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I manga di Ai Yazawa sono una garanzia, e "Cortili del cuore" non fa eccezione. "Cortili del cuore" parla sì di sentimenti e di amori adolescenziali, ma qui l'amore è soltanto uno dei tanti argomenti affrontati e il più delle volte rappresenta il pretesto per prendere in esame altre tematiche adolescenziali, come la realizzazione personale e le scelte delicate che inesorabilmente questo periodo di vita comporta. "Cortili del cuore" è uno di quegli shojo che io considero maturi, adatto anche a chi come me ha superato da un po' la fase adolescenziale, poiché questa è più che altro una storia di crescita, ed è un manga connotato da un grande realismo in quanto i problemi e i dubbi che questi adolescenti si ritrovano ad affrontare sono del tutto plausibili.

I protagonisti di "Cortili" sono tutti ragazzi che frequentano una scuola d'arte, ciascuno con i propri sogni e le proprie aspirazioni. La protagonista principale di questa storia è Mikako, una ragazza con il sogno di diventare stilista e grande amica sin da bambina di Tsutomu, suo vicino di casa nonché compagno di scuola. I due, cresciuti insieme, in un modo molto naturale si scopriranno innamorati l'uno dell'altro. Il loro amore conoscerà delle difficoltà, ma non legate ai soliti fraintendimenti, rivali amorosi che sbucano come funghi ecc... Le difficoltà che insorgeranno saranno dovute esclusivamente alla crescita e alla maturazione dei due protagonisti, nel momento in cui dovranno scegliere quale strada intraprendere nella vita.

Questo è un manga che pur sottolineando l'importanza dell'amore, dall'altro lato è un manga che sottolinea l'importanza della realizzazione personale, che viene prima di qualsiasi altra cosa. Questo argomento lo ritroveremo anche in un'altra opera della Yazawa, ovvero "Paradise kiss", che però rispetto a "Cortili" risulta avere una visione della vita molto più cinica. Sarà che il target delle due opere è diverso ("Paradise kiss" è uno josei, mentre "Cortili" è uno shojo), ma in "Cortili" bene o male non viene mai abbandonata quella dolcezza che lo accompagnerà fino alla fine. Anche per quanto riguarda il finale, normalmente i finali di Ai Yazawa lasciano nel lettore delle sensazioni ambivalenti, poiché il più delle volte sono finali molto realistici e quindi non realizzati semplicemente per soddisfare e accontentare il lettore. Questa è una sua caratteristica che apprezzo molto, poiché odio gli happy ending a tutti costi che poi risultano forzati. Rimanendo in linea con quanto detto poco fa il finale di "Cortili" rispetto ad altri finali realizzati dalla Yazawa, risulta essere dolce e sentimentale, ma non troppo, e soprattutto abbiamo difronte un finale coerente e verosimile.

Altra caratteristica di "Cortili del cuore" è il fatto che questo può definirsi un manga corale, poiché anche se i protagonisti principali sono due, Ai Yazawa ci mostrerà il percorso sentimentale e di crescita anche degli altri personaggi, senza dimenticarne alcuno. Parlando del disegno, Ai Yazawa ha uno stile inconfondibile, che può piacere o meno. Personalmente, anche se all'inizio lo trovavo strano, ho finito poi con l'abituarmici. Non si può non notare l'attenzione con la quale la Yazawa ha disegnato nei minimi dettagli l'abbigliamento dei diversi personaggi. Dico solo che sfogliando le pagine di "Cortili" sembra di sfogliare un catalogo di moda! A chi ancora non l'ha letto, mi sento caldamente di consigliarne la lettura, soprattutto a chi cerca uno shojo che affronti tematiche più mature rispetto agli shojo tradizionali; D'altronde "Cortili" non è una semplice commedia sentimentale a sfondo scolastico, ma è un'opera ben più complessa che riesce a rendere appieno la complessità dell'età adolescenziale con i suoi relativi dubbi ed incertezze. Un manga con molto da insegnare e che ha dei protagonisti nel quale risulta molto facile rispecchiarsi. Un must nel panorama shojo, e secondo me la migliore opera della Yazawa!