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7.0/10
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La trama di questo manga inizialmente non mi convinceva molto, ma dopo i molti pareri positivi trovati in rete e un'occhiata ai disegni fantastici mi sono convinta a leggerlo e devo dire che è stata proprio una piacevole sorpresa.
La storia è quella di un ragazzo che vive in un piccolo appartamento, frequenta una scuola preparatoria per entrare all'università e fa un piccolo lavoretto part-time per mantenersi. Purtroppo non ha abbastanza soldi per prendersi un tanto agoniato PC, che in questa società (del tutto uguale alla nostra, a parte questo dettaglio) hanno forma umanoide.
Il fato sembra dalla sua parte quando ne trova uno tra la spazzatura e se lo porta a casa. Dopo essere riuscito ad accenderlo (lascio ai più maliziosi il compito di scoprire dove si trova il tasto di accensione) scopre che non ha nessun programma istallato; chiede aiuto ad un amico più esperto di lui ma seppur con l'aiuto di svariati pc non riescono ad analizzare le caratteristiche di questo pc sconosciuto, chiamato Chii dato che è l'unica parola che sa dire. Comincia da qui una strana convivenza in cui Hideki deve insegnare a Chii tutto, da come salutare le persone a come svolgere un lavoro.

Nel primo volume la trama sembra essere abbastanza banale, piena di scene a sfondo sessuale e niente altro. Dal secondo volume però cambia, la storia diventa più profonda e riflessiva. I personaggi cominciano ad affezionarsi l'un l'altro e comincia una riflessione che continuerà fino all'ultimo volume sul ruolo dei pc nella società, sulla loro capacità o meno di provare dei sentimenti e se le loro azioni siano unicamente spinte dal programma che è installato in loro. I personaggi secondari hanno un ruolo attivo nella storia, le loro vicende sentimentali infatti hanno sempre a che fare in qualche modo con il mondo dei pc e offrirà ai protagonisti uno spunto di riflessione. Ulteriore spunto è dato da una serie di libri illustrati (idea utilizzata anche in "Mi piaci perché mi piaci", devo dire che non è male) che sembra parlare proprio del rapporto tra pc e uomini, o forse proprio del rapporto tra Hideki e Chii. Ma come fa l'autore a conoscerli? Un mistero la cui risoluzione ve la lascio scoprire leggendo.
Passiamo a parlare del disegno: il tratto è morbido e pulito, lo stile quasi fiabesco e davvero molto curato. Una solita conferma di casa CLAMP quindi che non delude mai (o quasi). Davvero straordinarie sono le espressioni facciali che rispecchiano alla perfezione gli stati d'animo dei personaggi.
Piccola nota positiva anche alla edizione italiana edita dalla Star Comics, contiene quattro facciate a colori per ogni volume con delle tavole veramente belle.
Tirando le somme direi che questo sicuramente non è uno shojo classico, ma lo consiglierei a tutti coloro che amano le storie riflessive, in cui i protagonisti attraverso la vita quotidiana e le riflessioni che da questa scaturiscono riescono a crescere e far cambiare il loro rapporto fino a farlo diventare quello "giusto" per la situazione.