Recensione
Senza dubbio, Hentai Ouji to Warawanai Neko (Henneko) è un anime che gode di una buona popolarità tra gli appassionati di un genere che nonostante alti e bassi, rimane il mio preferito. Ed è appunto per questo che ho deciso di recuperarlo. Ma purtroppo il risultato si è rivelato sotto le aspettative.
La trama è già ben sintetizzata nella pagina principale della scheda dell'anime,quindi andrò dritto al sodo. Dopo un inizio fuori di testa, che tutto sommato mi ha divertito e successivamente incuriosito pur rimanendo nei canoni,dalla quarta puntata in poi cominciano le magagne. La scusa di Tsukushi per giustificare uno dei problemi è veramente ridicola... E ben presto, la quasi totalità dei personaggi dimostrerà di avere ben poca intelligenza, affiancata da una trama che ha più di un problema serio.
La colpa ricade su un entità ben precisa: si, sto parlando del Gatto di Pietra. Un dio in grado di esprimere ogni desiderio, come spiegato sia nella sinossi stessa. Ma il suo funzionamento non avrà mai delle regole precise, e mentre nell'introduzione ci sarà un ostacolo da superare per poter conseguire l'obiettivo del protagonista altrimenti il suo desiderio non potrà essere avverato, ma successivamente avvererà desideri ben più grandi, potenzialmente in grado di influenzare qualsiasi cosa, semplicemente "per sbaglio" anche se espressi non rivolgendosi espressivamente a lui o non trovandosi nelle sue vicinanze. Certo, non viene mai detto espressivamente che diverse tipologie di desideri vengano accontentate in modo diverso, ma dopo questa esplosione di potere la domanda sorge spontanea. Tutti i colpi di scena vengono indotti nello stesso modo: ci si fa scappare un desiderio inappropriato parlando con qualcuno, ed ecco che il gatto si va vivo, anche in modo non convenzionale....Creando cosi una trama estremamente guidata dove la logica è meglio lasciarla a casa.
Passiamo ai personaggi, dei quali ho già fatto cenno. L'uso di tutti gli stereotipi di base non è qualcosa di necessariamente fastidioso, ma il problema è il loro uso. La storia mescola serio e faceto: i momenti di commedia fanno il loro dovere, mescolando moe (impossibile rimanere impassibili quando ci sono Tsukiko e Azuki in scena!), battute di stampo sessuale o giocando con la stupidità dei personaggi, dove Tsukushi tira fuori il meglio di sè...E fin qui tutto bene, meno quando l'atmosfera si appesantisce. L'esasperante buonismo del protagonista e l'incapacità di comprendere i sentimenti delle fanciulle che cercano le sue attenzioni (che a parte Tsukiko, non avrebbero nemmeno un motivo decente per andargli dietro, rendendo il tutto troppo improvviso) lo rendono alquanto tedioso. Scordatevi quindi qualsiasi risposta in maniera decente a tutti i segnali che gli vengono lanciati: avrete il classico protagonista da harem. Le ragazze a parte le due sorelle che qualcosa di salvabile ce l'hanno sono personaggi piattissimi, fanno la loro parte da macchiette e c'è un piccolo accenno al loro passato, ma nient'altro. Per qualcosa che aspira ad avere qualcosa più della commedia va detto.
E cosi arriviamo al finale, dove un incongruenza riscontrata dai protagonisti verrà indagata a fondo. Una storia breve e anche molto classica nello svolgimento, ma con un suo perchè e quindi tutto sommato una parte gradevole che può piacere a chi desidera una parte più emozionale,ma è anche molto semplice e lineare, il che ne limita il valore e da sola non è in grado di risollevare la situazione più di tanto purtroppo.
Alla fine questo anime è la classica commedia / harem da vedere per passare un pò di tempo per farsi due risate e per il moe che trastuda in quantità (non è un caso che Tsukiko sia acclamata, ma a me è piaciuta anche Azusa) e senza porsi troppi problemi durante la visione. Ad ogni modo c'è di meglio in giro,quindi se la vostra lista anime è ancora piuttosto ristretta, guardatevi meglio in giro prima di decidere.
La trama è già ben sintetizzata nella pagina principale della scheda dell'anime,quindi andrò dritto al sodo. Dopo un inizio fuori di testa, che tutto sommato mi ha divertito e successivamente incuriosito pur rimanendo nei canoni,dalla quarta puntata in poi cominciano le magagne. La scusa di Tsukushi per giustificare uno dei problemi è veramente ridicola... E ben presto, la quasi totalità dei personaggi dimostrerà di avere ben poca intelligenza, affiancata da una trama che ha più di un problema serio.
La colpa ricade su un entità ben precisa: si, sto parlando del Gatto di Pietra. Un dio in grado di esprimere ogni desiderio, come spiegato sia nella sinossi stessa. Ma il suo funzionamento non avrà mai delle regole precise, e mentre nell'introduzione ci sarà un ostacolo da superare per poter conseguire l'obiettivo del protagonista altrimenti il suo desiderio non potrà essere avverato, ma successivamente avvererà desideri ben più grandi, potenzialmente in grado di influenzare qualsiasi cosa, semplicemente "per sbaglio" anche se espressi non rivolgendosi espressivamente a lui o non trovandosi nelle sue vicinanze. Certo, non viene mai detto espressivamente che diverse tipologie di desideri vengano accontentate in modo diverso, ma dopo questa esplosione di potere la domanda sorge spontanea. Tutti i colpi di scena vengono indotti nello stesso modo: ci si fa scappare un desiderio inappropriato parlando con qualcuno, ed ecco che il gatto si va vivo, anche in modo non convenzionale....Creando cosi una trama estremamente guidata dove la logica è meglio lasciarla a casa.
Passiamo ai personaggi, dei quali ho già fatto cenno. L'uso di tutti gli stereotipi di base non è qualcosa di necessariamente fastidioso, ma il problema è il loro uso. La storia mescola serio e faceto: i momenti di commedia fanno il loro dovere, mescolando moe (impossibile rimanere impassibili quando ci sono Tsukiko e Azuki in scena!), battute di stampo sessuale o giocando con la stupidità dei personaggi, dove Tsukushi tira fuori il meglio di sè...E fin qui tutto bene, meno quando l'atmosfera si appesantisce. L'esasperante buonismo del protagonista e l'incapacità di comprendere i sentimenti delle fanciulle che cercano le sue attenzioni (che a parte Tsukiko, non avrebbero nemmeno un motivo decente per andargli dietro, rendendo il tutto troppo improvviso) lo rendono alquanto tedioso. Scordatevi quindi qualsiasi risposta in maniera decente a tutti i segnali che gli vengono lanciati: avrete il classico protagonista da harem. Le ragazze a parte le due sorelle che qualcosa di salvabile ce l'hanno sono personaggi piattissimi, fanno la loro parte da macchiette e c'è un piccolo accenno al loro passato, ma nient'altro. Per qualcosa che aspira ad avere qualcosa più della commedia va detto.
E cosi arriviamo al finale, dove un incongruenza riscontrata dai protagonisti verrà indagata a fondo. Una storia breve e anche molto classica nello svolgimento, ma con un suo perchè e quindi tutto sommato una parte gradevole che può piacere a chi desidera una parte più emozionale,ma è anche molto semplice e lineare, il che ne limita il valore e da sola non è in grado di risollevare la situazione più di tanto purtroppo.
Alla fine questo anime è la classica commedia / harem da vedere per passare un pò di tempo per farsi due risate e per il moe che trastuda in quantità (non è un caso che Tsukiko sia acclamata, ma a me è piaciuta anche Azusa) e senza porsi troppi problemi durante la visione. Ad ogni modo c'è di meglio in giro,quindi se la vostra lista anime è ancora piuttosto ristretta, guardatevi meglio in giro prima di decidere.