Ve lo ricordate? Qualche settimana fa abbiamo proposto una news in cui viene riportato che il governo giapponese avrebbe messo in campo ogni mezzo al fine di combattere la pirateria. Ebbene, i provvedimenti non si sono fatti attendere. Infatti, dopo aver stilato la lista dei tre siti piratati nel mirino del governo, uno di questi, Mangamura, è ora inaccessibile. Il sito forniva materiale piratato soggetto alle leggi del copyright.
Nonostante ciò, un articolo del giornale Asahi Shinbun, ha riportato che il sito non sarebbe stato bloccato direttamente dall'intervento del governo giapponese, bensì gli amministratori di Mangamura avrebbero volontariamente reso il sito inaccessibile. Stando a quanto scritto dall'Asahi Shinbun, i server su cui venivano memorizzate immagini e video sono stati bloccati, e ciò non sarebbe potuto accadere se non dall'interno.
NHK (il servizio pubblico radiotelevisivo giapponese) ha annunciato che sarà dedicato spazio all'accaduto, con un intervista al mangaka Ken Akamatsu. Il servizio parlerà degli amministratori del sito e di come Mangamura abbia guadagnato grazie alla pubblicità.
Il governo giapponese, il 13 aprile, ha espressamente chiesto ai provider dei servizi di rete giapponesi di bloccare l'accesso a qualsiasi sito che contenesse contenuti piratati; inoltre è prevista la creazione di una nuova legge entro il 2019 per agevolare ed incentivare il blocco di tali siti. Attualmente esiste esclusivamente una legge per il blocco di siti di pornografia infantile (a tal proposito vi rimandiamo a questa news precedente).
Attualmente, nella lista dei "leech sites" stilata dal governo, compaiono i nomi di Mangamura, AniTube! e MioMio, ma è stato precisato che, nel caso in cui comparissero nuovi bersagli, verrà istituito un organo di consultazione che deciderà sul da farsi. Il governo ha anche previsto di presentare una proposta di legge presso la Dieta Nazionale volta a limitare i siti che offrono collegamenti ad altri leech sites.
Fonte consultata:
Anime News Network
Nonostante ciò, un articolo del giornale Asahi Shinbun, ha riportato che il sito non sarebbe stato bloccato direttamente dall'intervento del governo giapponese, bensì gli amministratori di Mangamura avrebbero volontariamente reso il sito inaccessibile. Stando a quanto scritto dall'Asahi Shinbun, i server su cui venivano memorizzate immagini e video sono stati bloccati, e ciò non sarebbe potuto accadere se non dall'interno.
NHK (il servizio pubblico radiotelevisivo giapponese) ha annunciato che sarà dedicato spazio all'accaduto, con un intervista al mangaka Ken Akamatsu. Il servizio parlerà degli amministratori del sito e di come Mangamura abbia guadagnato grazie alla pubblicità.
Il governo giapponese, il 13 aprile, ha espressamente chiesto ai provider dei servizi di rete giapponesi di bloccare l'accesso a qualsiasi sito che contenesse contenuti piratati; inoltre è prevista la creazione di una nuova legge entro il 2019 per agevolare ed incentivare il blocco di tali siti. Attualmente esiste esclusivamente una legge per il blocco di siti di pornografia infantile (a tal proposito vi rimandiamo a questa news precedente).
Attualmente, nella lista dei "leech sites" stilata dal governo, compaiono i nomi di Mangamura, AniTube! e MioMio, ma è stato precisato che, nel caso in cui comparissero nuovi bersagli, verrà istituito un organo di consultazione che deciderà sul da farsi. Il governo ha anche previsto di presentare una proposta di legge presso la Dieta Nazionale volta a limitare i siti che offrono collegamenti ad altri leech sites.
Fonte consultata:
Anime News Network
Giustissimo ma come fai a supportare un mercato che, almeno in italia, non sta al passo con le uscite giapponesi?
Sinceramente se facessero una cosa stile netflix per guardare IN CONTEMPORANEA le uscite dei capitoli dei manga come succede ora con le scan io sarei il primo ad abbonarmi ma i giapponesi questo non lo vogliono capire quando anche solo con un app di shueisha tradotta nelle principali lingue per leggere le uscite settimanali farebbe fare i soldoni ma hanno ancora la loro mentalità di sta ceppa nazionalista e chiusa al mondo
Idem per gli anime, io sarei il primo a guardarmeli in italiano anche perchè reputo il nostro doppiaggio il migliore assieme a quello giapponese e anche se l'adattamento non è perfetto chi se ne frega, è un opera di intrattenimento ho superato la fase giappominkia esagitato che sclera per una parola sbagliata manco avessero ucciso la sua famiglia, ma ad esempio one piece o naruto, i più famosi, come fai supportarli se non c'è nemmeno la certezza della messa in onda (oltre l'enorme distacco)
M.
Almeno in Giappone speravo le cose fossero diverse, lo ammetto.
non sono da convincere ma da dargli una valida motivazione
Queste sono solo manovre pubblicitarie di chi vuol mostrare di "star facendo qualcosa per risolvere il problema". Come il sindaco di un paesino che tappa le buche con la sabbia... poco importa se le buche stanno sempre li, quello che conta è mostrare la schiera di operai indaffarati al lavoro!
Francamente ripetere per la 101 volta che tutta queste vicende hanno poco senso in un paese come il Giappone dove esiste, se appena appena ci si fà caso, un vastissimo mercato dei manga usati - dove per "Usati" si intende anche Tankoban usciti il mese prima!! - non so se abbia veramente un senso.
O forse riflette solo l'aumento esponenziale degli editori per la lettura online dei manga.
Per il resto...mettiamola così: Fin quando il sitarello ameno da cui scarichiam cose scollacciate funge...( ok ok mi calmo da solo).
Hi l'Hydra!!!
Internet è troppo grande per condurre delle azioni simili!
Figuriamoci ad acquistare un manga.
La maggior parte delle scan che arrivano in Italia vengono tradotte da scan inglesi, le scan inglesi vengono tradotte da scan giapponesi; blocchi le scan giapponesi e paralizzi buona parte dei siti di scan occidentali
Sembra che le scritte cambino l' angolatura scorrendo la pagina. :O
non è del tutto vero, diversi gruppi di scanlator occidentali comprano i volumi o le riviste in giapponese, dunque....
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