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4.0/10
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A quasi trent'anni ho recuperato un manga che avrei dovuto leggere a 12-13 anni: forse all'epoca non mi sarebbe dispiaciuto (anche se, conoscendo i miei gusti, credo che non l'avrei apprezzato neanche allora).
Ma a 28 anni ho fatto veramente fatica ad arrivare alla fine (però ci son voluta arrivare perché a quanto pare è un cult): è stato uno strazio!
25 volumi di indecisione cronica: Madoka o Hikaru? Hikaru o Madoka? Madoka o Hikaru?
Poi non si capisce neanche perché sia indeciso, dato che è chiaro sin dall'inizio chi vuole. E non si capisce neanche perché sta con l'altra, dato che è chiaro pure che non gli interessa (perché oltre l'affetto non va).
Una forzatura che serve solo a continuare il manga all'infinito.
Ogni tanto spuntano nuovi personaggi che non mettono e non tolgono niente alla storia: alimentano solo l'indecisione creando equivoci su equivoci in capitoli inconcludenti e slegati, gag senza spessore e poco divertenti (a lungo andare noiosissime).

<b>[ATTENZIONE: CONTIENE SPOILER]</b>
Da qualche parte nell'internet, qualcuno l'ha definito un "intenso triangolo"... e io mi chiedo: Intenso?! Davvero?!
Non c'è un briciolo di introspezione e di approfondimento di quei sentimenti che fanno sì che l'indecisione perduri per 25 interminabili volumi.
Non arriva mai un punto di svolta, se non nell'ultimo volume in cui finalmente Kyosuke sceglie quella che era chiaramente la sua scelta sin dal primo capitolo del primo volume.
Avesse scelto subito, mi avrebbe risparmiato tanto strazio... che, visto il mio proverbiale masochismo, ho prolungato fino alla fine del manga perché non sono mai riuscita a lasciare in sospeso le mie letture.

Quindi sì, alla fine è arrivata la svolta. Ma mica perché il protagonista ha avuto un'epifania e ha preso in mano le redini della storia?! No, semplicemente si è visto messo alle strette:
1) Madoka parte per l'America e lui non vuole perderla;
2) la sorella di Kyosuke racconta tutto a Hikaru che, dopo 24 volumi (che coprono un lasso di tempo che va dalle medie alle superiori) in cui è stata solo infantile azzeccosa e cieca, all'improvviso prende coscienza della situazione e diventa così matura da chiudere la storia e fare addirittura il tifo per i due che l'hanno ingannata.
<b>[FINE SPOILER]</b>

Più proseguivo con la lettura, più mi irritava.
Un manga fastidioso per quanto è noiosamente ridondante.
Il problema non è che il tema è "sentimentale" (anche se ci sono sprazzi di ecchi): ci sono manga romantici che a 30 anni apprezzo abbondantemente... per esempio, "Bokura ga ita" e "Le situazioni di lui&lei" che credo siano capolavori; o "Cortili del cuore", "Paradise kiss", "Nana" che sono bellissimi e interessanti per la storia e per i personaggi e si fanno leggere piacevolmente pure alla mia età.
Il problema non è neanche che l'inflazionatissimo triangolo amoroso la fa da protagonista: nei manga/anime sentimentali il triangolo è un po' un must e io ne ho letti/visti molti, ma almeno in quelli che ho letto/visto (anche i meno interessanti) c'era un minimo di sforzo di introspezione e approfondimento.
Qua il problema è che "Orange road" (secondo me) è un manga inutile e prolisso. Non capisco tutto il clamore che lo circonda, manco fosse un capolavoro imprescindibile!
Per me è bocciato senza possibilità di appello.

Se dovessi consigliare un manga sullo stesso genere (shonen un po' ecchi), quindi destinato ad adolescenti ma fatto così bene da poter essere letto piacevolmente anche da adulti, sarebbe sicuramente "Video girl Ai" (che ho letto per la prima volta due settimane fa, quindi sempre a 28 anni). In ogni caso, mai consiglierei "Orange road", inutilmente sopravvalutatissimo.

NB ho dato 4 e non 2 solo perché dal volume 22 ci guadagna un pochettino in spessore, ma il cambio di rotta è comunque troppo brusco: avrei preferito che avesse eliminato una decina di volumi e che avesse sviluppato la trama in maniera più graduale e soprattutto approfondito meglio i sentimenti dei personaggi che invece sembrano emergere chiaramente solo nell'ultimo volume.
Ennesima forzatura, poiché dà l'impressione di voler improvvisamente trovare una conclusione in tutta fretta.