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10.0/10
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Chobits è un manga che a parer mio mescola bene comicità, serietà e dolcezza.
La storia in sé è ormai famosa: il giovane Hideki trova per caso un "persocon" (computer di ultima generazione dalle sembianze umanoidi) all'inizio capace di pronunciare una sola parola "Chii", che diventerà così il suo nome. Il ragazzo si affezionerà sempre di più all'androide... con non pochi problemi!

Il manga si articola tra momenti spassosissimi, di cui spesso sono protagoniste Chii e la piccola Sumomo (un persocon delle dimensioni di una bambola) e altri più seri, come le riflessioni di Chii e di Hideki. Problema centrale attorno a cui ruota tutto il manga è la possibilità di amore tra l'uomo e macchina. In cosa un androide che apparentemente sembra del tutto capace di provare emozioni si differenza da un essere umano? Varie esperienze porteranno Hideki alla sua scelta, conscio del fatto che essa comporterà in ogni caso una rinuncia: perdere il proprio amore oppure intraprendere una relazione con un essere che non invecchia, non cambia, non può avere figli, insomma, non è del tutto umano? Un manga a mio parere profondo, il cui contenuto può non essere condivisibile, ma che fa riflettere molto.

Una piccola note di disappunto: i disegni bellissimi e le tavole a colori sono purtroppo rovinate da un'edizione troppo scarna. Volumi di piccolo formato, alcuni con pagine macchiate d'inchiostro e illeggibili... Nulla a che vedere con l'edizione francese che ho avuto modo di acquistare: sovracopertina, formato più grande, pagine a colori traslucide, carta bianchissima e una cartolina raffigurante immagini inedite dei personaggi in omaggio con ogni volume!