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Seconda opera di traduzione videoludica a cura di Shiro Amano, relativa al semisconosciuto titolo per GBA Kingdom Hearts: Chain of memories.

La storia parte esattamente dove era terminato il precedente capitolo: Sora sta peregrinando con Pippo, Paperino e il Grillo Parlante alla ricerca dei soliti amici scomparsi quando una notte un tizio incappucciato compare dinanzi ai loro occhi, sostenendo di sapere la loro locazione. In breve i nostri eroi si trovano prigionieri nel "Castello dell'oblio", un'inquietante, candida struttura all'interno della quale "ottenendo si perde e perdendo si ottiene": cosa, è facilmente deducibile dal titolo.

Rispetto al precedente lavoro di Amano sono stati fatti dei significativi passi in avanti. I disegni sono sempre pessimi e le gag largamente opinabili, ma la trama, pur restando fedele al videogioco, non soffre delle forzature operate in "Kingdom Hearts". Il mangaka ha optato per la scelta migliore, tagliando quanto possibile le incursioni negli altri mondi per concentrarsi sullo sbrogliamento dell'intreccio, stavolta meno ovvio e più maturo. Finalmente troviamo dei colpi di scena degni di questo nome e dei misteri che faranno almeno concludere la lettura dei due spessi volumi senza troppi sforzi. È stata data la giusta attenzione nei confronti dei veri protagonisti della serie, ovvero i membri dell'oscura "Organizzazione XIII": tipi come Marluxia, Larxene e Axel, con le loro manie e i diversi modus operandi vi rimarranno più impressi degli altri personaggi. Persino Sora e Riku, pur senza sovrastimare i rispettivi stereotipi - ingenuo difensore del Bene l'uno, bishonen sedotto dal Male l'altro - affrontano una cospicua introspezione psicologica con il proseguire del loro cammino all'interno del Castello. E che dire dell'ambivalente figura di Naminè?

Purtroppo la storia, il cui scopo è collegare tra loro i due titoli principali, non ha né capo né coda e per recuperarle bisogna sorbirsi altre due serie cartacee meno stimolanti; oppure, se siete stati previdenti, aver giocato i capitoli per ps2.

Insomma, anche grazie al soggetto originale il manga "Kingdom Hearts: Chain of Memories" ha qualche valido motivo per essere acquistato. Se non ereditasse immutati molti dei difetti del suo predecessore questa recensione lo premierebbe con un bel 7; poiché così non è dovrà accontentarsi di una abbondate promozione. Voto finale 6,5.