Recensione
Anna dai Capelli Rossi
8.0/10
"Anna dai capelli rossi" (titolo originale "Anne of Green Gables") è il titolo del libro autobiografico di Lucy Maud Montgomery, una scrittrice canadese, autrice di numerosi libri per l'infanzia. Cominciò giovanissima a scrivere, anche se raggiunge la sua fama proprio con il romanzo di Anne, che la spinge a scrivere ben otto libri su questa ragazzina dai capelli rossi (ma il vero capolavoro della Montgomery sono i due libri di Emily della luna nuova e La via dorata). Da questo romanzo, verso la fine degli anni '70, hanno tratto una bellissima serie a cartoni animati, diretta sotto la regia del noto Isao Takahada. Nel 1997 Yumiko Igarashi (nota per Candy Candy e Georgie) ne ha tratto un manga in tre volumi. Successivamente ci saranno altri tre manga che seguiranno proprio le vicende degli otto romanzi. Il manga è edito da Planet Manga e si sviluppa in tre volumi. Le copertine sono leggermente differenti da quelle originali e la lettura è quella occidentale. Inoltre si sceglie di chiamare la protagonista con il nome di "Anna" in onore della serie tv. Troviamo in questi volumi la prima parte della storia di Anne che si svolge in Canada, nella cittadina di Avonlea.
Tutto comincia quando l'anziano Matthew si reca alla stazione a prendere un ragazzo orfano che lo dovrà aiutare a mandare avanti la fattoria insieme alla sorella Marilla. Invece quando arriva trova una bambina con capelli rossi raccolti in due trecce, lentiggini, magra e con una immaginazione esagerata. Una sua caratteristica è il fatto di essere una grande chiacchierona particolarmente emotiva (il primo ad accorgersene è proprio Matthew, durante il viaggio verso Green Glables). Nonostante all'inizio Marilla fosse contraria a tenerla in casa, la dolcezza e la simpatia di quella testolina rossa riesce a conquistare l'affetto dei due fratelli, che andando avanti nella storia si consoliderà ancor di più. Insieme alla cara amica del cuore Diana, Anne affronterà mille avventure fatte di sbagli, che la porteranno a crescere e a maturare.
I disegni della Igarashi sono davvero bellissimi(come sempre), ma purtroppo è un po' lontano dall'immagine stereotipata della ragazzina del romanzo. Comunque non si può giudicare qualcuno solo perchè rimane fedele ai suoi ideali, adottando il suo solito stile di disegno. Le ambientazioni sono ben definite, anche se hanno decisamente dei "tocchi floreali" eccessivi (ma ripeto è uno stile caratteristico che contraddistingue la mangaka, per questo non polemizzo tanto). Il ritmo del manga risulta un po' forzato rispetto alla serie tv (forse è dovuto al fatto che l'opera in sé è abbastanza lunga da essere raggruppata in soli tre volumi). Il finale lascia un po' l'amaro in bocca, soprattutto perchè qui in Italia non sono stati acquistati i diritti per gli altri manga successivi a questo. In conclusione trovo che questo manga sia carino e che si lasci leggere con piacere. Inoltre come non si può amare questa buffa ragazzina? Per questo lo consiglio a voglia di una lettura leggera senza troppe pretese e a chi, come me, vuole riscoprire dei classici (ovviamente vi invito anche a leggere i romanzi che meritano davvero molto). E come scrisse Mark Twain alla Montgomery: "Anne è la più cara e amabile bambina della finzione dai tempi dell'immortale Alice".
Tutto comincia quando l'anziano Matthew si reca alla stazione a prendere un ragazzo orfano che lo dovrà aiutare a mandare avanti la fattoria insieme alla sorella Marilla. Invece quando arriva trova una bambina con capelli rossi raccolti in due trecce, lentiggini, magra e con una immaginazione esagerata. Una sua caratteristica è il fatto di essere una grande chiacchierona particolarmente emotiva (il primo ad accorgersene è proprio Matthew, durante il viaggio verso Green Glables). Nonostante all'inizio Marilla fosse contraria a tenerla in casa, la dolcezza e la simpatia di quella testolina rossa riesce a conquistare l'affetto dei due fratelli, che andando avanti nella storia si consoliderà ancor di più. Insieme alla cara amica del cuore Diana, Anne affronterà mille avventure fatte di sbagli, che la porteranno a crescere e a maturare.
I disegni della Igarashi sono davvero bellissimi(come sempre), ma purtroppo è un po' lontano dall'immagine stereotipata della ragazzina del romanzo. Comunque non si può giudicare qualcuno solo perchè rimane fedele ai suoi ideali, adottando il suo solito stile di disegno. Le ambientazioni sono ben definite, anche se hanno decisamente dei "tocchi floreali" eccessivi (ma ripeto è uno stile caratteristico che contraddistingue la mangaka, per questo non polemizzo tanto). Il ritmo del manga risulta un po' forzato rispetto alla serie tv (forse è dovuto al fatto che l'opera in sé è abbastanza lunga da essere raggruppata in soli tre volumi). Il finale lascia un po' l'amaro in bocca, soprattutto perchè qui in Italia non sono stati acquistati i diritti per gli altri manga successivi a questo. In conclusione trovo che questo manga sia carino e che si lasci leggere con piacere. Inoltre come non si può amare questa buffa ragazzina? Per questo lo consiglio a voglia di una lettura leggera senza troppe pretese e a chi, come me, vuole riscoprire dei classici (ovviamente vi invito anche a leggere i romanzi che meritano davvero molto). E come scrisse Mark Twain alla Montgomery: "Anne è la più cara e amabile bambina della finzione dai tempi dell'immortale Alice".