Qualche autore di un becero manga mainstream fin troppo osannato (da gente con palesi problemi di buon gusto) dovrebbe prendere esempio da lui, sempre puntuale, sempre stakanovista, mai ritardi o capitoli incompleti
Qualche autore di un becero manga mainstream fin troppo osannato (da gente con palesi problemi di buon gusto) dovrebbe prendere esempio da lui, sempre puntuale, sempre stakanovista, mai ritardi o capitoli incompleti
Probabilmente ha una salute di ferro. Io comunque non lo apprezzo molto: avendo visto l'anime di Fairy Tail ammetto che è capace a creare bei personaggi con poteri interessanti ma... i buoni non muoiono mai e sto potere dell'amicizia che viene sfruttato in ogni momento per permettere (sempre ai buoni) di vincere avversari che sembrano di un altro livello... ma...
sto potere dell'amicizia che viene sfruttato in ogni momento per permettere (sempre ai buoni) di vincere avversari che sembrano di un altro livello... ma...
I power up a casissimo li tirano fuori quasi tutti: può essere per amicizia, può essere per rabbia, può essere per sentimento, può essere altro... ma questo fattore è presente in diverse opere. Non ho mai capito perché venga rinfacciato solo a Mashima, forse lo maschera meno di altri ma resta che lo fanno tutti. È giustamente fan di Tori, come tanti altri della sua generazione tra Oda, Kishimoto, Kubo e altri... e tutte queste opere presentano power up "emotivi", esattamente come in DB. Però "eh Mashima stronzo... sempre questi power up a caso". L'avversario di un altro livello che diventa battibile a causa di uno scossone emotivo che potenzia il personaggio l'abbiamo visto per 15 anni se abbiamo seguito tutti lo shonen jump con i big 3, escludendo DB che ha fatto da apripista in un tempo precedente.
Io comunque non lo apprezzo molto: avendo visto l'anime di Fairy Tail ammetto che è capace a creare bei personaggi con poteri interessanti ma... i buoni non muoiono mai e sto potere dell'amicizia che viene sfruttato in ogni momento per permettere (sempre ai buoni) di vincere avversari che sembrano di un altro livello... ma...
Non ho visto FT (brevissimo inciso, lo consigliate?) però il tropo dei buoni invincibili che non muoiono e sconfiggono tutti grazie all'amicizia e/o all'amore mi sembra ormai una costante dilagante, non solo del singolo autore ma di tutto il settore (e, in parte, anche della narrativa contemporanea in generale)... fatto salvo per il settore horror, difficilmente troviamo comunque sfide serie, vinte 'a caro prezzo'...
Sarebbe bello ogni tanto trovare una vittoria interessante (e, magari, anche 'costosa'), dove gli eroi non vincano perché si vogliono bene o perché sono OP fin dal principio...
Mai capito questo astio per questo autore, fa opere commerciali e nel suo campo è molto bravo e stacanovista, sarà anche ripetitivo come storie e personaggi ma chi non lo è? A me intrattiene, nulla di eclatante, ma mica da Mashima ci aspettiamo dei capolavori di nicchia, quindi secondo me è troppo criticato senza cognizione di causa, lo seguo volentieri dalla prima edizione di Rave ^^
Sarebbe bello ogni tanto trovare una vittoria interessante (e, magari, anche 'costosa'), dove gli eroi non vincano perché si vogliono bene o perché sono OP fin dal principio...
Io avevo la forte speranza in Slime quando il protagonista poi diventa uno dei re demoni.
Ma poi niente, tutti resuscitati che manco con le sfere.... Certo rimane il punto che il protagonista comunque si macchia dell'uccisione di non so quante valangate di persone, pur identificate come "cattivi" e già quello è qualcosa di diverso dal buonismo imperante, seppur le uccisioni per mano dei "buoni" si siano viste anche altrove
Comunque ogni tanto di sacrifici per il bene comune se ne vedono, ricordo quelli in Naruto ma non solo
Qualche autore di un becero manga mainstream fin troppo osannato (da gente con palesi problemi di buon gusto) dovrebbe prendere esempio da lui, sempre puntuale, sempre stakanovista, mai ritardi o capitoli incompleti
1097 capitoli disegnati, più di venti anni di servizio e questo è il ringraziamento dei lettori. O di una fetta piccola, spero. Io proprio non capisco certa gente, meglio cosi mi viene da dire
Io comunque non lo apprezzo molto: avendo visto l'anime di Fairy Tail ammetto che è capace a creare bei personaggi con poteri interessanti ma... i buoni non muoiono mai e sto potere dell'amicizia che viene sfruttato in ogni momento per permettere (sempre ai buoni) di vincere avversari che sembrano di un altro livello... ma...
Non ho visto FT (brevissimo inciso, lo consigliate?) però il tropo dei buoni invincibili che non muoiono e sconfiggono tutti grazie all'amicizia e/o all'amore mi sembra ormai una costante dilagante, non solo del singolo autore ma di tutto il settore (e, in parte, anche della narrativa contemporanea in generale)... fatto salvo per il settore horror, difficilmente troviamo comunque sfide serie, vinte 'a caro prezzo'...
Sarebbe bello ogni tanto trovare una vittoria interessante (e, magari, anche 'costosa'), dove gli eroi non vincano perché si vogliono bene o perché sono OP fin dal principio...
Hai mai letto Magi? Se cerchi questo tipo di storie potrebbe piacerti
Che piaccia o no bisogna ammetterlo: gran lavoratore, numeri impressionanti, narrazioni che - in un modo o nell'altro funzionano - e materiale in linea di massima quasi sempre apprezzabile.
Grazie per l'intervista! Io di Mashima seguo solo l'universo di FT e ho sempre apprezzato il suo roboante potere dell'amicizia, sarà irreale e svenevole ma fa star bene.
Mashima è proprio un grande, non c'è niente da fare. A Lucca era gentilissimo, addirittura diceva a chiunque di fargli fare shikishi sempre più difficili perchè si voleva divertire di più; quando eri li, era loquacissimo e quasi ti coinvolgeva nel fare il disegno.
Molti criticano le sue opere perchè sono "banali" e semplici ma sta proprio li la sua forza. Fa Shonenazzi per ragazzi e giovani adulti, non hanno chissà quali pretese e non capisco perchè bisogna condannarlo per questo. Se volete di più dai suoi manga siete voi a sbagliare in questo ricerca, leggete altro.
Prima di tutto mi hanno sorpreso le dimensioni di questa fiera, e poi sì, ho avuto modo di sentire la sensei Miki Yoshikawa dopo che era stata al Lucca Comics dieci anni fa, parlandomene con grande entusiasmo, e finalmente ora ho capito il motivo della sua contentezza perché qui davvero si respira una bella atmosfera. Inizialmente pensavo che lei stesse solamente esagerando, faticavo quasi a crederci fosse così tanto felice, finché non sono arrivato qua
Questo è interessante, nonostante ce la cantiamo e ce la suoniamo come 2a fiera più grossa al mondo dopo il comiket (cosa che numeri alla mano è davvero, tra l'altro) purtroppo Lucca non sembra sia così conosciuta. Non so da cosa possa dipendere, forse non riusciamo a pubblicizzarla e venderla bene all'estero? Chissà.
Questo è interessante, nonostante ce la cantiamo e ce la suoniamo come 2a fiera più grossa al mondo dopo il comiket (cosa che numeri alla mano è davvero, tra l'altro) purtroppo Lucca non sembra sia così conosciuta. Non so da cosa possa dipendere, forse non riusciamo a pubblicizzarla e venderla bene all'estero? Chissà.
Beh le fiere statunitensi hanno il grande pregio di svolgersi in un mercato fumettistico realmente "internazionale" e di una lingua che comunque è "abbordabile" un po' da tutti. Aggiungiamoci i legami con cinema e videogiochi di cui gli USA costituiscono il primo e secondo mercato produttivo e capirai che l'immagine di "fiera" è più spendibile.
Su Angouleme il discorso è più complesso, storicamente è una fiera "europea" più importante proprio per l'importanza che ha in Francia il fumetto, da molto tempo andato oltre la cultura pop. Editori più ricchi possono portare a maggiori risorse e spinte pubblicitarie. Ma credo che in sostanza tra Lucca e la fiera francese ormai le distanze siano minime se non inesistenti e Lucca sia destinata a superarla se già non l'abbia fatto.
E non parlo di numeri, ad esempio da visitatore straniero del Comiket continuo a ritenerla una fiera tutt'altro che importante in proporzione a quanto dicono i soli numeri. E' troppo particolare, settoriale e strettamente "per fan nipponici". Anche le iniziative collaterali, cosplay a parte, sono limitate per una fiera con quei numeri, ed è un peccato.
Al di là dell'atmosfera pop, nippoonica, da fan, il comiket non lo consiglierei MAI come fiera da visitare avendo la possibilità di scegliere con le altre concorrenti. A meno che uno non sia "stufo" e voglia provare qualcosa di (molto) diverso.
Non ho mai capito perchè in Giappone fiere più "occidentali" nell'impostazione non abbiano il successo che uno penserebbe visto l'importanza di manga/anim/videogiochi in quella società.
Una loro "Lucca" o SDCC dovrebbe fare numeri pazzeschi.
Su Angouleme il discorso è più complesso, storicamente è una fiera "europea" più importante proprio per l'importanza che ha in Francia il fumetto, da molto tempo andato oltre la cultura pop. Editori più ricchi possono portare a maggiori risorse e spinte pubblicitarie. Ma credo che in sostanza tra Lucca e la fiera francese ormai le distanze siano minime se non inesistenti e Lucca sia destinata a superarla se già non l'abbia fatto
Io rosico di brutto con Angouleme, quest'anno è stato portato pure Ikegami, dubito arriverà mai a Lucca (anche se la speranza è l'ultima a morire).
Io rosico di brutto con Angouleme, quest'anno è stato portato pure Ikegami, dubito arriverà mai a Lucca (anche se la speranza è l'ultima a morire).
Chissà.
Mashima se non erro ha partecipato diverse volte ad Angouleme (e mi pare anche a fiere in USA), e non avrei scommesso sulla sua venuta a Lucca proprio perchè sembrava essere continuamente snobbata (da lui o dall'editore) pur essendo la "distanza" uguale.
Solo nella risposta su Lucca e la Yoshikawa è sembrato aprirsi di più.
I power up a casissimo li tirano fuori quasi tutti: può essere per amicizia, può essere per rabbia, può essere per sentimento, può essere altro... ma questo fattore è presente in diverse opere. Non ho mai capito perché venga rinfacciato solo a Mashima, forse lo maschera meno di altri ma resta che lo fanno tutti.
È giustamente fan di Tori, come tanti altri della sua generazione tra Oda, Kishimoto, Kubo e altri... e tutte queste opere presentano power up "emotivi", esattamente come in DB. Però "eh Mashima stronzo... sempre questi power up a caso". L'avversario di un altro livello che diventa battibile a causa di uno scossone emotivo che potenzia il personaggio l'abbiamo visto per 15 anni se abbiamo seguito tutti lo shonen jump con i big 3, escludendo DB che ha fatto da apripista in un tempo precedente.
Non ho visto FT (brevissimo inciso, lo consigliate?) però il tropo dei buoni invincibili che non muoiono e sconfiggono tutti grazie all'amicizia e/o all'amore mi sembra ormai una costante dilagante, non solo del singolo autore ma di tutto il settore (e, in parte, anche della narrativa contemporanea in generale)... fatto salvo per il settore horror, difficilmente troviamo comunque sfide serie, vinte 'a caro prezzo'...
Sarebbe bello ogni tanto trovare una vittoria interessante (e, magari, anche 'costosa'), dove gli eroi non vincano perché si vogliono bene o perché sono OP fin dal principio...
Io avevo la forte speranza in Slime quando il protagonista poi diventa uno dei re demoni.
Certo rimane il punto che il protagonista comunque si macchia dell'uccisione di non so quante valangate di persone, pur identificate come "cattivi" e già quello è qualcosa di diverso dal buonismo imperante, seppur le uccisioni per mano dei "buoni" si siano viste anche altrove
Comunque ogni tanto di sacrifici per il bene comune se ne vedono, ricordo quelli in Naruto ma non solo
Uno? 😂
Praticamente ogni opera di Mashima ricicla quasi tutti i personaggi delle sue opere precedenti. È un continuo riciclo.
1097 capitoli disegnati, più di venti anni di servizio e questo è il ringraziamento dei lettori. O di una fetta piccola, spero. Io proprio non capisco certa gente, meglio cosi mi viene da dire
Hai mai letto Magi? Se cerchi questo tipo di storie potrebbe piacerti
Sarebbe questo?
No, questo: https://www.animeclick.it/manga/11624/magi-the-labyrinth-of-magic
Thanks! Proverò!
Io di Mashima seguo solo l'universo di FT e ho sempre apprezzato il suo roboante potere dell'amicizia, sarà irreale e svenevole ma fa star bene.
A Lucca era gentilissimo, addirittura diceva a chiunque di fargli fare shikishi sempre più difficili perchè si voleva divertire di più; quando eri li, era loquacissimo e quasi ti coinvolgeva nel fare il disegno.
Molti criticano le sue opere perchè sono "banali" e semplici ma sta proprio li la sua forza. Fa Shonenazzi per ragazzi e giovani adulti, non hanno chissà quali pretese e non capisco perchè bisogna condannarlo per questo. Se volete di più dai suoi manga siete voi a sbagliare in questo ricerca, leggete altro.
Questo è interessante, nonostante ce la cantiamo e ce la suoniamo come 2a fiera più grossa al mondo dopo il comiket (cosa che numeri alla mano è davvero, tra l'altro) purtroppo Lucca non sembra sia così conosciuta. Non so da cosa possa dipendere, forse non riusciamo a pubblicizzarla e venderla bene all'estero? Chissà.
Beh le fiere statunitensi hanno il grande pregio di svolgersi in un mercato fumettistico realmente "internazionale" e di una lingua che comunque è "abbordabile" un po' da tutti.
Aggiungiamoci i legami con cinema e videogiochi di cui gli USA costituiscono il primo e secondo mercato produttivo e capirai che l'immagine di "fiera" è più spendibile.
Su Angouleme il discorso è più complesso, storicamente è una fiera "europea" più importante proprio per l'importanza che ha in Francia il fumetto, da molto tempo andato oltre la cultura pop.
Editori più ricchi possono portare a maggiori risorse e spinte pubblicitarie.
Ma credo che in sostanza tra Lucca e la fiera francese ormai le distanze siano minime se non inesistenti e Lucca sia destinata a superarla se già non l'abbia fatto.
E non parlo di numeri, ad esempio da visitatore straniero del Comiket continuo a ritenerla una fiera tutt'altro che importante in proporzione a quanto dicono i soli numeri.
E' troppo particolare, settoriale e strettamente "per fan nipponici".
Anche le iniziative collaterali, cosplay a parte, sono limitate per una fiera con quei numeri, ed è un peccato.
Al di là dell'atmosfera pop, nippoonica, da fan, il comiket non lo consiglierei MAI come fiera da visitare avendo la possibilità di scegliere con le altre concorrenti.
A meno che uno non sia "stufo" e voglia provare qualcosa di (molto) diverso.
Non ho mai capito perchè in Giappone fiere più "occidentali" nell'impostazione non abbiano il successo che uno penserebbe visto l'importanza di manga/anim/videogiochi in quella società.
Una loro "Lucca" o SDCC dovrebbe fare numeri pazzeschi.
Io rosico di brutto con Angouleme, quest'anno è stato portato pure Ikegami, dubito arriverà mai a Lucca (anche se la speranza è l'ultima a morire).
Chissà.
Mashima se non erro ha partecipato diverse volte ad Angouleme (e mi pare anche a fiere in USA), e non avrei scommesso sulla sua venuta a Lucca proprio perchè sembrava essere continuamente snobbata (da lui o dall'editore) pur essendo la "distanza" uguale.
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