logo AnimeClick.it

-

Guardando le copertine di questo manga non ci si può aspettare nulla di più che una sfilza di fanservice interminabile e che alla lunga diventa noioso nonché osceno, con qualche scena di combattimenti sanguinolenti che implicano zombie con tutte le correlate esposizioni di organi vari. Però come dice un vecchio proverbio (dovrei farmene una gigantografia e appendermela in camera, per non dimenticarlo) un libro, in questo caso vale anche per un fumetto, non si giudica mai dalla copertina. Nulla di più vero sia in genere, che in questo caso specifico. Oddio, non è che non ci siano fanservice e combattimenti con un elevata concentrazione sanguigna, ma almeno tutto ciò è esposto in modo magistrale e da fare invidia ad un film.

Ed è proprio questo il punto di forza di questo manga, sembra un film. Ho conosciuto un altro tipo di cinema su carta, quello del grande sensei Katsura e di Video Girl Ai, ma questo è diverso. Il sensei Sato (disegnatore) è il regista di un "film" che vi lascerà a bocca aperta. Le inquadrature, gli sfondi, le armi, le ambientazioni, il modo di presentare i personaggi e la dinamicità delle loro pose, fa sembrare ogni vignetta un fotogramma di una pellicola (tra l'altro il manga si rifà alla tradizione cinematografica dei film di Romero, di "28 giorni dopo" e quant'altro).
Prima parlavamo di copertine, beh se le riguardiamo dopo aver letto il manga di Highschool of the Dead, ci accorgiamo anche della bravura del sensei Sato nel disegno, bravura che riscontriamo anche all'interno del manga non solo in copertina. Per far capire quanto talentuoso sia questo autore farò riferimento ad una intervista che ha rilasciato durante un incontro con uno scrittore Shouji Gato (si il nome è uguale) l'intervista potete trovarla nel retro del sesto volume. Durante questo dialogo si scopre che quella di HOTD è la prima serie regolare dell'autore, che prima si era occupato solo di manga umoristici a cadenza irregolare, il semplice fatto di non essersi mai cimentato in un'impresa del genere e aver prodotto un manga del genere, merita un dieci e lode!

Ovviamente come si era già capito, il sensei dimostra il suo spiccato talento per il disegno soprattutto nell'illustrare procaci figure femminili, con delle forme direi quasi inumane (che poi sempre nella stessa intervista si scopre che il sensei Shouji Sato è un tipo molto timido e che disegni del genere vengono fuori solo su richiesta dello sceneggiatore, sarà vero?). Il fanservice a me non dispiace essendo un maschio, ma devo dire che in questo manga è un po' troppo presente, anche se non in modo sempre esplicito. La violenza e gli scenari horror splatter fanno da padrone e anche qui lo sceneggiatore Daisuke Sato non si è risparmiato, dato che quello che principalmente si colpisce con tutto ciò che può provocare un danno permanente, sono zombi con casse toraciche semi spolpate e altri dolcissimi particolari.

È molto apprezzabile l'umorismo con cui è scritta l'opera, nonostante il tema sia horror. Infatti il team dei personaggi offre spesso delle scene molto divertenti, che alleviano un po' l'atmosfera cupa e apocalittica, sottolineata ancora di più dalle ultime pagine a fine volume. Qui infatti gli autori hanno inserito delle immagini che rappresentano tutti i personaggi che nel corso del volume sono morti o si sono trasformati in "loro", intenti nei loro atteggiamenti quotidiani, nella loro vita precedente (credetemi una vera mazzata allo stomaco). Divertente è anche l'evidente riferimento a persone, scrittori, politici e fumettisti (uno dei personaggi si chiama Kota Hirano, proprio come l'autore di Hellsing) realmente esistenti o esistiti che assieme alla ridicola convinzione dei protagonisti di non trovarsi in un manga o in un videogioco, ne fanno un mix veramente esilarante.
Niente da dire sulla sceneggiatura, che è semplice e lineare, con qualche punto oscuro che preserva la suspense, senza cadere nell'incomprensibilità.

Unica pecca di questo manga, che non è da imputare agli autori, è l'edizione italiana. Devo dire che la Panini ha dato il peggio di se in questa edizione, pagine trasparenti e sottili, con un inchiostro che ti rimane appiccicato alle dita e delle copertine che si sfaldano solo a guardarle, senza contare che alcune volte il lettering è veramente pessimo. Come ciliegina sulla torta per questa edizione mediocre bisogna pagare ben 4,30 euro, per le prime edizioni, 4,90 per le ristampe e 13,90 euro per l'edizione a colori che uscirà a Maggio (che dalle anteprime non sembra affatto male, sperando in un'edizione decente).
Che dire, Highschool of the Dead è un manga consigliato a chi piace lo splatter condito con una buona dose di fanservice e di umorismo, il tutto illustrato con degli ottimi disegni. Un acquisto che vale la pena fare.