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Quando ci si trova a dover recensire un manga, si corre il rischio di lasciarsi influenzare dal gusto personale. Purtroppo è inevitabile, soprattutto quando il manga in questione presenta una trama confusa e di difficile interpretazione. Questo è il caso de "La Ragazza in Riva al Mare" di Inio Asano, edita dalla Planet Manga al costo di 7,50 euro a volume. Malgrado il tratto di Asano sia fra i miei preferiti per il suo estremo realismo, non sono riuscita ad apprezzare questa sua opera, che ho trovato alquanto contorta e priva di una vera e propria trama di fondo, tanto da convincermi a valutarla con un 5.

<b>[Attezione: possibilità di spoilers]</b>

Non mi soffermerò sul disegno, in quanto Asano è noto per il suo estremo realismo che si esprime in un tratto pulito, privo di virtuosismi grafici e dalla grande attenzione per gli sfondi. Inoltre il mangaka riesce spesso a realizzare delle inquadrature da angolazioni inusuali e quasi cinematografiche, che rendono però le vicende raccontate ancora più vivide.
La trama però de "La Ragazza in Riva al Mare" è alquanto oscura. Koume è una ragazzina all'ultimo anno delle medie che si ritrova ad essere usata e scaricata dal ragazzo di cui è innamorata. Mentre con il cuore spezzato piange in riva al mare, le si avvicina un suo coetaneo, Isobe, un ragazzetto strano e dall'aria depressa. I due decidono di iniziare una relazione malgrado Koume non sia coinvolta da Isobe: è evidete che la ragazza vuole vendicarsi per il torto subito dal senpai di cui era innamorata e che l'ha scaricata. La relazione fra i due (che sono due semplici ragazzetti delle medie) si profila come una relazione basata unicamente sul sesso, che sfocia però ben presto in una serie di comportamenti quasi malsani (che giustificano però il bollino rosso sulla copertina del manga). Un accenno ad una trama più sviluppata emerge dietro l'apatia di Isobe, dedito all'aggiornamento del blog del fratello maggiore uccisosi l'anno prima dopo aver subito atti di bullismo. Purtroppo però la trama, che presenta un finale tanto aperto quanto oscuro, è povera di un qualsiasi significato che vada oltre le crude scene che vedono coinvolti due classici esempi di gioventù bruciata. Entrambi sembrano cambiare nel finale, ma la trasformazione avviene in maniera quasi repentita e inspiegabile. Il risultato è che da due ragazzini delle medie annoiati e delusi (Koume) o depressi (Isobe), si giunge a due ragazzetti del tutto cambiati nel finale, pieni di speranze e di buoni sentimenti. Quali siano state le ragioni di tale cambiamento è però poco chiaro.

Mi dispiace bollare con un 5 un manga di un autore che in genere ho apprezzato per altri suoi lavori, ma sono rimasta profondamente delusa da questa opera che vorrebbe risultare realistica ma che non riesce secondo me a spiccare pienamente il volo. Se in "Solanin" il processo di cambiamento e di trasformazione passa attraverso il dolore e si trasforma in intraprendenza e desiderio di mettersi in gioco, "La Ragazza in Riva al Mare" appare crudo in maniera quasi insensata.

In conclusione, sconsiglio questo manga a chi entra in contatto per la prima volta con i temi e lo stile di Asano (vi consiglio decisamente la lettura di "Solanin" per iniziare). E lo sconsiglio anche agli amanti dello slice of life: se cercate introspezione psicologica e maturazione dei personaggi, andate oltre questa opera, che mi ha trasmesso un senso di incompiutezza e insensatezza.