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"Re:Zero" è un'opera controversa, ha un'ampia fetta di persone che lo adorano e che lo hanno come anime preferito, poi ha l'altra fetta di persone che lo odia, alcuni senza motivo, altri perché vìola alcuni principi sacri degli isekai e altri forse solo per andare contro qualcosa.
Quando mi approccio a prodotti controversi, so già che non saranno mai pessimi, ma che altrettanto difficilmente saranno capolavori. Cercherò si essere il più oggettivo possibile sulla serie, e come al solito vado per punti.

Comparto tecnico: 8
Qualcuno ha il coraggio di criticare le OST e il sonoro di questo prodotto? Non credo, come non credo che si possano criticare le animazioni e i disegni. Ok, in alcuni punti magari calano, ma di fatto parliamo di un prodotto che ha vari momenti realizzati con i sakuga e che riesce a trasmettere perfettamente le emozioni dei personaggi. Nel voto cerco di tener conto delle sbavature, ma secondo me meriterebbe anche di più, paragonandolo agli altri stagionali. Esiste davvero qualcuno a cui non è piaciuta la prima ending?

Personaggi: (10 + 8) / 2 = 9
Subaru è trattato benissimo, da dieci e lode. Viviamo tutte le sue angosce, i suoi crolli, le sue paure, le sue vittorie e la sua lenta crescita (10): è un ragazzino hikikomori che entra in un mondo fantasy, ovvio che all'inizio pensa sia uno stupido sogno e ne è esaltato, voi cosa pensereste? Poi si lega chiaramente pian piano a quel mondo che per lui diventa la vera casa. Come lui pian piano si sviluppano bene anche altri personaggi, come quello di Rem e altri (senza 'spoilerare', visto che sono nella seconda parte), poi abbiamo una parte di cast per cui si ha la sensazione che non sia stato detto abbastanza. Qui mi verrebbe da abbassare il voto, ma ricordiamoci che è un cast enorme, difficile da gestire in venticinque episodi (se non impossibile): la serie infatti non è originale, ma deriva da una novel, mi sembra ingiusto penalizzarla troppo per questo (8). Vi darei ragione se la storia terminasse qua, ma di fatto rendono palese il fatto che questa fosse solo l'introduzione al mondo e alle streghe, non vedo come si possa pretendere una caratterizzazione completa di un cast enorme in venticinque episodi in una serie fatta per durare. Sarebbe come prendere il primo film de "Il signore degli anelli" e dire che è pessimo perché non tutti i personaggi sono caratterizzati al meglio, non ha senso. Le reazioni dei personaggi sono credibili? Sì, assolutamente. Sono empatici? Sì, tutti, tranne forse appunto Emilia, che è stata poi messa da parte, ma appunto è stata messa da parte e la vedremo nella seconda stagione.

Storia: 10
È un isekai, e come tale va valutato. Nel suo essere isekai, ha una storia tremendamente avvincente, intrigante, senza neanche troppi cliché e piena di colpi di scena. Se dite che i colpi di scena sono prevedibili, siete dei falsi. Non potete partire a vedere la serie avendo degli spoiler, per poi dire che sono prevedibili... per esempio, hai visto l'artwork di Rem? Hai quindi spoiler su un colpo di scena importante, quindi non puoi dire che non è efficace. Il problema sei tu che te lo eri 'spoilerato', poi servono solo due neuroni collegati per fare due più due. Ho visto "Re:Zero" volutamente senza alcuno spoiler, e i colpi di scena ci sono eccome, continuamente. Inoltre non si possono paragonare gli isekai thriller psicologici ai thriller psicologici puri, altrimenti avrei paragonato "Highschool of the Dead" agli horror, senza considerare che è anche un ecchi, e gli avrei dato 1 anziché 5, visto che nell'horror fallisce totalmente. Questo per dire che, anche se non è al top del thriller, va valutato anche considerando che di base è un isekai, e come ibrido va preso. Certo, può piacere o meno, ma sono elementi da mettere sulla bilancia.

Svolgimento
Questo punto non ha un voto, perché vuole essere una precisazione. Uno dei peccati più grandi di "Re:Zero" è quello di aver richiamato gli isekaifag, per poi deluderne una parte, visto che poi quasi si scorda di esserlo e diviene in buona parte un thriller fantasy splatter drammatico.
Un esempio ne è l'odio che molti hanno sull'episodio 18. Questo io l'ho adorato, è l'episodio introspettivo e di confronto dove vediamo una Rem maturata e forte e un Subaru sul collasso ma che poi si riprende; abbiamo anche un Subaru non ancora cresciuto sentimentalmente, che ancora non capisce cosa sia l'amore e quanto questo sia diverso da una cotta. Insomma, è un episodio introspettivo stupendo, e ovviamente sono arrivati commenti del tipo: "Noioso!". Vorrei vedervi a guardare le "Monogatari" o "Katanagatari".

Conclusione: (9 + 8 + 10) / 3 = 9
Avrei molto altro da dire, ma, senza farla più lunga di così, dico che non è perfetto, certo, magari il mio 9 è anche esagerato, e forse sarebbe più giusto un 8/8,5, ma sicuramente servono davvero grandi pregiudizi per dare un voto inferiore a 6 a un prodotto simile. Ben confezionato, avvincente, buoni personaggi, buon comparto tecnico, abbandono di vari cliché degli isekai e soprattutto un worldbuilding interessante che promette grandi aspettative per un continuo.

Parte aggiunta dopo la visione della seconda stagione

Dopo la recensione fatta quando la prima stagione era conclusa da poco e la seconda stagione neppure era in programma (in tale contesto volli elogiarne l'intreccio, i personaggi e la confezione con cui si presentava. Le diedi un 9, specificando che probabilmente sarebbe stato più onesto un 8, ma comunque volevo ribadire e tuttora vorrei farlo: la prima serie tuttora la ritengo valida, con un buon ritmo, buoni colpi di scena e un intreccio interessante), questa mia nuova recensione vuole essere solo sulla seconda parte della serie (la seconda stagione), visto che su questo sito non se ne fa distinzione.

Se la prima serie aveva un buon ritmo, un buon intreccio, e se è altrettanto vero che alcune di queste cose positive vengono traslate nella seconda parte, con esse anche l'aggiunta di alcuni nuovi e validi personaggi, è altrettanto vero che questa parte due si perde drammaticamente. La seconda stagione è lenta, eccessivamente melensa, ripetitiva, lenta, ridondante. Essa è l'esatta prosecuzione dal punto in cui ci eravamo lasciati, finalmente si vogliono districare i nodi delle streghe e della natura/backstory dell'elfa Emilia, nonché della tanto agognata "strega". Fin qui tutto bene, se non fosse che il tutto è condito da una narrazione poco ispirata, ritmi decisamente lenti, dialoghi infiniti e spesso fini a sé stessi o ripetitivi di cose già dette e ridette.
L'episodio con Emilia capisco che voglia essere uno specchio dell'episodio 18 con Rem, ma onestamente risulta davvero ripetitivo, irritante e noioso. Il 18 era un episodio introspettivo in cui Rem si apriva completamente, mentre qua abbiamo una Emilia che per contrapposizione esprime tutte le sue paure e perplessità, anzi la paura è solo una, ma verrà ripetuta per tutto l'episodio. Insomma, non ci siamo, la seconda parte per me è stata buona nell'idea, insufficiente nell'esposizione, melensa, lenta e ridondante. La primissima parte (primo cour) è passabile/discreto (7), ma il secondo è un vero disastro (4). Volendo fare una media anche con i voti dati alla prima serie (8,5 - 9), e considerando che la prima racchiude due cour, la media matematica dell'intera serie per me è un 7+.

È un prodotto che parte in quinta con tante potenzialità e ottime basi, ma credo che poi l'autore si sia decisamente perso sotto vari aspetti. Ciò non toglie che comunque è un prodotto nel complesso discreto.