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Con "Mirai Nikki Redial", il celebre autore Sakae Esuno, conosciuto fondamentalmente per "Mirai Nikki - Future Diary", ritorna sui propri passi per fornire ulteriori e precise spiegazioni, tappando i buchi che aveva lasciato lungo la scia dei 26 episodi dell'omonima serie, e scavalcandola per illustrare gli eventi che seguono all'epilogo. In altre parole, con questo OVA si ha un vero e proprio sequel della durata di trenta minuti.

L'opera si presenta presto col finale della serie animata, che per ovvi motivi non riporterò qui, e ci racconta l'avvicendarsi delle vite dei personaggi in quello che è ormai il "Third World"; Deus, nel frattempo, cerca un modo per eleggere il nuovo Dio dello spazio e del tempo.
Di rimbalzo alla sceneggiatura della serie originale, si susseguiranno i personaggi con le loro tresche divertenti e quotidiane, mentre la protagonista Yuno non riuscirà a trovar pace, avendo in testa quell'incognita irrisolvibile.

Al limite della perfezione, il lato tecnico si rivela impeccabile, diversamente dall'andazzo nei 26 episodi principali, in cui linee e volti talvolta erano solo opinioni. Le musiche riciclate non sorprendono, ma fanno breccia nelle emozioni e soprattutto nella nostalgia: vengono usate le tracce dell'OST più significative per la serie animata. Al contrario, la comparsa delle nuove sigle di apertura e di chiusura, curate nel dettaglio, fanno la loro figura: la prima per la carica e il valore metaforico, la seconda per le animazioni e il valore emotivo. I disegni sono gradevoli quanto quelli serie originale, i colori si aprono in un ventaglio acceso e variopinto. Così come nella serie principale, anche in quest'OVA le ombre, i contrasti ed i chiaroscuri giocano un ruolo fondamentale nel reparto grafico.

L'occasione ed il proposito dell'OVA sono stati insomma sfruttati nel migliore dei modi: lacune e tratti sbiaditi sono stati sostituiti con brandelli di storia che, ancora dopo mesi, riescono ad avvolgere completamente la sfera emotiva, riaccendendo la passione. Così i personaggi, coinvolti e trascinati dalle loro vite, sfrecciano inconsapevoli in un enorme disegno nascosto; al solo rivederli, il cuore sussulta.

Sakae Esuno si è ben guardato dal non esibire un episodio intriso di sola trama: l'OVA è infatti guarnito da tanti piccoli frammenti che rimandano alla visione originale, e che riportano inevitabilmente lo spettatore ad un attimo che è sospeso tra lo stupore e la nostalgia.

Certo, la partita giocata in "Mirai Nikki" durante la stagione principale è stata fondamentale, ma la visione dell'OVA l'ha addolcita. Esattamente come una ciliegina su una torta.
Anzi, esattamente come andare a vedere le stelle con la persona che si ama.