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Ho finito un attimo fa di vedere la ventiquattresima puntata e mi accingo volentieri a scrivere una recensione.

"Akatsuki no Yona" è un anime che mi ha colpita fin dall'inizio grazie all'eccellente comparto grafico e all'ambientazione storica. In particolare il palazzo della capitale imperiale, gli occhi di Yona così espressivi ed i capelli di Soo-won che riescono a sembrare morbidissimi, mi hanno subito rapita. Le musiche poi rispettano completamente l'atmosfera della serie, cosa non facile dato che parliamo di un anime (anche) storico.
La trama ha punti molto coinvolgenti ed alcuni più noiosi, che però si risolvono nel giro di una o due puntate. Troviamo dei picchi particolarmente forti ed emotivi, dei rari slanci di romanticismo e tante bravi gag comiche che contribuiscono a dare un'atmosfera allegra ad un anime che si basa su presupposti tutt'altro che felici, senza rischiare di farlo cadere mai nel demenziale.
Uno dei personaggi la cui caratterizzazione mi ha colpita di più è proprio quello che dovrebbe essere l'antagonista principale: Soo-wo. La sua figura è molto controversa. Certo, ha ucciso il re Il senza nessun apparente buona giustificazione, sembrava che il suo scopo fosse quello di diventare immediatamente il sovrano, eppure tutti capiamo che c'è qualcos'altro sotto. Nonostante questa sua azione, ai nostri occhi Soo-won non riesce ad apparire malvagio. Vediamo che si preoccupa del regno, che è misericordioso con Yona e che gestisce il palazzo con naturalezza. Non sembra bramare un potere fine a se stesso. Questi stessi dubbi che assalgono lo spettatore sono gli stessi che ha anche la nostra principessa protagonista e ciò ci permette di capire appieno i suoi sentimenti di amore e odio verso il cugino.
Tutti i co-protagonisti sono ben caratterizzati, chi più a fondo, chi meno. Riusciamo senza problemi a capire la loro personalità e possiamo facilmente immaginare quali saranno le azioni che compiranno di volta in volta. Si potrebbe dire che siano prevedibili, ma io trovo che siano semplicemente ben costruiti.
Qualcuno potrebbe muovere una critica nei confronti dell'evoluzione del personaggio di Yona, ma io personalmente non la trovo né affrettata, né inverosimile. Si nota chiaramente come lei non riesca a lasciarsi alle spalle ciò che ha vissuto a palazzo (il fermaglio che porta sempre con sé e di cui tante volte cerca di liberarsi, senza riuscirci, ne è una prova), eppure, lentamente, man mano che conosce il mondo al di fuori della città perfetta dove aveva sempre vissuto, cerca di diventare più forte, cerca di trovare un modo per salvare tutte le persone. È ingenua, ma si impegna in quello che fa e ci mette tutta se stessa; lo fa per lei ed anche per suo padre, il quale amava tanto il regno a cui era capo.

Tirando le somme, questa prima serie mi ha dato un'impressione più che positiva. Sono contenta del fatto che non sia finita con un cliffhanger: in questo modo l'attesa per la prossima non sarà affatto estenuante. Spero comunque di vedere a breve una seconda serie, sono curiosa di sapere come si evolverà il rapporto tra Yona e Soo-won, rapporto che poi, a quanto mi pare, racchiude la soluzione dell'intera storia.