Si è tenuto domenica, presso lo spazio conferenze dell'Agorà2 del Cartoomics, alle ore 11.30, l'incontro sul fenomeno Your name. di Makoto Shinkai organizzato da J-Pop e Dynit con la partecipazione del direttore artistico della manifestazione e critico cinematografico Filippo Mazzarella, dell'attore Nicola Nocella e di Monica Fumagalli di Orgoglio Nerd.
Jacopo Costa Buranelli di J-Pop introduce l'argomento parlando del suo approccio al titolo, mentre si trovava in Giappone, spinto dal consiglio di alcuni amici alla visione del film in sala, e di essere rimasto incantato dal comparto visivo e musicale, rivolgendosi poi alla sua versione stampata. La dimensione letteraria di Your name. libro è parallela a quella del film e contemporanea alla realizzazione della colonna sonora, una canzone d'amore e amicizia tra due persone che non vogliono separarsi e perdersi. Parlando dei light novel, racconti seriali accompagnati da illustrazioni e immagini, scritti con un linguaggio molto "pop" e pensati per essere declinati tra i vari media, Jacopo annuncia inaspettatamente anche la prossima pubblicazione di RE:Zero.
Il light novel di Your name. non ha la caratteristica della serialità, essendo un volume unico, ma ne condivide il tipo di linguaggio fresco e giovane nell'esposizione (Jacopo è rientrato dal Giappone innamorato dell'opera, e si spinge a commentare che col tempo, per lui, Shinkai detronizzerà anche Miyazaki, il grande maestro del cinema d'animazione giapponese a cui viene spesso paragonato l'autore).
La parola passa a Carlo Cavazzoni di Dynit, casa editrice che ha adattato e doppiato il film, distribuito in sala in collaborazione con Nexo Digital. Cavazzoni spiega che Dynit era già interessata al film prima che questo diventasse un successo mondiale, infatti la società possedeva già i diritti de Il giardino delle parole, dello stesso Shinkai. L'acquisto è avvenuto stavolta attraverso TOHO, da cui la società ha ottenuto inoltre Shin Godzilla. Cavazzoni spiega anche come in Giappone titoli non di richiamo vengano distribuiti in modo circoscritto a una serie limitata di sale e, proprio per l'inattesa enorme risposta del pubblico al film, TOHO abbia avuto una certa difficoltà nel gestire il fenomeno crescente Your name. Il sistema degli eventi cinematografici, anche in Italia, permette di distribuire gli anime in modo più mirato. Proiezioni nel fine settimana tipiche dei blockbuster non sarebbero adatte e probabilmente non avrebbero lo stesso successo. Il favore del pubblico nel caso di Your name. aveva spinto la società e il distributore a ipotizzare perfino nuove repliche dopo San Valentino, ma c'è stato lo stop dai cinema, che volevano qualcosa di nuovo.
La versione home video Dynit non uscirà se non dopo sei mesi da quella giapponese (quindi non molto presto). Jacopo chiede a Filippo Mazzarella il motivo del successo del lungometraggio animato, e il critico esprime la sua visione parlando del suo approccio all'autore; racconta di aver trovato in Shinkai un nuovo autore a cui appassionarsi grazie al suo Voices of a Distant Star, durante la visione del quale si rendeva conto di poter qualificare il regista e animatore come un narratore che ragiona in termini di "Oltre-distanza". Comunicazione, Separazione e Distanza tra amati, sono i temi trattati come in Voices of a Distant Star e 5 cm al secondo; Shinkai pone i personaggi in condizione di conoscersi e volersi bene, per poi separarli. Ne Il giardino delle parole aggiunge anche il gap anagrafico, mentre in Your name. ci fa credere che sia bello amarsi, ma... il cinema giapponese vuol far piangere più volte, una non basta. Tecnicamente il film è il "top mai raggiunto", con la meravigliosa caratteristica di riuscire a raccontare i sentimenti con la luce, dice Mazzarella, ma non crede che contenutisticamente sia il capolavoro assoluto di Shinkai.
La parola passa a Monica di Orgoglio Nerd, che parla della sua esperienza col film. Monica si trovava in Giappone al momento della proiezione, e si dice molto sorpresa della presenza di molti ragazzi in sala, considerato che, a suo dire, si tratta di una storia prevalentemente per "ragazze". Monica ritiene uno dei punti forti di Your name. il tema della ricerca dei propri sentimenti e consiglia sia la lettura del libro che la visione del film, perchè questi si completano a vicenda. Carlo Cavazzoni coglie l'occasione per anticipare che nei prossimi giorni qualcosa di collegato all'argomento verrà annunciato, anche se ancora non può essere rivelato!
L'attore Nicola Nocella parla del "suono" dell'adattamento italiano del film ribadendo, da spettatore, l'ottimo lavoro svolto da Dynit, e concludendo che "suona bene". A questo proposito, Cavazzoni spiega quanto sia importante per Dynit la fedeltà all'originale, anche del "suono" delle voci. Il motivo del successo del film, per il direttore esecutivo dell'azienda, risiede nella capacità particolare dell'autore di rivolgersi e parlare a un pubblico di adolescenti, toccando le giuste corde di una generazione, aprendo un discorso in Voices of a Distant Star e chiudendolo in Your name. Domanda dal pubblico: "Serve a Shinkai un Totoro"? Tutti sembrano concordare di no; Cavazzoni spera piuttosto che Makoto Shinkai non resti intrappolato nelle sue stesse tematiche e che in quanto autore possa evolversi verso altri temi. Alla domanda se Your name. possa fare da apripista in Italia a un diverso tipo di anime per il cinema, più intimisti, la risposta è "Sì": stanno finalmente arrivando dei film che possono conquistare un pubblico più vasto del solo zoccolo duro dei fan storici degli anime.
Di seguito proponiamo anche il video della conferenza, girato dagli amici di Anime on Blu-ray, che ringraziamo:
Jacopo Costa Buranelli di J-Pop introduce l'argomento parlando del suo approccio al titolo, mentre si trovava in Giappone, spinto dal consiglio di alcuni amici alla visione del film in sala, e di essere rimasto incantato dal comparto visivo e musicale, rivolgendosi poi alla sua versione stampata. La dimensione letteraria di Your name. libro è parallela a quella del film e contemporanea alla realizzazione della colonna sonora, una canzone d'amore e amicizia tra due persone che non vogliono separarsi e perdersi. Parlando dei light novel, racconti seriali accompagnati da illustrazioni e immagini, scritti con un linguaggio molto "pop" e pensati per essere declinati tra i vari media, Jacopo annuncia inaspettatamente anche la prossima pubblicazione di RE:Zero.
Il light novel di Your name. non ha la caratteristica della serialità, essendo un volume unico, ma ne condivide il tipo di linguaggio fresco e giovane nell'esposizione (Jacopo è rientrato dal Giappone innamorato dell'opera, e si spinge a commentare che col tempo, per lui, Shinkai detronizzerà anche Miyazaki, il grande maestro del cinema d'animazione giapponese a cui viene spesso paragonato l'autore).
La parola passa a Carlo Cavazzoni di Dynit, casa editrice che ha adattato e doppiato il film, distribuito in sala in collaborazione con Nexo Digital. Cavazzoni spiega che Dynit era già interessata al film prima che questo diventasse un successo mondiale, infatti la società possedeva già i diritti de Il giardino delle parole, dello stesso Shinkai. L'acquisto è avvenuto stavolta attraverso TOHO, da cui la società ha ottenuto inoltre Shin Godzilla. Cavazzoni spiega anche come in Giappone titoli non di richiamo vengano distribuiti in modo circoscritto a una serie limitata di sale e, proprio per l'inattesa enorme risposta del pubblico al film, TOHO abbia avuto una certa difficoltà nel gestire il fenomeno crescente Your name. Il sistema degli eventi cinematografici, anche in Italia, permette di distribuire gli anime in modo più mirato. Proiezioni nel fine settimana tipiche dei blockbuster non sarebbero adatte e probabilmente non avrebbero lo stesso successo. Il favore del pubblico nel caso di Your name. aveva spinto la società e il distributore a ipotizzare perfino nuove repliche dopo San Valentino, ma c'è stato lo stop dai cinema, che volevano qualcosa di nuovo.
La versione home video Dynit non uscirà se non dopo sei mesi da quella giapponese (quindi non molto presto). Jacopo chiede a Filippo Mazzarella il motivo del successo del lungometraggio animato, e il critico esprime la sua visione parlando del suo approccio all'autore; racconta di aver trovato in Shinkai un nuovo autore a cui appassionarsi grazie al suo Voices of a Distant Star, durante la visione del quale si rendeva conto di poter qualificare il regista e animatore come un narratore che ragiona in termini di "Oltre-distanza". Comunicazione, Separazione e Distanza tra amati, sono i temi trattati come in Voices of a Distant Star e 5 cm al secondo; Shinkai pone i personaggi in condizione di conoscersi e volersi bene, per poi separarli. Ne Il giardino delle parole aggiunge anche il gap anagrafico, mentre in Your name. ci fa credere che sia bello amarsi, ma... il cinema giapponese vuol far piangere più volte, una non basta. Tecnicamente il film è il "top mai raggiunto", con la meravigliosa caratteristica di riuscire a raccontare i sentimenti con la luce, dice Mazzarella, ma non crede che contenutisticamente sia il capolavoro assoluto di Shinkai.
La parola passa a Monica di Orgoglio Nerd, che parla della sua esperienza col film. Monica si trovava in Giappone al momento della proiezione, e si dice molto sorpresa della presenza di molti ragazzi in sala, considerato che, a suo dire, si tratta di una storia prevalentemente per "ragazze". Monica ritiene uno dei punti forti di Your name. il tema della ricerca dei propri sentimenti e consiglia sia la lettura del libro che la visione del film, perchè questi si completano a vicenda. Carlo Cavazzoni coglie l'occasione per anticipare che nei prossimi giorni qualcosa di collegato all'argomento verrà annunciato, anche se ancora non può essere rivelato!
L'attore Nicola Nocella parla del "suono" dell'adattamento italiano del film ribadendo, da spettatore, l'ottimo lavoro svolto da Dynit, e concludendo che "suona bene". A questo proposito, Cavazzoni spiega quanto sia importante per Dynit la fedeltà all'originale, anche del "suono" delle voci. Il motivo del successo del film, per il direttore esecutivo dell'azienda, risiede nella capacità particolare dell'autore di rivolgersi e parlare a un pubblico di adolescenti, toccando le giuste corde di una generazione, aprendo un discorso in Voices of a Distant Star e chiudendolo in Your name. Domanda dal pubblico: "Serve a Shinkai un Totoro"? Tutti sembrano concordare di no; Cavazzoni spera piuttosto che Makoto Shinkai non resti intrappolato nelle sue stesse tematiche e che in quanto autore possa evolversi verso altri temi. Alla domanda se Your name. possa fare da apripista in Italia a un diverso tipo di anime per il cinema, più intimisti, la risposta è "Sì": stanno finalmente arrivando dei film che possono conquistare un pubblico più vasto del solo zoccolo duro dei fan storici degli anime.
Di seguito proponiamo anche il video della conferenza, girato dagli amici di Anime on Blu-ray, che ringraziamo:
6 mesi dopo l'uscita giapponese, che ancora non è stata annunciata.
In realtà si, a Ottobre/Novembre 2017 dovrebbe essere. Da noi potrebbe arrivare dopo Natale a inizio anno
Sulle Light Novel credo vada dato atto alla Jpop di aver avuto coraggio a credere in una scelta editoriale così difficile, mentre le altre case editrici evitano la questione trincerandosi dietro al “le Light Novel non vendono”, loro invece hanno continuato a crederci in questo progetto, e fino a qui i dati di vendita della Novel di Your Name gli danno ragione, da questo punto di vista sono stati veramente bravi, speriamo che questo serva a rilanciare anche più in generale il mercato delle Novel.
Ma perché no? Questa è una cosa che sinceramente non mi spiego, hanno appena detto che Your Name è stato un “successo” (quindi significa che è andata a vederlo più gente di quanto avevano preventivato), quindi perché non tentare almeno per una volta una proiezione “normale” anziché “speciale”?
Non dico per chissà quante settimane, ma magari potrebbero fare diverse proiezioni nel weekend invece che a metà settimana, già solo quello gli avrebbe portato più incassi secondo me, e poi insistendo con altri film, piano piano, il pubblico comincerebbe ad abituarsi……perfino i film di Doraemon hanno avuto più programmazione di Your Name, mi vogliono dire che Doraemon ha meno probabilità di floppare di Your Name? Io non credo proprio.
Questo punto non lo condivido proprio, anzi: quando sono andato io a vedere Your Name il 90% del pubblico era composto da maschi, di ragazze ce ne saranno state 3 in croce………non so perché c’è ancora questo stereotipo che i ragazzi sono più fissati con l’ecchi, il sesso ecc. mentre le ragazze pensano solo ai sentimenti…………anzi, sinceramente più passa il tempo e più mi sto convincendo del contrario, vedi anche il fatto del proliferare indiscriminato di bishonen in qualunque anime al giorno d’oggi; non sto dicendo che sia per forza una cosa negativa, per carità, dico solo che certi pregiudizi lasciano il tempo che trovano e ormai andrebbero superati.
Penso si parli di A Silent Voice, anche se ancora non possano annunciarlo ufficialmente……..e anche qui, stiamo parlando di un bellissimo manga rivolto a pubblico maschile, e il film si inserisce nello stesso filone di Your Name, anzi secondo me forse addirittura ha anche qualche merito in più, dato che oltre all’aspetto sentimentale fa riflettere seriamente su questioni importanti come la disabilità e il valore dell’amicizia.
E’ ciò che mi auguro anch’io, ma appunto, finché continueranno a fare una programmazione di tre giornatine a metà settimana in 4 sale sperdute la vedo dura che si possa raggiungere un “pubblico più vasto”.
Ni, cioè - diciamo che il proliferare di bishonen si accompagna, dall'altra parte, a un proliferare di moe (che in alcuni casi cade anche nel lolicon) oltre alla permanenza dei classici fanservice (panty shots, plot, ecc). Insomma, non è che i bishonen, i muscoli di Free! e il fanservice BL abbiano sostituito quelli 'classici' e che quindi si possa parlare di situazione 'contraria', quanto piuttosto ultimamente penso si stia andando più verso l'equilibrio fra i vari tipi di fanservice (nel bene e nel male) dal target principalmente femminile e maschile.
Fatta questa premessa, rimane il fatto che però purtroppo ci saranno di sicuro uomini che preferiscono tenersi alla larga dai sentimentalismi 'eccessivi' - per pura questione di stigma sociale proprio, non per propensione biologica o che so io (è una cosa che si vede in qualunque mezzo, dalle serie tv ai film), ed è un peccato.
Poi sono d'accordissimo che questo discorso non valga con Your Name e che questi pregiudizi andrebbero superati a prescindere, ma purtroppo non sempre è così - soprattutto per chi è un fan più casuale.
Riassumo perché se n'è già parlato nelle due notizie su Dynit:
Perché i cinema non vogliono gli anime al weekend, punto.
Non è il distribuire a scegliere sale e orari, se un cinema non vuol un film perché pensa che il pubblico non la andrà a vedere non lo mette o lo mette al primo spettacolo del sabato in una sala microscopica.
Per questo vengono scelti gli eventi in settimana, perché hanno molta meno concorrenza.
Io adesso non volevo entrare nello specifico del fanservice, intendevo dire che, per il solo fatto che “esistono” i bishonen, anche le ragazze sotto sotto non hanno tutti questi pensieri così casti e puri riguardo alle relazioni……non gliene sto facendo una colpa eh, sia chiaro, dico solo che l’equazione “ragazzo = perverito” e “ragazza = sentimentale” non solo è falsa ma dovrebbe già essere stata superata da un bel po’.
Anche senza parlare di Your Name, è da una vita che esistono storie sentimentali per ragazzi, come Maison Ikkoku, Video Girl Ai, Orange Road……e sono tutti manga/anime che hanno come target un pubblico maschile, che poi questi possano piacere anche a ragazze è un altro discorso.
Preciso comunque che non è mia intenzione fare un discorso “morale”, se sia “più giusto” in una storia dare importanza ai sentimenti che non all’erotismo (io sono il primo fruitore di manga ecchi, per esempio ), dico solo che sono meravigliato che esistano ancora dei pregiudizi così nel 2017, specialmente se sono di una ragazza…………anche noi maschietti ci emozioniamo quando lui e lei si amano reciprocamente e alla fine vivono per sempre felici e contenti, e su!
Allora non condivido minimamente le scelte dei cinema, anche qui: film come Zootropolis o Oceania messi come programmazione normale solo perchè prodotti americani, film come Your Name in programmazione speciale "eh perchè FORSE il pubblico potrebbe non apprezzare i prodotti giapponesi", certo...........e finché non verranno programmati in un numero di sale maggiori continueranno a essere una nicchia, che quindi il grande pubblico non conoscerà mai...........è un cane che si morde la coda, un altro stupido pregiudizio che al giorno d'oggi andrebbe superato.
Su questo non sono d'accordo nemmeno io, credo che tra le cose belle di questo film ci sia proprio il fatto di essere una storia adatta a tutti, maschi e femmine, per il modo in cui viene narrata (e anche per il fatto che nella storia stessa abbiamo contemporaneamente i punti di vista di entrambi i sessi).
Comunque sono contenta del successo cinematografico di questo film in Italia, certo di strada da fare ce n'è per avere programmazioni regolari (e magari non succederà mai) però è bello avere un apripista. Speriamo in bene per Silent Voice!
Pienamente d'accordo, ma temo non avverrà mai. Ti immagini cosa accadrebbe se cominciasse a circolare la voce che a scuola vengono proiettati degli "anime". Apriti cielo! Il Ministero dell'Istruzione insorgerebbe e si ritornerebbe ai tempi della guerra a Goldrake. Per non parlare degli strali dei media.
Non perché americani ma perché vendono.
Solo Your name ha fatto sfaceli, gli altri film ( e si parla di Studio Ghibli e Dragon Ballnon roba misconosciuta ) hanno tenuto risultati modesti. Se le poche sale no non si riempiono è ovvio ché non ci sarà una maggiore distribuzione.
I dati non sono pregiudizi. Zootropolis guadagna miliardi e proviene da una casa che ad ogni uscita fa milioni? Lo metto in tutte le sale disponibili. Gli anime non vendono abbastanza? Li metto in poche sale.
Grazie mille !
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