La faccenda della colonna sonora interamente affidata alla IA non l'ho digerita bene nemmeno io, specie su un 'franchise' come Rohan: gli adattamenti dal vivo sono stati curati tutti col massimo del dettaglio, come da norma delle produzioni di NHK, a maggior ragione dopo il successo dei primi tre episodi che hanno portato alla svalangata di sequel e, addirittura, l'approdo al cinema. Nel leggere l'intervista completa al compositore si intuisce in realtà anche che, al di là di un orgoglio di cui forse poteva anche fare a meno, Kikuchi -diversamente da altri- già da anni è in grado di valutare con attenzione il supporto che la IA può conferire al proprio lavoro. In questo, egli non è né incapace né sprovveduto, chi ha avuto modo di visionare anche un solo episodio di Rohan sa bene quanto l'apporto musicale sia fondamentale nel rendere l'atmosfera surreale e a tratti ipnotica e angosciante delle storie narrate, e quanto le musiche da lui elaborate abbiano funzionato in tal senso.
Come saranno quelle del film girato a Venezia non lo so, ma di sicuro per nulla al mondo perderò l'occasione di vedermi questo film, dato lo "scherzetto" precedente di Amazon nel non averci dato in streaming il precedente, e nemmeno le serie TV. E' davvero difficile provare a spiegare la bravura e la perfezione così azzeccata di un uomo istrionico come Issei Takahashi su un personaggio come Rohan (o come Black Jack, nella sua filmografia); è talmente difficile che solo osservandolo in azione si capisce che già solo per lui vale la pena di incuriosirsi e provare a vederlo. Pertanto, personalmente, non vedo l'ora.