel filone letterario inglese dell'800' con cui le care professoresse di lingua inglese amano tediare i propri alunni, e di cui questo filone shojo ha preso ampio spunto.
Tutto questo viene raccolto in un edizione superlativa, prodotta dalla neonata casa editrice Magic Press (MX), con una qualità degna dell'opera offerta, il tutto a un costo di 5,90 euro, più che giusto visto l'impegno profuso dalla casa editrice nella realizzazione. Tavole a colori, sovraccopertina, materiali a mio giudizio di ottima qualità, per una storia ben strutturata e che vi terrà con interesse legati alla poltrona.
Al di là della superlativa edizione MX in 4 volumi, di cui il primo appena uscito (gli altri usciranno a cadenza bimestrale), esiste una prima edizione pubblicata da Star Comics in sette volumetti al prezzo di 2,10 euro cadauno. Io nonostante già abbia la prima edizione targata Star, non mi sono fatto scappare questa nuova edizione MX, sia perché credo e voglio dare fiducia a questa nuova casa editrice sia per il lavoro più che ben svolto.
In conclusione un'opera rivolta tendenzialmente a un pubblico femminile dalla lacrimuccia facile, ma che consiglio vivamente anche a tutti voi, orsi o cigni che siate!
Come dite... io chi sono? Naturalmente un orso... ma che sa quando trasformarsi in cigno!
Ehhh.... che poeta!