una delle delusioni maggiori degli ultimi anni un manga che per un periodo mi aveva parecchio preso ma poi il disastro totale e secondo me anche per i giapponesi visto che la sua nuova opera non se la filava nessuno
Tokyo Revengers come idea di base era buona e ha dei bei personaggi, ma è sopravvalutatissimo. Per giunta la versione animata è fatta coi piedi, perchè far aspettare così tanto per la stagione finale? Non è mica AoT, e neanche Demon Slayer. Wind Breaker, almeno per ora, nonostante un setting ancora meno credibile e la mancanza di qualsivoglia elemento sovrannaturale, è molto meglio, e spero che anche l'anime continui. Anche un doppiaggio italiano non sarebbe male.
Tokyo Revengers come idea di base era buona e ha dei bei personaggi, ma è sopravvalutatissimo. Per giunta la versione animata è fatta coi piedi
Mah, l'idea di base è presa pari pari da Erased, solo che qui invece che i bambini delle elementari ci sono i teppisti (ed è proprio questo che mi fa più schifo della serie: il voler "edulcorare" e "romanticizzare" la figura del teppista delinquente giapponesi facendoli passare per "povere brave persone incomprese", un po' come la serie di Yakuza).
Tokyo Revengers come idea di base era buona e ha dei bei personaggi, ma è sopravvalutatissimo. Per giunta la versione animata è fatta coi piedi
Mah, l'idea di base è presa pari pari da Erased, solo che qui invece che i bambini delle elementari ci sono i teppisti (ed è proprio questo che mi fa più schifo della serie: il voler "edulcorare" e "romanticizzare" la figura del teppista delinquente giapponesi facendoli passare per "povere brave persone incomprese", un po' come la serie di Yakuza).
Non direi che l'essere teppisti vega "romanticizzata" in Tokyo Revengers, idealizzato forse sì, dal punto di vista di quando sono adolescenti, ma quello è un sentimento abbastanza normale a quel'età, e poi romanticizzato perchè? Perchè tra di loro ci sono delle brave persone? Non è una cosa tanto inverosimile
Che essere un teppista voul dire che non si può in alcun modo essere una brava persona sotto? La gente ha i propri motivi per fare certe cose, o può anche essere nata in una famiglia di yakuza e non avere scelta, non dico che non stanno nel torto per le decisioni che prendono, ma non è tanto semplice come "se diventi teppista sei cattivo e basta"
Poi altro che romanticizzato, Tokyo Revengers mostra pure le conseguenze delle loro azioni da adulti, ma a quel punto che fanno? O obbediscono, o Kisaki li ammazza
Non direi che l'essere teppisti vega "romanticizzata" in Tokyo Revengers, idealizzato forse sì, dal punto di vista di quando sono adolescenti, ma quello è un sentimento abbastanza normale a quel'età, e poi romanticizzato perchè? Perchè tra di loro ci sono delle brave persone? Non è una cosa tanto inverosimile
Che essere un teppista voul dire che non si può in alcun modo essere una brava persona sotto? La gente ha i propri motivi per fare certe cose, o può anche essere nata in una famiglia di yakuza e non avere scelta, non dico che non stanno nel torto per le decisioni che prendono, ma non è tanto semplice come "se diventi teppista sei cattivo e basta"
Ed è proprio questo il problema: sembra voler dire che "il fatto che tra i teppisti o gli yakuza ci sono anche brave persone allora ne giustifica l'esistenza". Assolutamente no: non è vero e non va bene c*zzo. I teppisti sono una piaga sociale che causa un mare di guai e provoca disagi alla gente onesta, questa è la verità, ma sembra sia questo il messsggio che l'autore vuole lasciar trasparire. Per farti capire: nel finale della prima stagione i protagonisti diventano degli yakuza (dei f*ttuti yakuza) e Takemichi se ne esce con "ma questo è un happy ending". Cosa?! Cioè diventare uno stramaledetto boss malavitoso che vive di affari illeciti sarebbe un "happy ending"? Ma che si fuma l'autore? 😆 Prendiamo altre opere come riferimento tipo "Due come noi", "Yankee-kun e Megane-chan" o anche GTO pure lì i personaggi protagonisti sono dei mezzi delinquenti che fanno i teppisti, ma non lo rimangono per sempre, la storia è un percorso di crescita e di miglioramento che li fa uscire da quella vita di m*rda e li fa diventare delle persone oneste, (certo: alcuni di loro conservano un po' della loro indole aggressiva, ma è un altro discorso) perché anche loro si rendono conto che "non possono andare avanti in questo modo e devono cambiare vita". Tokyo Revengers invece sembra voler dire "non è una brutta cosa fare il delinquente, basta che sei una brava persona", cioè che senso ha? 😅
Poi altro che romanticizzato, Tokyo Revengers mostra pure le conseguenze delle loro azioni da adulti, ma a quel punto che fanno? O obbediscono, o Kisaki li ammazza
E quindi cosa? Mi stai dicendo che è solo Kisaki il problema? Vogliono forse dire "ah se non ci fosse lui vivremo da delinquenti onesti", onestamente questa è una str*nzata. Se quello che vogliono dire è "le azioni hanno conseguenze" la soluzione migliore era SMETTERE DI FARE I TEPPISTELLI C*GLIONI e tornare a fare una vita NORMALE.
Non direi che l'essere teppisti vega "romanticizzata" in Tokyo Revengers, idealizzato forse sì, dal punto di vista di quando sono adolescenti, ma quello è un sentimento abbastanza normale a quel'età, e poi romanticizzato perchè? Perchè tra di loro ci sono delle brave persone? Non è una cosa tanto inverosimile
Che essere un teppista voul dire che non si può in alcun modo essere una brava persona sotto? La gente ha i propri motivi per fare certe cose, o può anche essere nata in una famiglia di yakuza e non avere scelta, non dico che non stanno nel torto per le decisioni che prendono, ma non è tanto semplice come "se diventi teppista sei cattivo e basta"
Ed è proprio questo il problema: sembra voler dire che "il fatto che tra i teppisti o gli yakuza ci sono anche brave persone allora ne giustifica l'esistenza". Assolutamente no: non è vero e non va bene c*zzo. I teppisti sono una piaga sociale che causa un mare di guai e provoca disagi alla gente onesta, questa è la verità, ma sembra sia questo il messsggio che l'autore vuole lasciar trasparire. Per farti capire: nel finale della prima stagione i protagonisti diventano degli yakuza (dei f*ttuti yakuza) e Takemichi se ne esce con "ma questo è un happy ending". Cosa?! Cioè diventare uno stramaledetto boss malavitoso che vive di affari illeciti sarebbe un "happy ending"? Ma che si fuma l'autore? 😆 Prendiamo altre opere come riferimento tipo "Due come noi", "Yankee-kun e Megane-chan" o anche GTO pure lì i personaggi protagonisti sono dei mezzi delinquenti che fanno i teppisti, ma non lo rimangono per sempre, la storia è un percorso di crescita e di miglioramento che li fa uscire da quella vita di m*rda e li fa diventare delle persone oneste, (certo: alcuni di loro conservano un po' della loro indole aggressiva, ma è un altro discorso) perché anche loro si rendono conto che "non possono andare avanti in questo modo e devono cambiare vita". Tokyo Revengers invece sembra voler dire "non è una brutta cosa fare il delinquente, basta che sei una brava persona", cioè che senso ha? 😅
Poi altro che romanticizzato, Tokyo Revengers mostra pure le conseguenze delle loro azioni da adulti, ma a quel punto che fanno? O obbediscono, o Kisaki li ammazza
E quindi cosa? Mi stai dicendo che è solo Kisaki il problema? Vogliono forse dire "ah se non ci fosse lui vivremo da delinquenti onesti", onestamente questa è una str*nzata. Se quello che vogliono dire è "le azioni hanno conseguenze" la soluzione migliore era SMETTERE DI FARE I TEPPISTELLI C*GLIONI e tornare a fare una vita NORMALE.
Anche tra i teppisti possono esserci delle buone persone? Forse sì, finchè si tratta di atteggiarsi a teppisti e diffondere in giro "lo spauracchio" di essere brutti ceffi ma fighi.
Quando però si supera il limite sfociando in aggressioni, pestaggi e vandalismo secondo me l'affermazione decade. In quel caso sì, magari, possono esserci delle brave persone che si fanno coinvolgere dagli eventi magari senza nemmeno sapere come uscirne, ma iniziano a parlare i fatti. Dunque, una persona può essere brava quanto vuole mentre si atteggia da teppista, ma quando inizia a fare del male agli altri non per difendersi/difendere oppure, peggio, a compiere crimini per quanto piccoli siano, allora quella persona non sarà più una brava persona.
È ora di sfatare il mito per cui una persona che commette certe cose in fondo sia una brava persona oppure sia arrivata a fare ciò che fa perchè ha avuto un passato/ha un backgraund non positivo...queste cose non dovrebbero giustificare violenza e criminalità giovanile, dovrebbero invece essere uno sprone a spingere chi di dovere a mettersi in moto sia per correggere certi atteggiamenti, sia per aiutare eventuali persone "intrappolate" in qualcosa che potrebbe esser sfuggito di mano e sia per evitare che il problema possa allargarsi o ripetersi se risolto.
Rimanendo in ambito adolescenziale/scolastico è un pò come la questione bullismo e cyberbullismo. Si, molti bulli potrebbero comportarsi così perchè non vivono in una situazione familiare delle migliori o perchè certi atteggiamenti attuati costantemente e non corretti, con il passare del tempo, sono divenuti abitudini, ma ciò non dovrebbe giustificare o sminuire ciò che fanno. Ormai, oggigiorno, da ex-vittima di bullismo passato per una pesante depressione che mi ha portato quasi al collasso, spesso vedo casi di bullismo in cui chi dovrebbe educare o guidare pare scambiare atteggiamenti di comprensione con giustificazioni belle e buone e immobilismo nel risolvere o arginare certe situazioni. Pare quasi che, spesso, si abbia paura nel punire o criticare i giovani e ciò pare sfociare, da parte dei giovani, in atteggiamenti di menefreghismo delle regole o del semplice senso civico di base perchè tanto si sentono immuni da eventuali punizioni.
Scusate se sono così critico su questi argomenti, ma oltre a essere io stesso un ex-vittima di bullismo ho subito la perdita di un amico che, passando nella mia stessa situazione, non ce l'ha fatta ed è collassato suicidandosi. Capirete che con un background simile, oggigiorno, vedendo il lassismo nel punire o correggere certi atteggiamenti rientranti in bullismo, cyberbullismo e in teppisti fatti e finiti il naso lo storco fino a spaccarmelo. Se inoltre aggiungiamo il fatto che, quando in alcuni casi, la vittima trova la forza di ribellarsi ma in modo negativo sfociando anch'essa in atti di bullismo o violenza e lei si che viene perseguita e punita mentre il bullo "originale" se la cava con sole giustificazioni e comprensioni allora si capisce che il sistema educativo ha qualcosa che non va visto che pare quasi fare due pesi e due misure.
Tutto ciò per dire che, se davvero si voleva evidenziare come qualcosa di buono ci sia anche tra persone coinvolte nel teppismo, questo manga, secondo me, lo ha fatto nel modo sbagliato. Si, vengono mostrati gli effetti a lungo termine causati dal teppismo come monito su quanto tale fenomeno giovanile possa essere negativo, ma ciò viene fatto per troppe poche pagine. Se prendiamo e confrontiamo il contenuto dell'opera, infatti, si vedrà che la maggior parte della stessa, in quanto shonen, preferisce concentrarsi sulla spettacolarizzazione della violenza e il teppismo tramite scontri e affini più che sulla sensibilizzazione all'argomento. Non dico quindi che l'opera pare proprio voler idealizzare e glorificare il teppismo giovanile, ma ben poco ci manca ad arrivare a ciò.
Personalmente non credo che “esalti” la delinquenza (resta comunque una storia di finzione e come tale va letta) quanto piuttosto la caparbietà del protagonista. Pur essendo spesso (sempre) malridotto e sicuramente un gran piagnucolone va avanti con ostinazione e finisce per ispirare chi lo circonda. Il contesto dà forza al messaggio di fondo e nell'insieme funziona. Curiosissima di vedere come verrà adattato questo ultimo arco!
Non direi che l'essere teppisti vega "romanticizzata" in Tokyo Revengers, idealizzato forse sì, dal punto di vista di quando sono adolescenti, ma quello è un sentimento abbastanza normale a quel'età, e poi romanticizzato perchè? Perchè tra di loro ci sono delle brave persone? Non è una cosa tanto inverosimile
Che essere un teppista voul dire che non si può in alcun modo essere una brava persona sotto? La gente ha i propri motivi per fare certe cose, o può anche essere nata in una famiglia di yakuza e non avere scelta, non dico che non stanno nel torto per le decisioni che prendono, ma non è tanto semplice come "se diventi teppista sei cattivo e basta"
Ed è proprio questo il problema: sembra voler dire che "il fatto che tra i teppisti o gli yakuza ci sono anche brave persone allora ne giustifica l'esistenza". Assolutamente no: non è vero e non va bene c*zzo. I teppisti sono una piaga sociale che causa un mare di guai e provoca disagi alla gente onesta, questa è la verità, ma sembra sia questo il messsggio che l'autore vuole lasciar trasparire. Per farti capire: nel finale della prima stagione i protagonisti diventano degli yakuza (dei f*ttuti yakuza) e Takemichi se ne esce con "ma questo è un happy ending". Cosa?! Cioè diventare uno stramaledetto boss malavitoso che vive di affari illeciti sarebbe un "happy ending"? Ma che si fuma l'autore? 😆 Prendiamo altre opere come riferimento tipo "Due come noi", "Yankee-kun e Megane-chan" o anche GTO pure lì i personaggi protagonisti sono dei mezzi delinquenti che fanno i teppisti, ma non lo rimangono per sempre, la storia è un percorso di crescita e di miglioramento che li fa uscire da quella vita di m*rda e li fa diventare delle persone oneste, (certo: alcuni di loro conservano un po' della loro indole aggressiva, ma è un altro discorso) perché anche loro si rendono conto che "non possono andare avanti in questo modo e devono cambiare vita". Tokyo Revengers invece sembra voler dire "non è una brutta cosa fare il delinquente, basta che sei una brava persona", cioè che senso ha? 😅
Poi altro che romanticizzato, Tokyo Revengers mostra pure le conseguenze delle loro azioni da adulti, ma a quel punto che fanno? O obbediscono, o Kisaki li ammazza
E quindi cosa? Mi stai dicendo che è solo Kisaki il problema? Vogliono forse dire "ah se non ci fosse lui vivremo da delinquenti onesti", onestamente questa è una str*nzata. Se quello che vogliono dire è "le azioni hanno conseguenze" la soluzione migliore era SMETTERE DI FARE I TEPPISTELLI C*GLIONI e tornare a fare una vita NORMALE.
Perchè, ho detto da qualche parte che sono giustificati? E' questa la tua interpretazione di "non dico che non stanno nel torto per le decisioni che prendono"?
Per te una happy ending è farsi ammazzare? E' diventare dei manichini usa e getta per un boss che non vuole mai sporcarsi le mani? Che ti incastra per farti arrestare il momento che non gli servi più? (che poi Kisaki era giusto un esempio)
Be se questa è la tua idea di happy ending allora c'è poco da fare
Anche tra i teppisti possono esserci delle buone persone? Forse sì, finchè si tratta di atteggiarsi a teppisti e diffondere in giro "lo spauracchio" di essere brutti ceffi ma fighi.
Quando però si supera il limite sfociando in aggressioni, pestaggi e vandalismo secondo me l'affermazione decade. In quel caso sì, magari, possono esserci delle brave persone che si fanno coinvolgere dagli eventi magari senza nemmeno sapere come uscirne, ma iniziano a parlare i fatti. Dunque, una persona può essere brava quanto vuole mentre si atteggia da teppista, ma quando inizia a fare del male agli altri non per difendersi/difendere oppure, peggio, a compiere crimini per quanto piccoli siano, allora quella persona non sarà più una brava persona.
È ora di sfatare il mito per cui una persona che commette certe cose in fondo sia una brava persona oppure sia arrivata a fare ciò che fa perchè ha avuto un passato/ha un backgraund non positivo...queste cose non dovrebbero giustificare violenza e criminalità giovanile, dovrebbero invece essere uno sprone a spingere chi di dovere a mettersi in moto sia per correggere certi atteggiamenti, sia per aiutare eventuali persone "intrappolate" in qualcosa che potrebbe esser sfuggito di mano e sia per evitare che il problema possa allargarsi o ripetersi se risolto.
Rimanendo in ambito adolescenziale/scolastico è un pò come la questione bullismo e cyberbullismo. Si, molti bulli potrebbero comportarsi così perchè non vivono in una situazione familiare delle migliori o perchè certi atteggiamenti attuati costantemente e non corretti, con il passare del tempo, sono divenuti abitudini, ma ciò non dovrebbe giustificare o sminuire ciò che fanno. Ormai, oggigiorno, da ex-vittima di bullismo passato per una pesante depressione che mi ha portato quasi al collasso, spesso vedo casi di bullismo in cui chi dovrebbe educare o guidare pare scambiare atteggiamenti di comprensione con giustificazioni belle e buone e immobilismo nel risolvere o arginare certe situazioni. Pare quasi che, spesso, si abbia paura nel punire o criticare i giovani e ciò pare sfociare, da parte dei giovani, in atteggiamenti di menefreghismo delle regole o del semplice senso civico di base perchè tanto si sentono immuni da eventuali punizioni.
Scusate se sono così critico su questi argomenti, ma oltre a essere io stesso un ex-vittima di bullismo ho subito la perdita di un amico che, passando nella mia stessa situazione, non ce l'ha fatta ed è collassato suicidandosi. Capirete che con un background simile, oggigiorno, vedendo il lassismo nel punire o correggere certi atteggiamenti rientranti in bullismo, cyberbullismo e in teppisti fatti e finiti il naso lo storco fino a spaccarmelo. Se inoltre aggiungiamo il fatto che, quando in alcuni casi, la vittima trova la forza di ribellarsi ma in modo negativo sfociando anch'essa in atti di bullismo o violenza e lei si che viene perseguita e punita mentre il bullo "originale" se la cava con sole giustificazioni e comprensioni allora si capisce che il sistema educativo ha qualcosa che non va visto che pare quasi fare due pesi e due misure.
Tutto ciò per dire che, se davvero si voleva evidenziare come qualcosa di buono ci sia anche tra persone coinvolte nel teppismo, questo manga, secondo me, lo ha fatto nel modo sbagliato. Si, vengono mostrati gli effetti a lungo termine causati dal teppismo come monito su quanto tale fenomeno giovanile possa essere negativo, ma ciò viene fatto per troppe poche pagine. Se prendiamo e confrontiamo il contenuto dell'opera, infatti, si vedrà che la maggior parte della stessa, in quanto shonen, preferisce concentrarsi sulla spettacolarizzazione della violenza e il teppismo tramite scontri e affini più che sulla sensibilizzazione all'argomento. Non dico quindi che l'opera pare proprio voler idealizzare e glorificare il teppismo giovanile, ma ben poco ci manca ad arrivare a ciò.
Hai 100% ragione
Atti da teppista o peggio ancora bullismo non sono giustificabili
Hai anche raggione che la storia non si sofferma più di tanto sulle conseguenze, in fatti per la maggiorparte è ambientato quando sono adolescenti e sono loro stessi a idealizzare quel stile di vita, anche se secondo me in quelle poche pagine il messaggio che hanno sbagliato e ne stanno pagando le conseguenze è forte e chiaro e ben fatto (ma questa è solo una mia opinione personale)
Anche tra i teppisti possono esserci delle buone persone? Forse sì, finchè si tratta di atteggiarsi a teppisti e diffondere in giro "lo spauracchio" di essere brutti ceffi ma fighi.
Quando però si supera il limite sfociando in aggressioni, pestaggi e vandalismo secondo me l'affermazione decade. In quel caso sì, magari, possono esserci delle brave persone che si fanno coinvolgere dagli eventi magari senza nemmeno sapere come uscirne, ma iniziano a parlare i fatti. Dunque, una persona può essere brava quanto vuole mentre si atteggia da teppista, ma quando inizia a fare del male agli altri non per difendersi/difendere oppure, peggio, a compiere crimini per quanto piccoli siano, allora quella persona non sarà più una brava persona.
È ora di sfatare il mito per cui una persona che commette certe cose in fondo sia una brava persona oppure sia arrivata a fare ciò che fa perchè ha avuto un passato/ha un backgraund non positivo...queste cose non dovrebbero giustificare violenza e criminalità giovanile, dovrebbero invece essere uno sprone a spingere chi di dovere a mettersi in moto sia per correggere certi atteggiamenti, sia per aiutare eventuali persone "intrappolate" in qualcosa che potrebbe esser sfuggito di mano e sia per evitare che il problema possa allargarsi o ripetersi se risolto.
Rimanendo in ambito adolescenziale/scolastico è un pò come la questione bullismo e cyberbullismo. Si, molti bulli potrebbero comportarsi così perchè non vivono in una situazione familiare delle migliori o perchè certi atteggiamenti attuati costantemente e non corretti, con il passare del tempo, sono divenuti abitudini, ma ciò non dovrebbe giustificare o sminuire ciò che fanno. Ormai, oggigiorno, da ex-vittima di bullismo passato per una pesante depressione che mi ha portato quasi al collasso, spesso vedo casi di bullismo in cui chi dovrebbe educare o guidare pare scambiare atteggiamenti di comprensione con giustificazioni belle e buone e immobilismo nel risolvere o arginare certe situazioni. Pare quasi che, spesso, si abbia paura nel punire o criticare i giovani e ciò pare sfociare, da parte dei giovani, in atteggiamenti di menefreghismo delle regole o del semplice senso civico di base perchè tanto si sentono immuni da eventuali punizioni.
Scusate se sono così critico su questi argomenti, ma oltre a essere io stesso un ex-vittima di bullismo ho subito la perdita di un amico che, passando nella mia stessa situazione, non ce l'ha fatta ed è collassato suicidandosi. Capirete che con un background simile, oggigiorno, vedendo il lassismo nel punire o correggere certi atteggiamenti rientranti in bullismo, cyberbullismo e in teppisti fatti e finiti il naso lo storco fino a spaccarmelo. Se inoltre aggiungiamo il fatto che, quando in alcuni casi, la vittima trova la forza di ribellarsi ma in modo negativo sfociando anch'essa in atti di bullismo o violenza e lei si che viene perseguita e punita mentre il bullo "originale" se la cava con sole giustificazioni e comprensioni allora si capisce che il sistema educativo ha qualcosa che non va visto che pare quasi fare due pesi e due misure.
Tutto ciò per dire che, se davvero si voleva evidenziare come qualcosa di buono ci sia anche tra persone coinvolte nel teppismo, questo manga, secondo me, lo ha fatto nel modo sbagliato. Si, vengono mostrati gli effetti a lungo termine causati dal teppismo come monito su quanto tale fenomeno giovanile possa essere negativo, ma ciò viene fatto per troppe poche pagine. Se prendiamo e confrontiamo il contenuto dell'opera, infatti, si vedrà che la maggior parte della stessa, in quanto shonen, preferisce concentrarsi sulla spettacolarizzazione della violenza e il teppismo tramite scontri e affini più che sulla sensibilizzazione all'argomento. Non dico quindi che l'opera pare proprio voler idealizzare e glorificare il teppismo giovanile, ma ben poco ci manca ad arrivare a ciò.
Esatto, è proprio la stessa cosa che ho provato io dopo aver visto questa porcheria (anche io sono stato vittima di bullismo, e una volta pure di un aggressione con furto e pestaggio), cercare di "giustificare" e "miticizzare" l'esistenza di questa FECCIA è ridicolo.
Personalmente non credo che “esalti” la delinquenza (resta comunque una storia di finzione e come tale va letta) quanto piuttosto la caparbietà del protagonista. Pur essendo spesso (sempre) malridotto e sicuramente un gran piagnucolone va avanti con ostinazione e finisce per ispirare chi lo circonda. Il contesto dà forza al messaggio di fondo e nell'insieme funziona. Curiosissima di vedere come verrà adattato questo ultimo arco!
Sì ok, ma tu vedi mai Takemichi pentirsi delle proprie azioni e dire "Sì è vero: essere un teppista è una m*rda e io sono stato un c*glione a pensare che diventare il capo di una gang fosse figo, da oggi in poi prometto che cambierò e sarò un bravo ragazzo"? No, quel cretinetti non solo continua ad essere un teppista, ma sta pure attaccato al c*lo di quei due sacchi di m*rda di Mikey e Draken (dio quanto mi stanno sul c*zzo pure loro), e cosa peggiore quando diventa adulto diventa pure un boss malavitoso, insomma quale sarebbe lo scopo di tutto ciò? che cazzo sta cercando di dirci l'autore? Che essere un delinquente è bello ed è più conveniente?
Nessuno nasce bullo, dietro a tale comportamento c'è sempre un'origine, una situazione pregressa ma questo non significa nulla. Comprendere non è giustificare. Il concetto di "scusa" non esiste, ognuno è responsabile delle proprie azioni.
Felice per il continuo di Tokyo Revengers, avendo letto il manga è un piccolo capolavoro mancato, ma finale a parte sa intrattenere e ci sono alcuni ottimi personaggi.
Sui teppisti... non ho mai capito il motivo ma tutto nasce su un pensiero: dopo una bella scazzottata si diventa veri amici. Per me questo pensiero è un'idiozia ma in molti ci credono, anche molti autori di manga per questo esiste la cultura del "teppista". Che sia Yuyu Hakusho, Inferno e Paradiso, Slam Dunk, Crows, Wind Breaker... la cultura dell'essere il più forte e di dimostrarlo prendendo a pugni il mondo intero. Il teppista viene visto perfino come qualcuno a cui rivolgersi per chiedere aiuto, si c'è qualcosa di strano a pensarci.
Spesso in questi manga la parola "yakuza" non si cita mai o quasi, spesso non si vedono mai... poco reali si, ma quella realtà vista in altri manga è sempre spaventosa.
L'autore di Tokyo Revengers ha vissuto anni da "teppista" ma questo non giustifica nulla, aiuta a comprendere. Se ricordo bene, correggetemi se sbaglio, quasi tutte le bande rivali sono composte da veri criminali e non si parla mai bene di loro nell'opera, è solo quella di Mikey l'anomalia.
Lui con il suo carisma, voleva creare un qualcosa di diverso dalla parola "teppista", un qualcosa di cui essere orgogliosi, che ci riesca o meno, che l'idea sia un fallimento proprio alla sua base è un altro discorso.
Non direi che l'essere teppisti vega "romanticizzata" in Tokyo Revengers, idealizzato forse sì, dal punto di vista di quando sono adolescenti, ma quello è un sentimento abbastanza normale a quel'età, e poi romanticizzato perchè? Perchè tra di loro ci sono delle brave persone? Non è una cosa tanto inverosimile
Che essere un teppista voul dire che non si può in alcun modo essere una brava persona sotto? La gente ha i propri motivi per fare certe cose, o può anche essere nata in una famiglia di yakuza e non avere scelta, non dico che non stanno nel torto per le decisioni che prendono, ma non è tanto semplice come "se diventi teppista sei cattivo e basta"
Ed è proprio questo il problema: sembra voler dire che "il fatto che tra i teppisti o gli yakuza ci sono anche brave persone allora ne giustifica l'esistenza". Assolutamente no: non è vero e non va bene c*zzo. I teppisti sono una piaga sociale che causa un mare di guai e provoca disagi alla gente onesta, questa è la verità, ma sembra sia questo il messsggio che l'autore vuole lasciar trasparire. Per farti capire: nel finale della prima stagione i protagonisti diventano degli yakuza (dei f*ttuti yakuza) e Takemichi se ne esce con "ma questo è un happy ending". Cosa?! Cioè diventare uno stramaledetto boss malavitoso che vive di affari illeciti sarebbe un "happy ending"? Ma che si fuma l'autore? 😆 Prendiamo altre opere come riferimento tipo "Due come noi", "Yankee-kun e Megane-chan" o anche GTO pure lì i personaggi protagonisti sono dei mezzi delinquenti che fanno i teppisti, ma non lo rimangono per sempre, la storia è un percorso di crescita e di miglioramento che li fa uscire da quella vita di m*rda e li fa diventare delle persone oneste, (certo: alcuni di loro conservano un po' della loro indole aggressiva, ma è un altro discorso) perché anche loro si rendono conto che "non possono andare avanti in questo modo e devono cambiare vita". Tokyo Revengers invece sembra voler dire "non è una brutta cosa fare il delinquente, basta che sei una brava persona", cioè che senso ha? 😅
Poi altro che romanticizzato, Tokyo Revengers mostra pure le conseguenze delle loro azioni da adulti, ma a quel punto che fanno? O obbediscono, o Kisaki li ammazza
E quindi cosa? Mi stai dicendo che è solo Kisaki il problema? Vogliono forse dire "ah se non ci fosse lui vivremo da delinquenti onesti", onestamente questa è una str*nzata. Se quello che vogliono dire è "le azioni hanno conseguenze" la soluzione migliore era SMETTERE DI FARE I TEPPISTELLI C*GLIONI e tornare a fare una vita NORMALE.
La Toman, quella originale capitanata da un Mikey tenuto a bada da Draken (e in seguito anche da Takemicchi) e non contaminata da Kisaki e Hanma, è nata proprio per NON fare i teppisti, per offrire a tanti ragazzi emarginati e senza un punto di riferimento un'alternativa migliore rispetto che essere lasciati allo sbando. I protagonisti di Tokyo Revengers sono adolescenti, e cosa vuol dire essere adolescenti in Giappone? Starsene zitti e buoni, ubbidire agli adulti e studiare, studiare, studiare per entrare nell'università prestigiosa e diventare infine uno schiavo in colletto bianco. "Se uno dei chiodi sporge, va preso a martellate." La Toman è una gang di finti teppisti perchè deve difendersi dalle gang di teppisti veri. Idem il Bofurin in Wind Breaker (che però, più che il Giappone odierno, sembra ambientato in un Giappone distopico). Sakura ha imparato a farsi valere con l'aggressività a suon di discriminazioni ed emarginazione, e il Bofurin gli ha offerto l'alternativa "sana". Opere di questo tipo vanno contestualizzate tenendo a mente la società giapponese, repressiva e conformista come poche. In Giappone è considerato da teppisti anche solo tingersi i capelli o guidare la moto, non serve per forza andare in giro a menare gente per essere etichettati come tali.
Personalmente non credo che “esalti” la delinquenza (resta comunque una storia di finzione e come tale va letta) quanto piuttosto la caparbietà del protagonista. Pur essendo spesso (sempre) malridotto e sicuramente un gran piagnucolone va avanti con ostinazione e finisce per ispirare chi lo circonda. Il contesto dà forza al messaggio di fondo e nell'insieme funziona. Curiosissima di vedere come verrà adattato questo ultimo arco!
Sì ok, ma tu vedi mai Takemichi pentirsi delle proprie azioni e dire "Sì è vero: essere un teppista è una m*rda e io sono stato un c*glione a pensare che diventare il capo di una gang fosse figo, da oggi in poi prometto che cambierò e sarò un bravo ragazzo"? No, quel cretinetti non solo continua ad essere un teppista, ma sta pure attaccato al c*lo di quei due sacchi di m*rda di Mikey e Draken (dio quanto mi stanno sul c*zzo pure loro), e cosa peggiore quando diventa adulto diventa pure un boss malavitoso, insomma quale sarebbe lo scopo di tutto ciò? che cazzo sta cercando di dirci l'autore? Che essere un delinquente è bello ed è più conveniente?
Capisco il tuo punto di vista, è legittimo pensarla così. Ci sta che il contesto in cui si sviluppa la storia possa non piacere o risultare discutibile, e immagino che tu non abbia letto il manga fino in fondo. Come in tutte le cose i livelli di lettura possono essere molteplici e, se non ci si ferma solo al contesto (si parla pur sempre di uno shounen), il messaggio arriva e sa colpire. Il contesto non è il punto dell'opera, ma è un mezzo narrativo e va inquadrato per quello che è, altrimenti si rischia di perdere di vista tutto il resto.. per lo meno, questo è ciò che ho colto io. Chiaramente ognuno poi percepisce le cose in modo diverso, anche in base alla propria esperienza di vita, è naturale, perciò rispetto comunque la tua visione.
Ora voglio sapere quando continueranno il doppiaggio e arrivera in home video 🤞
Sul doppiaggio italiano speriamo che Disney+ si dia una svegliata e faccia doppiare le stagioni successive alla prima.
un manga che per un periodo mi aveva parecchio preso ma poi il disastro totale
e secondo me anche per i giapponesi visto che la sua nuova opera non se la filava nessuno
Wind Breaker, almeno per ora, nonostante un setting ancora meno credibile e la mancanza di qualsivoglia elemento sovrannaturale, è molto meglio, e spero che anche l'anime continui. Anche un doppiaggio italiano non sarebbe male.
Mah, l'idea di base è presa pari pari da Erased, solo che qui invece che i bambini delle elementari ci sono i teppisti (ed è proprio questo che mi fa più schifo della serie: il voler "edulcorare" e "romanticizzare" la figura del teppista delinquente giapponesi facendoli passare per "povere brave persone incomprese", un po' come la serie di Yakuza).
Non direi che l'essere teppisti vega "romanticizzata" in Tokyo Revengers, idealizzato forse sì, dal punto di vista di quando sono adolescenti, ma quello è un sentimento abbastanza normale a quel'età, e poi romanticizzato perchè? Perchè tra di loro ci sono delle brave persone? Non è una cosa tanto inverosimile
Che essere un teppista voul dire che non si può in alcun modo essere una brava persona sotto? La gente ha i propri motivi per fare certe cose, o può anche essere nata in una famiglia di yakuza e non avere scelta, non dico che non stanno nel torto per le decisioni che prendono, ma non è tanto semplice come "se diventi teppista sei cattivo e basta"
Poi altro che romanticizzato, Tokyo Revengers mostra pure le conseguenze delle loro azioni da adulti, ma a quel punto che fanno? O obbediscono, o Kisaki li ammazza
I teppisti sono una piaga sociale che causa un mare di guai e provoca disagi alla gente onesta, questa è la verità, ma sembra sia questo il messsggio che l'autore vuole lasciar trasparire.
Per farti capire: nel finale della prima stagione i protagonisti diventano degli yakuza (dei f*ttuti yakuza) e Takemichi se ne esce con "ma questo è un happy ending". Cosa?! Cioè diventare uno stramaledetto boss malavitoso che vive di affari illeciti sarebbe un "happy ending"? Ma che si fuma l'autore? 😆
Prendiamo altre opere come riferimento tipo "Due come noi", "Yankee-kun e Megane-chan" o anche GTO pure lì i personaggi protagonisti sono dei mezzi delinquenti che fanno i teppisti, ma non lo rimangono per sempre, la storia è un percorso di crescita e di miglioramento che li fa uscire da quella vita di m*rda e li fa diventare delle persone oneste, (certo: alcuni di loro conservano un po' della loro indole aggressiva, ma è un altro discorso) perché anche loro si rendono conto che "non possono andare avanti in questo modo e devono cambiare vita".
Tokyo Revengers invece sembra voler dire "non è una brutta cosa fare il delinquente, basta che sei una brava persona", cioè che senso ha? 😅
E quindi cosa? Mi stai dicendo che è solo Kisaki il problema? Vogliono forse dire "ah se non ci fosse lui vivremo da delinquenti onesti", onestamente questa è una str*nzata.
Se quello che vogliono dire è "le azioni hanno conseguenze" la soluzione migliore era SMETTERE DI FARE I TEPPISTELLI C*GLIONI e tornare a fare una vita NORMALE.
Forse sì, finchè si tratta di atteggiarsi a teppisti e diffondere in giro "lo spauracchio" di essere brutti ceffi ma fighi.
Quando però si supera il limite sfociando in aggressioni, pestaggi e vandalismo secondo me l'affermazione decade.
In quel caso sì, magari, possono esserci delle brave persone che si fanno coinvolgere dagli eventi magari senza nemmeno sapere come uscirne, ma iniziano a parlare i fatti.
Dunque, una persona può essere brava quanto vuole mentre si atteggia da teppista, ma quando inizia a fare del male agli altri non per difendersi/difendere oppure, peggio, a compiere crimini per quanto piccoli siano, allora quella persona non sarà più una brava persona.
È ora di sfatare il mito per cui una persona che commette certe cose in fondo sia una brava persona oppure sia arrivata a fare ciò che fa perchè ha avuto un passato/ha un backgraund non positivo...queste cose non dovrebbero giustificare violenza e criminalità giovanile, dovrebbero invece essere uno sprone a spingere chi di dovere a mettersi in moto sia per correggere certi atteggiamenti, sia per aiutare eventuali persone "intrappolate" in qualcosa che potrebbe esser sfuggito di mano e sia per evitare che il problema possa allargarsi o ripetersi se risolto.
Rimanendo in ambito adolescenziale/scolastico è un pò come la questione bullismo e cyberbullismo.
Si, molti bulli potrebbero comportarsi così perchè non vivono in una situazione familiare delle migliori o perchè certi atteggiamenti attuati costantemente e non corretti, con il passare del tempo, sono divenuti abitudini, ma ciò non dovrebbe giustificare o sminuire ciò che fanno.
Ormai, oggigiorno, da ex-vittima di bullismo passato per una pesante depressione che mi ha portato quasi al collasso, spesso vedo casi di bullismo in cui chi dovrebbe educare o guidare pare scambiare atteggiamenti di comprensione con giustificazioni belle e buone e immobilismo nel risolvere o arginare certe situazioni. Pare quasi che, spesso, si abbia paura nel punire o criticare i giovani e ciò pare sfociare, da parte dei giovani, in atteggiamenti di menefreghismo delle regole o del semplice senso civico di base perchè tanto si sentono immuni da eventuali punizioni.
Scusate se sono così critico su questi argomenti, ma oltre a essere io stesso un ex-vittima di bullismo ho subito la perdita di un amico che, passando nella mia stessa situazione, non ce l'ha fatta ed è collassato suicidandosi.
Capirete che con un background simile, oggigiorno, vedendo il lassismo nel punire o correggere certi atteggiamenti rientranti in bullismo, cyberbullismo e in teppisti fatti e finiti il naso lo storco fino a spaccarmelo.
Se inoltre aggiungiamo il fatto che, quando in alcuni casi, la vittima trova la forza di ribellarsi ma in modo negativo sfociando anch'essa in atti di bullismo o violenza e lei si che viene perseguita e punita mentre il bullo "originale" se la cava con sole giustificazioni e comprensioni allora si capisce che il sistema educativo ha qualcosa che non va visto che pare quasi fare due pesi e due misure.
Tutto ciò per dire che, se davvero si voleva evidenziare come qualcosa di buono ci sia anche tra persone coinvolte nel teppismo, questo manga, secondo me, lo ha fatto nel modo sbagliato.
Si, vengono mostrati gli effetti a lungo termine causati dal teppismo come monito su quanto tale fenomeno giovanile possa essere negativo, ma ciò viene fatto per troppe poche pagine.
Se prendiamo e confrontiamo il contenuto dell'opera, infatti, si vedrà che la maggior parte della stessa, in quanto shonen, preferisce concentrarsi sulla spettacolarizzazione della violenza e il teppismo tramite scontri e affini più che sulla sensibilizzazione all'argomento.
Non dico quindi che l'opera pare proprio voler idealizzare e glorificare il teppismo giovanile, ma ben poco ci manca ad arrivare a ciò.
Perchè, ho detto da qualche parte che sono giustificati? E' questa la tua interpretazione di "non dico che non stanno nel torto per le decisioni che prendono"?
Per te una happy ending è farsi ammazzare? E' diventare dei manichini usa e getta per un boss che non vuole mai sporcarsi le mani? Che ti incastra per farti arrestare il momento che non gli servi più? (che poi Kisaki era giusto un esempio)
Be se questa è la tua idea di happy ending allora c'è poco da fare
Hai 100% ragione
Atti da teppista o peggio ancora bullismo non sono giustificabili
Hai anche raggione che la storia non si sofferma più di tanto sulle conseguenze, in fatti per la maggiorparte è ambientato quando sono adolescenti e sono loro stessi a idealizzare quel stile di vita, anche se secondo me in quelle poche pagine il messaggio che hanno sbagliato e ne stanno pagando le conseguenze è forte e chiaro e ben fatto (ma questa è solo una mia opinione personale)
Esatto, è proprio la stessa cosa che ho provato io dopo aver visto questa porcheria (anche io sono stato vittima di bullismo, e una volta pure di un aggressione con furto e pestaggio), cercare di "giustificare" e "miticizzare" l'esistenza di questa FECCIA è ridicolo.
Sì ok, ma tu vedi mai Takemichi pentirsi delle proprie azioni e dire "Sì è vero: essere un teppista è una m*rda e io sono stato un c*glione a pensare che diventare il capo di una gang fosse figo, da oggi in poi prometto che cambierò e sarò un bravo ragazzo"? No, quel cretinetti non solo continua ad essere un teppista, ma sta pure attaccato al c*lo di quei due sacchi di m*rda di Mikey e Draken (dio quanto mi stanno sul c*zzo pure loro), e cosa peggiore quando diventa adulto diventa pure un boss malavitoso, insomma quale sarebbe lo scopo di tutto ciò? che cazzo sta cercando di dirci l'autore? Che essere un delinquente è bello ed è più conveniente?
Felice per il continuo di Tokyo Revengers, avendo letto il manga è un piccolo capolavoro mancato, ma finale a parte sa intrattenere e ci sono alcuni ottimi personaggi.
Sui teppisti... non ho mai capito il motivo ma tutto nasce su un pensiero: dopo una bella scazzottata si diventa veri amici. Per me questo pensiero è un'idiozia ma in molti ci credono, anche molti autori di manga per questo esiste la cultura del "teppista". Che sia Yuyu Hakusho, Inferno e Paradiso, Slam Dunk, Crows, Wind Breaker... la cultura dell'essere il più forte e di dimostrarlo prendendo a pugni il mondo intero. Il teppista viene visto perfino come qualcuno a cui rivolgersi per chiedere aiuto, si c'è qualcosa di strano a pensarci.
Spesso in questi manga la parola "yakuza" non si cita mai o quasi, spesso non si vedono mai... poco reali si, ma quella realtà vista in altri manga è sempre spaventosa.
L'autore di Tokyo Revengers ha vissuto anni da "teppista" ma questo non giustifica nulla, aiuta a comprendere. Se ricordo bene, correggetemi se sbaglio, quasi tutte le bande rivali sono composte da veri criminali e non si parla mai bene di loro nell'opera, è solo quella di Mikey l'anomalia.
Lui con il suo carisma, voleva creare un qualcosa di diverso dalla parola "teppista", un qualcosa di cui essere orgogliosi, che ci riesca o meno, che l'idea sia un fallimento proprio alla sua base è un altro discorso.
La Toman, quella originale capitanata da un Mikey tenuto a bada da Draken (e in seguito anche da Takemicchi) e non contaminata da Kisaki e Hanma, è nata proprio per NON fare i teppisti, per offrire a tanti ragazzi emarginati e senza un punto di riferimento un'alternativa migliore rispetto che essere lasciati allo sbando. I protagonisti di Tokyo Revengers sono adolescenti, e cosa vuol dire essere adolescenti in Giappone? Starsene zitti e buoni, ubbidire agli adulti e studiare, studiare, studiare per entrare nell'università prestigiosa e diventare infine uno schiavo in colletto bianco. "Se uno dei chiodi sporge, va preso a martellate."
La Toman è una gang di finti teppisti perchè deve difendersi dalle gang di teppisti veri. Idem il Bofurin in Wind Breaker (che però, più che il Giappone odierno, sembra ambientato in un Giappone distopico). Sakura ha imparato a farsi valere con l'aggressività a suon di discriminazioni ed emarginazione, e il Bofurin gli ha offerto l'alternativa "sana".
Opere di questo tipo vanno contestualizzate tenendo a mente la società giapponese, repressiva e conformista come poche.
In Giappone è considerato da teppisti anche solo tingersi i capelli o guidare la moto, non serve per forza andare in giro a menare gente per essere etichettati come tali.
Capisco il tuo punto di vista, è legittimo pensarla così. Ci sta che il contesto in cui si sviluppa la storia possa non piacere o risultare discutibile, e immagino che tu non abbia letto il manga fino in fondo. Come in tutte le cose i livelli di lettura possono essere molteplici e, se non ci si ferma solo al contesto (si parla pur sempre di uno shounen), il messaggio arriva e sa colpire. Il contesto non è il punto dell'opera, ma è un mezzo narrativo e va inquadrato per quello che è, altrimenti si rischia di perdere di vista tutto il resto.. per lo meno, questo è ciò che ho colto io. Chiaramente ognuno poi percepisce le cose in modo diverso, anche in base alla propria esperienza di vita, è naturale, perciò rispetto comunque la tua visione.
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