Monster Hunter Orage
<b>[Attenzione spoilers]</b>
La storia si svolge in un mondo pieno dei mostri e di avventurieri che gli danno la caccia, chiamati Monster Hunter. Il protagonista è un giovane cacciatore di mostri, Shiki. Quando Shiki era poco più che un bambino venne preso come apprendista da un cacciatore di mostri chiamato Grelly. Poco tempo dopo aver finito l'addestramento, Grelly rimase ucciso in un incidente con della polvere da sparo. Dopo alcuni anni, Shiki ritorna alla città di Akamaaya (dove il suo maestro aveva vissuto) per unirsi alla gilda locale. Nella gilda, incontra una ragazza chiamata Irie e dopo una serie di eventi, scopre che è la figlia del suo defunto maestro. Decidono così di formare una squadra per trovare e sconfiggere il leggendario Miogaruna, per realizzare il grande sogno di Grelly.
Shiki Ryuho :
È il protagonista della serie. È alla ricerca di una squadra di cacciatori a cui unirsi per andare a caccia del Miogaruna leggendario. Combatte usando due spade (Doppie lame) che sfruttano la sconosciute proprietà del vento non riconosciute dalla gilda. Ha il marchio del cacciatore proibito tatuato sul polso destro. Questo marchio gli permette di avere accesso a tutti i terreni di caccia.
Irie :
Figlia di Gurelli, va a caccia da sola fino all'incontro con Shiki. Brandisce una katana (Spada lunga) di ferro e la sua armatura è stata realizzata usando la pelle di un Derumaiosu.
Grelly:
È il maestro di Shiki e padre di Irie. È morto dopo uno strano incidente con della polvere da sparo. La sua più grande ambizione era quella di cacciare il Miogaruna leggendario. Anche lui ha il marchio del cacciatore proibito che ha tramandato a Shiki. È capace di usare qualsiasi arma, anche se preferisce combattere usando un'enorme spada (Spadone). È stato lui a realizzare le spade di Shiki, pare proprio a partire da una parte del Miogaruna leggendario.
Koolon : Detto il principe è il membro più forte della gilda di Monster Hunter della città di Akamaaya. È il leader del gruppo di cacciatori chiamato Mastini dell'Inferno. Combatte usando una strana arma a metà tra una lancia e un revolver (Lancia-fucile). Fa spesso degli errori grammaticali quando parla, tanto da sembrare dislessico. La prima volta che incontra Shiki non lo considera nemmeno. Quando scopre che, invece, è un cacciatore proibito, si sentirà umiliato al punto da lasciare la gilda per diventare lui stesso un cacciatore proibito e battersi con lui.
Sakuya
Sakuya è la figlia di un fabbro che in passato aiutò Gurelli. Suo padre è stato ucciso da un mostro che si è insediato nella palude dove la famiglia vive e la madre è morta qualche tempo dopo credendo che il marito l'avesse abbandonata. Con l'aiuto di Shiki e Irie riesce a sconfiggere il mostro che ha ucciso il padre. È in grado di costruire armi molto potenti. Dopo lo scontro ripara le armi dei due amici potenziandole e si unisce al gruppo. Combatte usando una grossa balestra (Balestra pesante)
Appena ho visto questo manga ho pensato fosse bellissimo solo perchè era di Hiro Mashima, a quanto pare mi ero proprio sbagliato.
La storia è pessima e sviluppata male ma la cosa che più mi ha sbalordito è stato il finale.
Ci sono vuluti ben quattro volumi per arrivare dal famoso Miogaruna e poi in circa 4-5 pagine viene sconfitto.
Davvero pessimo!
La storia si svolge in un mondo pieno dei mostri e di avventurieri che gli danno la caccia, chiamati Monster Hunter. Il protagonista è un giovane cacciatore di mostri, Shiki. Quando Shiki era poco più che un bambino venne preso come apprendista da un cacciatore di mostri chiamato Grelly. Poco tempo dopo aver finito l'addestramento, Grelly rimase ucciso in un incidente con della polvere da sparo. Dopo alcuni anni, Shiki ritorna alla città di Akamaaya (dove il suo maestro aveva vissuto) per unirsi alla gilda locale. Nella gilda, incontra una ragazza chiamata Irie e dopo una serie di eventi, scopre che è la figlia del suo defunto maestro. Decidono così di formare una squadra per trovare e sconfiggere il leggendario Miogaruna, per realizzare il grande sogno di Grelly.
Shiki Ryuho :
È il protagonista della serie. È alla ricerca di una squadra di cacciatori a cui unirsi per andare a caccia del Miogaruna leggendario. Combatte usando due spade (Doppie lame) che sfruttano la sconosciute proprietà del vento non riconosciute dalla gilda. Ha il marchio del cacciatore proibito tatuato sul polso destro. Questo marchio gli permette di avere accesso a tutti i terreni di caccia.
Irie :
Figlia di Gurelli, va a caccia da sola fino all'incontro con Shiki. Brandisce una katana (Spada lunga) di ferro e la sua armatura è stata realizzata usando la pelle di un Derumaiosu.
Grelly:
È il maestro di Shiki e padre di Irie. È morto dopo uno strano incidente con della polvere da sparo. La sua più grande ambizione era quella di cacciare il Miogaruna leggendario. Anche lui ha il marchio del cacciatore proibito che ha tramandato a Shiki. È capace di usare qualsiasi arma, anche se preferisce combattere usando un'enorme spada (Spadone). È stato lui a realizzare le spade di Shiki, pare proprio a partire da una parte del Miogaruna leggendario.
Koolon : Detto il principe è il membro più forte della gilda di Monster Hunter della città di Akamaaya. È il leader del gruppo di cacciatori chiamato Mastini dell'Inferno. Combatte usando una strana arma a metà tra una lancia e un revolver (Lancia-fucile). Fa spesso degli errori grammaticali quando parla, tanto da sembrare dislessico. La prima volta che incontra Shiki non lo considera nemmeno. Quando scopre che, invece, è un cacciatore proibito, si sentirà umiliato al punto da lasciare la gilda per diventare lui stesso un cacciatore proibito e battersi con lui.
Sakuya
Sakuya è la figlia di un fabbro che in passato aiutò Gurelli. Suo padre è stato ucciso da un mostro che si è insediato nella palude dove la famiglia vive e la madre è morta qualche tempo dopo credendo che il marito l'avesse abbandonata. Con l'aiuto di Shiki e Irie riesce a sconfiggere il mostro che ha ucciso il padre. È in grado di costruire armi molto potenti. Dopo lo scontro ripara le armi dei due amici potenziandole e si unisce al gruppo. Combatte usando una grossa balestra (Balestra pesante)
Appena ho visto questo manga ho pensato fosse bellissimo solo perchè era di Hiro Mashima, a quanto pare mi ero proprio sbagliato.
La storia è pessima e sviluppata male ma la cosa che più mi ha sbalordito è stato il finale.
Ci sono vuluti ben quattro volumi per arrivare dal famoso Miogaruna e poi in circa 4-5 pagine viene sconfitto.
Davvero pessimo!
Ecco a voi, sfornato dalle magiche e famose mani di Hiro Mashima, Monster Hunter Orage.
Osserviamo come questo piccolo manga, composto da 4 volumetti, tenta di cimentarsi nella titanica impresa di rappresentare il suddetto videogioco che ha fatto sognare milioni di asiatici (e un po' meno di europei): Monster Hunter.
Il tratto di Mashima ben accompagna le rocambolesche imprese dei nostri personaggi attraverso un mondo magico popolato da uomini e mostri.
La storia parte molto promettente e i primi capitoli sembrano un buon fondamento per iniziare una serie a lungo termine.
Nonostante, o forse a causa, della notorietà del videogioco, il fumetto sfuma via. L'esiguo numero dei volumetti pubblicati, 4, non permette il completo districamento attraverso questo fantastico mondo, popolato da - non più così tanti e variegati - mostri (8-9 specie se non erro); e da uomini e donne (s)vestiti delle loro magnifiche armature che sembrano non avere un particolare scopo (tanto che combatteranno anche senza, solo in una "armatura-bikini").
Tralasciando le armi che dovevano essere il fulcro della storia e che per la maxi velocità con cui si cambiano-migliorano, non si riescono a focalizzare, a scoprire e saggiare in ogni nuovo status di potenza acquisito.
Nonostante ciò, lo stile è molto curato gli sfondi ben disegnati, anche se sempre ridotti al secondo piano dietro a qualche mostro o a qualche faccia di personaggi.
Le inquadrature ottime e i combattimenti ben curati, anche se, a causa della velocità, risultano un'accozzaglia di "forze dell'amicizia", di gioco di squadra, di colpi di fortuna e di una buona dose di volontà del protagonista, che relegano a posizione marginale le loro magnifiche e potentissime armi (migliorate addirittura da uno dei migliori fabbri del mondo).
<b>[Possibili lievi spoiler.]</b>
Nel complesso un 6, ma tutto si perde nel finale che viene reciso con un deciso e sonoro Zac.
I personaggi, mai caratterizzati fino in fondo (Koolon da quando è passato dai cattivi ai buoni?), si uniscono in un abile gioco di squadra che riesce a sconfiggere il "grande e cattivo" mostro in meno pagine di Plesioth (un altro mostro della saga) e il tutto contornato da una snervante voce fuori campo che sembra raccontare gli avvenimenti accaduti dopo la loro strabiliante impresa e per finire con un ultimo fotogramma-finale tutti felici e contenti.
Nel complesso un titolo passabile per chi è alla ricerca di una lettura leggera e non impegnativa, per i fan di Monster Hunter sconsigliato. Quando si perdono ore sul gioco cercando di forgiare armi sempre più forti, oppure conoscendo milioni di mostri e vedendo che in ogni caso rimangono elementi marginali all'interno della saga.
Voto 5
Osserviamo come questo piccolo manga, composto da 4 volumetti, tenta di cimentarsi nella titanica impresa di rappresentare il suddetto videogioco che ha fatto sognare milioni di asiatici (e un po' meno di europei): Monster Hunter.
Il tratto di Mashima ben accompagna le rocambolesche imprese dei nostri personaggi attraverso un mondo magico popolato da uomini e mostri.
La storia parte molto promettente e i primi capitoli sembrano un buon fondamento per iniziare una serie a lungo termine.
Nonostante, o forse a causa, della notorietà del videogioco, il fumetto sfuma via. L'esiguo numero dei volumetti pubblicati, 4, non permette il completo districamento attraverso questo fantastico mondo, popolato da - non più così tanti e variegati - mostri (8-9 specie se non erro); e da uomini e donne (s)vestiti delle loro magnifiche armature che sembrano non avere un particolare scopo (tanto che combatteranno anche senza, solo in una "armatura-bikini").
Tralasciando le armi che dovevano essere il fulcro della storia e che per la maxi velocità con cui si cambiano-migliorano, non si riescono a focalizzare, a scoprire e saggiare in ogni nuovo status di potenza acquisito.
Nonostante ciò, lo stile è molto curato gli sfondi ben disegnati, anche se sempre ridotti al secondo piano dietro a qualche mostro o a qualche faccia di personaggi.
Le inquadrature ottime e i combattimenti ben curati, anche se, a causa della velocità, risultano un'accozzaglia di "forze dell'amicizia", di gioco di squadra, di colpi di fortuna e di una buona dose di volontà del protagonista, che relegano a posizione marginale le loro magnifiche e potentissime armi (migliorate addirittura da uno dei migliori fabbri del mondo).
<b>[Possibili lievi spoiler.]</b>
Nel complesso un 6, ma tutto si perde nel finale che viene reciso con un deciso e sonoro Zac.
I personaggi, mai caratterizzati fino in fondo (Koolon da quando è passato dai cattivi ai buoni?), si uniscono in un abile gioco di squadra che riesce a sconfiggere il "grande e cattivo" mostro in meno pagine di Plesioth (un altro mostro della saga) e il tutto contornato da una snervante voce fuori campo che sembra raccontare gli avvenimenti accaduti dopo la loro strabiliante impresa e per finire con un ultimo fotogramma-finale tutti felici e contenti.
Nel complesso un titolo passabile per chi è alla ricerca di una lettura leggera e non impegnativa, per i fan di Monster Hunter sconsigliato. Quando si perdono ore sul gioco cercando di forgiare armi sempre più forti, oppure conoscendo milioni di mostri e vedendo che in ogni caso rimangono elementi marginali all'interno della saga.
Voto 5
Monster Hunter Orage è il primo manga che leggo di questo genere e so che è tratto da un videogame. La storia è un pretesto per formare un gruppo di persone che girano per il mondo uccidendo mostri sempre più grossi; non una trama indimenticabile. Il disegno è pulito, trovo che lo stile di Mashima sia davvero bello e ben caratterizzato nei dettagli, infatti l'autore durante i combattimenti mostra nel dettaglio sia mostri che armi, non solo lo scontro in sé. I personaggi sono ben caratterizzati e riescono bene sia nei momenti di lotta (serietà) che in quelli comici; il fatto che somiglino ai personaggi di Rave e Fairy Tail non trovo sia un grande difetto. Sarebbe stato un ottimo manga se la fine non fosse stata quella che è, cioè che è stata in un certo senso accelerata e così si è perso di vista l'obbiettivo per il quale i personaggi hanno intrapreso l'avventura nei volumi prima, infatti dopo che hanno sconfitto l'ultimo mostro (Nirvara mi sembra), la storia finisce; oltretutto non ho capito bene lo scopo della disperata ricerca di questo mostruoso mostro. Quindi il mio è un 7 pieno per il fantastico stile di disegno e perché il manga è stato tratto da un videogame.
Monster Hunter Orage riprende dal videogioco "Monster Hunter", il manga è venuto molto bene, poiché Mashima ci ha messo un po' di suo. La storia è abbastanza interessante, il disegno è pulito (colleziono anche Fairy Tail di Mashima, e il suo stile è a mio avviso uno dei migliori) e i personaggi ben caratterizzati. Poteva davvero essere un buon manga, ma, la fine è stata come accelerata, tutti gli sforzi dei protagonisti si concentrano sul mostro finale, che viene battuto in men che non si dica. Quindi secondo il mio parere poteva essere un ottimo manga, se la fine fosse stata migliorata. Gli do 7 per lo stile di disegno e per essere riuscito a creare un buon manga, anche se ripreso da un videogioco.
Ho comprato questa serie principalmente perché Mashima è uno dei miei autori preferiti. In più conosco il videogame Monster Hunter e, pur non essendone un super fan, mi interessa abbastanza e ci ho giocato su PSP.
TRAMA
La storia di questa serie è più un pretesto per mettere insieme alcuni personaggi e fargli combattere mostri sempre più grossi, non certo una trama indimenticabile. Il che è comunque molto di più di quanto avviene nel videogame. Eppure funziona a dovere e regala anche un bel colpo di scena. I personaggi sono piuttosto stereotipati, ma anche qui è difficile lamentarsi del complesso. È molto interessante la focalizzazione sui mostri e sulle armi, una delle poche cose che lega Orage col videogame.
DISEGNI
Il tratto di Mashima mi piace molto. I combattimenti sono chiari ed evocativi, i mostri hanno un bell'impatto e i personaggi funzionano sia quando sono seri che nei momenti comici. Il fatto che i nostri eroi siano pressoché identici a quelli di Rave e Fairy Tail per me non è un difetto, ma solo un dato di fatto.
EDIZIONE GP
Per un prezzo così ridotto e per soli quattro volumi, consiglio Orage a chiunque sia interessato ai combattimenti e/o a Monster Hunter. L'edizione è economica ma su un tipo di carta che a me piace molto (per questa fascia di prezzo).
Segnalo che il quarto volume conclude la storia, ma per una buona metà è dedicato ad una lunga serie di "strips" elaborate dall'autore di Spray King nonché assistente di Mashima. Simpatiche e niente di più se si ha giocato Monster Hunter su PSP o Wii, altrimenti totalmente inutili.
TRAMA
La storia di questa serie è più un pretesto per mettere insieme alcuni personaggi e fargli combattere mostri sempre più grossi, non certo una trama indimenticabile. Il che è comunque molto di più di quanto avviene nel videogame. Eppure funziona a dovere e regala anche un bel colpo di scena. I personaggi sono piuttosto stereotipati, ma anche qui è difficile lamentarsi del complesso. È molto interessante la focalizzazione sui mostri e sulle armi, una delle poche cose che lega Orage col videogame.
DISEGNI
Il tratto di Mashima mi piace molto. I combattimenti sono chiari ed evocativi, i mostri hanno un bell'impatto e i personaggi funzionano sia quando sono seri che nei momenti comici. Il fatto che i nostri eroi siano pressoché identici a quelli di Rave e Fairy Tail per me non è un difetto, ma solo un dato di fatto.
EDIZIONE GP
Per un prezzo così ridotto e per soli quattro volumi, consiglio Orage a chiunque sia interessato ai combattimenti e/o a Monster Hunter. L'edizione è economica ma su un tipo di carta che a me piace molto (per questa fascia di prezzo).
Segnalo che il quarto volume conclude la storia, ma per una buona metà è dedicato ad una lunga serie di "strips" elaborate dall'autore di Spray King nonché assistente di Mashima. Simpatiche e niente di più se si ha giocato Monster Hunter su PSP o Wii, altrimenti totalmente inutili.
Monster Hunter Orage racconta di cacciatori, chiamati Monster Hunter, la cui massima aspirazione (o quasi) è quella di ottenere il titolo di cacciatore del sigillo, grazie al quale si riceve il permesso di cacciare dove si vuole, senza bisogno di farlo sapere alla gilda più vicina. Ma non si tratta solo di rose e fiori: i cacciatori del sigillo hanno il compito di cacciare la creatura più forte di tutte, chiamata Miogaruna. Ma di solito quest'ultimo obiettivo viene più o meno ignorato, perché sono pochi coloro che credono nell'esistenza della creatura; alla fine quello che conta per questi è il permesso illimitato di caccia.
Ma il protagonista la pensa diversamente: si chiama Shiki Ryuho ed è un cacciatore del sigillo, così come lo era il suo maestro. Quest'ultimo credeva nell'esistenza di Miogaruna, e questo ha influenzato molto il suo allievo. L'obiettivo di Shiki dunque è andare a caccia di questo leggendario drago, ma come potrebbe farlo senza compagni?
Finirei per dilungare veramente troppo, quindi passo alle mie impressioni.
Agli amanti dei manga più complessi e più "atipici" potrebbe non piacere, e potrebbe anche annoiare. Effettivamente mancano dei colpi di scena e alcune scene sono prevedibili, ma se cercate un fumetto non impegnativo e piacevole da leggere, questo è perfetto. Parlando così un 9 forse è un po' troppo, ma personalmente adoro il tema della caccia, della gilda (anche se viene rapidamente esclusa dalla storia), e soprattutto adoro le creature.
Da qui passo al principale motivo per cui ho messo un voto così alto: i disegni. I disegni sono veramente eccezionali, soprattutto per quanto riguarda le creature mostruose.
Finisco qua dicendo che lo consiglio vivamente, dopotutto sono 4 volumi, si finisce subito e a momenti strappa anche qualche risata.
Ma il protagonista la pensa diversamente: si chiama Shiki Ryuho ed è un cacciatore del sigillo, così come lo era il suo maestro. Quest'ultimo credeva nell'esistenza di Miogaruna, e questo ha influenzato molto il suo allievo. L'obiettivo di Shiki dunque è andare a caccia di questo leggendario drago, ma come potrebbe farlo senza compagni?
Finirei per dilungare veramente troppo, quindi passo alle mie impressioni.
Agli amanti dei manga più complessi e più "atipici" potrebbe non piacere, e potrebbe anche annoiare. Effettivamente mancano dei colpi di scena e alcune scene sono prevedibili, ma se cercate un fumetto non impegnativo e piacevole da leggere, questo è perfetto. Parlando così un 9 forse è un po' troppo, ma personalmente adoro il tema della caccia, della gilda (anche se viene rapidamente esclusa dalla storia), e soprattutto adoro le creature.
Da qui passo al principale motivo per cui ho messo un voto così alto: i disegni. I disegni sono veramente eccezionali, soprattutto per quanto riguarda le creature mostruose.
Finisco qua dicendo che lo consiglio vivamente, dopotutto sono 4 volumi, si finisce subito e a momenti strappa anche qualche risata.
"Monster Hunter Orage" è un manga del 2008, edito in Italia dalla GP Publishing, che porta la firma di Hiro Mashima, famoso autore dei ben più noti "Fairy Tail" (ancora in corso) e "Rave".
È fornito di una sottospecie di mini-poster a colori per ciascun volume, che sono abbastanza consistenti solo per quanto riguarda i primi tre, mentre l'altro a livello di quantità scarseggia vistosamente (in quanto la metà del volume consiste in extra). Il prezzo è di 3.90 euro, quindi nel complesso buono. È tratto dal famoso videogioco per la console Sony portatile, ovvero la PSP. In quanto segue le tracce del game, si presenta anch'esso per di più uno shounen basato, come tutti più o meno, su combattimenti e momenti di azione pura.
La trama è semplice e lineare. In un mondo fantastico dove le creature selvagge e letali regnano, dove si caccia o si è cacciati, si porta avanti l'avventura di Shiki Ryuho e i suoi futuri compagni. Lui, come il suo "team", è un cacciatore molto potente; però speciale rispetto agli altri. Infatti egli è un cosiddetto "cacciatore del sigillo", ovvero colui che ha accesso a tutte le zone di caccia e che si occupa dei mostri più potenti da eliminare, in particolare del leggendario (in senso letterale, in quanto non si sa se esista realmente) Miogaruna, drago delle stelle. Il giovane si metterà sulle tracce del famoso e temuto drago insieme ad Irie, figlia del suo ex maestro deceduto, a cui è tanto legato, e ad altri compagni che recluterà successivamente.
Insomma, il classico shounen per eccellenza senza alcun colpo di scena. Devo dire che Mashima-sensei mi ha deluso molto in questa occasione, in quanto mi aspettavo un'opera un po' più seria e sostanziosa di quella presentataci. Non è per niente avvincente e il tutto risulta fin troppo banale; però devo anche riconoscere che sarebbe stato difficile creare una storia seria, interessante ed intricata tratta da "Monster Hunter". I disegni sono, ovviamente, uguali identici a quelli di "Fairy Tail" e "Rave", e quindi, anche se in modo minore, a quelli del leggendario "One Piece" di Oda-sensei. Credo che l'errore commesso sia quello dello spingere la storia a tutti i costi verso uno shounen troppo classico e perbene, in alcuni casi che sfocia addirittura nel ridicolo vedendo il protagonista fin troppo simile ad altri già conosciuti e visti fino alla nausea, sfiorando i limiti del plagio. Chi ha avuto modo di provare il gioco saprà apprezzare meglio quest'opera, visti i mostri che sono riprodotti in modo abbastanza fedele all'originale. Anche il ruolo delle armi è stato reso molto bene, ma per il resto siamo davvero su bassi livelli. Nel complesso un manga che si può perdere con tutta la gioia, in modo da non rovinarsi l'immagine di Mashima, autore di manga ben più belli ed avvincenti.
È fornito di una sottospecie di mini-poster a colori per ciascun volume, che sono abbastanza consistenti solo per quanto riguarda i primi tre, mentre l'altro a livello di quantità scarseggia vistosamente (in quanto la metà del volume consiste in extra). Il prezzo è di 3.90 euro, quindi nel complesso buono. È tratto dal famoso videogioco per la console Sony portatile, ovvero la PSP. In quanto segue le tracce del game, si presenta anch'esso per di più uno shounen basato, come tutti più o meno, su combattimenti e momenti di azione pura.
La trama è semplice e lineare. In un mondo fantastico dove le creature selvagge e letali regnano, dove si caccia o si è cacciati, si porta avanti l'avventura di Shiki Ryuho e i suoi futuri compagni. Lui, come il suo "team", è un cacciatore molto potente; però speciale rispetto agli altri. Infatti egli è un cosiddetto "cacciatore del sigillo", ovvero colui che ha accesso a tutte le zone di caccia e che si occupa dei mostri più potenti da eliminare, in particolare del leggendario (in senso letterale, in quanto non si sa se esista realmente) Miogaruna, drago delle stelle. Il giovane si metterà sulle tracce del famoso e temuto drago insieme ad Irie, figlia del suo ex maestro deceduto, a cui è tanto legato, e ad altri compagni che recluterà successivamente.
Insomma, il classico shounen per eccellenza senza alcun colpo di scena. Devo dire che Mashima-sensei mi ha deluso molto in questa occasione, in quanto mi aspettavo un'opera un po' più seria e sostanziosa di quella presentataci. Non è per niente avvincente e il tutto risulta fin troppo banale; però devo anche riconoscere che sarebbe stato difficile creare una storia seria, interessante ed intricata tratta da "Monster Hunter". I disegni sono, ovviamente, uguali identici a quelli di "Fairy Tail" e "Rave", e quindi, anche se in modo minore, a quelli del leggendario "One Piece" di Oda-sensei. Credo che l'errore commesso sia quello dello spingere la storia a tutti i costi verso uno shounen troppo classico e perbene, in alcuni casi che sfocia addirittura nel ridicolo vedendo il protagonista fin troppo simile ad altri già conosciuti e visti fino alla nausea, sfiorando i limiti del plagio. Chi ha avuto modo di provare il gioco saprà apprezzare meglio quest'opera, visti i mostri che sono riprodotti in modo abbastanza fedele all'originale. Anche il ruolo delle armi è stato reso molto bene, ma per il resto siamo davvero su bassi livelli. Nel complesso un manga che si può perdere con tutta la gioia, in modo da non rovinarsi l'immagine di Mashima, autore di manga ben più belli ed avvincenti.
Manga ispirato ad un celebre videogioco, Monster Hunter Orange è un tradizionale fantasy di combattimento dove cacciatori uccidono mostri e potenziano le loro armature o armi con le loro prede.
Il manga ha un buon disegno fantasy, ma la storia presenta alcuni difetti come la mancanza di un vero e proprio rivale e nemico per il protagonista. Notare che il 4° volume ha pochi capitoli e il resto di quest'ultimo contiene "speciali".
Una buona lettura come passatempo, storia normale per un fantasy ma poteva durare molto più di 4 semplici volumi.
Il manga ha un buon disegno fantasy, ma la storia presenta alcuni difetti come la mancanza di un vero e proprio rivale e nemico per il protagonista. Notare che il 4° volume ha pochi capitoli e il resto di quest'ultimo contiene "speciali".
Una buona lettura come passatempo, storia normale per un fantasy ma poteva durare molto più di 4 semplici volumi.
Monster Hunter Orage è un manga dell'ormai conosciuto Hiro Mashima, famoso per aver ideato Fairy Tail e Rave. Monster Hunter Orage è ispirata alla famosissima serie di videogiochi Monster Hunter, che in Giappone ha venduto una notevole quantità di copie, e il mangaka Hiro Mashima, pazzo anche lui di questo gioco, ripropone la saga su un manga di 4 volumi.
La trama è ambientata in un mondo fantasy pieno zeppo di mostri e di hunter, cacciatori il cui scopo nella vita è quella di cacciare le creature e di scovare tesori, però entro zone limitate. Solo alcuni hunter possono cacciare dappertutto e per farlo devono avere un sigillo e coloro che lo possiedono vengono chiamati "i cacciatori del sigillo", inoltre questi cacciatori hanno anche missione da compiere, uccidere il leggendario Miogaruna.
Il protagonista Shiki è un hunter il cui sogno è quello di scovare e uccidere il drago Miogaruna, e per farlo dovrà trovarsi dei compagni fedeli, tra cui una ragazza di nome Irie, figlia del maestro di Shiki. Riusciranno i ragazzi a trovare il drago e ucciderlo? Ovviamente dovete leggerlo.
Il manga sicuramente andrà letto dagli appassionati di Fairy Tail e/o di Rave, oppure anche quelli di Monster Hunter. I disegni dell'autore ormai li conosciamo e sono ottimi, con personaggi abbastanza caratterizzati. Sicuramente una manga simpatico e spensierato che sconsiglio se si prende così per fare, difficile che possa piacere, quindi comprarlo se si è fan di Fairy Tail e/o di Rave, oppure cimentatevi con un'altra serie.
La trama è ambientata in un mondo fantasy pieno zeppo di mostri e di hunter, cacciatori il cui scopo nella vita è quella di cacciare le creature e di scovare tesori, però entro zone limitate. Solo alcuni hunter possono cacciare dappertutto e per farlo devono avere un sigillo e coloro che lo possiedono vengono chiamati "i cacciatori del sigillo", inoltre questi cacciatori hanno anche missione da compiere, uccidere il leggendario Miogaruna.
Il protagonista Shiki è un hunter il cui sogno è quello di scovare e uccidere il drago Miogaruna, e per farlo dovrà trovarsi dei compagni fedeli, tra cui una ragazza di nome Irie, figlia del maestro di Shiki. Riusciranno i ragazzi a trovare il drago e ucciderlo? Ovviamente dovete leggerlo.
Il manga sicuramente andrà letto dagli appassionati di Fairy Tail e/o di Rave, oppure anche quelli di Monster Hunter. I disegni dell'autore ormai li conosciamo e sono ottimi, con personaggi abbastanza caratterizzati. Sicuramente una manga simpatico e spensierato che sconsiglio se si prende così per fare, difficile che possa piacere, quindi comprarlo se si è fan di Fairy Tail e/o di Rave, oppure cimentatevi con un'altra serie.
"Colui che dedica la sua vita alla caccia, è sempre in lotta con se stesso!" - Shiki
INTRODUZIONE
Monster Hunter Orage è un manga di Hiro Mashima, già famoso mangaka dell'ancora in corso Fairy Tail e dell'ormai concluso Rave. Il manga è stato pubblicato da Kodansha a partire dal 2008 e conta in totale 4 volumi. In Italia il manga è stato pubblicato dalla GP Pubblishig (tra l'altro Monster Hunter Orage è stato uno dei primi manga pubblicati dalla casa stessa). L'edizione italiana è quella base della GP, da 3,90€ a volume. Il manga è ispirato alla serie di videogiochi della Capcom "Monster Hunter", che in Giappone ha avuto una notevole rilevanza. I giochi di Monster Hunter ormai sono 7/8 ed in Giappone il fenomeno non tende a diminuire. Il gioco il Europa e in America non ha avuto un buon riscontro con i videogiocatori.
TRAMA
La trama si sviluppa in un mondo immaginario/fantastico abitato da moltissimi mostri. La figura dell'avventuriero (dell'Hunter) è fondamentale di questo mondo. Gli Hunter sono avventurieri alla ricerca di mostri e tesori. Cercano nell'avventura di innalzare la loro gloria. Il manga vede Shiki, giovane Monster Hunter, alla ricerca di un mostro leggendario, il cosiddetto Drago Miogaruna. Dopo aver formato un gruppo solido, Shiki partirà per la sua prima vera avventura. Riusciranno Shiki ed i suoi compagni a trovare il leggendario Drago Miogaruna? Leggete e vedrete.
CONSIDERAZIONI
Il manga si sviluppa su un'idea semplice e si sviluppa nel medesimo modo. Monster Hunter Orage è una lettura leggera e spensierata, sicuramente sconsiglio il manga a coloro i quali odiano già le opere precedenti di Hiro Mashima (Fairy Tail, Rave). I personaggi sono abbastanza stereotipati: Shiki è il tipico Goku della situazione, troppo buono e sempre affamato - e uguale fisicamente a Gray di Fairy Tail. Irie è la ragazza rompiscatole. Nonostante tutto, i disegni di Hiro Mashima sono veramente di un ottimo livello, come sempre. Quindi in definitiva se siete alla ricerca di qualcosa di impegnativo vi sconsiglio Monster Hunter Orage, ma se invece avete del tempo da spendere, vi consiglio di leggere spensieratamente questo manga di soli 4 volumi. La sufficienza piena se la merita, 6.
INTRODUZIONE
Monster Hunter Orage è un manga di Hiro Mashima, già famoso mangaka dell'ancora in corso Fairy Tail e dell'ormai concluso Rave. Il manga è stato pubblicato da Kodansha a partire dal 2008 e conta in totale 4 volumi. In Italia il manga è stato pubblicato dalla GP Pubblishig (tra l'altro Monster Hunter Orage è stato uno dei primi manga pubblicati dalla casa stessa). L'edizione italiana è quella base della GP, da 3,90€ a volume. Il manga è ispirato alla serie di videogiochi della Capcom "Monster Hunter", che in Giappone ha avuto una notevole rilevanza. I giochi di Monster Hunter ormai sono 7/8 ed in Giappone il fenomeno non tende a diminuire. Il gioco il Europa e in America non ha avuto un buon riscontro con i videogiocatori.
TRAMA
La trama si sviluppa in un mondo immaginario/fantastico abitato da moltissimi mostri. La figura dell'avventuriero (dell'Hunter) è fondamentale di questo mondo. Gli Hunter sono avventurieri alla ricerca di mostri e tesori. Cercano nell'avventura di innalzare la loro gloria. Il manga vede Shiki, giovane Monster Hunter, alla ricerca di un mostro leggendario, il cosiddetto Drago Miogaruna. Dopo aver formato un gruppo solido, Shiki partirà per la sua prima vera avventura. Riusciranno Shiki ed i suoi compagni a trovare il leggendario Drago Miogaruna? Leggete e vedrete.
CONSIDERAZIONI
Il manga si sviluppa su un'idea semplice e si sviluppa nel medesimo modo. Monster Hunter Orage è una lettura leggera e spensierata, sicuramente sconsiglio il manga a coloro i quali odiano già le opere precedenti di Hiro Mashima (Fairy Tail, Rave). I personaggi sono abbastanza stereotipati: Shiki è il tipico Goku della situazione, troppo buono e sempre affamato - e uguale fisicamente a Gray di Fairy Tail. Irie è la ragazza rompiscatole. Nonostante tutto, i disegni di Hiro Mashima sono veramente di un ottimo livello, come sempre. Quindi in definitiva se siete alla ricerca di qualcosa di impegnativo vi sconsiglio Monster Hunter Orage, ma se invece avete del tempo da spendere, vi consiglio di leggere spensieratamente questo manga di soli 4 volumi. La sufficienza piena se la merita, 6.
Decisi di leggere questo manga un po' perché il videogioco Monster Hunter mi piace parecchio, un po' perché un mio amico me lo prestò.
La storia parla di Shiki, un "Cacciatore del Sigillo", ovvero un cacciatore con permessi speciali per cacciare, in breve, quando, dove e quasi quanto vuole, a patto di riferire alla gilda l'esito delle proprie "escursioni" alla Gilda dei Cacciatori. Lo scopo dei Cacciatori del Sigillo è fondamentalmente quello di trovare ed abbattere il Miogaruna, il leggendario drago più potente del mondo.
Storia
Le avventure di Shiki e compagni (non mi ricordo i nomi, è passato un po' da quando l'ho letto) sono anche interessanti, ma <b>SPOILER</b> non puoi fargli trovare e abbattere il Drago Leggendario in quatto, e dico QUATTRO numeri! <b>FINE SPOILER</b>
La cosa viene sviluppata troppo in fretta, sembra irreale che procedano così speditamente (va bene avere talento, ma qui si esagera...).
Personaggi
Abbastanza carismatici, in particolare il "Principe" (non ricordo se dicono anche il suo nome o se si limitano al soprannome). Risentono però della durata limitata della serie, si ha l'impressione che potessero essere sviluppati meglio.
Disegni
I disegni di Mashima si riconoscono, curati nei dettagli e con un buon chara design. Peccato che il modo in cui disegna alcuni dei (pochissimi) mostri che appaiono non mi sembri molto buono. Comunque resta un disegnatore ottimo.
Longevità
Vero problema del manga: è TROPPO CORTO! La storia non è di quelle che si possono sviluppare così in fretta! Non dico di farne una serie di quaranta numeri, ma penso che anche solo quattro o cinque numeri in più avrebbero innalzato notevolmente il livello della serie.
Apprezzamento personale
Avendo giocato per dozzine e dozzine di ore a Monster Hunter, sono rimasto un po' deluso dalla quantità incredibilmente limitata di mostri che appaiono (sono più numerose le armi dei protagonisti). Come serie è comunque piacevole, in particolare (forse) per chi non conosce Monster Hunter, ma speravo veramente in qualcosa di più.
Voto complessivo : 5.25 non mi piace criticare, ma si poteva fare veramente meglio di così.
La storia parla di Shiki, un "Cacciatore del Sigillo", ovvero un cacciatore con permessi speciali per cacciare, in breve, quando, dove e quasi quanto vuole, a patto di riferire alla gilda l'esito delle proprie "escursioni" alla Gilda dei Cacciatori. Lo scopo dei Cacciatori del Sigillo è fondamentalmente quello di trovare ed abbattere il Miogaruna, il leggendario drago più potente del mondo.
Storia
Le avventure di Shiki e compagni (non mi ricordo i nomi, è passato un po' da quando l'ho letto) sono anche interessanti, ma <b>SPOILER</b> non puoi fargli trovare e abbattere il Drago Leggendario in quatto, e dico QUATTRO numeri! <b>FINE SPOILER</b>
La cosa viene sviluppata troppo in fretta, sembra irreale che procedano così speditamente (va bene avere talento, ma qui si esagera...).
Personaggi
Abbastanza carismatici, in particolare il "Principe" (non ricordo se dicono anche il suo nome o se si limitano al soprannome). Risentono però della durata limitata della serie, si ha l'impressione che potessero essere sviluppati meglio.
Disegni
I disegni di Mashima si riconoscono, curati nei dettagli e con un buon chara design. Peccato che il modo in cui disegna alcuni dei (pochissimi) mostri che appaiono non mi sembri molto buono. Comunque resta un disegnatore ottimo.
Longevità
Vero problema del manga: è TROPPO CORTO! La storia non è di quelle che si possono sviluppare così in fretta! Non dico di farne una serie di quaranta numeri, ma penso che anche solo quattro o cinque numeri in più avrebbero innalzato notevolmente il livello della serie.
Apprezzamento personale
Avendo giocato per dozzine e dozzine di ore a Monster Hunter, sono rimasto un po' deluso dalla quantità incredibilmente limitata di mostri che appaiono (sono più numerose le armi dei protagonisti). Come serie è comunque piacevole, in particolare (forse) per chi non conosce Monster Hunter, ma speravo veramente in qualcosa di più.
Voto complessivo : 5.25 non mi piace criticare, ma si poteva fare veramente meglio di così.
Monster Hunter Orage è un manga in quattro volumi scritto e disegnato da Hiro Mashima, autore di Rave e Fairy Tail.
Come si capisce dal nome è basato sul videogame Monster Hunter di Capcom. Il videogame non ha una vera trama, ma vede il giocatore andare a caccia di mostri micidiali.
La storia del manga prende l’ambientazione del videogioco e le sue creature, ma è completamente originale.
Il protagonista è Shiki un hunter che ha un obiettivo ambizioso: trovare e abbattere il leggendario drago Miogaruna. Nei quattro volumi la storia è ben narrata, la struttura è quella di manga d’avventura classica, con il gruppo che si forma man mano e affronta nemici sempre più potenti, fino ad arrivare al finale, semplice ma in linea con quello che è tutto il manga.
I disegni di Hiro Mashima sono molto buoni, sia per quel che riguarda i personaggi, con il suo stile riconoscibile, anche se alcuni personaggi hanno volti già visti nei suoi manga precedenti. Le creature sono ben disegnate, ma non so se sono simili a quelle dei videogame dato che non ci ho mai giocato.
Il manga è consigliato ai fan di Hiro Mashima e a chi apprezza le storie fantasy con draghi, mostri e influenze da GDR. La storia è comprensibile anche per chi non conosce il videogame, ma forse i fan del gioco potranno apprezzarlo (o disprezzarlo) di più.
L’edizione GP è quella classica da edicola, negli standard della casa editrice, ma il primo volume presenta le prime pagine a colori.
Come si capisce dal nome è basato sul videogame Monster Hunter di Capcom. Il videogame non ha una vera trama, ma vede il giocatore andare a caccia di mostri micidiali.
La storia del manga prende l’ambientazione del videogioco e le sue creature, ma è completamente originale.
Il protagonista è Shiki un hunter che ha un obiettivo ambizioso: trovare e abbattere il leggendario drago Miogaruna. Nei quattro volumi la storia è ben narrata, la struttura è quella di manga d’avventura classica, con il gruppo che si forma man mano e affronta nemici sempre più potenti, fino ad arrivare al finale, semplice ma in linea con quello che è tutto il manga.
I disegni di Hiro Mashima sono molto buoni, sia per quel che riguarda i personaggi, con il suo stile riconoscibile, anche se alcuni personaggi hanno volti già visti nei suoi manga precedenti. Le creature sono ben disegnate, ma non so se sono simili a quelle dei videogame dato che non ci ho mai giocato.
Il manga è consigliato ai fan di Hiro Mashima e a chi apprezza le storie fantasy con draghi, mostri e influenze da GDR. La storia è comprensibile anche per chi non conosce il videogame, ma forse i fan del gioco potranno apprezzarlo (o disprezzarlo) di più.
L’edizione GP è quella classica da edicola, negli standard della casa editrice, ma il primo volume presenta le prime pagine a colori.
Simpatico e semplice. La sufficienza piena è più che meritata a mio parere. Certo, l'unica pecca è che a volte ho avuto l'impressione che stavo leggendo Fairy Tail. "È normale" mi è stato detto "è lo stesso autore!". Beh, senza nulla togliere allo stile del maestro Mashima, ma qualche piccolo cambiamento almeno nei protagonisti poteva anche apportarlo.
La storia, ispirata al gioco omonimo, è semplice e lineare. Niente di troppo complicato, adatta ad un pubblico giovane e lettura moooolto leggera per i lettori più attempati. Sei a mio parere è il voto giusto: né troppo banale, né troppo complesso.
Consigliato a chi apprezza Fairy Tail e non ha troppe pretese.
La storia, ispirata al gioco omonimo, è semplice e lineare. Niente di troppo complicato, adatta ad un pubblico giovane e lettura moooolto leggera per i lettori più attempati. Sei a mio parere è il voto giusto: né troppo banale, né troppo complesso.
Consigliato a chi apprezza Fairy Tail e non ha troppe pretese.
Dall'autore della ormai famosa saga Fairy Tail, Hiro Mashima, ecco una mini serie da 4 manga di Monster Hunter Orage. Io non ho mai giocato a nessun gioco di questa saga, quindi non conosco tutti i dettagli sui mostri e accessori, ma non ho avuto problemi con l'immergermi in questo mondo perché il tutto è ben spiegato e davvero scorrevole. La storia narra del cacciatore del sigillo, Shiki, alla ricerca di un leggendario drago (che scoprirete leggendo il manga) e volenteroso di mettere alla prova le sue capacita e le doppie spade di vento, dopo aver avuto un gran cacciatore come suo maestro, cerca poi di ripercorrere la stessa strada del suo pupillo (il tanto osannato maestro, fa delle cose assurde assolutamente da non perdere). Arriva poi ad affrontare un viaggio con valorosi compagni, non sempre disposti ad accettare la parola compagni (vedi Irie) o costretti dalle circostanze a far squadra, comunque saranno delle sessioni di caccia memorabili e molto avvincenti, contro bestie enormi (che sono i tra i punti di forza di quest'opera).
A livello di trama, questo manga è molto interessante ed intrigante, però a mio avviso troppo breve e spezzettato, infatti alcune cose che vengono raccontante non mi erano del tutto familiari. I personaggi sono belli e carismatici, è pieno di belle ragazze come Sakuya e Irie. All'interno di Monster Hunter, non mancano le classiche atmosfere di Mashima, come sentimenti, amicizie stupende, combattimenti divertenti e umorismo. Consigliato ai fan di Mashima, ma soprattutto a coloro che giocano a Monster Hunter che sapranno sicuramente godere al meglio di questo tutto sommato buon lavoro, visionato da nientepopodimeno che mamma Capcom. Divertente l'extra di Mikuni e lo staff di Mashima alle prese come le loro avventure con il gioco Monster Hunter sulla PSP verso al fine del 4 albo. In definitiva un manga senza troppe pretese e godibile. Le cose che più mi hanno colpito sono state: i disegni, il design di alcuni mostri davvero stupendi e da incorniciare, bei personaggi e la sexy Sakuya, però quest'opera è secondo me, lontano dai livelli raggiunti da Rave e Fairy Tail.
A livello di trama, questo manga è molto interessante ed intrigante, però a mio avviso troppo breve e spezzettato, infatti alcune cose che vengono raccontante non mi erano del tutto familiari. I personaggi sono belli e carismatici, è pieno di belle ragazze come Sakuya e Irie. All'interno di Monster Hunter, non mancano le classiche atmosfere di Mashima, come sentimenti, amicizie stupende, combattimenti divertenti e umorismo. Consigliato ai fan di Mashima, ma soprattutto a coloro che giocano a Monster Hunter che sapranno sicuramente godere al meglio di questo tutto sommato buon lavoro, visionato da nientepopodimeno che mamma Capcom. Divertente l'extra di Mikuni e lo staff di Mashima alle prese come le loro avventure con il gioco Monster Hunter sulla PSP verso al fine del 4 albo. In definitiva un manga senza troppe pretese e godibile. Le cose che più mi hanno colpito sono state: i disegni, il design di alcuni mostri davvero stupendi e da incorniciare, bei personaggi e la sexy Sakuya, però quest'opera è secondo me, lontano dai livelli raggiunti da Rave e Fairy Tail.
In quest'opera ritroviamo l'inconfondibile tratto del fratellone Mashima (autore di Rave e Fairy Tail) con cui viene raccontata la storia di Shiki e dei suoi compagni. Ora, non starò a fare un riassunto della storia (ce ne sono già abbastanza), vorrei solo dire un paio di cose: questo manga ha divertito sia dei miei amici, profondi conoscitori del videogame da cui è stato tratto, sia me, che invece, non vi avevo mai giocato e, anzi, mi ha invogliato a farlo.
C'è però da dire che, riassunta in poco più di 10 capitoli, la storia corre un po' troppo velocemente, ma in ogni caso secondo me è un manga da leggere.
Le uniche cose che un po' mi hanno annoiato sono le vignette disegnate da Shin Mikuni, che ritraggono Mashima ed i suoi aiutanti (lui compreso) mentre si divertono a giocare con Monster Hunter su PSP e lo stesso Mikuni che inizia a disegnare il suo manga, Spray King.
Per il resto, a chiunque piaccia il tratto e la dinamicità delle opere di Mashima, lo consiglio vivamente.
C'è però da dire che, riassunta in poco più di 10 capitoli, la storia corre un po' troppo velocemente, ma in ogni caso secondo me è un manga da leggere.
Le uniche cose che un po' mi hanno annoiato sono le vignette disegnate da Shin Mikuni, che ritraggono Mashima ed i suoi aiutanti (lui compreso) mentre si divertono a giocare con Monster Hunter su PSP e lo stesso Mikuni che inizia a disegnare il suo manga, Spray King.
Per il resto, a chiunque piaccia il tratto e la dinamicità delle opere di Mashima, lo consiglio vivamente.
Davvero un bel manga, non me lo aspettavo.
Col gioco non centra nulla se non per il fatto dei cacciatori e dei mostri, ma ciò non è importante perché il manga è fatto davvero bene. Gli appassionati del videogame di Monster Hunter come me non potranno che trovarlo piacevole e interessante. I personaggi sono simpatici e i disegni ben fatti e piacevoli nei tratti, Mashima non si distoglie mai dal suo stile inconfondibile.
Che dire, a me è piaciuto anche perché prende abbastanza, senza nulla di troppo impegnativo e alterna momenti divertenti, di azione e di tristezza che secondo me sono importanti. Il finale è molto bello, ti fa venire un po' di angoscia e la voglia che la storia prosegua.
Col gioco non centra nulla se non per il fatto dei cacciatori e dei mostri, ma ciò non è importante perché il manga è fatto davvero bene. Gli appassionati del videogame di Monster Hunter come me non potranno che trovarlo piacevole e interessante. I personaggi sono simpatici e i disegni ben fatti e piacevoli nei tratti, Mashima non si distoglie mai dal suo stile inconfondibile.
Che dire, a me è piaciuto anche perché prende abbastanza, senza nulla di troppo impegnativo e alterna momenti divertenti, di azione e di tristezza che secondo me sono importanti. Il finale è molto bello, ti fa venire un po' di angoscia e la voglia che la storia prosegua.
Adoro questo genere di storie, e appena ho visto l'uscita di questo fumetto non ho potuto resistere! In più quando ho scoperto che il disegnatore era Hiro Mashima (Fairy Tail mi piace un sacco, per non parlare di Rave) ero veramente al settimo cielo! Per non parlare del fatto che quest'opera si rifà al famoso videogame "Monster Hunter", famosissimo e ben riuscito! Con questo mix le aspettative erano alte, e non potevo non comprarlo. Purtroppo però al quarto volume il mio entusiasmo si è placato, e sono rimasto un po' deluso. Con tutti questi presupposti si poteva fare molto di più, e non capisco come possa essere nata un opera così tronca come questa. Decisamente troppo corta, Monster Hunter Orage è come se fosse un vasto prologo della vera storia, velocemente snocciolata nei capitoli finali, quasi a voler concludere tutto velocemente in mancanza di idee.
La storia si svolge, in richiamo al videogioco, in un'epoca e in un territorio fantastico, dove i mostri vengono trovati come animali selvatici e possono essere cacciati da specialisti, nell'obbiettivo di diventare sempre più forti e di brandire armi estratte da resti di mostri (come scaglie o artigli).
Shiki è un giovane hunter che decide di unirsi a una gilda indicata dal suo defunto maestro, ove incontra Irie, una bella cacciatrice che dall'essergli ostile, diverrà una sua fidata compagna. L'obbiettivo di Shiki è di sconfiggere il mostro più forte e raro di tutti, Miogaruna, nel tentativo di realizzare anche il sogno del suo maestro. All'avventura si unirà anche Sakuya, una giovane fabbro, figlia di un grande maestro artigiano.
Tutto questo farebbe presupporre un inizio prorompente, mostri sempre più forti, nemici da contrastare, armi sempre più potenti (le armi di Shiki sono meravigliose), nuovi continenti da esplorare, misteri e indizi per arrivare finalmente al mostro finale... ma niente di tutto ciò si compie davvero. Purtroppo, come ho già detto, il tutto è snocciolato in fretta, con nemici che diventano amici all'ultimo momento per aiutare il protagonista a un finale banale e poco studiato, non dico come va a finire ma direi che tutti lo possono immaginare.
Il voto è solo 6 perchè mi aspettavo veramente qualcosa di più, ma di gran lunga. Nonostante questo il disegno è veramente di mio gusto, fatto bene e interessante, i dialoghi sono semplici e scorrevoli, gli scenari ben studiati (anche se in fondo erano facili, giocando al videogioco) e le avventure che ci sono (le poche) mi sono piaciute.
Consigliato agli amanti del genere e a chi ha giocato a Monster Hunter, ma solo loro possono apprezzare veramente un fumetto così corto e poco studiato. Un vero peccato.
La storia si svolge, in richiamo al videogioco, in un'epoca e in un territorio fantastico, dove i mostri vengono trovati come animali selvatici e possono essere cacciati da specialisti, nell'obbiettivo di diventare sempre più forti e di brandire armi estratte da resti di mostri (come scaglie o artigli).
Shiki è un giovane hunter che decide di unirsi a una gilda indicata dal suo defunto maestro, ove incontra Irie, una bella cacciatrice che dall'essergli ostile, diverrà una sua fidata compagna. L'obbiettivo di Shiki è di sconfiggere il mostro più forte e raro di tutti, Miogaruna, nel tentativo di realizzare anche il sogno del suo maestro. All'avventura si unirà anche Sakuya, una giovane fabbro, figlia di un grande maestro artigiano.
Tutto questo farebbe presupporre un inizio prorompente, mostri sempre più forti, nemici da contrastare, armi sempre più potenti (le armi di Shiki sono meravigliose), nuovi continenti da esplorare, misteri e indizi per arrivare finalmente al mostro finale... ma niente di tutto ciò si compie davvero. Purtroppo, come ho già detto, il tutto è snocciolato in fretta, con nemici che diventano amici all'ultimo momento per aiutare il protagonista a un finale banale e poco studiato, non dico come va a finire ma direi che tutti lo possono immaginare.
Il voto è solo 6 perchè mi aspettavo veramente qualcosa di più, ma di gran lunga. Nonostante questo il disegno è veramente di mio gusto, fatto bene e interessante, i dialoghi sono semplici e scorrevoli, gli scenari ben studiati (anche se in fondo erano facili, giocando al videogioco) e le avventure che ci sono (le poche) mi sono piaciute.
Consigliato agli amanti del genere e a chi ha giocato a Monster Hunter, ma solo loro possono apprezzare veramente un fumetto così corto e poco studiato. Un vero peccato.
Salve a tutti, sono qui per commentare questo meraviglioso manga Shounen che è stato tratto dal gioco per console Playstation e per PsP. Questo manga, formato da 4 volumetti, parla di un giovane "monster hunter" (cacciatore di mostri) che andando avanti nella storia incontra poi altri 3 compagni con cui unirsi per le cacce.
Un giovane cacciatore di mostri chiamato Shiki parte per l'avventura alla ricerca del drago brillante denominato Myogaruna (ovvero Ultima Atella). Mentre giunge nel primo villaggio di cacciatori trova in una sala di raccolta della gilda una ragazza di nome Irie, che solitamente svolge la caccia da sola. Il ragazzo ci prova, ma quest'ultima parte per una caccia di Kut-Ku senza badare ai nuovi arrivati. Il regolamento della gilda di cacciatori dice che per partire per una missione di caccia bisogna stipulare un contratto con il dirigente, ma Shiki mostra invece il "tatuaggio del cacciatore del sigillo". Questo tatuaggio permette al possessore di far parte di qualsiasi missione di caccia senza stipulare contratti (è un lasciapassare a dirla breve).
Il gruppo di cacciatori protagonisti alla fine sarà formato da Shiki, Irie, Sakuya, che si conosceranno tutti nel 1° volume, più tardi apparirà anche Koloon, alla fine del 3° volume.
Il manga in sé per sé è molto bello, soprattutto se letto da chi ha giocato agli episodi del videogioco. Ho dato infatti un voto così alto proprio perchè sono un appassionato di Monster Hunter (ci ho giocato su console) e soprattutto perchè non ho trovato difetti in questa versione manga del gioco. La storia è semplice, ma molto chiara e godibile, e i personaggi sono a mio avviso simpaticissimi, pieni di umorismo. L'ultima cosa che posso dire è che se avete giocato a Monster Hunter vi consiglio assolutamente questo manga perchè vi piacerà senza dubbio, ma lo consiglio anche a chi non conosce la saga videoludica ed è in cerca di una lettura breve, semplice ma meritevole, Monster Hunter Orage è infatti uno titolo leggero e che si legge in 2 giorni.
Un giovane cacciatore di mostri chiamato Shiki parte per l'avventura alla ricerca del drago brillante denominato Myogaruna (ovvero Ultima Atella). Mentre giunge nel primo villaggio di cacciatori trova in una sala di raccolta della gilda una ragazza di nome Irie, che solitamente svolge la caccia da sola. Il ragazzo ci prova, ma quest'ultima parte per una caccia di Kut-Ku senza badare ai nuovi arrivati. Il regolamento della gilda di cacciatori dice che per partire per una missione di caccia bisogna stipulare un contratto con il dirigente, ma Shiki mostra invece il "tatuaggio del cacciatore del sigillo". Questo tatuaggio permette al possessore di far parte di qualsiasi missione di caccia senza stipulare contratti (è un lasciapassare a dirla breve).
Il gruppo di cacciatori protagonisti alla fine sarà formato da Shiki, Irie, Sakuya, che si conosceranno tutti nel 1° volume, più tardi apparirà anche Koloon, alla fine del 3° volume.
Il manga in sé per sé è molto bello, soprattutto se letto da chi ha giocato agli episodi del videogioco. Ho dato infatti un voto così alto proprio perchè sono un appassionato di Monster Hunter (ci ho giocato su console) e soprattutto perchè non ho trovato difetti in questa versione manga del gioco. La storia è semplice, ma molto chiara e godibile, e i personaggi sono a mio avviso simpaticissimi, pieni di umorismo. L'ultima cosa che posso dire è che se avete giocato a Monster Hunter vi consiglio assolutamente questo manga perchè vi piacerà senza dubbio, ma lo consiglio anche a chi non conosce la saga videoludica ed è in cerca di una lettura breve, semplice ma meritevole, Monster Hunter Orage è infatti uno titolo leggero e che si legge in 2 giorni.
Da "piccolo", diciamo nel periodo delle medie, non ho mai avuto modo di seguire a pieno nessuna serie manga, e questo Monster Hunter Orage è stata la prima serie che ho seguito dall'inizio alla fine senza perdermi neppure un volumetto dei quattro realizzati. Il manga e basato, come forse avrete capito, sul popolare videoagame di Capcom Monster Hunter, che di recente è sbarcato su Nintendo Wii con Monster Hunter Tri.
Appena ho saputo del manga mi sono domandato come avrebbe fatto l'abile Hiro Mashima a dare una trama ad un titolo videoludico che di trama non ne ha nemmeno un po. E devo dirlo, come esperimento è riuscito molto bene, ho apprezzato l'ottima qualità del volumetto e della carta usata. La storia ruota attorno ad un ragazzo di nome Shiki, e qui arriva la prima idea originale, che è detto anche "Cacciatore del Sigillo". Non voglio spoilerare troppo la trama anche perché essendo solo quattro volumetti risulta anche abbastanza corta.
La storia in sé l'ho trovata interessante e ho apprezzato il lavoro di Hiro Mashima nel dare una trama così interessante ad una serie che proprio di avere una linea narrativa non ne vuole sapere (ma del resto è questa la forza di Monster Hunter). Le idee originali di Mashima non si fermano solo al dare una trama o al "cacciatore del sigillo", infatti tutti i mostri che incontreremmo durante la lettura del manga, a parte un solo tipo che è presente nelle prime pagine del primo volumetto, sono del tutto originali ma nonostante questo non stonano per nulla di fronte ai loro coetanei presenti nelle varie versioni dei giochi della serie. Personaggi ben caratterizzati, e anche i fondali non sono da meno, così come gli stessi mostri.
Ciò che mi impedisce di dare il voto massimo a questo manga è la brevità della storia, anche perché dal primo all'ultimo volumetto ci sono molti spunti per continuare la trama, ma tutto sommato è bene così dato che personalmente non apprezzo le serie troppo lunghe o persino infinite. Consiglio questo manga a coloro che sono fan delle opere di questo autore, ma anche a coloro che conosco il mondo di Monster Hunter attraverso la serie videoludica, che senza dubbio troveranno interessante il lavoro svolto da Hiro Mashima.
Appena ho saputo del manga mi sono domandato come avrebbe fatto l'abile Hiro Mashima a dare una trama ad un titolo videoludico che di trama non ne ha nemmeno un po. E devo dirlo, come esperimento è riuscito molto bene, ho apprezzato l'ottima qualità del volumetto e della carta usata. La storia ruota attorno ad un ragazzo di nome Shiki, e qui arriva la prima idea originale, che è detto anche "Cacciatore del Sigillo". Non voglio spoilerare troppo la trama anche perché essendo solo quattro volumetti risulta anche abbastanza corta.
La storia in sé l'ho trovata interessante e ho apprezzato il lavoro di Hiro Mashima nel dare una trama così interessante ad una serie che proprio di avere una linea narrativa non ne vuole sapere (ma del resto è questa la forza di Monster Hunter). Le idee originali di Mashima non si fermano solo al dare una trama o al "cacciatore del sigillo", infatti tutti i mostri che incontreremmo durante la lettura del manga, a parte un solo tipo che è presente nelle prime pagine del primo volumetto, sono del tutto originali ma nonostante questo non stonano per nulla di fronte ai loro coetanei presenti nelle varie versioni dei giochi della serie. Personaggi ben caratterizzati, e anche i fondali non sono da meno, così come gli stessi mostri.
Ciò che mi impedisce di dare il voto massimo a questo manga è la brevità della storia, anche perché dal primo all'ultimo volumetto ci sono molti spunti per continuare la trama, ma tutto sommato è bene così dato che personalmente non apprezzo le serie troppo lunghe o persino infinite. Consiglio questo manga a coloro che sono fan delle opere di questo autore, ma anche a coloro che conosco il mondo di Monster Hunter attraverso la serie videoludica, che senza dubbio troveranno interessante il lavoro svolto da Hiro Mashima.
Monster Hunter Orange è uno shonen del mangaka di Hiro Mashima, una brevissima ma interessante storia divisa in 4 volumi della GP Publishing; i volumi presentano una carta davvero ottima e delle belle copertine.
La storia si basa in un mondo popolato da mostruose creature di tutti i tipi, e a dar loro la caccia ci sono dei valorosi guerrieri ma ben pochi in verità ambiscono a questa carica. Costoro sono i Monster Hunter. La storia ruota tutta intorno a Shiki, il protagonista, che sogna di diventare il più forte cacciatore. In tenera età, quando era bambino, fu allenato da un grande cacciatore, Grelly, che purtroppo, finito l'addestramento, mori a causa di un'esplosione di polvere da sparo. Passati alcuni anni, Shiki torna a Akamaaya, la città in cui c'è la gilda che ospitò per molto tempo il suo maestro Grelly. Qui Shiki incontra Irie, una ragazza della gilda, e guarda caso si viene a sapere che è anche la figlia del suo defunto maestro; cosi partono per questa straordinaria e epica avventura, e mettono su una vera squadra con Kuron (il membro più potente della gilda) e Sakuya (figlia di un abile fabbro che aiutò Grelly in passato). Nel cammino i 4 guerrieri combatteranno contro mostruosi mostri, ma loro ambiscono a uno solo di loro, Miogaruna, un drago potentissimo, e per questo insieme si metteranno sulle sue tracce per cacciarlo e realizzare il sogno di Grelly.
Monster Hunter Orange è secondo me un manga davvero carino e bello da leggere, è molto divertente e pieno di strategia e tattiche per uccidere questi potenti mostri. Il disegno è molto curato, Hiro Mashima ha un bello stile di disegno; per quanto riguarda la storia, è fatta molto bene e piena di misteri che pian pian si andranno a svelare. Il mio parere su questo manga è buono, è una storia molto semplice ma tutto sommato godibile e divertente. Un saluto a Hiro Mashima.
La storia si basa in un mondo popolato da mostruose creature di tutti i tipi, e a dar loro la caccia ci sono dei valorosi guerrieri ma ben pochi in verità ambiscono a questa carica. Costoro sono i Monster Hunter. La storia ruota tutta intorno a Shiki, il protagonista, che sogna di diventare il più forte cacciatore. In tenera età, quando era bambino, fu allenato da un grande cacciatore, Grelly, che purtroppo, finito l'addestramento, mori a causa di un'esplosione di polvere da sparo. Passati alcuni anni, Shiki torna a Akamaaya, la città in cui c'è la gilda che ospitò per molto tempo il suo maestro Grelly. Qui Shiki incontra Irie, una ragazza della gilda, e guarda caso si viene a sapere che è anche la figlia del suo defunto maestro; cosi partono per questa straordinaria e epica avventura, e mettono su una vera squadra con Kuron (il membro più potente della gilda) e Sakuya (figlia di un abile fabbro che aiutò Grelly in passato). Nel cammino i 4 guerrieri combatteranno contro mostruosi mostri, ma loro ambiscono a uno solo di loro, Miogaruna, un drago potentissimo, e per questo insieme si metteranno sulle sue tracce per cacciarlo e realizzare il sogno di Grelly.
Monster Hunter Orange è secondo me un manga davvero carino e bello da leggere, è molto divertente e pieno di strategia e tattiche per uccidere questi potenti mostri. Il disegno è molto curato, Hiro Mashima ha un bello stile di disegno; per quanto riguarda la storia, è fatta molto bene e piena di misteri che pian pian si andranno a svelare. Il mio parere su questo manga è buono, è una storia molto semplice ma tutto sommato godibile e divertente. Un saluto a Hiro Mashima.
Attraverso la “matita” di Hiro Mashima, già autore dei famosi <i>Rave</i> e <i>Fairy Tail</i>, ci immergiamo stavolta in un mondo fantastico, selvaggio ed esotico, popolato da creature strane, dinosauri, draghi e ogni altri generi di “mostri” e dove la caccia a queste creature, per ricavarne beni e risorse da usare e commerciare, è una delle principali attività. È questo il mondo di <i>Monster Hunter Orage</i>, miniserie in quattro volumi pubblicata nel nostro paese da GP Publishing e inspirata e una famosa serie di videogames usciti su varie piattaforme, <i>Monster Hunter</i> appunto.
Protagonista della storia è Shiki, un cosiddetto “cacciatore del sigillo” (autorizzato cioè alla caccia senza particolari restrizioni di territorio) decisamente spericolato che, seguendo il sogno del suo mentore ormai deceduto, viaggia per il mondo alla ricerca del leggendario Drago Miogaruna. Si uniranno a lui nel suo viaggio due ragazze, Irie e Sakuya, formando così una squadra di cacciatori decisamente agguerrita...
Lettura fresca e abbastanza dinamica, <i>Monster Hunter Orage</i> è un manga decisamente improntato all'avventura. Forse per l'ispirazione dovuta al videogioco (e magari anche alla supervisione dello staff CAPCOM) è quasi totalmente dedicato a sessioni di caccia e relativi combattimenti del team contro i mostri. E per questo motivo, complice anche la brevità dell'opera, i personaggi non vengono indagati molto nel loro carattere e nel loro passato, con la parziale eccezione di Irie ma non del protagonista Shiki però, che resta a fare il “fomentato a vita”. In ogni caso il manga scorre via abbastanza divertente e piacevole da leggere con momenti anche piuttosto simpatici: su tutti quello della caccia “marina” dove Irie e Sakuya sfoggiano audaci bikini, visto che un po' di fan-service non guasta mai.
Non possono però sfuggire alcune criticità, forse strutturali, che ha questo manga. Sicuramente un universo vasto come posso immaginare si a quello di <i>Monster Hunter</i> può portare molti spunti narrativi che però non possono essere sviscerati appieno in soli quattro volumi. Di conseguenza non è il caso di aspettarsi un grande approfondimento da questo manga di Hiro Mashima.
Un altro particolare che potrebbe far storcere il naso (o per lo meno non dare buone impressione) si trova nel volume conclusivo, che in pratica è composto al 40-50% di strisce umoristiche disegnate da un collaboratore di Mashima. L'umorismo che ci viene proposto è però di tipo “videoludico” in quanto le strisce riguardano in pratica le partite giocate online a Monster Hunter dall'autore e dai suoi collaboratori. Ne consegue che solo chi ha giocato al videogame potrà apprezzarlo appieno.
Era poi il caso di occupare un così largo spazio di un volume in questo modo quando il combattimento finale (a cui tutta la storia risulta finalizzata) non è che si distingua molto da quelli che lo hanno preceduto? Infatti non è riuscito a convincermi appieno, magari avrebbe dovuto essere più approfondito.
Per quanto riguarda il lato meramente stilistico del manga, il disegno di Mashima è sempre molto pulito e mai pesante; ovviamente una rilevante attenzione è stata posta alle armi e agli equipaggiamenti dei cacciatori. Particolarmente riuscite poi risultano le varie creature che si incontrano nella storia (anche se non ne vediamo un numero elevatissimo). Peccato però che le tavole, principalmente realizzate con un uso contenuto dei retini, non siano valorizzate dalla carta impiegata nell'edizione italiana, che risulta di tonalità tendente al giallastro. Non una scelta felice questa da parte dell'editore GP Publishing. Non c'è molto altro da segnalare per la suddetta edizione se non il prezzo contenuto che permette almeno di soprassedere più facilmente sulle cartacee mancanze.
Concludendo, ritengo <i>Monster Hunter Orage</i> un manga piacevole da leggere sebbene abbia qualche “problemino”. Consigliato sicuramente ai patiti dell'autore (di cui io non ho letto però altre opere) ma ancor più ai patiti del videogioco che magari troveranno in esso un nuovo ricco “terreno di caccia”.
Protagonista della storia è Shiki, un cosiddetto “cacciatore del sigillo” (autorizzato cioè alla caccia senza particolari restrizioni di territorio) decisamente spericolato che, seguendo il sogno del suo mentore ormai deceduto, viaggia per il mondo alla ricerca del leggendario Drago Miogaruna. Si uniranno a lui nel suo viaggio due ragazze, Irie e Sakuya, formando così una squadra di cacciatori decisamente agguerrita...
Lettura fresca e abbastanza dinamica, <i>Monster Hunter Orage</i> è un manga decisamente improntato all'avventura. Forse per l'ispirazione dovuta al videogioco (e magari anche alla supervisione dello staff CAPCOM) è quasi totalmente dedicato a sessioni di caccia e relativi combattimenti del team contro i mostri. E per questo motivo, complice anche la brevità dell'opera, i personaggi non vengono indagati molto nel loro carattere e nel loro passato, con la parziale eccezione di Irie ma non del protagonista Shiki però, che resta a fare il “fomentato a vita”. In ogni caso il manga scorre via abbastanza divertente e piacevole da leggere con momenti anche piuttosto simpatici: su tutti quello della caccia “marina” dove Irie e Sakuya sfoggiano audaci bikini, visto che un po' di fan-service non guasta mai.
Non possono però sfuggire alcune criticità, forse strutturali, che ha questo manga. Sicuramente un universo vasto come posso immaginare si a quello di <i>Monster Hunter</i> può portare molti spunti narrativi che però non possono essere sviscerati appieno in soli quattro volumi. Di conseguenza non è il caso di aspettarsi un grande approfondimento da questo manga di Hiro Mashima.
Un altro particolare che potrebbe far storcere il naso (o per lo meno non dare buone impressione) si trova nel volume conclusivo, che in pratica è composto al 40-50% di strisce umoristiche disegnate da un collaboratore di Mashima. L'umorismo che ci viene proposto è però di tipo “videoludico” in quanto le strisce riguardano in pratica le partite giocate online a Monster Hunter dall'autore e dai suoi collaboratori. Ne consegue che solo chi ha giocato al videogame potrà apprezzarlo appieno.
Era poi il caso di occupare un così largo spazio di un volume in questo modo quando il combattimento finale (a cui tutta la storia risulta finalizzata) non è che si distingua molto da quelli che lo hanno preceduto? Infatti non è riuscito a convincermi appieno, magari avrebbe dovuto essere più approfondito.
Per quanto riguarda il lato meramente stilistico del manga, il disegno di Mashima è sempre molto pulito e mai pesante; ovviamente una rilevante attenzione è stata posta alle armi e agli equipaggiamenti dei cacciatori. Particolarmente riuscite poi risultano le varie creature che si incontrano nella storia (anche se non ne vediamo un numero elevatissimo). Peccato però che le tavole, principalmente realizzate con un uso contenuto dei retini, non siano valorizzate dalla carta impiegata nell'edizione italiana, che risulta di tonalità tendente al giallastro. Non una scelta felice questa da parte dell'editore GP Publishing. Non c'è molto altro da segnalare per la suddetta edizione se non il prezzo contenuto che permette almeno di soprassedere più facilmente sulle cartacee mancanze.
Concludendo, ritengo <i>Monster Hunter Orage</i> un manga piacevole da leggere sebbene abbia qualche “problemino”. Consigliato sicuramente ai patiti dell'autore (di cui io non ho letto però altre opere) ma ancor più ai patiti del videogioco che magari troveranno in esso un nuovo ricco “terreno di caccia”.
Hiro Mashima non si smentisce mai, sono davvero contento che sia stato affidato a lui il compito di creare un manga sul mondo del famosissimo gioco Capcom "Monster Hunter". Di certo, per quanto riguarda il disegno, per quanto ovvio possa essere è davvero meraviglioso, sia per quanto riguarda i mostri da cacciare che per quanto riguarda i personaggi stessi, che hanno una certa somiglianza con quelli di Fairy Tail (Irie = Lucy). Anche per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi sono rimasto molto soddisfatto, dato che anche se la storia è composta da soli 4 volumi si è avuto modo di conoscerli molto bene. La cosa che più mi ha stupito è il fatto che sia riuscito da un gioco che di per sè non ha nessuna storia, se non che quella di cacciare mostri, a ricavarne un manga validissimo, che può essere gradito sia dagli amanti che non del game. Piacevolissima è stato anche la storia secondaria alla fine del quarto volume, che mi ha fatto molto sorridere. Che dire, 4 volumi di divertimento, una storia non lunga ma che appassiona e che vale la pena di leggere, io ve la consiglio, buona lettura!
Monster Hunter Orage, di Hiro Mashima, è un manga molto particolare, dato che nasce dall'intento di utilizzare una storia basilare e dei personaggi base che fanno parte di un omonimo videogioco molto famoso. Non c'è dubbio che Hiro Mashima abbia, con questo manga, svolto un egregio lavoro, partendo praticamente da pochi elementi, ed adattandoli bene per poterne poi estrapolarne un manga accettabile. Purtroppo però i punti negativi di questo manga non sono pochi. La trama, molto interessante, poteva essere sviluppata in modo migliore usufruendo di più tempo e più volumi. Infatti in soli 4 volumi la narrazione risulta troppo veloce, con sbalzi fra un dialogo e l'altro che creano al lettore un senso di fastidio. I personaggi, per forza di cose, sono caratterizzati al minimo, e soprattutto sono molto stereotipati. L'unica nota di merito va al disegno, molto bello e pulito, ormai punto forte di un Mashima che, in quanto a disegni, non ha mai deluso.
Se volete un parere personale, consiglio questo manga solo ai fan del videogioco, che potranno così "divertirsi" a seguire i loro personaggi preferiti anche su carta. Per il resto, a meno che non siate dei grandi fan di Hiro Mashima, potete benissimo ignorare il manga e dedicarvi ad altro.
Se volete un parere personale, consiglio questo manga solo ai fan del videogioco, che potranno così "divertirsi" a seguire i loro personaggi preferiti anche su carta. Per il resto, a meno che non siate dei grandi fan di Hiro Mashima, potete benissimo ignorare il manga e dedicarvi ad altro.
Monster Hunter è una fortunata serie di Videogame dove il giocatore assume le sembianze di un cacciatore che vaga in terre desolate alla ricerca di mostri da sconfiggere, in modo da accrescere la propria forza e usare eventualmente pelle, ossa ed altre parti della creatura, per costruire nuove armature ed armi. Questo ovviamente è una piccola parte del gioco, che viene vissuto pienamente in multiplayer quando con altri giocatori si forma un team, creando strategie per sconfiggere mostri altrimenti imbattibili, creando un senso di cooperazione nella squadra veramente efficace.
Così, spinta dal successo di questa serie approdata sulle nuove generazioni di Console, Capcom ha deciso di affidare a Shonen Rival la serializzazione di un manga che potesse avere lo stesso impatto che ha avuto l’anime tratto da questa stessa serie di videogame, e la scelta è ricaduta su Hiro Mashima, sia per la sua passione per il gioco che per il suo stile, ma purtroppo il tutto non ha la miscela esplosiva che ci si aspetterebbe.
Shiki fin da piccolo è stato addestrato dal suo maestro per dare la caccia al Miogaruna, un drago leggendario che solo i possessori del sigillo possono cacciare, visto che per inseguirlo devono uscire dalle giurisdizioni delle Gilde dislocate nel paese e bisogna avere quel segno speciale per non doversene preoccupare, ma questo sogno che Shiki insegue ogni giorno nasconde molti segreti, come abbia fatto a procurarsi il sigillo, come fa ad avere delle doppie lame del vento uniche al mondo e soprattutto perché il suo maestro, che era ritenuto uno dei più grandi cacciatori, ha deciso di dedicare la sua vita ad addestrare Shiki invece di inseguire anche lui quella creatura mistica? Durante lo svolgimento della breve storia avremo tutte le risposte, però non saranno solo queste a interessarci, visto che Shiki sembra non essere il vero protagonista; dopo poco tempo convince una ragazza ad entrare nel suo gruppo, Irie, che nonostante sia scontrosa e preferisce stare sola, alla fine accompagna Shiki perché scopre che era l’allievo prediletto che insegue ancora il sogno di suo padre, e proprio il passato si Irie si rivelerà la scoperta più interessante di tutto il manga, che comunque procede velocemente e costantemente, anche se negli atti finali sembra forzare un po’ il tutto per poter finire in fretta e furia, il che è un peccato perché dopo un continuo crescendo basterà la prima metà dell’ultimo volume per far cadere tutti i progressi fatti.
Se si conosce già l’autore si può dire poco o nulla sui disegni, i classici di Mashima, che sono in grado di dividere pubblico e critica: o si amano o si odiano.
I personaggi hanno una caratterizzazione eccellente, che ben si confà alle varie personalità, che però potrebbero far storcere il naso perché possono ricordare altre opere di questo mangaka, complice anche il fatto che nei suoi manga ci sono un gran numero di protagonisti primari e secondari; invece i mostri sono sempre stati il punto forte di Mashima, quindi la scelta di affidargli quest’opera dove sono loro i veri protagonisti appare sensata più di prima: saranno possenti, forti e anche inquietanti, un ottimo esempio è il “drago cadavere” Girkuza, probabilmente uno dei più riusciti, insieme a tutti gli altri mostri originali partoriti dalla mente del maestro.
Le armature e le armi sono un’altra parte fondamentale dell’opera e dove non sono ottimamente riportate quelle originali ci pensa la matita di Mashima a creare nuovi oggetti approvati dalla stessa Capcom.
Le scene d’azione son sicuramente dinamiche, però non sono sempre coinvolgenti, soprattutto nello scarsissimo scontro finale, ed in un manga d’azione è un vera pecca.
Un’opera senza lode ne infamia, dove sia nei disegni che nella trama si trova un punto a favore ma allo stesso tempo uno contro, consigliata soprattutto, anzi, solamente ai fan di Monster Hunter che non si spaventano per le differenze e le aggiunte, fatte dopo un’approvazione della stessa Capcom. Consigliato anche ai fan dei disegni dell’autore, che qui non potranno lamentarsi, visto che probabilmente la grafica è la parte meglio riuscita, grazie anche all’edizione della GP: una stampa di buona qualità che riporta fedelmente ogni dettaglio, peccato che il resto della qualità non sia allo stesso livello, carta giallastra, ruvida e spessa che purtroppo non è priva di trasparenze, inoltre ci sono anche dimenticanze nell’editing, qualche rara volta avremo delle note a fondo pagina ma non troveremo i classici asterischi all’interno del testo, nulla di grave, ma sembrano una conferma della poca attenzione rivolta dalla GP al titolo. Questo non può che riconfermare la fetta di pubblico a cui è indirizzato questo manga, fan a cui non importa di spendere 3,90 € per quattro volumi (l’ultimo ha 2/5 di pagine occupate da strisce scarsamente comiche) dalla scarsa qualità, una storia semplice con qualche spunto interessante e con un finale totalmente frettoloso e piatto, solo per entrare nel loro mondo preferito, quello dei disegni di Mashima o quello della caccia di Monster Hunter.
Così, spinta dal successo di questa serie approdata sulle nuove generazioni di Console, Capcom ha deciso di affidare a Shonen Rival la serializzazione di un manga che potesse avere lo stesso impatto che ha avuto l’anime tratto da questa stessa serie di videogame, e la scelta è ricaduta su Hiro Mashima, sia per la sua passione per il gioco che per il suo stile, ma purtroppo il tutto non ha la miscela esplosiva che ci si aspetterebbe.
Shiki fin da piccolo è stato addestrato dal suo maestro per dare la caccia al Miogaruna, un drago leggendario che solo i possessori del sigillo possono cacciare, visto che per inseguirlo devono uscire dalle giurisdizioni delle Gilde dislocate nel paese e bisogna avere quel segno speciale per non doversene preoccupare, ma questo sogno che Shiki insegue ogni giorno nasconde molti segreti, come abbia fatto a procurarsi il sigillo, come fa ad avere delle doppie lame del vento uniche al mondo e soprattutto perché il suo maestro, che era ritenuto uno dei più grandi cacciatori, ha deciso di dedicare la sua vita ad addestrare Shiki invece di inseguire anche lui quella creatura mistica? Durante lo svolgimento della breve storia avremo tutte le risposte, però non saranno solo queste a interessarci, visto che Shiki sembra non essere il vero protagonista; dopo poco tempo convince una ragazza ad entrare nel suo gruppo, Irie, che nonostante sia scontrosa e preferisce stare sola, alla fine accompagna Shiki perché scopre che era l’allievo prediletto che insegue ancora il sogno di suo padre, e proprio il passato si Irie si rivelerà la scoperta più interessante di tutto il manga, che comunque procede velocemente e costantemente, anche se negli atti finali sembra forzare un po’ il tutto per poter finire in fretta e furia, il che è un peccato perché dopo un continuo crescendo basterà la prima metà dell’ultimo volume per far cadere tutti i progressi fatti.
Se si conosce già l’autore si può dire poco o nulla sui disegni, i classici di Mashima, che sono in grado di dividere pubblico e critica: o si amano o si odiano.
I personaggi hanno una caratterizzazione eccellente, che ben si confà alle varie personalità, che però potrebbero far storcere il naso perché possono ricordare altre opere di questo mangaka, complice anche il fatto che nei suoi manga ci sono un gran numero di protagonisti primari e secondari; invece i mostri sono sempre stati il punto forte di Mashima, quindi la scelta di affidargli quest’opera dove sono loro i veri protagonisti appare sensata più di prima: saranno possenti, forti e anche inquietanti, un ottimo esempio è il “drago cadavere” Girkuza, probabilmente uno dei più riusciti, insieme a tutti gli altri mostri originali partoriti dalla mente del maestro.
Le armature e le armi sono un’altra parte fondamentale dell’opera e dove non sono ottimamente riportate quelle originali ci pensa la matita di Mashima a creare nuovi oggetti approvati dalla stessa Capcom.
Le scene d’azione son sicuramente dinamiche, però non sono sempre coinvolgenti, soprattutto nello scarsissimo scontro finale, ed in un manga d’azione è un vera pecca.
Un’opera senza lode ne infamia, dove sia nei disegni che nella trama si trova un punto a favore ma allo stesso tempo uno contro, consigliata soprattutto, anzi, solamente ai fan di Monster Hunter che non si spaventano per le differenze e le aggiunte, fatte dopo un’approvazione della stessa Capcom. Consigliato anche ai fan dei disegni dell’autore, che qui non potranno lamentarsi, visto che probabilmente la grafica è la parte meglio riuscita, grazie anche all’edizione della GP: una stampa di buona qualità che riporta fedelmente ogni dettaglio, peccato che il resto della qualità non sia allo stesso livello, carta giallastra, ruvida e spessa che purtroppo non è priva di trasparenze, inoltre ci sono anche dimenticanze nell’editing, qualche rara volta avremo delle note a fondo pagina ma non troveremo i classici asterischi all’interno del testo, nulla di grave, ma sembrano una conferma della poca attenzione rivolta dalla GP al titolo. Questo non può che riconfermare la fetta di pubblico a cui è indirizzato questo manga, fan a cui non importa di spendere 3,90 € per quattro volumi (l’ultimo ha 2/5 di pagine occupate da strisce scarsamente comiche) dalla scarsa qualità, una storia semplice con qualche spunto interessante e con un finale totalmente frettoloso e piatto, solo per entrare nel loro mondo preferito, quello dei disegni di Mashima o quello della caccia di Monster Hunter.
Ho acquistato questo manga dopo essermi appassionato con il videogioco per wii Monster Hunter 3. Conoscevo l'autore Hiro Mashima per fama, ma non avevo mai letto una sua opera.
Questo manga mi è piaciuto molto fino quasi alla fine: i personaggi di Irie e Shiki mi sono piaciuti fin da subito, gli altri mi sono sembrati più marginali, e non sono entrati nelle mie simpatie.
La storia inizia come un classico shonen, con un ragazzo che vuole realizzare il suo sogno, in questo caso, cacciare un drago leggendario.
L'universo di Monster Hunter ricreato dall'autore nel manga è pertinente a quello del videogioco, e i disegni sono nel classico stile di Hiro Mashima.
Ciò che mi ha deluso è il finale: questa storia sembra arrivare a una conclusione anticipata, viste le basi che all'inizio vengono gettate.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Quello che sarebbe potuto essere un antagonista, Shadow, viene liquidato in 6 pagine, e la conversione del principe sembra troppo improvvisa secondo me; tutto questa porta a un finale che è sì bello, ma troppo affrettato.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Nonostante ciò devo dire che mi è piaciuto leggere questo manga e lo consiglio, soprattutto agli amanti del videogioco.
Questo manga mi è piaciuto molto fino quasi alla fine: i personaggi di Irie e Shiki mi sono piaciuti fin da subito, gli altri mi sono sembrati più marginali, e non sono entrati nelle mie simpatie.
La storia inizia come un classico shonen, con un ragazzo che vuole realizzare il suo sogno, in questo caso, cacciare un drago leggendario.
L'universo di Monster Hunter ricreato dall'autore nel manga è pertinente a quello del videogioco, e i disegni sono nel classico stile di Hiro Mashima.
Ciò che mi ha deluso è il finale: questa storia sembra arrivare a una conclusione anticipata, viste le basi che all'inizio vengono gettate.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Quello che sarebbe potuto essere un antagonista, Shadow, viene liquidato in 6 pagine, e la conversione del principe sembra troppo improvvisa secondo me; tutto questa porta a un finale che è sì bello, ma troppo affrettato.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Nonostante ciò devo dire che mi è piaciuto leggere questo manga e lo consiglio, soprattutto agli amanti del videogioco.
Ho aspettato di leggerlo tutto prima di scriverne una recensione: è un tipico lavoro alla Mashima, con i soliti personaggi e il solito umorismo. La somiglianza tra Irie e Lucy (Fairy Tail) è forte, e anche Shiki assomiglia a Natsu. Ma non fatevene intimidire o scoraggiare: l'impressione di conoscere già tutti i personaggi e quindi avventurarsi in una storia breve (dopo tutto sono 4 volumi) senza bisogno di spendere troppo tempo in presentazioni, è un ottimo modo per cominciare a leggere.
Il tema principale, noto dalla prima scena, sono i compagni, cioè i Nakama (vi ricorda qualche altro manga?), visto che questa è la parola che più spunta fuori nel manga, forse anche più degli articoli si potrebbe dire: che a ogni frase si dica "noi siamo compagni" e questo risolva tutto non è segno di grande originalità, ma su questo possiamo anche soprassedere, l'importanza del gioco di squadra in questo manga è chiara e se tutto ciò è in grado di intrattenere un po' senza annoiare ben venga.
Al contrario i nemici sono praticamente solo mostri, quindi nessun dialogo, nessuna scena particolare e nessuna caratterizzazione significativa, quindi tutto il rapporto si focalizzerà sui protagonisti umani.
Cercherò ora di fare una recensione suddivisa per parti, quindi attenzione agli SPOILER!
<b>[Attenzione, da qui in avanti verrà svelata buona parte della trama, con alcuni spoiler.]</b>
In generale la trama racconta della ricerca del drago Miogaruna, drago speciale per cui è stato creato un particolare ordine di cacciatori a cui è concesso di girovagare liberamente mentre gli altri sono confinati a determinati territori, anche se la maggior parte di loro prende il titolo solo per girare liberamente credendo Miogaruna una leggenda. Non male devo dire, anche se non so qui quanto sia merito di Mashima e quanto del videogioco a cui il manga si ispira. Gli eventi faranno riunire in gruppo persone che hanno ereditato da un grande cacciatore (anche se non abbastanza grande da non morire in esperimento con polvere da sparo, e coi danni che questi cacciatori subiscono durante gli scontri ci sarebbe da chiedersi che polvere da sparo fosse!) il sogno di portare a termine questa missione: così tutto si svolge in prospettiva dello scontro finale con Miogaruna, con in mezzo la ricerca di informazioni e tracce (non hanno idea di dove andare...), potenziamento armi (questo fa molto videogioco) e ricerca di nuovi compagni.
L'inizio è buono, con un ottimo incipit, riesce senza difficoltà a introdurre il mondo e la terra anche per chi non conosce il videogioco (come me, anche se non è poi così complessa come ambientazione), e a instaurare un buon rapporto tra Shiki ed Irie. A proposito di Shiki: divertente l'idea del fatto che continui a parlare col suo maestro morto urlando. E anche che tutti i discorsi che faccia, appena Irie le traduce, si rivelino delle boiate.
Voto: 7
Si procede con l'apparizione di Sakuya, la fabbra, e abbiamo Irie in intimo per la prima (ma non ultima) volta (eh sì, Mashima resta Mashima, comunque visto che la sa disegnare bene glielo concediamo...) e veniamo a conoscenza del background di Sakuya, anche qui niente male, visto che nonostante non sia molto originale è ben raccontato, e lo scontro che segue non è niente male.
Voto 7
Dopo un breve e simpatico incontro col (non-capitano) Kirk ecco che i nostri si dirigono in mare a dare la caccia a un mostro marino. E qui la "mashimaggine" torna a colpire, per la gioia dei lettorI (con la I maiuscola) e per la insensatezza della trama, visto che per qualche malsano motivo non molto ben spiegato loro devono dare la caccia al mostro in una sorta di bikini... piacevoli da vedere le forme delle ragazze, Mashima stesso ammetterà di aver esagerato in postilla... Quello che prende di più in questo volume è stato, almeno per me, il background di Irie, non troppo originale ma molto ben raccontato oltre che triste. Ottimo il finale della scena con la rivelazione a sorpresa dell'identità di un certo personaggio.
Voto: 8
A casa del maestro fabbro che gli forgerà le armi vediamo il background di Shiki. Simpatico, ma poco originale e raccontato peggio, anche perché Shiki da bambino non mi piace molto.
Voto: 7 scarso
E ora ecco il punto debole della storia: lo Star Breaker del malvagio Shadow e la trama parallela di Koloon. Shadow è un antagonista (e che altro poteva fare con un nome simile?), l'unico cacciatore ad apparire in questo ruolo visto che gli unici altri nemici sono mostri. Peccato che il suo piano malvagio faccia acqua da molte parti (anche perché che un ex-bracconiere faccia il bracconiere senza essere così sorvegliato mi sembra strano), che sia tonto (si fa fregare come un allocco), che non abbia molto fascino (vabbè...) e che non si riscatti con un combattimento visto che viene preso e fregato seduta stante senza quasi realizzare nulla. Contemporaneamente Koloon mi sembra abbastanza inutile, a partire dalla caratterizzazione (già usata), e il suo ruolo sia nella storia che negli scontri a mio parere è insignificante.
Senza di loro la storia andrebbe benissimo avanti comunque, visto che a mio parere non aggiungono niente.
Voto: 6
Dopo l'indispensabile gita alle terme (ottima occasione per spogliare ulteriormente), ecco che si arriva allo scenario finale con un ottimo scontro definitivo in cui di nuovo si baserà tutto sul legame tra compagni e sul lavoro di squadra.
Voto: 7
<b>[Fine spoiler.]</b>
In definitiva, un lavoro piacevole da leggere, anche per la breve durata. Non impegnativo, molto ben disegnati i mostri.
Merita un approfondimento "Vita da Cacciatori", contenuto nell'ultimo volume: sostanzialmente non mi è piaciuto molto (carino ma nulla più), anche se non aumenta il prezzo del volume. Se avesse messo una breve storia alternativa coi cacciatori invece che le sue vicissitudini personali sarei stato più contento. Ma non fa parte del manga e quindi non lo inserisco nel voto.
Voto complessivo: 7
Il tema principale, noto dalla prima scena, sono i compagni, cioè i Nakama (vi ricorda qualche altro manga?), visto che questa è la parola che più spunta fuori nel manga, forse anche più degli articoli si potrebbe dire: che a ogni frase si dica "noi siamo compagni" e questo risolva tutto non è segno di grande originalità, ma su questo possiamo anche soprassedere, l'importanza del gioco di squadra in questo manga è chiara e se tutto ciò è in grado di intrattenere un po' senza annoiare ben venga.
Al contrario i nemici sono praticamente solo mostri, quindi nessun dialogo, nessuna scena particolare e nessuna caratterizzazione significativa, quindi tutto il rapporto si focalizzerà sui protagonisti umani.
Cercherò ora di fare una recensione suddivisa per parti, quindi attenzione agli SPOILER!
<b>[Attenzione, da qui in avanti verrà svelata buona parte della trama, con alcuni spoiler.]</b>
In generale la trama racconta della ricerca del drago Miogaruna, drago speciale per cui è stato creato un particolare ordine di cacciatori a cui è concesso di girovagare liberamente mentre gli altri sono confinati a determinati territori, anche se la maggior parte di loro prende il titolo solo per girare liberamente credendo Miogaruna una leggenda. Non male devo dire, anche se non so qui quanto sia merito di Mashima e quanto del videogioco a cui il manga si ispira. Gli eventi faranno riunire in gruppo persone che hanno ereditato da un grande cacciatore (anche se non abbastanza grande da non morire in esperimento con polvere da sparo, e coi danni che questi cacciatori subiscono durante gli scontri ci sarebbe da chiedersi che polvere da sparo fosse!) il sogno di portare a termine questa missione: così tutto si svolge in prospettiva dello scontro finale con Miogaruna, con in mezzo la ricerca di informazioni e tracce (non hanno idea di dove andare...), potenziamento armi (questo fa molto videogioco) e ricerca di nuovi compagni.
L'inizio è buono, con un ottimo incipit, riesce senza difficoltà a introdurre il mondo e la terra anche per chi non conosce il videogioco (come me, anche se non è poi così complessa come ambientazione), e a instaurare un buon rapporto tra Shiki ed Irie. A proposito di Shiki: divertente l'idea del fatto che continui a parlare col suo maestro morto urlando. E anche che tutti i discorsi che faccia, appena Irie le traduce, si rivelino delle boiate.
Voto: 7
Si procede con l'apparizione di Sakuya, la fabbra, e abbiamo Irie in intimo per la prima (ma non ultima) volta (eh sì, Mashima resta Mashima, comunque visto che la sa disegnare bene glielo concediamo...) e veniamo a conoscenza del background di Sakuya, anche qui niente male, visto che nonostante non sia molto originale è ben raccontato, e lo scontro che segue non è niente male.
Voto 7
Dopo un breve e simpatico incontro col (non-capitano) Kirk ecco che i nostri si dirigono in mare a dare la caccia a un mostro marino. E qui la "mashimaggine" torna a colpire, per la gioia dei lettorI (con la I maiuscola) e per la insensatezza della trama, visto che per qualche malsano motivo non molto ben spiegato loro devono dare la caccia al mostro in una sorta di bikini... piacevoli da vedere le forme delle ragazze, Mashima stesso ammetterà di aver esagerato in postilla... Quello che prende di più in questo volume è stato, almeno per me, il background di Irie, non troppo originale ma molto ben raccontato oltre che triste. Ottimo il finale della scena con la rivelazione a sorpresa dell'identità di un certo personaggio.
Voto: 8
A casa del maestro fabbro che gli forgerà le armi vediamo il background di Shiki. Simpatico, ma poco originale e raccontato peggio, anche perché Shiki da bambino non mi piace molto.
Voto: 7 scarso
E ora ecco il punto debole della storia: lo Star Breaker del malvagio Shadow e la trama parallela di Koloon. Shadow è un antagonista (e che altro poteva fare con un nome simile?), l'unico cacciatore ad apparire in questo ruolo visto che gli unici altri nemici sono mostri. Peccato che il suo piano malvagio faccia acqua da molte parti (anche perché che un ex-bracconiere faccia il bracconiere senza essere così sorvegliato mi sembra strano), che sia tonto (si fa fregare come un allocco), che non abbia molto fascino (vabbè...) e che non si riscatti con un combattimento visto che viene preso e fregato seduta stante senza quasi realizzare nulla. Contemporaneamente Koloon mi sembra abbastanza inutile, a partire dalla caratterizzazione (già usata), e il suo ruolo sia nella storia che negli scontri a mio parere è insignificante.
Senza di loro la storia andrebbe benissimo avanti comunque, visto che a mio parere non aggiungono niente.
Voto: 6
Dopo l'indispensabile gita alle terme (ottima occasione per spogliare ulteriormente), ecco che si arriva allo scenario finale con un ottimo scontro definitivo in cui di nuovo si baserà tutto sul legame tra compagni e sul lavoro di squadra.
Voto: 7
<b>[Fine spoiler.]</b>
In definitiva, un lavoro piacevole da leggere, anche per la breve durata. Non impegnativo, molto ben disegnati i mostri.
Merita un approfondimento "Vita da Cacciatori", contenuto nell'ultimo volume: sostanzialmente non mi è piaciuto molto (carino ma nulla più), anche se non aumenta il prezzo del volume. Se avesse messo una breve storia alternativa coi cacciatori invece che le sue vicissitudini personali sarei stato più contento. Ma non fa parte del manga e quindi non lo inserisco nel voto.
Voto complessivo: 7
Monster Hunter è una breve serie manga scritta dal Hiro Mashima che narra le stravaganti vicende di Shiki, un giovane cacciatore di mostri, e del suo desiderio di realizzare il sogno del suo deceduto maestro Grellu, ossia quello di uccidere il leggendario mostro Miogaruna. Il suo viaggio lo porterà ad incontrare Irie, tra l'altro figlia del suo maestro, una ragazza dura e apparentemente distaccata che si unirà a Shiki nel suo viaggio, come farà anche Sakuya, una ragazza molto abile nel costruire armi potenti.
Questo manga è fondamentalmente basato su amicizia, coraggio, famiglia, onore, rispetto e anche orgoglio, elementi che investiranno i nostri protagonisti e daranno luogo a situazioni di ogni genere, che nella loro brevità appassionano sicuramente!
Considerato indipendentemente dagli altri lavori di Mashima è un manga sicuramente da leggere, soprattutto per coloro che si avventurano per la prima volta nel genere shonen; per coloro che già conoscono e a cui piacciono gli altri lavori del sensei sarà sicuramente una piccola storia divertente!
Questo manga è fondamentalmente basato su amicizia, coraggio, famiglia, onore, rispetto e anche orgoglio, elementi che investiranno i nostri protagonisti e daranno luogo a situazioni di ogni genere, che nella loro brevità appassionano sicuramente!
Considerato indipendentemente dagli altri lavori di Mashima è un manga sicuramente da leggere, soprattutto per coloro che si avventurano per la prima volta nel genere shonen; per coloro che già conoscono e a cui piacciono gli altri lavori del sensei sarà sicuramente una piccola storia divertente!
Sicuramente un altra bella opera per il nostro Mashima, che si dimostra sempre più l'unico vero erede dei grandi maestri shonen degli anni'80, visto che Oda è troppo preso da One Piece per regalarci qualcosa di nuovo.
La storia è breve, nessuno lo nega, come è breve Monster Soul (altra mini-opera di Mashima), ma l'uso sapiente di personaggi stereotipati ma ben caratterizzati fa sì che l'autore possa catapultare il lettore al centro dell'avventura senza doversi troppo dilungare a caratterizzare i personaggi che ha già introdotto in altre sue opere.
Per cui, accanto al protagonista maschile principale vediamo sempre la classica amichetta con misure da pin-up ma piuttosto mascolina come modi e per niente debole.
Le tematiche trattate sono e rimangono quelle molto care a Mashima: amicizia, unione, senso di appartenenza ad un gruppo, massima fiducia e fedeltà nei compagni.
Forse su questo fronte poteva andare un pochettino oltre e superare questo concetto di gilda/compagnia che ormai rischia di essere un po ripetitivo belle sue opere.
Anche dialoghi e trama risultano quelli classici di Mashima: semplici ma lineari, si segue veramente molto bene, non si perde in discorsi troppo lunghi e invita molto alla lettura con l'unico inconveniente che si rischia di "divorare" il volume in veramente breve tempo... ma questo è quello che succede quando azione e avventure sono miscelate in modo sapiente!
L'edizione della GP Publishing mi pare senza infamia e senza lode, di certo ho toccato carta di migliore qualità, ma ho visto anche di peggio a prezzi più alti. Nel primo volume c'è pure un piccolo poster ripiegabile a colori che fa molto piacere, segno che l'edizione è comunque curata e non "buttata lì" tanto per pubblicare qualcosa.
La storia è breve, nessuno lo nega, come è breve Monster Soul (altra mini-opera di Mashima), ma l'uso sapiente di personaggi stereotipati ma ben caratterizzati fa sì che l'autore possa catapultare il lettore al centro dell'avventura senza doversi troppo dilungare a caratterizzare i personaggi che ha già introdotto in altre sue opere.
Per cui, accanto al protagonista maschile principale vediamo sempre la classica amichetta con misure da pin-up ma piuttosto mascolina come modi e per niente debole.
Le tematiche trattate sono e rimangono quelle molto care a Mashima: amicizia, unione, senso di appartenenza ad un gruppo, massima fiducia e fedeltà nei compagni.
Forse su questo fronte poteva andare un pochettino oltre e superare questo concetto di gilda/compagnia che ormai rischia di essere un po ripetitivo belle sue opere.
Anche dialoghi e trama risultano quelli classici di Mashima: semplici ma lineari, si segue veramente molto bene, non si perde in discorsi troppo lunghi e invita molto alla lettura con l'unico inconveniente che si rischia di "divorare" il volume in veramente breve tempo... ma questo è quello che succede quando azione e avventure sono miscelate in modo sapiente!
L'edizione della GP Publishing mi pare senza infamia e senza lode, di certo ho toccato carta di migliore qualità, ma ho visto anche di peggio a prezzi più alti. Nel primo volume c'è pure un piccolo poster ripiegabile a colori che fa molto piacere, segno che l'edizione è comunque curata e non "buttata lì" tanto per pubblicare qualcosa.
Non ho mai giocato al videogame della Capcom Monster Hunter ma so che la forza del suo gameplay si basa sulla cooperazione e il gioco di squadra online allo scopo di cacciare terribili mostri, rendendolo quindi una valida alternativa ai massacri di un Call of Duty.
Il manga di Hiro Mashima si basa prevedibilmente proprio sul valore dei compagni, a partire dal protagonista Shiki che non si fa alcun problema a chiedere alla scorbutica Irie di aiutarlo in una battuta di caccia. In seguito Shiki scoprirà che la ragazza altri non è che la figlia del suo defunto maestro, inoltre entrambi hanno lo stesso obiettivo: scovare il leggendario mostro Miogaruna.
Se la trama sembra essere scritta su un fazzoletto lo stesso non si può dire dei personaggi, dotati di un buon carisma ed esteticamente perfetti per un'opera leggera come questa, in particolare per quel che riguarda costumi e armi. Shiki è uguale a tanti altri protagonisti, ma il suo evocare continuamente il maestro per ogni sciocchezza lo rende simpatico e imprevedibile.
Buono il rapporto qualità-prezzo, anche se i volumi della GP, simili a quelli della defunta Pley Press, subiscono un ingiallimento prematuro.
Se i manga di Hiro Mashima non vi sono mai piaciuti non sarà certo Monster Hunter Orage a farvi cambiare idea, ma personalmente l'ho trovato più divertente e originale di Fairy Tail, non che ci volesse molto.
Il manga di Hiro Mashima si basa prevedibilmente proprio sul valore dei compagni, a partire dal protagonista Shiki che non si fa alcun problema a chiedere alla scorbutica Irie di aiutarlo in una battuta di caccia. In seguito Shiki scoprirà che la ragazza altri non è che la figlia del suo defunto maestro, inoltre entrambi hanno lo stesso obiettivo: scovare il leggendario mostro Miogaruna.
Se la trama sembra essere scritta su un fazzoletto lo stesso non si può dire dei personaggi, dotati di un buon carisma ed esteticamente perfetti per un'opera leggera come questa, in particolare per quel che riguarda costumi e armi. Shiki è uguale a tanti altri protagonisti, ma il suo evocare continuamente il maestro per ogni sciocchezza lo rende simpatico e imprevedibile.
Buono il rapporto qualità-prezzo, anche se i volumi della GP, simili a quelli della defunta Pley Press, subiscono un ingiallimento prematuro.
Se i manga di Hiro Mashima non vi sono mai piaciuti non sarà certo Monster Hunter Orage a farvi cambiare idea, ma personalmente l'ho trovato più divertente e originale di Fairy Tail, non che ci volesse molto.
Monster Hunter Orage è uno shonen in 4 volumi dell'ormai famosissimo Hiro Mashima che già in passato ci ha regalato opere di alto calibro (non tanto regalato, dopotutto li paghiamo i manga!) come Rave e Fairy Tail, quest'
ultima ancora in corso.
Quest'opera non è altro che l'adattamento dell'omonimo ed altrettanto famoso videogame.
Partiamo con il parlare del tratto molto, molto buono, che si presenta per la quasi totale assenza dei retini, in altre parole è tutto realizzato col tratteggio (peculiarità di questo autore). Personaggi, mostri e armi ben definiti.
Per quanto concerne lessico e dialoghi, è stato fatto un buon lavoro, in quanto la storia risulta facile da comprendere e lineare; anche i personaggi godono di una buona caratterizzazione.
Piccola pecca: essendo uno shonen come tanti altri, in molti punti la storia è piuttosto prevedibile. Altro piccolo difetto è che la storia è un po' breve, ma dopotutto è anche giusto poichè è stato realizzato nel 2008, mentre l'autore era già al lavoro con un'altra opera (Fairy Tail, 2006).
Per quanto riguarda invece il rapporto qualità/prezzo, sono molto combattuto nel dare un giudizio poichè da una parte sono quasi 200 pagine al costo di 3.90€; dall'altra però la
rilegatura non è delle migliori, ergo si scolla facilmente. La carta inoltre è molto ruvida e tendente al giallo quindi non molto piacevole da sfogliare; anche l'impaginazione non è molto buona e si nota su molte pagine.
Tirando le somme è da dire che è un'opera ben disegnata, comica, ricca di azione ma con qualche difettuccio come scritto sopra. Per tutti questi motivi do come voto 8.
Consiglio vivamente l'opera soprattutto a chi per la prima volta si avvicina a questo autore.
ultima ancora in corso.
Quest'opera non è altro che l'adattamento dell'omonimo ed altrettanto famoso videogame.
Partiamo con il parlare del tratto molto, molto buono, che si presenta per la quasi totale assenza dei retini, in altre parole è tutto realizzato col tratteggio (peculiarità di questo autore). Personaggi, mostri e armi ben definiti.
Per quanto concerne lessico e dialoghi, è stato fatto un buon lavoro, in quanto la storia risulta facile da comprendere e lineare; anche i personaggi godono di una buona caratterizzazione.
Piccola pecca: essendo uno shonen come tanti altri, in molti punti la storia è piuttosto prevedibile. Altro piccolo difetto è che la storia è un po' breve, ma dopotutto è anche giusto poichè è stato realizzato nel 2008, mentre l'autore era già al lavoro con un'altra opera (Fairy Tail, 2006).
Per quanto riguarda invece il rapporto qualità/prezzo, sono molto combattuto nel dare un giudizio poichè da una parte sono quasi 200 pagine al costo di 3.90€; dall'altra però la
rilegatura non è delle migliori, ergo si scolla facilmente. La carta inoltre è molto ruvida e tendente al giallo quindi non molto piacevole da sfogliare; anche l'impaginazione non è molto buona e si nota su molte pagine.
Tirando le somme è da dire che è un'opera ben disegnata, comica, ricca di azione ma con qualche difettuccio come scritto sopra. Per tutti questi motivi do come voto 8.
Consiglio vivamente l'opera soprattutto a chi per la prima volta si avvicina a questo autore.