Ottimo reportage

Il film fu un insuccesso commerciale,[7][12] ma per la critica, valse a confermare il talento di Oshii,[7] pur considerandolo un regista ostico da capire.[12] Oshii affermò che, a causa di questi scarsi risultati, non riuscì a trovare lavoro per almeno tre anni e che Tenshi no tamago "è un po' come la sua figlia povera mentre Ghost in the Shell è un'altra figlia che non si sarebbe mai aspettato si sposasse, ma che l'ha fatto".[13]

Non è che al tempo le cose gli siano andate bene.

Naturalmente ci sono pro e contro e ogni prodotto è figlio del suo tempo. L'Uovo dell'Angelo sarebbe impossibile oggi, così come al tempo sarebbe stato impossibile Ghost in the Shell del 95, che fece un ampio uso di CGI e compositing digitale. Ma banalmente, anche un film come La Storia della Principessa Splendente di Takahata non sarebbe stato possibile senza la colorazione digitale usata per ricreare l'acquerello (cosa infattibile in rodovetro, non in un lungometraggio).

Mai visto, me lo segno perchè adoro gli anime di quelle annate, trasudavano arte e poesia da ogni poro, specie poi nei film cinematografici in cui raggiungevano picchi tecnici da urlo.