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10.0/10
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<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler sulla trama</b>

Parliamo in questo caso di un anime che (probabilmente) ha rivoluzionato per sempre il concetto di "cartone animato", avvicinando inesorabilmente lo standard cinematografico alla nuova "arte animata". Questo è il precursore: "Death Note".

Ma partiamo dal principio. La storia racconta le gesta di un giovane ragazzo (Light Yaghami), brillante studente e socialmente di successo, che brama in cuor suo di poter cambiare il mondo cancellando per sempre le ingiustizie e la criminalità. Per sua fortuna (o sfortuna) incappa casualmente in un misterioso quaderno, che successivamente scoprirà avere lo straordinario potere di uccidere le persone semplicemente scrivendo il nome della vittima. Il quaderno appartiene allo shinigami (dio della morte nella cultura giapponese), ovvero il simpaticissimo Ryuk. Ecco così cominciare la sua nuova avventura da "Dio liberatore" accanto al suo amico shinigami, ma ben presto stravolgerà la sua vita e, senza rendersene conto, stravolgerà per sempre anche il suo carattere. Ovviamente diventerà il ricercato numero uno al mondo e alle sue calcagna gli si piazzerà il famosissimo investigatore internazionale Elle. Ma nessuno dei due ha fatto i conti con un secondo possessore di un altro quaderno (la stupidissima Misa).

Allora, personalmente ho letto sia il manga che visto l'anime, e posso dire che sono entrambi dei veri capolavori (probabilmente l'anime rende leggermente più epici alcuni momenti proprio per la presenza di una ottima colonna sonora). Le trame sono intricatissime e basterebbe anche solo una puntata seguita male per farvi perdere il filo degli eventi. Tutti i ragionamenti e le logiche che attueranno i due protagonisti Light ed Elle per darsi battaglia sono geniali e vi sembrerà davvero di assistere a una sfida a scacchi tra i due. Personalmente non sono d'accordo con quelli che dicono che la storia senza Elle perde di fascino: se non fosse stato per Elle, Near non sarebbe riuscito ad avere quei risultati finali nelle indagini, e comunque a me piace anche Near come personaggio, lo trovo anche più in gamba di Elle, anche se più sbruffone.

Per quanto riguarda i disegni, sono curati nei minimi dettagli e stiamo parlando di una vera opera d'arte. I dialoghi e le musiche sono favolose. I personaggi sono caratterizzati in maniera sublime e questo ci porterà a non prendere mai una netta preferenza per un personaggio piuttosto di un altro. Unica pecca, potevano caratterizzare meglio Misa, che a mio parere è un personaggio "materasso", un po' buttata così alla cavolo.

In conclusione, godetevi questo capolavoro: a mio parere "Death Note" rappresenta negli anime una sorta di Monna Lisa del Da Vinci.
P.S. Se potete, leggete anche il manga.