Queste notizie sono sempre da prendere con le molle, non e' necessariamente detto che sia vero nel caso specifico. Cio' detto, di sicuro ci sono lavori perduti a causa dell'IA, penso soprattutto alle traduzioni, su lingue tipo italiano-inglese l'IA ormai fa dei lavori quasi perfetti [NB: questa e' la mia impressione da persona che non fa il traduttore, quindi prendetela per quello che vale]
Frence dici cose giustissime ma permettimi alcune considerazioni (anch'io lavoro in un settore dove ormai è entrata anche l'IA).
1 - ormai IA è un termine talmente abusato in ogni frase che sembra esista da secoli, o meglio che da secoli sia diventata d'uso comune.
Non è così ovviamente ma il punto è l'evoluzione rapida che sta seguendo.
Certi ragionamenti non vanno fatti SOLO pensando al presente ma proprio tenendo conto, anche come mere ipotesi e valutazioni, di come sarà tra 1-5-10 anni.
E purtroppo in molti casi sappiamo che se si è miopi 1-5-10 anni non significa "un lontano futuro che non mi interessa" bensì "se mi distraggo e non agisco domani sarò già davanti al problema senza sapere come affrontarlo".
2 - ci sono ambiti dove l'IA per quanto "insufficiente" viene usata ormai comunemente, ed è il lato immagini nel settore commerciale-pubblicitario, o meglio in quello "di massa" dove cioè non interessa più di tanto che l'immagine sia chiaramente artefatta e financo con difetti (anche comici), interessa il costo quasi nullo.
E' preferibile avere immagini "nuove" per 10 articoli al giorno che altrimenti non potresti permetterti di far realizzare ad un grafico, neanche usando massicciamente i database di immagini royalties free per comporle.
Certo è un po' come il discorso pirateria, ovvero quelle 10 immagini non "tolgono" il lavoro all'umano che avrebbe fatto 10 immagini perchè tanto non mi sarei potuto permettere di pagarlo, ne avrei fatte fare solo 1 o 2.
Ma anche quelle 1 o 2 è lavoro tolto, che moltiplicato per n-mila casi quotidiani porta ad un'effettiva riduzione dell'attività di lavoro per chi lavora in quel settore e non primeggia/è impiegato da aziende che vogliono la qualità sopra ogni cosa (e possono permettersi di pagarla).
Il rischio futuro con l'IA è inizialmente questo, che cioè "tolga" lavoro "non qualificato".
Anche per le traduzioni "così così" o con evidenti errori sintattici e grammaticali.
A questo si aggiunge un altro punto, si in vari casi il lavoro dell'IA deve essere verificato e corretto, ma se per l'azienda quell'attività richiede metà del tempo ad un essere umano è già un guadagno.
E sarà compito dell'umano dimostrare che non è così, che gli porta via ugualmente tanto tempo o che peggio oltre alla verifica deve anche riscrivere il contenuto (tradotto o meno) da zero, e nbnon è affatto scontato che ci riesca soprattutto se chi sta sopra di lui ha una mentalità ristretta o peggio ha "indicazioni" (da chi sta ancora più in alto) di tagliare i costi.
Alla fine nessuno può giustificare il proprio impiego facendo leva sulla pietà e i buoni sentimenti della gente, avremmo ancora i cocchieri in giro se avessimo sempre seguito quel principio, nel momento in cui un algoritmo esegue il tuo stesso lavoro ma più velocemente e a basso costo non esiste un vero motivo per tenere in piedi l'occupazione, in tal caso ne giova l'utente finale con prezzi più bassi e efficienza del prodotto
DoctorDoomIII per il primo punto mi sono scordato di smarcarlo ma in realtà è un bluff anche quello. L'AI attuale si basa su un sistema AI debole che punta ad imitare solo l'output umano, non il processo di pensiero umano (che è appunto creativo e che porterebbe ad un paradigma completamente differente chiamato AI forte).
L'AI debole attuale in verità ha raggiunto un muro non facile da superare, i progressi che abbiamo visto in questi ultimi anni sono dovuti principalmente al miglioramento delle tecnologie DB (ne avevamo sentito parlare come "big data"), non agli algoritmi in se. Di fatto l'accesso a un database molto più grosso e un accesso al db molto più rapido ha consentito agli algoritmi precedenti di funzionare molto meglio.
Passare ad un'AI forte (che lo premetto, personalmente parlando non la riterrei una regressione come l'attuale AI) significa passare a sistemi quantistici che stanno nascendo solo ora e ripartire da zero con gli algoritmi (perché l'AI debole attuale si basa su un paradigma totalmente differente).
Ovviamente non sono un oracolo, né conosco l'argomento abbastanza da poter avere un'opinione certa e potrei traquillamente sbagliarmi... ma conosco abbastanza l'argomento da avere una mia idea di come si evolverà la situazione.
- L'AI attuale diverrà probabilmente una bolla (piccola o grande non lo so ancora) perché non rispetterà le aspettative degli investitori in termini di ricavi. Una volta scoppiata la bolla gli investimenti nel settore crolleranno.
- Lo sviluppo lato quantistico richiederà molti anni e porterà ad un tipo di AI molto differente da quello attuale che, io spero, sia davvero da aiuto (almeno in alcuni ambiti) e davvero intelligente.
Queste sono a grandi linee le mie idee su come potrebbero andare le cose.
Non credo che l'attuale AI possa evolversi ancora più di tanto... siamo già ad un punto in cui i limiti tra quanto promesso e quanto si vede nella realtà iniziano ad essere evidenti e preoccupanti. Ci vorrà ancora un po' ma pian piano se ne renderanno conto tutti perchè la scusa "tra qualche anno vedrete" sa già iniziando a sapere di vecchio.
Ci sono ambiti in cui ovviamente serve sul serio (tipo nello studio dei farmici/vaccini) e sono gli ambiti in cui la ricerca andrà sul serio avanti e si otterranno risultati migliori. Ma un po' come la blockchain qualche anno fa era stata presentata come il futuro ed è rimasta abbastanza di nicchia, l'AI a sua volta è più hype al momento che realtà.
PS. Sul secondo punto sono d'accordo. Le aziende faranno di tutto per far digerire l'"appena sufficiente" per risparmiare sul costo del personale. Sta a noi dipendenti lottare per far in modo che non ci riescano.
Alla fine nessuno può giustificare il proprio impiego facendo leva sulla pietà e i buoni sentimenti della gente, avremmo ancora i cocchieri in giro se avessimo sempre seguito quel principio, nel momento in cui un algoritmo esegue il tuo stesso lavoro ma più velocemente e a basso costo non esiste un vero motivo per tenere in piedi l'occupazione, in tal caso ne giova l'utente finale con prezzi più bassi e efficienza del prodotto
Francamente ad oggi è più come aver dato una strada legale alla pirateria.
E allora mi chiedo perché non andare direttamente di pirateria... è ancora più economica per l'utente finale no?
E chissene della qualità giusto?
Io ritengo sia sbagliato.
Il "lavoro" dell'algoritmo attuale è rubare il prodotto dell'ingegno umano, farne un collage su calcolo probabilistico e sputare un output che pressapoco somigli a quello che avrebbe prodotto un essere umano.
Non credo che gli utenti giovino molto di questa robaccia.
E anche lato prezzi non mi pare proprio che i prezzi delle multinazionali siano andati calando (esattamente il contrario, si pensi agli aumenti continui dei servizi di streaming).
Se prima per pagare una concept art dovevo sganciare decine e decine di euro e aspettare mesi ora basta un click e un abbonamento mensile, non ho sostanzialmente più bisogno di un editor video a seconda di cosa faccio, non devo più pagare un designer per un normalissimo ecommerce....
Il risparmio è implicito, non si parla certo di prodotto finito ma più di produzione al momento, poi la scusa della pirateria quando l'uomo ha sempre copiato e rimaneggiato roba preesistente non sta in cielo nè in terra, se fosse così chiunque potrebbe essere tacciato di violazione di copyright per qualunque cosa.
Io posso imparare a disegnare tale quale a Toryiama ricalcando le sue tavole tutta la vita e diventando magari pure più bravo, cosa cambia se lo fa una macchina? Estro artistico? Creatività? Sono concetti molto difficili da imporre legalmente quando ormai i modelli sono una collezione di ogni opera artistica mai creata nella storia umana, mette molto male dire "Quello somiglia a cosa faccio io!" quando ogni tratto e stile possibile sono contenuti in quelle stringhe di codice
Da sviluppatore dico che quel che sta facendo microsoft è un grosso bluff a danno dei lavoratori. L'AI non è davvero in grado di sviluppare nulla, non può fare lavoro creativo, e prende delle cantonate assurde in fase di generazione del codice (se non ci credete provateci o voi credenti dell'AI che non sapete nulla di programmazione. Provate a descrivergli cosa volete creare e a farvi generare codice funzionante... anche per programmi molto semplici è praticamente impossibile).
In realtà quel che hanno fatto è:
1. Dire che l'AI può sostituire gli sviluppatori licenziane un numero consistente per far finta di avere il coltello dalla parte del manico.
2. La minaccia di prima la stanno ovviamente usando con gli sviluppatori rimasti (perché non crediate che li hanno licenziati tutti) in modo da farli lavorare in straordinario magari pure non pagato o comunque pagato poco... in modo da sopperire alle innumerevoli mancanze dell'AI.
3. Assumere (sì avete letto bene) risorse junior sfruttabili per sopperire ancora meglio alle mancanze dell'AI e contemporaneamente diminuire i costi del personale.
0. Durante il periodo covid avevano assunto molta più gente del necessario perché sapevano che poi li avrebbero fatti fuori... l'idea era creare un grosso gap in modo che la gente si convincesse che stessero facendo fuori risorse non necessarie.
Una tattica subdola e meschina volta a far volare il titolo in borsa tramite speculazione di breve periodo e alla svalutazione del lavoro sul lungo periodo.
È molto probabile che in realtà microsoft vada a rimetterci dei soldi vista la moria di talenti nel suo team e visto che chi rimane non sarà per nulla tranquillo, ma il loro gioco è cercare di rendere il costo del lavoro più basso svalutandolo e quello potrebbe compensare le perdite di talenti.
Quel che è certo è che da lavoratori dipendenti bisogna lottare fin da ora... se si viene licenziati si cerca un altro lavoro, ma non bisogna farsi minacciare né accettare troppi compromessi al ribasso perché si fa solo il loro gioco.
È importante non arrendersi mai.
Hanno molto denaro ma non possono andare avanti all'infinito con un bluff del genere.
Anche per altri lavori in cui sembra che l'AI già faccia un lavoro decente (si pensi al settore traduzioni) in realtà il risultato pubblicizzato dalle aziende come AI è il risultato delle correzioni fatte dal revisore umano che spesso è costretto a rifare quasi da zero il lavoro... praticamente l'AI svolge lo stesso identico lavoro che svolgeva google translate (poco meglio). E difatti quando la revisione non c'è si vede.
Non fatevi intortare dalle grosse aziende... la realtà è che l'AI è un sistema di "auto-complete" glorificato o poco più, intelligente non è, fa un collage di tutto quello che ha nel suo db e sputa fuori il risultato che statisticamente parlando dovrebbe essere il più probabile (e che spesso è completamente inventato). Praticamente prende il lavoro umano e lo risputa peggio.
Da persona che è sempre stata per il progresso, l'AI la vedo come una regressione, non da alcun vantaggio agli esseri umani (anzi è dannosa) e non è neanche quel che promette di essere (intelligenza artificiale).
Sembra uno scenario da film di fantascienza-distopico. E con un regista che ha molto umorismo.
Ricordo un paio di anni fa che quando gli artisti criticavano la IA generativa dicendo che toglievano lavoro i programmatori quasi se ne compiacevano trionfi delle possibilità di sto strumento, ora tocca pure a loro perdere il lavoro.
La vera domanda è che se la IA farà tuti i lavori, poi chi avrà i soldi per comprare le cose (a parte i capitalisti proprietari di ste IA)?
La vera domanda è che se la IA farà tuti i lavori, poi chi avrà i soldi per comprare le cose (a parte i capitalisti proprietari di ste IA)?
Verrà istituito un sistema tipo il reddito di cittadinanza per il quale ogni persona riceverà un tot di denaro al mese.
La notizia verrà accolta con giubilo dalle masse ("Non dovremo più lavorare per vivere! Che Paradiso!") che non si renderanno conto che questa è la forma di controllo definitiva.
Fantascienza distopica? Non credo proprio.
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Che spreco di menti.