Recensione
La quinta camera
8.0/10
Dall'autore di Ristorante Paradiso e House of Five Leaves un pregevole slice of life ambientato interamente in Italia. La quinta camera (il titolo è in italiano anche in originale) è ambientato a Forlì, in una casa con cinque camere da letto, quattro occupate dagli inquilini ordinari, la quinta affittata di volta in volta agli studenti stranieri della vicina università. Diviso in sei capitoli autoconclusivi (più tre extra), in ognuno di questi viene presentato un nuovo affittuario (danese, americano o giapponese che sia), concentrandosi inoltre su uno dei quattro personaggi fissi, ad eccezione del primo, utile alla presentazione dell'ambiente e dei personaggi, e dell'ultimo, quasi un malinconico saluto al lettore. Una storia che fa della semplicità e della quotidianità la sua forza, narrando situazioni familiari specialmente per noi italiani, con un disegno molto particolare in grado, purtroppo, di allontanare il lettore medio. Un volume unico da provare, non solo per la sua qualità, ma anche per aumentare le possibilità di vedere, in futuro, le opere principali dell'autore, essendo La quinta camera, in fondo, un banco di prova per saggiare l'appetibilità di Natsume Ono nel mercato italiano.