Recensione
New York New York
10.0/10
Quella che vi si presenta tra le mani è un shonen-ai a tutti gli effetti, incentrato appunto sull'aspetto emotivo e sentimentale dei personaggi protagonisti; anche se nella sua seconda metà assume una tonalità più scura che diventa un misto tra uno shoujo e un thriller.
La vicenda narra la storia e il legame che unisce dal punto di vista sentimentale due giovani ragazzi, e nel suo sfondo si estendono le luci della grande mela, dal quale appunto prende il titolo l'intera opera: New York New York.
I due giovani sono Kain Walker e Mel Frederecs, dei quali viene fatta una semplice presentazione degli aspetti ordinari e fondamentali della una vita di una qualsiasi persona.
Semplice sarebbe affrontare la propria natura alla luce del sole ed esternare i propri sentimenti, ma non è sempre così facile e possibile; sopratutto in un'ambiente che scruta con occhio cinico tutto ciò che è "il diverso" e lo etichetta ed emargina come tale. In realtà il problema fondamentale non è tanto il farsi accettare dalla società stessa, ma dalle persone che ci sono accanto nella vita di tutti i giorni: gli amici, i colleghi di lavoro e sopratutto la famiglia.
Ecco come s'incentra l'intera vicenda: la lotta di una coppia che per la propria scelta di vita dovrà affrontare un cammino di luci e ombre, di gioie e molti dolori per farsi accettare dal mondo.
Non lasciatevi ingannare dal primo volume di presentazione dell'opera, perché subito dal secondo il ritmo si fa più sostenuto sia a livello di dinamiche sia a livello di contenuti e di sentimenti.
Semplice è lo stile di disegno e coinvolgente e toccante in più punti è la narrazione.
La lettura di quest'opera è avvenuta in un periodo emotivo stabile, quindi il dieci che gli è stato assegnato è dovuto da una scelta meditata e ponderata; infatti gli argomenti trattati e sopratutto il modo in cui sono stati affrontati mi hanno davvero colpito. Inoltre devo confessare (e non me ne vergogno) che sul finale mi sono commossa ad un punto tale da non trattenere le lacrime.
All'interno del quarto volume è presente una breve storia autoconclusiva sempre della stessa autrice intitolata "Da me a te" dal retrogusto dolce-amaro.
Pubblicato in Italia nel 1999 dalla Panini in quatto volumi di 200 e più pagine è ormai di difficile reperibilità. Ottima è stata la sua edizione in quanto si presenta con: una carta spessa e nitida, una robusta impaginazione e un'ichiostratura priva di sbavature.
Consiglio la lettura a chi cerca una lettura matura di sentimenti e a chi è di larghe vedute come il tema dell'omosessualità.
La vicenda narra la storia e il legame che unisce dal punto di vista sentimentale due giovani ragazzi, e nel suo sfondo si estendono le luci della grande mela, dal quale appunto prende il titolo l'intera opera: New York New York.
I due giovani sono Kain Walker e Mel Frederecs, dei quali viene fatta una semplice presentazione degli aspetti ordinari e fondamentali della una vita di una qualsiasi persona.
Semplice sarebbe affrontare la propria natura alla luce del sole ed esternare i propri sentimenti, ma non è sempre così facile e possibile; sopratutto in un'ambiente che scruta con occhio cinico tutto ciò che è "il diverso" e lo etichetta ed emargina come tale. In realtà il problema fondamentale non è tanto il farsi accettare dalla società stessa, ma dalle persone che ci sono accanto nella vita di tutti i giorni: gli amici, i colleghi di lavoro e sopratutto la famiglia.
Ecco come s'incentra l'intera vicenda: la lotta di una coppia che per la propria scelta di vita dovrà affrontare un cammino di luci e ombre, di gioie e molti dolori per farsi accettare dal mondo.
Non lasciatevi ingannare dal primo volume di presentazione dell'opera, perché subito dal secondo il ritmo si fa più sostenuto sia a livello di dinamiche sia a livello di contenuti e di sentimenti.
Semplice è lo stile di disegno e coinvolgente e toccante in più punti è la narrazione.
La lettura di quest'opera è avvenuta in un periodo emotivo stabile, quindi il dieci che gli è stato assegnato è dovuto da una scelta meditata e ponderata; infatti gli argomenti trattati e sopratutto il modo in cui sono stati affrontati mi hanno davvero colpito. Inoltre devo confessare (e non me ne vergogno) che sul finale mi sono commossa ad un punto tale da non trattenere le lacrime.
All'interno del quarto volume è presente una breve storia autoconclusiva sempre della stessa autrice intitolata "Da me a te" dal retrogusto dolce-amaro.
Pubblicato in Italia nel 1999 dalla Panini in quatto volumi di 200 e più pagine è ormai di difficile reperibilità. Ottima è stata la sua edizione in quanto si presenta con: una carta spessa e nitida, una robusta impaginazione e un'ichiostratura priva di sbavature.
Consiglio la lettura a chi cerca una lettura matura di sentimenti e a chi è di larghe vedute come il tema dell'omosessualità.