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<b>Attenzione, lievi spoiler</b>

Tratto da uno dei manga più belli e intensi che io abbia mai letto, "Life" si prende un bell'otto, un punto in meno rispetto al manga, per via di alcuni particolare che a me non sono molto piaciuti. La struttura di base ricalca la trama del manga, ma ne cambia alcuni particolari durante la storia per poi prendere nel finale tutt'altra direzione. Questo fa sì che il live action di "Life" sia un po' un'arma spuntata sempre potente - visto il voto che si merita, comunque molto alto -, ma manca quel qualcosa per arrivare al livello del manga. Il cambiamento principale, come detto, sta nel finale. Infatti nel manga l'intera classe si rende conto di quel che ha fatto alla povera Ayumu e vediamo che tutti, nel vederla entrare a scuola, gli si parano davanti come a chiedere scusa. Nel live action non succede niente di tutto ciò, infatti a essere presa di mira dall'intera classe alla fine è colei che ha cominciato le vessazioni su Ayumu, ovvero Mana che, con il continuare delle vessazioni contro di lei, si rende conto che forse Ayumu è stata la sua unica vera amica e alla fine è proprio quest'ultima che la aiuta.

Attraverso questo cambiamento il messaggio del prodotto cambia, infatti se nel manga troviamo un messaggio di speranza nel live action questo non è presente, anzi troviamo quasi una nota dolce-amara; l'intera classe infatti non fa "autocritica", anzi scarica le intere colpe su Mana e quindi questo circolo vizioso non ha fine.
La cosa che più mi ha "costretto" a dare un voto più basso rispetto al manga è la figura di Miki, che nel manga e anche nel live action impersona colei che ha una personalità forte e che aiuta Ayumu a reagire, ma mentre nel live action lei rimane sempre al fianco di quest'ultima nel manga invece lei è costretta ad andarsene lasciando Ayumu a "camminare sulle proprie gambe", e a mio avviso questa seconda scelta risulta più azzeccata della prima, che è troppo "politicamente corretta".

Consiglio questo live action a un pubblico maturo, anche se non si è letto il manga. Lo spettatore verrà trasportato puntata dopo puntata nella mente di tutti i personaggi accompagnato da una colonna sonora fantastica che cambia a seconda delle espressioni degli attori, espressioni che rendono bene l'idea, anche senza parlare, dei pensieri dei personaggi.