Io prima di parlare di prezzo voglio vedere il volume e voglio vedere se effettivamente vale, vedere meglio la carta il formato, l'apertura del manga, l'odore della carta, ci son tante caratteristiche che devono essere prese in considerazione
p,s so già che è 12.4x18 brossurato ma finche non sarà nello scaffale della fumetteria mi astengo al giudizio
Eh sì l'odore della carta é importantissimo
Assolutamente si, l'ignoranza in questa cosa ci puo stare se non sei del mestiere, non è un insulto, ma semplicemente ignori una cosa seria, ti consiglio di fare una ricerca
Chiariamo che Kazuhiro Fujita non ha avuto molto successo in Italia ma in Giappone è un mangaka molto importante.
Ha venduto milioni di copie senza mai il supporto delle trasposizioni animate dei suoi successi fatte solo in anni recenti.
Però è da capire che adattamento useranno.
Già il fatto che il titolo sarà "Zatchbell" non promette bene perché non è quello originale.
Almeno il nome all'interno del fumetto sarà quello vero?
Chiariamo che Kazuhiro Fujita non ha avuto molto successo in Italia ma in Giappone è un mangaka molto importante.
Ha venduto milioni di copie senza mai il supporto delle trasposizioni animate dei suoi successi fatte solo in anni recenti.
Era sottinteso che fosse riferito al suolo italico.
Le statistiche ci dicono che sia lui che gli assistenti (Raiku e Anzai) hanno sempre avuto sfiga ed almeno un titolo interrotto (Raiku è forse il più fortunato dei due perché non conto il passaggio di Zatch Bell! da rivista a monografico).
Però è da capire che adattamento useranno.
Già il fatto che il titolo sarà "Zatchbell" non promette bene perché non è quello originale.
Almeno il nome all'interno del fumetto sarà quello vero?
Se intendi il titolo del manga è semplicemente il titolo internazionale approvato dall'autore Makoto Raiku.
In originale Konjiki no Gasshu, titolo internazionale Zatch Bell.
Stessa cosa per esempio Full Metal Alchemist che altrimenti sarebbe Hagane no renkinjutsushi.
I titoli internazionali sono sempre approvati dai mangaka.
Be in realtà è una mezza balla, non sarà mainstream alla Dragon Ball e compagnia bella, ma il suo pubblico silenzioso lo ha se no non si spiegherebbe come mai hanno pubblicato quasi tutte le sue opere
Be in realtà è una mezza balla, non sarà mainstream alla Dragon Ball e compagnia bella, ma il suo pubblico silenzioso lo ha se no non si spiegherebbe come mai hanno pubblicato quasi tutte le sue opere
Mi sa che non hai letto bene.
Fujita non ha MAI avuto facile in Italia, visto che - per colpe non sue - la sua storia editoriale è sempre stata travagliata:
- prima edizione di U&T interrotta
- prima edizione di Karakuri Circus interrotta (e la seconda è stata conclusa a culo)
- prima edizione di Subotai interrotta
Bisogna capire se JPOP vorrà rischiare di chiamare il personaggio principale di una serie con l'equivalente di Gnagna anche se molto più scurrile.No, parlo dei nomi dei personaggi, che nella vecchia edizione erano quelli della versione americana. È da capire se almeno nel fumetto il personaggio si chiamerà Gash come in originale o Zatch che è la versione "censurata".
Da quello che leggo è un’accezione talmente desueta che è come se in America si preoccupassero di chiamare un personaggio “Fava”. C’è pure una Serie TV inglese del 2003 che si chiama “Gash”, e non con accezione sessuale.Bisogna capire se JPOP vorrà rischiare di chiamare il personaggio principale di una serie con l'equivalente di Gnagna anche se molto più scurrile.
Esempio non calzante perchè lì è un semplice caso di "case discografiche che ca***o il c***o".nomi internazionali ufficiali tipo gli stand di Jojo
Più che altro Fujita porta jella agli editori italiani che decidono di portare un’opera inedita, 3 serie -> 3 editori falliti.
Si è salvata solo jpop
Sì, la ragione iniziale è quella, ma adesso in generale da quello che so Araki approva di persona dei nomi internazionali da dare a tutto ciò che va “censurato”, intendevo in quel senso.Esempio non calzante perchè lì è un semplice caso di "case discografiche che ca***o il c***o".
Per il nome di Gash il traduttore di J-Pop chiederà all'autore Makoto Raiku cosa fare.
Signori in ascolto dovete sapere una cosa ogni cambiamento di nomi, luoghi e oggetti vengono sempre discussi e approvati con i licenziatari giapponesi.
Soprattutto i manga sono sempre i mangaka che decidono se una cosa va bene oppure no.
Se la nuova edizione di Yu Yu Hakusho l'hanno chiamata "Yu degli spettri" è stato possibile solo previa autorizzazione di Yoshihiro Togashi.
Anche le onomatopee e scritte in giapponese decidono sempre i mangaka cosa fare.
Queste cose le hanno spiegate più e più volte le case editrici... In particolare io ho chiesto alcune curiosità a Davide Castellazzi e detto con il massimo rispetto credo più a Castellazzi che a Aku.
Ovviamente i traduttori hanno le loro libertà ma su alcuni aspetti fondamentali non decidono in autonomia.
Grazie.'sta roba è vera e falsa allo stesso tempo.
Sì, i giapponesi ti devono approvare le robe e la responsabilità è loro ma i giapponesi—per la gran parte del tempo—sono anche teste di cazzo che se ne sbattono le palle del mercato fuori il Giappone. Gliene fotte fino a una certa.
Del resto, anche il fatto che non ti rispondono per mesi, a te che sei un editore italiano da anni, è perché sei in priorità bassa.
La gente, ai tempi, per i film Ghibli tirava le sedie al muro, e puntualmente i nuovi film avevano Cannarsi come dire.dopp.
Esempio per dire che i giapponesi ti approvano anche cose che vanno palesemente contro i loro interessi, perché di default non capiscono un cazzo. Toei solo recentemente si autoproduce le robe e dà i suoi sottotitoli ai servizi di streaming, dovrebbe essere la norna e invece è l'eccezione.
Toei solo recentemente si autoproduce le robe e dà i suoi sottotitoli ai servizi di streaming, dovrebbe essere la norna e invece è l'eccezione.
A conti fatti NO!!!
Soprattutto i manga sono sempre i mangaka che decidono se una cosa va bene oppure no.
Toei solo recentemente si autoproduce le robe e dà i suoi sottotitoli ai servizi di streaming, dovrebbe essere la norna e invece è l'eccezione.
Cose del genere nell'ottica de "i giapponesi se ne sbattono le palle del mercato fuori il Giappone. Gliene fotte fino a una certa" non è che mi rassicurino particolarmente.
Anche perchè è più facile segnalare, lamentarsi, imporsi, con l'editore locale che con quello dall'altra parte del mondo cui importa fino ad una certa.
A conti fatti NO!!!
A conti fatti, SI: la prima di Fujita non è mai buona.Soprattutto i manga sono sempre i mangaka che decidono se una cosa va bene oppure no.
Cone le dovute eccezioni, vedasi il caso di Dai dove le magie sono state tradotte in italiano (rispetto alla prima edizione azzurrina) per allinearle ai videogiochi.
Toei solo recentemente si autoproduce le robe e dà i suoi sottotitoli ai servizi di streaming, dovrebbe essere la norna e invece è l'eccezione.
Cose del genere nell'ottica de "i giapponesi se ne sbattono le palle del mercato fuori il Giappone. Gliene fotte fino a una certa" non è che mi rassicurino particolarmente.
Anche perchè è più facile segnalare, lamentarsi, imporsi, con l'editore locale che con quello dall'altra parte del mondo cui importa fino ad una certa.
Toei è grande abbastanza da fare le sue scelte, proprio perché vuole avere un controllo degno di questo nome sulle sue IP, si fa lei i sottotitoli.
Ci sono alcune scelte su Precure che a me non convincono, ma è tipo 勇者 e 英雄, noi abbiamo prode ed eroe, nel mondo di lingua inglese hanno eroe per entrambi, se te lo appioppa Nintendo o Toei è la localizzazione ufficiale, di aziende che hanno fatto la loro scelta.
Le traduzioni/adattamenti/localizzazioni sono la prima roba che il pubblico ha come mezzo per fruire del prodotto.
oggi 2025, per chi lavora su audiovideo mainstream e ha i diritti delle proprie IP, non avere un team interno di localizzazione per l'estero (almeno i mercati grossi tipo mandarino, coreano, inglese, francese) è da incoscienti e scappati di casa.
Secondo me.
Ah beh ma i produttori giapponesi sono anche quelli dei casi di trasposizioni fatte male, in animazione e drama, fregandosene anche abbastanza del rispetto verso le opere e gli autori originali, fino alle conseguenze di certi drammatici eventi.
Questo in casa loro e per il loro pubblico.
La gente, ai tempi, per i film Ghibli tirava le sedie al muro, e puntualmente i nuovi film avevano Cannarsi come dire.dopp.
Esempio per dire che i giapponesi ti approvano anche cose che vanno palesemente contro i loro interessi, perché di default non capiscono un cazzo.
Toei solo recentemente si autoproduce le robe e dà i suoi sottotitoli ai servizi di streaming, dovrebbe essere la norna e invece è l'eccezione.
Toei è grande abbastanza da fare le sue scelte, proprio perché vuole avere un controllo degno di questo nome sulle sue IP, si fa lei i sottotitoli.
oggi 2025, per chi lavora su audiovideo mainstream e ha i diritti delle proprie IP, non avere un team interno di localizzazione per l'estero (almeno i mercati grossi tipo mandarino, coreano, inglese, francese) è da incoscienti e scappati di casa.
poi invece ci sono i casi in cui si impongono vedasi Holly & Benji ove nel remake hanno preteso finalmente i nomi originali per questo abbiamo Captain Tsubasa...
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