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"Gojikanme no Sensou", traducibile come "La Guerra della Quinta Ora", divenuto "Home, Sweet Home!" nell'edizione italiana a cura della Planet Manga (Panini Comics), è una miniserie composta di quattro volumi dell'autrice Yū, tragicamente scomparsa poco dopo la serializzazione, nel 2017. In Italia l'abbiamo già conosciuta per "Wolf Children", di cui ha curato i disegni dell'adattamento manga e quelli della light novel.

La storia è semplice quanto intricata: si è nel bel mezzo di una guerra contro un nemico sconosciuto, e tutti, ma proprio tutti, vi devono partecipare, compresi i ragazzi dell'unica classe terza di una scuola nell'isoletta di Aoshima, la nota isola dei gatti. Gli unici esenti dalla chiamata della quinta ora del venerdì al fronte sono Saku Futami e Miyako Aishima, per motivi che verranno a lungo celati. Inoltre, da quando è iniziata la guerra sull'isola di Aoshima non nascono più bambini: ci sarà un legame fra questi due avvenimenti? In quattro volumi facciamo la conoscenza più o meno approfondita di tutti i ragazzi della classe di Saku e Miyako, compresa una bellissima ragazza di nome Reina Shinokawa, venuta nell'isola dopo che è stata fatta evacuare da Tokyo a causa della guerra.

Il tratto moe dell'autrice non vi deve trarre in inganno, sia ben chiaro. I temi dell'amicizia, dell'amore, del sacrificio, della sofferenza, della solitudine, son trattati tutti sullo stesso piano narrativo, e si mescolano ben bene. In fondo sono solo dei ragazzini con le loro paure giovanili e i primi amori corrisposti e non, al quale si richiede però una certa maturità nell'affrontare la guerra e la brutta situazione fantascientifica in cui sono stati catapultati.

Una cosa di cui sono rimasta davvero stupita è che ho praticamente divorato i quattro volumi in poco più di 2 ore, e mi ritrovo subito a scriverne una recensione perché mi ha colpito davvero tanto la scorrevolezza di questa storia. Si legge in maniera molto fluida, con un climax di angoscia sempre crescente. Il finale probabilmente vi lascerà con l'amaro in bocca, perché è alquanto frettoloso, lo ammetto. Questa pecca però è dovuta alle condizioni di salute dell'autrice sempre più gravi, tanto da portarla alla prematura dipartita. Non mi sento di scendere sotto al 7 come valutazione finale, perché ha fatto quel che ha potuto, mantenendo sempre tavole bellissime.

Se siete in cerca di una storia diversa dalle altre, fantascientifica, ambientata tra i banchi di scuola, ma dalla piega sempre più cupa, "Home, Sweet Home!" fa al caso vostro. Lo leggerete davvero molto velocemente, ma non per i pochi e frivoli contenuti, ma per la voglia di sapere come andrà a finire.

PS. vi verrà fame a vedere le prelibatezze preparate da Miyako, con ingredienti poveri, durante tutto il manga.