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Che dire? Dopo tutte le belle recensioni che sono già state scritte è difficile non risultare ripetitivi. Descrivere "Natsume Yuujinchou" semplicemente come un bel manga per me è molto riduttivo e, dato che si tratta della mia opera preferita, posso davvero definirlo come poesia... È poesia nell'immagine per i suoi tratti non troppo definiti che si adattano perfettamente alle atmosfere serene, tranquille e pastellate degli sfondi. È poesia nei contenuti quando Midorikawa Sensei ci descrive le emozioni e pensieri piu' semplici come i più importanti e profondi. Senza soffermarmi troppo sulla trama, "Natsume Yuujinchou", sebbene si avvalga del soprannaturale, non ne dipende in senso lato, in quanto ciò che viene descritto è un insieme di situazioni quotidiane che si mescolano a una insolita diversità non sempre positiva per il nostro protagonista Takashi. La caratterizzazione di quest'ultimo è a mio dire davvero affascinante e particolare. A causa del suo incredibile potere spirituale ha sempre avuto grandi difficoltà a interfacciarsi con i suoi simili (umani) e ovviamente con gli youkai. Nei confronti dei primi infatti risulta essere sempre riservato e umile nel tentativo di essere accettato, nei confronti dei secondi sempre disposto e aperto a conoscere e ad ascoltare nonostante le esperienze negative. La bellezza psicologica (ovviamente anche fisica) del protagonista sta proprio nella sua comprensione e nel suo rispetto verso tutte le esperienze vissute che lo hanno reso quello che è, nel suo modo di considerare il gesto più semplice non come scontato ma come prezioso e importante, infine nel suo saper scorgere nella diversità soprannaturale similitudini e sentimenti presenti nel mondo umano.
Come è già stato detto più volte, quest'opera è sublime ed esprime molto più di quel che sembra. Anche per me rimane e rimarrà sempre una collezione preziosissima!