Io non capisco la presunzione nell'appiattire il genere manga ad un'unica concezione che ha la semplicità nella sua essenza, come se si potessero confrontare The Office o Breaking Bad solo perché sono serie TV. Per quale motivo ogni manga dovrebbe avere la stessa semplicità di Dragon Ball? Aot ha saputo attirare decine e decine di appassionati di cinema e serie TV proprio perché non era Dragon Ball, proprio perché non era semplice ed è comunque la ventesima serie TV più popolare di sempre su Imbd, tanto per dirne una. È veramente avvilente banalizzare così il concetto di storia, che tristezza!
A parte che a me personalmente del successo frega zero,
Io invece direi che gli shonen possono essere più delle semplici botte. AoT ha diversi elementi in comune con gli shonen più classici ed è godibile anche da ragazzi come ha più volte dimostrato. Alcuni cercano storie più profonde già da un'età relativamente giovane e AoT ha dato proprio questo mantenendo comunque un buon grado di azione e adrenalina, che anzi vengono amplificate dal peso narrativo degli scontri.Lo stesso modello si potrebbe replicare per gli shonen. Secondo me AOT è troppo crudo, complesso e cupo per essere etichettato come shonen manga. E poi il suo protagonista è piuttosto controverso… sicuramente a molti piacerà pure per quello, ma è uscito troppo dai binari.
Questo è l'esatto contrario di AoT, e sinceramente anche di Death Note che per quanto penso abbia difetti sono di tutt'altro genere.Crescendo ci si rende spesso conto che queste storie, per quanto si sia affezionati alle stesse, siano abbastanza superficiali e "assolutiste" (nel senso che trattano i temi con lente "bianco/nero" senza vere e proprie vie di mezzo).
@Tithain ma certo! Anche io penso che lo shonen possa essere molto di più. Intendo dire che secondo me l’atmosfera di AOT è troppo cupa per essere uno shonen pensato per un pubblico ampio. È molto lontano dall’essere un prodotto per famiglie come un Dragon Ball, per dire… in questo sono molto diversi.
In generale penso che AOT più che essere profondo, ha diverse metafore interessanti che rimandano a fatti storici. Elementi che non possono essere colti facilmente o a una lettura/visione superficiale.
Ecco, secondo me questa è una riflessione interessante.Non è tanto la trama, ma il viaggio vissuto insieme al personaggio che li cattura
Dragonball era tanto bello, nella sua incarnazione "comedy adventure" originale.
Divertente, con delle vibes slapsticks che ricordavano quelle di Arale, e una parte di combat che si prendeva meno sul serio.
E per me è finito lì.
Prima che Toriyama cambiasse gusti, e prima dei sondaggi settimanali di Shonen Jump che hanno contribuito a tracciare una strada fatta di tavole su tavole di muscoli ipertrofici e pugni in faccia. Ancora, e ancora, e ancora. Prima di "it's over 9000!", prima della millesima resurrezione, prima del power creep verticale AC/DC (*) e prima dei bambini deficienti con le braccia alzate al cielo per aiutare Goku.
(*) No, non è il gruppo musicale e neanche avanti Cristo / dopo Cristo.
AoT non verrà affatto dimenticata e i suoi personaggi sono tra i migliori del suo genere. Certo, è una storia conclusa quindi le sue vendite caleranno e non verrà prodotto merchandising all'infinito, ma ha segnato una generazione e da oltre dieci anni ci sono continue discussioni sui suoi temi e su chi avesse ragione. Mi fa sorridere il solo pensiero che in qualche modo tutto l'impatto che ha avuto svanisca così nel nulla. Al contrario, è una di quelle storie che non ha bisogno di essere munta per decenni per mantenere un valore.
Capisco che tu sia affezionato alla serie... anch'io lo sono a Death Note (che pure ad oggi riconosco abbia più di qualche problema di superficialità, mentre all'epoca in cui era uscito mi sembrava quasi perfetto) che ho visto all'uscita quando era nell'età giusta... ma AoT l'ho visto più tardi e francamente non mi ha lasciato nulla. Tratta dei temi importanti in maniera così superficiale che la prima volta che l'ho visto ho pensato di aver sentito male...
Non dico che tra qualche anno non ti piacerà più perché non sarà sicuro così e la nostalgia è canaglia ma dubito che la maggioranza delle persone che adesso pensano sia un capolavoro continueranno a vederlo come tale. Il che non significa sparirà nel dimenticatoio perché scommetto che tanti altri si appassioneranno alla serie (anche se ovviamente meno che chi l'ha visto in similcast o poco dopo).
Questo perlomeno è il mio parere.
Ma sì Tori, tu hai lavorato una vita così e per carità, i risultati li hai avuti, ma non è che una storia semplice è l' unica chiave del successo, e se permetti è anche più facile per Dragonball e Naruto avere un successo lungo nel tempo quando per anni continui a produrre opere legate al brand, l' Attacco dei Giganti è finito e quello rimarrà (almeno mi auguro).
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