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7.0/10
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Berserk è il primo manga che ho letto e iniziato a collezionare e per questo ci sono parecchio affezionato.
La storia si svolge in ipotetico medioevo con demoni e atmosfere gotiche, per passare momenti più fantasy. Il protagonista e Gatsu, un berserk, che combatte dei demoni, gli 'apostoli', comandati dalla 'Mano di dio' tra cui fa parte Grifis, il suo principale antagonista.

Le tinte scure del fumetto le troviamo innanzitutto nel protagonista, lontano dal classico eroe senza macchia. Gatsu per raggiungere i suoi obiettivi spesso non si cura della gente che rimane coinvolta nelle stragi ('se mi fermassi per ogni formica, non potrei nemmeno camminare'), anche se questo suo rapporto con la gente migliora durante la serie, divenendo più 'umano'. La natura del berserk viene fuori nelle sue battaglie, in cui si scaglia solitario contro orde di nemici o contro l'apostolo di turno incurante della presenza o meno di suoi compagni.
La prima cosa che viene all'occhio durante i combattimenti è innanzitutto la violenza e la crudezza. Uomini e mostri letteralmente fatti a pezzi e situazioni forti come stupri compiuti da umani e non.

Per quanto riguarda il disegno, non ci si può lamentare. Essendo l'opera iniziata vent'anni fa, si nota una notevole evoluzione stilistica dell'autore. Negli ultimi volumi alcune tavole sono eccezionali, quasi dei quadri, personalmente faccio fatica a trovare disegni così belli.

Finora tutto bellissimo e tutto perfetto (amo la violenza e la crudezza, magari non tutti la penseranno come me). Il problema principale risiede nel coinvolgimento e nello stile non proprio uniforme (usando un eufemismo) lungo tutta la storia. Partendo dal flashback sulla squadra dei falchi, veramente splendido (personaggi azzeccatissimi, forte coinvolgimento emotivo, intrighi politici, apostoli come Zodd e Wiald), dopo la rinascita di Grifis il manga cambia, spegnendosi lentamente con alcuni acuti (la caccia agli eretici di Albione) e molta noia (la caccia ai troll e i mostri Kushan di Vritanis). Vengono a mancare le battaglie della prima parte, in cui era presente anche l'aspetto tattico, sostituite con dei massacri di orde di mostri tutti uguali e senza quell'appeal della prima parte, in cui tutto aveva la giusta misura. Vengono a mancare le atmosfere cupe della prima parte, virando più su elementi fantasy, tradendo a mio parere gran parte dei lettori.

Il voto che do è un 7, considerando la prima parte (primi 15 volumi) da 10 e la seconda da 6. La media farebbe 8 ma la storia sta venendo eccessivamente diluita e non si vede una fine degna all'orizzonte (meno 1 voto). Un vero peccato, se uno leggesse solo i primi volumi potrebbe solo dire: "questo è un capolavoro".